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Autore: vale ronron    20/01/2020    0 recensioni
Un gruppo di ragazzi iscritti all'università si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. Le loro storie si incroceranno e tra risate, litigi e amori si formeranno legami indelebili. Buona lettura. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3

Punto di vista di Tommaso


Mi svegliai in tarda mattinata.

Mi sedetti sul letto e presi il cellulare.

10 chiamate perse da Ambra, e una miriade di messaggi non letti su whatsapp, povero me!!, per fortuna avevo lasciato la vibrazione.

Decisi di aprire whatsapp e di rimandare la chiamata con Ambra, sapevo che mi avrebbe urlato all’orecchio e per qualcuno che si era appena svegliato non era il massino.

Come immaginavo la maggior parte dei messaggi erano da parte della mia ragazza, tuttavia ero stato aggiunto ad un nuovo gruppo, appena lessi il nome mi misi a ridere.

Pivelli e Fanciulle

Pensai subito a Nicolò, solo lui ci chiamava così.

Il suo letto era vuoto e ieri sera non l’avevo sentito rientrare nella stanza, evidentemente ero crollato dal sonno.

Aprii la chat del gruppo e notai che tutti i miei coinquilini erano stati aggiunti.

Ore 08:00 Nicolò: buongiorno pivelli, e buon dì anche a voi fanciulle. Spero che non vi dispiaccia, ma mi sono preso la briga di prendere i vostri numeri di telefono dai vostri contratti, per poter creare questo gruppo. In questo modo potremmo comunicare e scherzare insieme anche a distanza.

ORE 08:20 Mattia: Bella idea fratello. Buongiorno a tutti.
Ps: in cucina ci sono the, latte caldo e cornetti per tutti!!

ORE 08:45 Alessandro: è possibile mai che in questa casa si pensa sempre e solo a mangiare!!.
 Ps: Buongiorno gente in sovrappeso!!

ORE 08:50 Teresa: ciao a tutti ragazzi. @Alessandro ti ricordo che sei stato il primo a sederti al tavolo stamattina, ti sei fiondato sui cornetti come se non ne avessi mai visto uno!!

Ore 08:55 Mattia: ahahahahah colpito e affondato!!

ORE 08:57 Nicolò: ahahah Teresa 1- Alessandro 0, palla al centro!!

ORE 09:00 Alessandro: è colpa di @Mattia quei cornetti erano ancora più buoni delle pizze di ieri sera.

ORE 09:05 Giulia: non dare la colpa a Mattia, la verità è che sei un ingordo!! @Alessandro

ORE 09:15 Mattia: ahahah grande Giulia, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!!

Ore 09:19 Nicolò: Giulia 1 - Alessandro 0. Sbaglio o il palestrato è fortemente bullizzato dalle fanciulle!!

Ore 09:21 Mattia: ahahaha non sbagli fratello!!

ORE 09:28 Alessandro voi maschi siete solo delle pippe invidiose del mio fisico!!  voi ragazze, invece, siete solo astiose per i miei pettorali da sballo @Giulia @Teresa

ORE 09:30 Alessandro Donwload foto: (selfie di Alessandro al parco che corre)

ORE 09:37 Nicolò: mio dio pivello, dovresti farti una doccia, sei sudatissimo, puzzerai da morire…

ORE 09:40 Teresa: ahahah :’) :’) Nicolò 1- Alex 0.

ORE 09:42 Nicolò: loser!! @Alessandro

ORE 10:00 Alessandro: siete delle pappe molli!!!
 
Sto morendo dalle risate, povero Alex, l’hanno preso di mira.
 
ORE 10:20 io: Buongiorno ragazzi!! È rimasto qualche cornetto per me?
Ps: non ti scoraggiare @Alessandro puoi ancora vincere la partita!!

ORE 10:21 Nicolò: guardate chi ce?! il bello addormentato!! Ben svegliato pivello!!

ORE 10: 22 Mattia: abbiamo scoperto chi è il dormiglione di casa!!

ORE 10:22 Nicolò: dovevate vederlo, dormiva come un angioletto!!

ORE 10:25 Alessandro: caspio, finalmente qualcuno che mi sostiene!! @Tommaso ti saresti dovuto svegliare prima!!

ORE 10:27 Nicolò: sei un sostenitore di una causa persa, passa al lato oscuro Tommy, o finirai anche tu per diventare un loser!!
 
