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Autore: lmpaoli94    29/12/2019    0 recensioni
In una terra verde e rigogliosa dove i cavalieri cercavano di riportare la pace nelle loro terre piene di conflitti e di distruzioni, un gruppo di uomini decide di allearsi per distruggere il più grande male: i Cervivori.
Inizialmente, credendo che fossero dei Licantropi (esseri umani che si trasformano in lupi mannari assetati di sangue e distruzione), due contadini cercheranno di arrivare a scoprire alla verità mediante alcuni indizi sempre più evidenti.
Ma non potranno mai credere che il loro nemico sarà un’altra orribile e misteriosa creatura…
Da quel momento, questi leggendari uomini, conosciuti come gli Highlanders, combatteranno contro le più grandi forze sconosciute che imperversa nei loro territori.
Vedendo con i loro occhi la distruzione e le ombre di un futuro nefasto, gli Highlanders metteranno in primo luogo il loro cuore, il loro coraggio e la loro forza per distruggere il nemico prima che sia troppo tardi.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avanzando verso la montagna, gli Highlanders e i due umani continuavano a guardarsi indietro per paura di venire colti di sorpresa.
< Ormai siamo quasi arrivati. Lì potremo riposarci tutto il tempo che vogliamo > fece Kramer.
< Certo, come no… Fino al prossimo attacco. >
< Ci rintaneremo ben bene. Così potremmo affrontare il nemico freschi e riposati. >
< E soprattutto mettendo qualcosa sotto i denti > fece William < Non riuscirò a resistere per molto senza mangiare. >
< Gli umani… Pensano solo a bere e a mangiare… >
< Che cosa dovrei fare secondo il tuo ragionamento, Emro? >
< Resistere fino all’ultimo. >
< Ho resistito fin troppo e adesso mi mancano le energie. Non posso farci nulla. >
Mentre tra Emro e William stava nascendo una disputa molto feroce, dovette intervenire il Capitano Asmir per fermarli.
< Litigare è proprio da sciocchi > fece il Capitano disgustato< Siamo in preda ad una battaglia che non ci risparmierà e voi pensate a discutere? Dovreste essere puniti. >
< E’ lui che ha cominciato. Non riesce a capire i bisogni di noi uomini. >
< Lo capisco perfettamente > fece Emro risoluto < E’ solo che la vostra razza non fa altro che lamentarsi. >
< Vorrei vedere voi al nostro posto. >
< Scusa se ti contraddico, ma ci siamo anche noi. >
< Io e il mio compagno Richard abbiamo perso tutto… Le nostre rispettive famiglie sono state sbranate da quei dannati Cervi mutanti e noi ci sentiamo più inutili di chiunque altro… Come ti sentiresti al nostro posto? Sentiamo. >
< Mi renderei il più utile possibile e vedrei di non lamentarmi. >
< Non posso farci niente se non sono immortale come voi. >
< Mangeremo appena troveremo riparo. È una promesso, William. >
< Grazie, Capitano. Per fortuna che voi riuscite a capirmi. >
< Cercare la protezione del nostro Capitano non cambierà niente tra noi due. >
< Adesso smettila di mancare di rispetto all’umano, Emro > replicò Asmir minacciandolo con la spada < Stai esagerando. >
< Io dico quello che penso, Capitano > mormorò Emro serio < E credo che gli umani sia molto inutili alla nostra causa. >
< Li abbiamo protetti millenni di anni fa’. E lo faremo anche adesso… Quindi, se non sei dalla nostra parte, puoi benissimo tornare nel nostro covo insieme a Frugor… Però ti avverto di una cosa: se riusciremo a vincere la nostra battaglia, non ci sarà posto per i disertori come voi, chiaro? >
Capendo che si stava mettendo contro la morte in persona, Emro tornò sui suoi passi chiedendo umilmente scusa.
< Molto bene. Adesso pensiamo a noi e a quelle dannate creature… Ho bisogno di riposarmi un po’. >
< Capitano, magari quella caverna potrebbe andarci bene > fece Virtrok indicandogli un’insenatura tra la roccia.
< Non lo so. Dobbiamo andare a vedere. >
Incuriosito, il Capitano Asmir analizzò il posto con fare guardingo.
< A prima vista questo potrebbe essere un passaggio segreto che porta ad un luogo nascosto… Magari in cima alla montagna. Ma ci basterà fermarci adesso. >
Posando a terra le loro armi, il Capitano Asmir diede ordini di fare a turno per controllare l’aria circostante.
< Comincio io > fece Richard.
< Che cosa? Non se ne parla nemmeno > replicò Asmir < Tu e il tuo amico avete bisogno di riposarvi più di chiunque altro. >
< Non io, Capitano. Sono abbastanza in forma per fare la ronda notturna. >
< Ne sei sicuro? >
< Mai stato più sicuro prima d’ora. Davvero. >
< D’accordo, come vuoi tu. Se hai bisogno di qualcosa io sono dentro. >
< In verità sì, ho ancora bisogno di una cosa. >
< E sarebbe? >
< Avete degli indumenti abbastanza pesanti per rimanere qua fuori? Non so se i miei potrebbero proteggermi definitivamente dal freddo. >
< Io veramente… >
Capendo che non poteva essere aiutato, Richard ringraziò lo stesso il Capitano.
