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Autore: Harry Fine    24/12/2019    3 recensioni
[Anime/manga fantasy]
Al mondo ci sono tantissimi ragazzi che soffrono. Oppressi dai bulli, soggetti a violenze e che annegano nella loro disperazione. E in cambio tutti loro ottengono qualcosa di molto speciale. Gli Stick. Oggetti venduti da uno strano sito che dona poteri che gli concederanno la loro vendetta. Almeno fino al giorno dell'arrivo di Tempest, il cataclisma che distruggerà e ricostruirà il mondo da zero. Riusciranno i protagonisti a svelare il mistero dietro il sito per maghi prima che ciò accada?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: OC
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un bambino sui cinque anni dalla pelle candida correva ridendo in un grande prato, sotto lo sguardo vigile di una giovane donna sui ventuno anni dalla lunga chioma bianca, seduta sotto il portico della casa in cui vivevano insieme.

Appena si accorse di lei, il piccolo corse subito ad abbracciarla. 《Mamma, mamma! Quando arriveranno gli zii? Voglio vederli! Quando arrivano? Quando? Quando?! Ci saranno tutti?!》

《Mamoru, stanno arrivando, non preoccuparti, e sono sicura che saranno tutti felicissimi di vedere il loro nipotino preferito.》 Rise Midori, prendendo il figlio in braccio ed emettendo uno sbuffo divertito.

Sicuramente, solo perché non aveva più poteri magici e non c'erano più nemici sovrannaturali da combattere, la sua vita non era diventata per nulla noiosa. E doveva tutto a quel bimbo felice che animava le sue giornate ormai da cinque anni.

Dopo la sconfitta del re, lei si era principalmente concentrata sulla sua gravidanza. In seguito alla battaglia finale tutti loro si erano ritrovati nelle loro case e, come aveva predetto Nana, erano gli unici a ricordare cosa fosse realmente successo.

Tutti i danni causati da Tempest e gli amministratori alle varie città erano stati cancellati insieme alla memoria e questo aveva permesso a tutti loro di rimettere insieme le loro vite e le loro famiglie.

E per lei poi era stata davvero una fortuna. Xsorof e i gemelli l'avevano assistita in casa per le ultime settimane, insieme anche tutti gli altri ex maghi, e a metà del mese di agosto, il fatidico momento della nascita era arrivato.

Doveva ammetterlo, non aveva mai sentito un dolore simile. Aveva rischiato più volte di finire a pezzi nella loro guerra contro gli amministratori e sicuramente aveva incassato dei colpi tremendi, ma il parto era stato molto molto peggio.

Persino Alastor e Mirai, venuti insieme a tutti gli altri a darle supporto, erano rimasti sconvolti da tutti gli insulti e imprecazioni che aveva lanciato a causa del dolore. Ma ne era sicuramente valsa la pena.

Appena le avevano dato in braccio quel neonato vispo e sano aveva sentito il cuore gonfiarsi d'amore e aveva capito che tutti i suoi sacrifici e la fatica erano serviti a qualcosa.

Ovviamente, crescere un bambino come madre single, specialmente così giovane, era stata estremamente dura. Ma per fortuna aveva sempre potuto contare sui suoi amici ogni volta che ne aveva bisogno.

Hana e Runa amavano suo figlio come se fosse stato loro e i gemelli, Dimitri e Xsorof lo avevano sempre considerato il loro nipotino. Per non parlare poi di Alastor, Keiro, Kazuchi e Asahi e di tutto il sostegno anche economico che le avevano dato.

Il rosato e il suo ragazzo poi dicevano sempre che lo avrebbero reso il bimbo più ben vestito del Giappone! Ma doveva ammettere che certi aspetti degli ultimi cinque anni erano stati proprio una sfida.

Le notti in bianco, la preoccupazione che si facesse male, i disastri con pannolini e biberon, i pianti per le coliche o la nascita dei primi dentini, più tutti i guai che solo un bimbo così piccolo poteva combinare sicuramente non le mancavano, ma non si era mai sentita così felice e fiera di se stessa.

Sentire le sue prime parole, vedere i suoi primi passi, giocare con lui, leggergli storie, vederlo sorridere… tutto questo l’aveva sempre colmata di orgoglio.

Poi Mamoru era un ragazzino gentile e allegro, per nulla come suo padre, e questo non poteva che darle sollievo. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto raccontare a suo figlio il modo in cui era nato, già altre volte lui le aveva chiesto come mai lui non avesse un papà, ma lei aveva sempre evitato la domanda.

Per quanto possibile, voleva che avesse un’infanzia felice e spensierata senza che l'ombra di Subaru e quello che le aveva fatto lo rattristasse.

Solo che il suono di macchine in arrivo la distrasse dai suoi pensieri e fece brillare gli occhi del bambino.

《Sono arrivati! Gli zii sono arrivati!》 Urlò infatti, correndo incontro a Xsorof e tutti gli altri appena scesero dalle vetture, venendo prontamente abbracciato e salutato da tutti loro.