Stavo per rispondere a Nicolò quando mi squillò il cellulare.

Cavolo è una videochiamata di Ambra!! mi sistemai i capelli con la mano e risposi rapidamente.
 
“Ciao Ambra”
 
“ciao Ambra” ripete furiosa imitando la mia voce “mi dici solo questo?!” adesso sta urlando, sapevo che sarebbe andata a finire così.

“mi dispiace, ieri sera ero troppo stanco per messaggiare” mi giustificai “però ti ho mandato la buonanotte prima di andare a dormire” aggiunsi innocentemente

“e certo, il ragazzo mi ha mandato la buonanotte prima di andare a dormire, che grande sforzo, vuoi un applauso?!” mi beffeggiò, non la sopportavo quando si comportava così.

“Ambra ero stanco, avevo bisogno di riposare” le disse seccato.

“e di pomeriggio che diamine hai fatto?!, non ti sei nemmeno preso il disturbo di scrivermi un cavolo di messaggio per dirmi che eri arrivato, ma la cosa che più mi fa incazzare è che hai completamente ignorato tutti i messaggi che ti ho scritto da ieri mattina fino a poco fa!!”in questo momento urlava in un modo cosi stridulo che l’avrebbero potuta capire solo i pipistrelli.

“mi dispiace, ti chiedo scusa, ieri è stata una giornata molto movimentata, il viaggio, la nuova città, la casa, i coinquilini è accaduto tutto molto velocemente, non ho avuto il tempo di messaggiare!!”

“però ieri sera prima di cena ti ho visto on line” mi accusò.

“ero in videochiamata con Federico” risposi esasperato.

“certo, il tempo di parlare con tuo fratello ce l’hai, la tua ragazza invece deve aspettare!!”

“Ambra adesso basta, ti ho chiesto scusa e ti ho detto più volte che mi dispiace, possiamo parlare di altro adesso?! o dobbiamo continuare così ancora per molto?!”

“voglio sapere tutto quello che hai fatto da quando sei atterrato fino ad ora” mi disse ancora palesemente arrabbiata.
Alzai gli occhi al cielo esasperato e gli raccontai tutto quanto, o quasi tutto.

L’unica cosa che omisi furono Giulia e Teresa. Ambra era già pesante di suo, se le avessi raccontato che condividevo la casa con due ragazze avrebbe dato di matto e mi avrebbe fatto impazzire.

Non mi piaceva mentirle ma non avevo altra scelta. Le raccontai dell’uscita pomeridiana in città, di quanto erano bravi Mattia e Nicolò in cucina, e di quanto era buffo Alessandro. Le dissi che erano tutti molto simpatici e che ero fortunato ad averli come coinquilini.

“tu invece, cos’hai fatto ieri?” le chiesi

“solite cose, di mattina sono stata a scuola, di pomeriggio è venuta Sonia per fare i compiti e non appena abbiamo finito siamo andate in centro a fare un aperitivo” mi racconta annoiata
“che programmi hai per oggi?” le chiesi

“be oggi a scuola c’era l’assemblea d’istituto, quindi ho deciso di non andare e di prendermi un giorno di vacanza, sto aspettando che vengano le mie amiche per andare a fare shopping in centro” mi rispose

“capito, salutamele” le risposi.

Si senti un campanello suonare.

“devono essere loro, stacco cucciolo, ci sentiamo dopo, e mi raccomando rispondi ai miei messaggi e alle mie chiamate o mi arrabbio sul serio!!” mi minacciò

“sì tranquilla, divertiti cucciola” le dissi mandandole un bacio con la mano.

“ciaoo, a dopo” disse ricambiando il bacio e chiudendo la videochiamata.

Ero sopravvissuto, era andata meglio di quanto mi aspettassi. Per fortuna si era tranquillizzata velocemente.

Notai di avere un messaggio da una chat di whatsapp.

Il numero non era salvato, ma riconobbi subito la persona della foto, mi si formò un sorriso spontaneo prima ancora di aprire la chat.
 
ORE 10:30 Teresa: Ciao Tommaso sono Teresa. Volevo chiederti se ti andava di andare a vedere la sede di medicina? Aspetto una tua risposta.

Accidenti sono le 11:00 forse era già andata via.