< Farò con quello che ho addosso. Non vi preoccupate. >
< Aspettate un momento > fece Asmir spogliandosi delle sue pelli < Prendete questo. Ti servirà più a te che a me. >
< Ma Capitano, non posso accettare… >
< Sì che puoi. Io non avrò freddo come te. Prendila e non fare storie. >
< Vi ringrazio, Capitano. Voi siete molto diverso dai vostri simili. >
< Perché nella mia vita ho sofferto molto più di loro… A volte i miei compagni possono essere maleducati e irascibili, ma non sono Highlander cattivi. Bisogna saperli prendere. >
< Come noi esseri umani. In questo ci somigliamo molto. >
< Esatto, hai detto bene. >
< Lasciatemi una razione di cibo per dopo, d’accordo? >
< Puoi mangiare anche ora, se vuoi. Abbiamo portato con noi tutto il necessario. >
< Vi ringrazio, ma adesso non è il momento. Mi distrarrei dalla mia ronda notturna. >
< Va bene, non insisterò ulteriormente. Se avete bisogno di me… >
< Andate pure. Non vi preoccupate > disse infine Richard prima di rimanere definitivamente solo.
 
 
Mentre la notte oscura stava scendendo come il freddo stava diventando più insistente, Richard non si sentì minimamente stanco.
Il suo compagno Williame tutti gli Highlander si erano addormentati profondamente dopo la dura giornata passata.
“Anche se sono qui a fare la guardia da molte ore, non ho nessuna intenzione di svegliarli.”
Ma molto presto il giovane Richard dovette chiedere aiuto a causa di alcune creature misteriose che stavano camminando nelle vicinanze.
“Sono loro… Sento l’odore…”
Tendendo l’orecchio ad ascoltare, Richard uscì dal nascondiglio con in mano solo l’arco che Emro gli aveva prestato.
“Fatevi vedere, dannazione.”
Il cuore del giovane uomo continuava a battere all’impazzata, senza riuscire ad adocchiare dove potessero essere quelle dannate creature.
“So che mi state spiando… Ma il vostro nascondiglio non durerà per molto.”
< Eppure devo essere qui… >
< Che cosa stai facendo, Richard? >
Sentendo una voce dietro di lui, per poco Richard non scagliò la sua freccia.
< Mi dispiace, Capitano. Mi avete spaventato. >
< L’ho notato, ragazzo mio… Ma cosa fai da solo qua fuori? È molto pericoloso. >
< Lo so bene. Però ho sentito alcuni rumori di passi che si aggiravano qui nelle vicinanze… Sono convinto che possano essere loro. >
< Forse, ma non devi rischiare di farti vedere. >
< Loro non mi fanno paura, Capitano. >
< Lo dici perché non te ne sei mai ritrovato uno addosso… Ti assicuro che possono incutere timore anche all’individuo più coraggioso. >
< E voi? Avete paura? >
< Sinceramente no… Anche se devo dire che è un grande peccato non aver paura. >
< Perché dite così? >
< La paura ci serve per andare avanti e superare ogni singolo ostacolo che si presenta davanti… Io e i miei compagni ne abbiamo avuti molti ed è per questo che non sappiamo più che cosa sia questo sentimento. >
< Non è poi così male, no? >
< Non puoi capire i nostri sentimenti, altrimenti la penseresti in un modo diverso. >
< Capitano Asmir, perché avete deciso di tornare dal vostro nascondiglio e proteggere gli umani come un tempo? >
< Perché è l’unico scopo per cui viviamo… Basta nascondersi. Un vero Highlanders non si nasconde mai. >
< Voi vi credete esseri superiori… Ma come ci si sente ad essere immortali? >
< Abbiamo una responsabilità molto grande… Anche se paradossalmente non abbiamo nessuno punto debole, dobbiamo tenere sempre gli occhi aperti e… >
Ma le parole del Capitano Asmir furono interrotti da un ululare misterioso.
< Che sta succedendo? >
< Credo che i lupi di questa zona vaghino come anime in pena. >
< Siete davvero sicuro che siano dei lupi? >
< Il suono sembrava proprio quello… >
< E se fossero i Cervivori? >
< Avrei fiutato la loro presenza a metri di distanza… Anzi, adesso che mi ci fai pensare, riesco a sentire un odore molto familiare… >
< Perché questo è l’odore della mia presenza. >
Sentendo delle parole basse e decise dietro di loro, Richard e Asmir videro che i loro compagni erano stati circondati dai Cervivori e da un individuo con il viso coperto.