La donna si avvicinò a sua volta con un sorriso. Anche i suoi amici, esattamente come lei, erano cresciuti e si erano fatti più adulti.

Ora Alastor aveva una leggera barbetta e i capelli di Hana erano un po' più lunghi. Poi quelli di Xsorof erano più corti e quelli di Meito erano raccolti in una coda bassa e al suo dito, esattamente come su quello di Dimitri, brillava un anello simile anche a quelli di Mirai e del suo ragazzo.

In poche parole, erano molto diversi da prima, ma sotto sotto erano sempre i suoi vecchi amici di un tempo.

 

Li fece entrare in casa appena giunsero alla porta, non mancando però di notare come al solito l’assenza di Loki, Mayumi e Sarah.

Quando Nana aveva detto che l'operato del re sarebbe stato annullato, tutti loro avevano sperato che i loro amici caduti tornassero, ma ovviamente non era possibile.

Tutte le morti che erano avvenute non potevano essere cancellate, solo attribuite ad incidenti o attentati. Ed essere gli unici a ricordare ciò che era veramente successo, era stato spesso un grosso peso. In particolare Runa e Alastor erano quelli che risentivano maggiormente di quella situazione.

Spesso il suo amico le aveva raccontato di essere stato tentato di rivelare tutto a Keiro, Kazuchi e Asahi e allo stesso modo l’albina si era sempre sentita colpevole per le bugie che aveva dovuto raccontare ai signori Totsuka e a Natsu.

Lei stessa spesso si aveva avuto una strana sensazione nel passeggiare nelle strade e pensare che nessuna delle persone attorno a lei poteva conoscere la paura e la fatica che lei e gli altri maghi avevano sperimentato, quindi almeno in parte poteva capire.

Fortunatamente il ragazzo dai capelli blu e l'uomo dagli occhi verdi, anche se non potevano ricordare nulla di quello che era accaduto, stavano facendo tutto quello che potevano per rimanere al loro fianco e cercare di lenire quell'angustia che ogni tanto li assaliva e sembrava che poco a poco stesse funzionando.

 

《A cosa pensi?》 Le chiese Hana, distraendola di nuovo dalle sue riflessioni e sedendosi accanto a lei.

《A nulla di particolare. Solo… Mi sento molto fortunata in questo momento.》 Rispose, osservando il figlio chiacchierare allegramente insieme a Mirai.

La mora sorrise, stringendola un po'. 《È un bambino fantastico, Midori. Hai fatto un lavoro magnifico come madre.》

《Grazie. Ma io mi sento fortunata anche perché ho conosciuto tutti voi. Grazie a voi sono cresciuta molto e ho potuto farmi carico del ruolo di madre. E di questo sono felice.》 Rispose lei, prima che Mamoru le saltasse in braccio e le trascinasse tutte e due in mezzo al soggiorno urlando che voleva giocare Insieme a tutti nell'ilarità generale.

Se c'era un'altra cosa per cui tutti quanti erano grati a quel bambino era proprio la sua energia così frizzante che aveva sempre rallegrato tutti fin dal giorno in cui era nato.

Le loro risate andarono avanti fino a sera, quando furono tutti troppo esausti anche solo per muoversi e Mamoru finalmente iniziò a sbadigliare per il sonno In braccio a Runa.

《Come sei carino Mamoru. Queste visite sono sempre degli splendidi eventi.》 Commentò Alastor accarezzando i capelli neri del piccolo.

《Hai ragione. Grazie Midori. È sempre un piacere riunirsi in queste situazioni.》 Disse Dimitri, mentre la donna metteva il figlio sotto le coperte.

Stava per spegnere la luce, quando il bambino la prese per la manica. 《Aspettate. Mamma, mi puoi raccontare ancora la storia dei maghi che combattono gli amministratori cattivi? Per favore!》 .

 

Gli ex maghi si guardarono tra di loro sorpresi, ma quello sbigottimento mutò presto in piacere appena l'albina iniziò a raccontare di un gruppo di ragazzi coraggiosi, che armati di poteri magici e grande coraggio avevano affrontato coraggiosamente e poi sconfitto il male tra le urla di giubilo del piccolo.

Quella era la favola preferita di Mamoru, quella grazie alla quale si addormentava ogni notte. Ma lui non aveva la minima idea che non fosse affatto una semplice favola.

Sua madre gli avrebbe un giorno raccontato tutto quello che era successo a lei e i suoi amici, senza nascondere più nulla, esattamente come gli avrebbe parlato di suo padre, ma non era ancora arrivato il momento. Per ora, tutti loro gli avrebbero permesso di godersi la sua infanzia felice.

Perciò, Midori gli baciò la fronte e rimboccò le coperte, uscendo lentamente dalla stanza e lasciando il bambino a sognare eroici scontri di magici paladini.

   
 
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