Mi rattristai…

ORE 11:01 Io: Ciao Teresa, scusami, ho letto adesso, sei già andata via?

ORE 11:02 Teresa: sono ancora a casa, ho pulito la stanza e ho sistemato tutti i miei vestiti nell’armadio.
 Ps: stavo perdendo la speranza!! 😊

ORE 11:02 io: 😊 mai perdere la speranza!! Prima di uscire però avrei bisogno di fare una doccia, mi aspetti?

Ore 11:03 Teresa: va bene, ma non metterci troppo è già tardino.

Ore 11:03 io: che ne dici se ci prepariamo due panini per pranzo? Se mangiamo fuori casa avremmo più tempo per visitare la sede di medicina.

Ore 11.04 Teresa: fantastica idea, vado a preparare i panini, hai preferenze?

Ore 11:05 Io: mi fido dei tuoi gusti

Ore 11: 06 Teresa: d’accordo, ti aspetto sotto 😊

Mi fiondai in bagno per una doccia veloce. Mi sistemai e scesi in cucina.

“eccomi” dissi

“sei stato veloce” mi accolse Teresa con un sorriso “i panini sono pronti” aggiunse indicando uno zainetto poggiato su una sedia.

“grazie” le dissi sorridendole.

“sul tavolo c’è il tuo cornetto, non so se preferissi il the o il latte così nel dubbio ti ho riscaldato entrambi”

“sei molto gentile” le dissi sorpreso.

“avevi dubbi?” mi rispose divertita.

“su di te nessuno, ho capito fin dal primo momento che eri simpatica” le confessai innocentemente.

“anche tu mi sei sembrato un tipo simpatico, e stamattina ho scoperto che sei anche un dormiglione!!” mi disse scherzosamente.

“ero distrutto, ieri sera sono crollato” le confessai.

“lo so, stamattina ho chiesto a Nicolò se fossi sveglio e lui mi ha raccontato che ieri sera ti sei addormentato con la lampada del comodino accesa e il cellulare in mano, e poi ha aggiunto che stavi dormendo come un ghiro e che come minimo ti saresti svegliato a metà mattinata”

“che figuraccia!!” dissi imbarazzato.

Eppure, quando mi sono svegliato la lampada era spenta e il cellulare era appoggiato sul comodino, sicuramente era stato Nicolò a sistemare il cellulare e a spegnere la luce. Devo ricordarmi di ringraziarlo.

“suvvia non hai ucciso nessuno, può capitare” mi consolò Teresa.

“com’è andata la prima notte con Giulia?” le chiesi

“bene, non è male, e un po’ silenziosa ed introversa ma credo che diventeremo amiche molto presto”

“sei un ottimista tu” le dissi

“mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno” mi spiegò

Finì di fare colazione.

“vado a lavare i denti e scendo subito” dissi a Teresa.

La vidi scuotere la testa divertita.

“rieccomi” dissi sorridendole pochi minuti dopo.

“rieccoti” mi rispose ricambiando il sorriso “adesso andiamo, prima che ti venga in mente di fare qualcos’altro!!” mi disse scherzosamente

Camminammo verso la facoltà di medicina, mi raccontò di essere figlia unica, di aver frequentato il liceo scientifico e mi confidò di non aver avuto molte amiche. Questo mi stupì parecchio, una ragazza simpatica come lei di amiche ne avrebbe dovuto avere tante.

“come mai non hai avuto molte amiche?”

“diciamo che ce le ho avute, ma non sono mai riuscita a tenermi un’amica stabile negli anni, perché per un motivo o per un altro finivo sempre per litigarmici, la maggior parte delle volte era per colpa dei ragazzi, non so perché ma tutti i ragazzi che piacevano alle mie amiche ci provavano con me, loro ovviamente non la prendevano bene, solo che invece di prendersela con i ragazzi se la prendevano con la sottoscritta, di conseguenza o mi allontanavano o non mi rivolgevano più la parola”

“mi dispiace” le dissi sinceramente dispiaciuto, anche se non mi risultava difficile capire il motivo per cui tutti i ragazzi ci provavano con lei, insomma era simpatica, gentile e soprattutto era stupenda, solo uno stupido non ci avrebbe provato.

All’improvviso mi venne un pensiero, come mai una ragazza così non era fidanzata?!

“ti è mai capitato poi di metterti con uno di quei ragazzi?”

