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Autore: inzaghina    20/01/2020    3 recensioni
La vita degli eredi Weasley-Potter e dei loro amici scorre, più o meno, tranquilla in un mondo privo delle minacce affrontate dai loro genitori. Anche in un gruppo affiatato come il loro comunque, non mancano gli equivoci, le incomprensioni e i tormenti tipici dell'adolescenza e della gioventù. Non c'è dubbio che tra le mura di Hogwarts e dintorni ci sarà decisamente da divertirsi.
[Serie partecipante alla challenge “Slot Machine!” indetta da Juriaka sul forum di efp.]
1. Capitolo Indice
2. James Sirius/Dominique
3. Rose & il clan Weasley-Potter
4. Rose/Scorpius - Fred Jr./Bex
5. Dominique/Chris
6. Fred Jr. & James Sirius/Olivia
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Eccomi di ritorno con il sesto prompt di questa challenge: dedicato al diciottesimo compleanno di James. La scelta è ricaduta sul numero 42: “4 non riesce a dormire e sveglia 10 nel cuore della notte. 10 resta ad ascoltare i deliri di 4, partecipando attivamente al discorso, facendo anche battute di poco gusto.” Trattandosi del compleanno di James, ho utilizzato il mio Bonus cambiatraccia sostituendo il personaggio 4(Albus) con il 3(James).

 
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Confessioni
 
 
 
[Hogwarts, 17 novembre 2022 h 23:45]
 
