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Autore: Giulianazito_    20/01/2020    1 recensioni
A Manhattan esistono due mondi:
quello dei mortali e quello di cui nessuno è a conoscenza: i protettori di Manhattan.
Se non nasci direttamente in questo mondo, ne vieni a conoscenza solo ai 18 anni e se almeno uno dei tuoi genitori ne fa parte.
Se ti rifiuti di essere a conoscenza del mondo dei ‘Manprotectors’ ti cancellano la memoria e torni a vivere tra i mortali ignari.
Alison ha appena compiuto 18 anni e ha finito da poco le superiori.
La sua estate verrà stravolta.
Che decisione prenderà per se stessa e la sua vita?
“Guarda oltre ciò che vedi.”
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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James. James. E ancora James. Questo nome continua a risuonare nella mia mente mentre fisso quel ragazzo misterioso e inquietantemente bello. Mi sta fissando con gli occhi semichiusi, come se stesse cercando di capire chi sono o se ci conosciamo. Alza la mano e accenna un saluto muovendo impercettibilmente le dita. Vengo però distratta dallo schiocco delle dita di Alarik di fronte il mio viso. "Tutto bene?" mi domanda. "Si, perdonami, stavo guardando.." il mio sguardo si sposta nuovamente al tavolino di fronte, non c'era più. "Il nulla?" continua lui la mia frase ridendo. Accenno un sorriso e annuisco. "Scusatemi.." qualcuno dietro di noi inizia a parlare. È una voce maschile, profonda e giovane. Mi scende un brivido lungo la schiena. "Sapete dirmi quanto dista da qui Central Park?" Parla lentamente, scandendo bene ogni singola parola. Il mio respiro diventa irregolare. Mi giro verso questa persona ed era lui. Esattamente come nel mio sogno ma c'era un particolare in più: sopra la clavicola destra, che sporgeva leggermente fuori dallo scollo a V della t-shirt, aveva un piccolo tatuaggio rappresentante una rosa infuocata. La rosa era vuota e le fiamme nere. Risponde Alarik mentre io resto impalata a fissarlo come un'ebete. Esce dal Charli's e solo dopo aver realizzato cosa stesse accadendo, mi alzo per seguirlo. Lo vedo entrare in un vicolo, che portava alla porta sul retro della caffetteria. "James." Lui si ferma, non ero tanto distante dal suo corpo. "Come sai il mio nome?" chiede senza voltarsi. "Io non lo so." Il rumore della città sembra ovattato dai muri del vicolo. La puzza dei bidoni della spazzatura inizia a diventare pungente, ma in questo momento sento solo i nostri respiri sincronizzati. I secondi sembrano minuti infiniti. "Almeno sai chi sono?" si volta verso di me lentamente, con le mani nelle tasche dei jeans e la testa bassa, nascosta dal cappuccio della felpa nera sotto la giacca di pelle. Scuoto la testa in silenzio. Con uno scatto felino mi raggiunge, posizionandosi davanti a me a pochi centimetri di distanza. Sento il suo respiro calmo e caldo colpirmi i capelli. "Il tuo nome mi è apparso nella mente quando ti ho visto." "Ma noi non ci siamo mai visti." Il cellulare nella mia tasca inizia a vibrare. Lo tiro fuori, è Alarik. "Non rispondi al tuo fidanzato?" mi domanda guardandomi negli occhi. Qualcosa brilla al loro interno. "Non è il mio fidanzato." rispondo secca e stacco la chiamata. "Devo andare." dice e si allontana. "No, aspetta. Io non capisco.." gli prendo il polso per fargli capire che deve fermarsi. Non si ribella, ma il suo corpo diventa rigido improvvisamente e il suo respiro affannato. "È meglio che tu non mi tocchi." il suo sguardo è fisso sulle mie dita intorno al suo polso. Tolgo subito la mano, chiedendo scusa. "Ali, cosa fai qui? Ti ho chiamata tre volte." è la voce di Alarik che risuona alle mie spalle. Mi giro verso il mio migliore amico provando a dire qualcosa, ma cosa? Che ho sognato uno sconosciuto e che magicamente si è concretizzato? Che conosco il suo nome ma non l'ho mai visto prima? "Finisco di parlare con questo ragazzo e arrivo." "Quale ragazzo?"  corruga la fronte sorpreso. Giro la testa di scatto e James si è già allontanato, scomparendo dietro l'angolo. "Nessuno, è già andato via."
   
 
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