“purtroppo, sì” mi disse “durante gli anni del liceo, per un paio d’anni Alex si trasferì in un'altra città, e io mi sentivo molto sola e triste, le mie amiche si erano messe tutte contro di me, cosi iniziai a interessarmi ad un ex ragazzo di una delle mie amiche, ma così fini solo per peggiorare la mia situazione. Infatti, le mie care amichette mi resero la vita impossibile e alla fine dovetti lasciarlo. Qualche mese dopo mi affezionai ad un altro ragazzo, all’inizio io lo vedevo solo come un amico ma lui voleva essere qualcosa di più, così alla fine cedetti e mi fidanzai con lui, ma la nostra relazione non durò, lui era molto preso da me ma io non ricambiavo appieno i suoi sentimenti, e non volevo illuderlo o prenderlo in giro così lo lasciai. Quando finalmente tornò Alex, io ritrovai la mia pace interiore”

“quindi dopo che è tornato Alex non ti sei più fidanzata?” le domando incuriosito.

“l’anno scorso ho avuto una relazione estiva con un ragazzo, si chiamava Giorgio, Alex non l’ha mai sopportato, anzi lo odiava. All’inizio la nostra relazione andava tutto bene poi però Giorgio incominciò ad essere troppo possessivo. Iniziò ad essere geloso del mio rapporto con Alex, e alla fine fece lo sbaglio di chiedermi di scegliere tra lui e il mio migliore amico”

“e tu hai scelto Alex” dissi sicuro della mia affermazione.

“esatto, Alex è una delle poche persone a cui tengo di più al mondo, non avrebbe mai dovuto farmi quella domanda” mi disse risoluta.

“quindi hai avuto solo tre ragazzi” constatai pensieroso

“sì esatto, perché ti sembrano pochi?” mi chiese divertita

“sì, cioè no” le rispondo frettolosamente, preso in contro piede.

Lei scoppiò a ridere

“sei buffo, lo sai?” afferma sorridendo,

“lo prendo come un complimento” rispondo risoluto.

“tu invece quante ragazze hai avuto?” mi chiese curiosa

“be…in realtà non ho tenuto il conto” le confessai imbarazzato

“sono così tante?!” mi rispose lei sorpresa

“sì, ma sono state brevi relazioni, durate un paio di settimane o al massimo un mese” le spiegai

“e Ambra?!” mi chiese seria.

Mi sorpresi per il fatto che si ricordasse il nome

Mio fratello gliel’aveva nominata solo una volta.

“ci siamo messi insieme tre mesi fa, lei è la mia relazione più lunga” le dissi pensieroso.

“e lei com’è?” mi chiese curiosa

“be in realtà Ambra non è molto diversa dalle ragazze con cui sono stato prima di lei, ma lei a differenza delle altre è riuscita a farmi stare bene, non abbiamo molto in comune, ma fino ad ora, tra un litigio e l’altro, siamo riusciti a portare avanti questa relazione” le spiegai in poche parole il rapporto tra me e Ambra.

“capisco” mi risponde pensierosa.

“a cosa stai pensando?” le chiedo sospettoso

“penso che Federico possa avere ragione” afferma guardandomi dritto negli occhi.

“in che senso’” le chiedo confuso

“siamo arrivati” risponde evasiva, evitando palesemente la mia domanda.

La sede di medicina era enorme, sembrava un labirinto, penso che mi sarei potuto persino perdere là dentro.

Visitammo tutta la struttura e andammo in segreteria, lì confermammo le nostre iscrizioni e ci diedero l’orario delle lezioni e il calendario degli esami, al solo pensiero degli esami fui assalito dall’ansia.

“dai su, respira, mancano mesi al periodo degli esami, è ancora presto per entrare in iperventilazione” mi tranquillizza Teresa

“hai ragione, mi sono fatto trascinare dagli eventi”

“è ora di pranzo, che ne dici di sfruttare il giardino della facoltà per mangiare i panini?” propone Teresa

“mi sembra un’ottima idea” rispondo con entusiasmo

Ci posizionammo in uno dei tavolini localizzati in giardino

“Teresa, cosa intendevi prima quando hai detto che credi che Federico possa avere ragione?”

“intendevo dire che tuo fratello è molto sveglio e perspicace” risponde lei prendendo i panini dal suo zaino.