 
Compiere gli anni di venerdì rendeva decisamente molto più allettante una giornata già di per sé degna di nota; il venerdì infatti iniziava con un’ora buca, seguita da due ore di Difesa contro le Arti Oscure e un pomeriggio dedicato a Trasfigurazione e Antiche Rune, materia in cui, da sempre, eccelleva senza far fatica.
Compiere i diciotto anni di venerdì aumentava in James la convinzione che quella sarebbe stata una giornata memorabile — a patto che fosse riuscito a smetterla di rigirarsi nel letto come se ci fosse stato un branco di Avvincini alle sue calcagna. Il Caposcuola sbuffò, scalciando indietro le coperte e raggiungendo il letto di Fred, lasciandovisi cadere sopra pesantemente. “Freddie!”
“Mpf… non voglio svegliarmi, mamma…”
James strabuzzò gli occhi, assestando una gomitata al cugino. “Svegliati, Freddie!”
“Che succede? Dove siamo? Perché mi hai picchiato e, soprattutto, che ora è?”
“Abbassa la voce o sveglierai gli altri”, sussurrò James di rimando.
“Questo mi riporta alla domanda precedente: che ora è?”
“Quasi mezzanotte, il che significa che è quasi il mio compleanno…”
“Se mi hai svegliato per farti fare gli auguri giuro che ti affogo nel Lago Nero, Jamie!”
James scosse la testa, spingendo il cugino per infilarsi sotto le coperte con lui.
“Allora che c’è?”
“Non riuscivo a dormire…”
“Potevi leggerti un libro!”
Il ragazzo roteò gli occhi, sollevando le sopracciglia. “Ho bisogno di parlarti di una cosa…”
Freddie soffocò uno sbadiglio, puntellandosi poi sul gomito e voltandosi verso l’altro. “Spara!”
“Non è così semplice…”
“Allora parliamone domattina”, gli propose Freddie, sbadigliando nuovamente.
“Non posso aspettare così tanto…”
Fred emise un grugnito esasperato, che spinse James a tappargli la bocca. “Sto per compiere diciotto anni, Freddie…”
“Questo lo sapevo già!”
James cercò invano le parole giuste, se non riusciva a spiegare ciò che provava nemmeno a Fred si trovava in guai seri. “Non penso di poter continuare così…”
Così come?”
“A fingere che vada tutto bene…”
“Infatti non va tutto bene, sei un cretino che mi sta privando del sonno per parlare del nulla più totale.”
Il Cercatore sbuffò. “Sei insensibile, Freddie!”
“Se volevi la sensibilità avresti dovuto fare questo discorso con Domi, o Rose, o Lucy, magari anche con Albus, o Louis…”
“Ma tu sei il mio migliore amico, devo poterti confessare quello che mi tengo dentro.”
“E allora confessa”, lo esortò l’altro, cominciando a preoccuparsi.
“Ti sei mai innamorato?”
“Questo che c’entra ora?”
“Non si risponde a una domanda con un’altra domanda, Fred…”
Il Battitore si tirò una manata in fronte. “E va bene… non mi sono mai innamorato, perché lo chiedi?”
“Perché è un po’ di tempo ormai che mi interrogo su determinati sentimenti che mi ritrovo a provare e… non so cosa fare.”
“Forse dovresti dormirci su”, propose Fred, schivando un pugno del cugino.
“Gran bell’amico che sei!”
“Va bene, va bene… scusa! Non capisco proprio quale sia il problema, comunque… io sono dell’idea che se provi qualcosa devi dirlo, non ha senso tenerti tutto dentro.”
“La fa un po’ facile, tu!”
“Dimmi cosa ci sarebbe di difficile a dire a una persona quello che provi, io non ci trovo nulla di complesso.”
“E se non ricambiasse ciò che provi?”
“Oh beh, persa una ne troveresti altre cento… sai quante ragazze non attendono che un tuo segno per provare a sedurti? Amico, io al tuo posto mi sarei dato da fare già da un po’… batti il ferro finché è caldo, che te ne frega di una ragazza sola se ne puoi avere a decine? Prima che te ne renda conto non avremo più diciotto anni, è il nostro ultimo anno e dovremmo divertirci di brutto, oltre che ubriacarci più spesso.”
“Quanto sei scemo, Fred! Cosa otterrei dal farmi un sacco di ragazze diverse, se quella che mi piace nemmeno mi considera?”
“Beh, intanto otterresti un bel po’ di sesso e questo ti renderebbe meno nervoso e farebbe diminuire le tue difficoltà a prender sonno…”
“Porco Salazar, Fred! Sembra quasi che il tuo cervello risieda nelle mutande…”
“Sei tu che vuoi fare discorsi sentimentali nel cuore della notte…”
“Quando sei esagerato, è passata la mezzanotte da qualche minuto… non farne una tragedia!”
“Oh… buon compleanno, Jamie! Sei un coglione e mi svegli nel cuore della notte per un cazzo, ma ti voglio bene.”
James soffocò una risatina, ricevendo l’abbraccio del cugino. “Ti voglio bene anch’io.”
“Non dire ovvietà, James Sirius Potter…”
I due scoppiarono di nuovo a ridere, correndo il rischio di svegliare i compagni di stanza.
“Comunque credo che dovresti farti un bel regalo di compleanno e confessare a Olivia quello che provi per lei…”
“Chi ti ha detto che parlavo di Olivia?”
“Per favore, Jamie! Ti conosco da quando sei nato… quello che provi per lei è evidente, quindi tira fuori le palle e diglielo! Io non la passo un’altra notte in bianco a sentire le tue stronzate…”
“Sei proprio un deficiente, Fred!”
“Forse, ma se non ti dai una mossa qualcun altro ci proverà con lei. È un bel bocconcino e ha un culo strepitoso…”
“Non parlare del suo fondoschiena!”
“Ne parla mezza torre di Grifondoro…” gli fece notare Fred.
“Noi maschi sappiamo essere così volgari.”
“È colpa degli ormoni, Jamie…” lo rassicurò il cugino. “Ora dormi, sogna il culo sodo della ragazza per cui sbavi.”
“Coglione!” l’apostrofò James, tornando nel suo letto.
 
 
[Hogwarts, 18 novembre 2022 h 8:20]
 
 
“Buon compleanno, James!” Dominique fu la prima ad artigliarlo per stringerlo a sé in sala comune, seguita dalla sua sorellina e da Rose; James si ritrovò presto circondato dal resto dei cugini, dai compagni di squadra e della maggior parte degli studenti Grifondoro.
“Tanti auguri, Capitano,” gli disse Olivia, posandogli un bacio sulla guancia.
“Grazie, Liv! Verrai alla festa di stasera, vero?”
“Non me la perderei per nessuna ragione al mondo…” lo rassicurò la mora, strizzandogli l’occhio, prima d’infilarsi nel buco del ritratto con alcune compagne.
“Decisamente patetico, amico,” lo prese in giro Fred, trattenendo a stento una risata.
“Ne riparleremo quando ti troverai nei miei panni…”
“Non trattenere il respiro aspettando che accada!”
 