< Sapevo che un giorno di questi mi avresti tradito… Frugor… >
< Non vi sfugge proprio niente, Capitano > replicò l’Highlanders togliendosi la maschera.
< Riconoscerei i miei compagni tra mille. >
< Peccato che se sapevi del mio tradimento… >
< Non volevo fermarti. Volevo rendere il tutto più interessante. >
< Siete un condottiero molto singolare, Capitano Asmir. >
< Per te sono solo Asmir… Io non comando dei traditori. >
< Attento a cosa dite, Asmir. I miei Cervivori potrebbero indispettirsi. >
< Quindi sei tu la cagione di tutto… >
< Intelligente il ragazzo… Ebbene sì, anche tu mi hai colto sul fatto… Ho reso queste creature assetate di sangue come i condottieri per la conquista delle Highlands. >
< Tu allevavi queste creature? >
< Non è stato facile… Soprattutto conoscendo che razza pacifica sono i cervi… Dovevo solo cambiare il loro modo di vivere addestrandoli in prove durissime di sopravvivenza e il gioco era fatto… >
< Ahahah ma chi vuoi prendere in giro? >
< Come dite, Capitano? >
< Queste creature sono state trasformate da voi a causa di un potente veleno che li ha trasformati. Non centra niente il tuo addestramento. >
< Invece vi sbagliate… E’ grazie al mio addestramento se ho potuto rendere il mio veleno efficace… I Cervivori sono diventati una cruenta realtà per tutti questi abitanti… E adesso che sono vicino a conquistare tutto il territorio del nord, non mi resta che eliminare voi. >
< Prima però dovrai sconfiggerci. >
< Sarà molto facile, Capitano… Mi basterà che le mie bestiole avvelenino i vostri simili e il gioco è fatto. >
< I miei compagni non si faranno cogliere impreparati. >
< Voi dite? >
< Certo. Loro non hanno paura di niente… Se devono morire, lo faranno con onore. >
< Non c’è niente di onorevole nel salvare un Capitano e un inutile essere umano che farà la loro stessa identica fine. >
< Questo è tutto da vedere > fece Emro.
< Emro, tu sei incorruttibile come il nostro Capitano… Ma avrai il piacere di essere avvelenato per primo. >
Mentre il Cervivoro attaccò l’Highlander, quest’ultimo riuscì a bloccare il suo morso strappandogli la mascella a mani nude.
< Sei molto forte… Ma non ti servirà. >
Riuscendo a scansare anche i Cervivori dietro di lui, Emro riuscì a liberare i suoi compagni.
< Non avrò pace finché non vi avrò eliminati tutti! >
< Invece la tua fine è solo a pochi secondi da adesso… Stai a vedere. >
Sfoderando la sua spada, il Capitano Asmir la piantò per terra creando un devastante terremoto che distrusse in pochi secondi la montagna sopra di lui.
I massi cadenti si riversarono contro i Cervivori e il traditore di Frugor, concludendo la loro missione e distruggendo la più grande minaccia.
< Ma Capitano, come avete fatto? >
< Dovevo smascherare il traditore e lui ha fatto tutto per sé… La mia forza non ha eguali, ragazzo mio. Ricordatelo bene. >
< Io… non riesco a credere a quello che ho visto… > fece William.
< Sorpresi, non è vero? In fondo non è stato difficile > fece Virtrok.
< Compagni miei, adesso che abbiamo liberato gli umani ancora una volta, possiamo tornare nella nostra umile dimora. >
< Il Capitano ha ragione > fece Kramer < Dobbiamo tornare ad essere una leggenda. >
< Aspettate un momento > fece Richard contrariato < E noi due? Che cosa faremo? >
< Ragazzi, credo che dovrete lasciare queste terre per sempre se volete procreare e avere eredi.
< E con ciò? Non possiamo farlo insieme? >
< Come? Esseri umani che mischiano il loro sangue con il nostro? Inaudito! >
< Perché ti spaventi tanto, Emro? Potrebbe essere una buona idea. >
< Anche se pocreassimo con le vostre donne, non potrete mai essere immortali. Noi siamo gli ultimi. >
< A noi non ci interessa procreare figli immortali, vogliamo solo che gli umani e Highlanders convivano pacificamente per il resto dei loro giorni. Solo così potremmo continuare la nostra alleanza senza che quest’avventura non sia soltanto un episodio. >
Ascoltando le parole di Richard, Asmir fu molto lieto colpito.
< Compagni miei, voi cosa ne pensate? >
Guardandosi a vicenda, alla fine tutti gli Highlòanders accolsero la richiesta dell’umano.
< Ebbene sì, questo vuol dire che la nostra avventura non finisce qui… >
< No, Richard. Dobbiamo restituire gli Highlands allo splendore che merita. >
< E lo faremo, ragazzo mio > replicò il Capitano Asmir ritornando verso le terre disastrate nel nord per ricostruire la vita che l’oscurità dei Cerviviori e il tradimento dell’immortale aveva avevano causato con la loro sete di avarizia e di morte.
   
 
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