“non è questa la vera risposta!!” risposi sospettoso, era decisamente evasiva, era evidente che volesse aggirare la domanda.

“io penso veramente che Federico sia sveglio e perspicace, lui riesce a vedere oltre le apparenze, adoro le persone capaci di farlo” mi dice con disinvoltura.

La guardai sospettoso.

 Lei si accorse del mio sguardo e lo ricambiò sfidandomi.

“Tom?” mi chiama con voce persuasiva

“sì” rispondo, non interrompendo il contatto visivo con i suoi occhi.

“posso chiamarti Tom, vero?”

Annuisco, cercando di capire cosa le frullasse in testa.

“Tom, mangia il tuo panino!!” mi dice sorridendomi e porgendomi il pranzo.

La guardai scioccato, questa ragazza si prendeva gioco di me con troppa facilità.

“dai su, io te l‘ho preparato con tanto amore, e tu che fai? non lo mangi?!” assentì facendomi gli occhi dolci.

Presi il panino continuando a guardarla.

“perché non vuoi rispondermi?” era veramente frustante.

Teresa aveva il coltello dalla parte del manico e io invece ero disarmato.

“perché voglio che tu lo capisca da solo” mi risponde dolcemente sorridendomi in un modo cosi tenero da farmi smettere di guardarla male.

“sei incredibile tu!!” le dico esasperato.

“lo so!!” mi risponde lei ridendo divertita “adesso però mangia il panino, se non lo fai ci resterò male!!” aggiunse prima di dare un morso al suo pranzo.

“salame e formaggio, il mio panino preferito” dico sorpreso.

“davvero? Io lo mangio sempre così” mi spiega contenta.

“allora ho fatto bene a fidarmi dei tuoi gusti” affermo.

“già, hai fatto benissimo!!” acconsente in maniera solenne.

Lo squillo del cellulare interruppe il nostro dialogo.

“è mio fratello” dissi rispondendo alla videochiamata

“ciao puzzone, come stai?” lo salutai

“ciao fratellone, sto bene tu?!” mi chiese iperattivo 

“tutto bene, sei andato a scuola?” gli chiesi

“sì, sono appena tornato, sto aspettando che mamma finisca di preparare il pranzo. Tu hai già pranzato?”

“sto finendo di divorare il mio panino, me l’ha preparato Teresa, a proposito la vuoi salutare?”

“siii” disse preso dalla frenesia “speravo che me la passassi” aggiunge contento ed eccitato.

“ciao Fede, com’è andata a scuola?” gli chiese Teresa sorridendogli dolcemente
“ciao Teresa, una noia mortale, come al solito, cosa state facendo di bello tu e Tommy?”

Mi avvicinai a Teresa in modo che entrambi potessimo essere inquadrati dalla telecamera.

“stamattina, dopo che il dormiglione di tuo fratello si è svegliato, siamo andati a vedere la facoltà di medicina, e adesso siamo seduti nell’area a verde dell’università”

“ehi, io non sono un dormiglione” mi difendo, alzando gli occhi al cielo.

"sì che lo sei!!” risposero all’unisono mio fratello e Teresa.

“che fate, parlate contemporaneamente adesso?!” gli chiedo guardandoli sbalordito

“Tommy fa una faccia molto buffa quando si sente smascherato” spiega Federico ridendo.

“sì lo so, l’ho notato stamattina” afferma Teresa divertita.

“avete finito di parlare di me come se non ci fossi?!”

“va bene, se ti da così tanto fastidio parleremo di altro” assentì mio fratello “ti sei sentito con la gatta morta?!” aggiunge curioso.

“Fede!! ti ho detto un sacco di volte di non chiamarla così!!!” lo rimprovero spazientito

“fatemi indovinare, la gatta morta è Ambra?” domanda Teresa ridendo

“sì, cioè è mio fratello che la chiama così, gli ho detto più volte di non farlo!!” le spiego esasperato

“non è colpa mia se quando ti gira attorno sembra un gatto che fa le fusa” si giustifica Federico

“ahahahahah, oh Fede mi fai morire!!” ammette Teresa ridendo
“non dovresti incoraggiarlo!!” la riprendo fingendomi offeso, ma vederla ridere così mi faceva stare bene, infatti la mia frase suonò inoffensiva e priva di risentimento.

“come ha preso la notizia che abiti con due ragazze?” mi chiede curioso mio fratello.