[Hogwarts, 18 novembre 2022 h 21:50]
 
 
Freddie aveva dato il meglio di sé per la festa: alla fine aveva optato per organizzarla nella Stamberga Strillante, anche se raggiungerla era più complicato rispetto a trovarsi tutti nella Stanza delle Necessità; l’ambiente era stato illuminato da lucine e festoni incantati di ogni genere, oltre all’ultima versione dei fuochi d’artificio dei Tiri Vispi, progettati per essere utilizzati all’interno.
“Devo dire che questa è una delle feste più pazzesche a cui io abbia partecipato in vita mia”, confessò Bex, apparendo alle spalle di Freddie.
“Che t’avevo detto, Miss Hayes?” gongolò in risposta il Battitore, porgendole un bicchierino contenente Whiskey Incendiario e facendolo tintinnare contro il proprio in un brindisi.
“A Ilvermony non eravamo soliti organizzare feste così…”
“Credevo che nel Nuovo Mondo sapeste divertirvi…”
La ragazza gli fece una linguaccia. “A differenza tua io non faccio parte dell’élite magica statunitense…”
“Se è per questo nemmeno io faccio parte di nessuna élite magica statunitense”, ghignò il ragazzo.
“Hai capito benissimo che intendo!” lo rimbeccò, colpendolo con una lieve spallata.
“Non mi sento parte di nessuna élite, credimi…”
La ragazza sollevò lo sguardo, incrociando i suoi occhi scuri e annuendo, ingoiando poi il whiskey tutto d’un fiato.
“Grazie ancora per l’invito…”
“Grazie a te per avermi concesso l’utilizzo di questo disco fottutamente meraviglioso!”
Lei gli strizzò l’occhio. “Ne è valsa la pena…”
 
James era circondato da una serie di persone per cui nutriva scarso interesse, con un drink stretto tra le dita e lo sguardo impegnato a scrutare i presenti alla ricerca di Olivia Wood.
“Un altro brindisi col festeggiato!” propose una Tassorosso del sesto anno, che indossava un provocante vestitino dorato.
James si lasciò convincere e sorrise, prima di sgusciare fuori dal gruppo che lo circondava, dopo aver individuato le teste ramate di sua sorella e di sua cugina Rose — intente a fissarlo divertite.
“Potevate venire a salvarmi!”
“Sarebbe stato troppo semplice…”
“Siete crudeli!”
“Forse…” Lily fece spallucce. “Ti diverti?” domandò poi.
“Si divertirebbe di più se solo sapesse dove si trova Olivia…” ridacchiò Rose.
Gli occhi nocciola di James saettarono verso il viso di sua cugina, che ricambiava furba il suo sguardo.
“Non sei simpatica, Rosie…”
“Non lo sarei nemmeno se ti facessi notare che la tua bella è laggiù, di fianco al bancone?”
James si voltò, seguendo l’indicazione di Rose e trovandosi a fissare Liv, che parlottava insieme a Dominique e Roxanne. “Ti adoro!” esclamò, baciando la guancia di Rose e allontanandosi dalle due.
“Tuo fratello sa essere così drammatico…”
“Dimmi qualcosa di nuovo!” rise Lily, roteando gli occhi.
 
