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Autore: futacookies    27/12/2019    3 recensioni
{ Draco/Daphne - Draco/Astoria }
«A marzo sposerò tua sorella.»
«Prima o poi odierai anche lei. Perché non è me.»
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Storia scritta per il contest: "Citazioni in cerca d'autore! - Mary Special Edition", indetto da Mary Black su forum di Efp



 
Di lei aveva odiato come lo faceva sentire: amato sopra ogni cosa
 


Breve storia infelice
 



«A marzo sposerò tua sorella.»
«Prima o poi odierai anche lei. Perché non è me.»
 
***
 
Portarsi a letto la Greengrass – una stupida scommessa tra lui e Blaise – era stata l’idea peggiore che avesse mai avuto. Assicuratosi la vittoria con relativa facilità, si era ritrovato in una trappola non congeniata e per questo mortalmente pericolosa.
Daphne, altera e riservata, che durante la guerra aveva placidamente osservato i suoi compagni senza mai preoccuparsene troppo, gli era franata addosso, schiacciandolo sotto sentimenti e attenzioni per lui così inaspettati da lasciarlo sconvolto e bisognoso di tutto l’amore che potesse dargli.
Era una carezza che gli corrodeva la pelle e gli sfregiava l’anima, era un bacio affamato che lo lasciava ad annaspare, era uno sguardo languido che gli percorreva il viso e lo faceva sentire debole, vulnerabile – nudo. E lei continuava a dargli tutto quello aveva, incessantemente, senza chiedere nulla – senza ricevere nulla.
Odiare Daphne però gli era molto più facile che amarla: la sensazione di impotenza che lo assaliva mentre la cercava gli faceva bollire il sangue, l’umiliazione profonda che derivava dalla scoperta di aver bisogno di qualcuno che lo amasse in quel modo gli faceva desiderare di sparire – e Daphne non aveva bisogno di lui allo stesso modo e questo lo uccideva.
 
***
 
«Potresti amarmi di meno.»
«Questo è l’unico modo in cui lo so fare.»
 
***
 
Aveva cercato di allontanarsi da lei più volte, nel corso degli anni, soltanto per trovarsi costretto nuovamente a bussare alla sua porta, elemosinando quanto bastava per sentirsi amato – l’inebriante sensazione di non essere solo al mondo e la mortificante consapevolezza di dipendere completamente da lei si sostituivano rapidamente nella sua mente lasciandolo quasi soffocare.
L’aveva ferita, tradita, abbandonata, eppure ogni volta veniva riaccolto con lo stesso sorriso, le stesse mani che si allungavano per accarezzargli una guancia scavata dalle lacrime – il rimorso, il risentimento e la frustrazione che divenivano tangibili soltanto per lei.
Quando aveva conosciuto Astoria, spedita a Beauxbatons per risparmiarsi gli orrori della guerra, aveva trovato uno straordinario specchio di sé: alienatasi da ogni rapporto in Inghilterra, contava sull’affetto della sorella per combattere la solitudine e il terribile senso di inadeguatezza – era stato un immediato colpo di fulmine, si era convinto che sarebbe riuscito non solo a guarire la sua dipendenza da Daphne, ma che sarebbe stato in grado di sostituirla agli occhi di Astoria.
L’aveva sedotta, l’aveva fatta innamorare, aveva ignorato lo sguardo gelido e indifferente di Daphne che si posava di loro e si era intrappolato in un matrimonio insoddisfacente da cui però non sarebbe mai uscito – e non era in grado di amare di Astoria, né Astoria riusciva ad amare lui, ma c’erano giorni in cui ancora stupidamente si convinceva di poter essere felice senza l’amore di cui aveva bisogno.
 
***
 
«Ci sono momenti in cui vorrei non odiarti.»
«Non sono mia sorella, Draco.»
«Già.»






 
NdA: il primo dialogo avviene in un momento futuro rispetto a quanto raccontato nel primo paragrafo, il secondo dialogo avviene probabilmente in una fase di passaggio e il terzo dialogo avviene chiaramente dopo. Ho avuto un paio di dubbi sulla caratterizzazione di Draco, perché ho fatto leva su aspetti diversi da quelli che mi sono più familiari, tuttavia credo che dopo la fine della guerra un Draco bisognoso di affetto (al limite del touch-starved) possa anche essere plausibile, mentre un Draco che rifiuta aiuto e affetto è abbastanza vicino al canon. Per quanto riguarda la caratterizzazione di Daphne, all’inizio penso possa sembrare insolita per una Serpeverde, tuttavia nella sua indipendenza affettiva ho voluto conservare quel senso di salvaguardia personale tipicamente serpeverde. La scelta di mandare Astoria a Beauxbatons è soprattutto dovuta ad una necessità della sua caratterizzazione. Il prompt non è mai presente fisicamente all’interno della storia, ma ci sono molte frasi che ci girano intorno, inoltre credo (spero) di aver permeato la storia stessa con la citazione.
  
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