“emh…bene…” rispondo titubante.

“non ci credo nemmeno se lo vedo con i miei occhi” mi risponde sospettoso.

“va bene, mi hai beccato, la verità è che non glielo detto” confesso disarmato.

“che vuol dire che non glie l’hai detto?” mi chiedono contemporaneamente Teresa e Federico

“vuoi due mi fate impressione!!” affermo sbigottito dalla loro alchimia.

“non divagare!!” mi dissero all’unisono.

“ok, smettetela, siete veramente inquietanti!!” rispondo scioccato.

“Tommy non si dicono le bugie, non portano mai niente di buono; inoltre ricordi quello che ci dice sempre mamma?! Le bugie hanno le gambe corte!!” mi rimprovera

“Federico ha ragione, avresti dovuto dirglielo!” aggiunge Teresa

“se gliel’avessi detto si sarebbe infuriata” mi giustifico

“Fede, tu lo sai com’è fatta Ambra, se le avessi raccontato la verità si sarebbe messa ad urlare istericamente, non mi avrebbe fatto più parlare, inoltre si sarebbe insospettita e avrebbe cominciato a tartassarmi di chiamate e messaggi, a tutte le ore del giorno e della notte!! Mi avrebbe fatto esasperare, come minimo mi sarebbe venuto un esaurimento nervoso” dissi guardando alternativamente Teresa e mio fratello
Federico scuoteva la testa e mi guardava con sguardo corrucciato, mentre Teresa mi fissava pensierosa.

“allora?!, non dite più niente!!” non so perché ma questo silenzio mi faceva stare male, non volevo che Teresa si facesse una brutta impressione di me, inoltre temevo il giudizio di mio fratello, e mi sorpresi quando constatai che il giudizio e il parere di Teresa mi importava almeno quanto quello di Federico.
 
“io di solito non mento, mio fratello te lo può confermare!!” mi giustificai con Teresa.

“è proprio questo che mi preoccupa Tommy, tu non menti mai, perché dovresti iniziare adesso? insomma se non sei sincero e spensierato con la tua ragazza che senso ha stare con lei? Io non ho mai avuto una fidanzata ma penso che quando sarà il momento sceglierò una ragazza con cui poter scherzare, giocare e parlare come faccio con te di solito. In questo modo saprò di aver fatto la scelta giusta” dice pensieroso

Rimasi sbalordito dal discorso di mio fratello, era sei anni più piccolo di me, ma mi aveva fatto un discorso degno di mamma e papà!! In quell’istante realizzai che la verità era che Federico era cresciuto e io non me ne ero reso conto prima di adesso.

Un ragazzo di appena 14 anni mi aveva appena fatto un discorso serio e saggio e ciò mi aveva letteralmente sconvolto.

Mi girai verso Teresa per osservare la sua reazione.

La trovai a fissare ammirata mio fratello, a quanto pare anche lei era rimasta impressionata dal suo discorso.

“Fede, ma tu quanti anni hai?” chiede affascinata
“quasi 14, lì compio fra tre mesi” risponde mio fratello confuso dall’inaspettata domanda di Teresa.

“sono impressionata!!” afferma guardandolo ammaliata

“Teresa, tu credi nel vero amore, quello dell’anima gemella?” le chiede dal nulla mio fratello.

“be…se devo essere sincera, no, non credo nell’amore” risponde dispiaciuta.

La guardai ancora più sconvolto di prima.

FEDERICO, È PRONTO, VIENI A TAVOLA

“Ciao Tommy, come va?, stai bene?” mi chiede mia madre apparendo all’improvviso nello schermo del cellulare.

“ciao mamma, si sto bene” dissi preso incontro piede, poi mi ricordai di Teresa, quindi aggiunsi “ti presento Teresa, è una delle mie coinquiline”

“salve signora è un piacere conoscerla” disse Teresa leggermente imbarazzata sorridendole timidamente.

“ciao Teresa, piacere mio, Posso chiederti un favore?” le chiese mia madre.

Fui immediatamente assalito dall’ansia.

“certo signora, mi dica” risponde gentilmente Teresa, leggermente tesa.

“potresti accertarti che il mio Tommy mangi? è molto pigro, pur di dormire qualche ora in più salterebbe pure i pasti” ammise preoccupata mia madre.