“Ecco il festeggiato!” lo salutò Dominique, sollevando la sua Acquaviola.
“Alla salute!”
James fece tintinnare il proprio bicchiere con le tre ragazze, che bevvero un sorso dai loro bicchieri.
“Era da un po’ che vi cercavo”, confessò il Caposcuola, lanciando un’occhiata eloquente alle due cugine.
“Siamo sempre state qui”, ribatté Roxanne, prima che Dominique le desse una lieve gomitata e le indicasse un punto nella folla. “Credo che Rose e Lily ci stiano chiamando…”
“Hai ragione! A dopo, ragazzi…”
James strizzò loro l’occhio, per poi dedicare tutta la sua attenzione alla ragazza che si trovava al suo fianco. “Ti diverti?”
“Molto, anche se quello che conta è sapere se tu stai passando una bella serata…”
“Oh sì, è davvero il massimo!”
“Mi fa piacere…” Olivia abbassò gli occhi, temendo di arrossire sotto lo sguardo del compagno di squadra.
“Adoro questa canzone!” s’esaltò James, quando uno dei suoi pezzi preferiti cominciò a diffondersi nella stanza gremita.
“Piace molto anche a me…”
“Potremmo ballare”, propose il ragazzo, tentando d’ignorare il lieve tremore che s’era insinuato nella sua voce.
“Nessuno lo sta facendo…”
“Ma io sono il festeggiato, questo significa che posso prendere l’iniziativa, non credi?”
Olivia sollevò le iridi scure, incrociando quelle di James e perdendosi in quel suo sguardo colmo di speranza che ricambiava la sua occhiata.
“Oppure, se preferisci, potremmo spostarci in un luogo più tranquillo, dove potremmo parlare un po’, da soli…”
“Mi piacerebbe molto…”
“Quale delle due opzioni?” domandò James, abbandonando il bicchiere sul bancone e avvicinandosi a Olivia per non perdere nemmeno una sillaba di quanto doveva dirgli.
“Una qualsiasi”, ammise, sostenendo il suo sguardo stupito.
“Penso che preferirei andare in un posto un po’ più tranquillo…”
“E perderti il resto della tua festa?”
“M’interessa molto di più passare del tempo con te…” confessò, afferrando la sua mano e conducendola in una delle stanze al piano superiore. In quel luogo buio, accoccolati su un davanzale affacciato sulla superficie immobile del Lago Nero, i due ragazzi misero finalmente a nudo le proprie sensazioni, ammettendo quanto s’erano resi conto di provare negli ultimi tempi.
“Pensavo d’impazzire durante ogni singolo allenamento… perdendomi a guardarti giocare, invece che ricercare il Boccino…”
“E io dovevo impormi ogni volta di non cercarti con lo sguardo, perché sennò non sarei nemmeno riuscita a rimanere a cavallo della scopa…”
“Che coppia, eh?”
“Non pensavo di essere il tuo tipo, James,” ammise infine la ragazza.
“E io non credevo di poter avere una possibilità con una come te, Liv.”
“Mi piacerebbe che ce la dessimo…”
“Piacerebbe anche a me”, concluse lui, sfiorando le sue labbra in un timido bacio che risvegliò uno stormo di farfalle nel suo stomaco.
Liv s’abbandonò al suo abbraccio, trovando conforto nel suo profumo di pulito e nelle labbra morbide che sapevano di whiskey e cioccolato.
“Buon compleanno, James.”
“Grazie, Liv,” le sussurrò, prima di reclamare nuovamente la sua bocca per un bacio — le labbra di lei si modellarono contro quelle di James, affamate di assaporare la sua bocca e ansiose d’approfondire quel bacio a lungo desiderato, la schiena di James cozzò contro la parete fredda, mentre i loro corpi si fondevano l’uno contro l’altro e i battiti dei loro cuori acceleravano a ritmo di una danza che avevano appena iniziato a ballare.

 

Nota dell’autrice:
Che ve n’è parso del compleanno di James? Io lo immagino un po’ a metà tra un geek e uno sportivo, è anche molto romantico e un po’ pasticcione, le donne della sua famiglia poi sanno sempre cosa gli passa per la mente... spero che sia credibile che più o meno tutti i cugini siano al corrente delle varie cotte che gli altri hanno, vivendo a stretto contatto credo che sia piuttosto plausibile.
E che ne dite di Olivia?
Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento e che il piccolo esperimento creativo sia decente, vi trovate raffigurati James, Fred e Olivia.
   
 
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