La guardai sbigottito, non ci credo che abbia appena chiesto ad una sconosciuta di fare una cosa del genere per me.

Teresa le sorrise e rispose “lo farò signora, non si preoccupi, e poi a casa è impossibile non mangiare!! abbiamo uno chef e un pasticcere come coinquilini” la tranquillizzò Teresa.

“meglio cosi, studiare è faticoso e impegnativo, dovete nutrirvi bene, per avere sempre una marcia in più!!”

“sono d’accordo” annui Teresa cordialmente.

“bene Tommy, vedo che sei in buone mani, adesso vado a far mangiare Fede e papà, ci sentiamo dopo, a presto Teresa” aggiunse sorridendole dolcemente e passando la chiamata a mio fratello

“ciao fratellone, ciao Teresa, ci sentiamo più tardi”

“ciao Fede” lo salutammo entrambi prima di staccare la videochiamata.

“hai conquistato tutta la mia famiglia in soli due giorni” dico con tono solenne.

“in realtà manca tuo papà, e poi, sono molto simpatici, tua madre mi sembra molto dolce e comprensiva”

“mio padre è il più facile da conquistare, quelli difficili di solito sono mamma e puzzone”

“buono a sapersi” afferma Teresa sorridendo soddisfatta.

Finimmo di mangiare i panini in silenzio.

Quella chiamata mi aveva turbato parecchio.
Ripensai a mio fratello che mi rimproverava per aver mentito ad Ambra e che mi spiegava cosa significasse per lui avere una fidanzata.

Incredibile.

All’improvviso mi venne in mente l’ultima frase detta da puzzone e la seguente risposta spiazzante di Teresa.

“è vero che non credi nell’amore?” le chiedo turbato, chissà per quale motivo.

“Temevo il momento in cui mi avresti fatto questa domanda” confessa guardandomi intensamente.

“tu Tom ci credi nell’amore?” mi chiede sorridendomi tristemente.

“io in verità non mi sono mai posto la domanda, però da grande mi sono sempre immaginato sposato con figli” le rispondo innocentemente.

“la tua famiglia sembra unita e felice” mi dice con gli occhi lucidi.

“la tua non lo è?” le chiedo più delicatamente possibile.

“lo era, poi però mia madre si è ammalata, e quando è morta un pezzo di mio padre è morto con lei” mi disse abbassando lo sguardo e sospirando tristemente.

“ehi” le dico sorridendole timidamente mentre impacciato le afferro una mano.

Non mi piaceva vedere Teresa in quello stato.

 Non pensavo che alle spalle avesse una storia così triste. In questi due giorni era sempre avuto il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.

“l’amore è un’arma a doppio taglio” afferma guardandomi con gli occhi velati dalle lacrime “può farti toccare il cielo con le dita ma può anche distruggerti irreparabilmente” mi spiega amaramente

Istintivamente le strinsi la mano per trasmetterle conforto, e con la mano libera le aggiustai una ciocca di capelli dietro le orecchie
“non devi avere paura dell’amore, è un bellissimo sentimento, penso che valga la pena provarlo” le dissi, e mi stupì io stesso delle mie parole.

“la saggezza è un dono di famiglia” disse sorridendomi complice, fui felice di averla fatta sorridere.

“mi piacerebbe credere all’amore o comunque non avere paura di amare. Ma poi guardo mio padre, ridotto ad un’immagine sfocata di quello che era un tempo, e penso che forse sarebbe meglio non amare. Penso che sia meglio dare le spalle all’amore e non cedere a questo sentimento così forte e travolgente che può farti volare oltre le nuvole ma anche precipitare nell’abisso più profondo e tenebroso” mi disse tristemente.

“io penso che provare un sentimento forte e intenso per qualcuno sia bello, cioè io non ho mai provato un sentimento del genere, ma vedo l’amore nei miei genitori, e l’idea di incontrare la mia anima gemella e di passare tutta la mia vita con lei mi piace molto” dissi concentrato nel seguire la linea dei miei pensieri.

“Tu e tuo fratello siete più simili di quello che credevo” mi disse dolcemente, ancora con gli occhi velati di tristezza.

Riconobbi il modo in cui mi stava guardando, era lo stesso sguardo di ammirazione che poco prima aveva rivolto a puzzone.

“io penso che non potrai per sempre obbligare te stessa a non amare, perché arriverà il momento in cui incontrerai il ragazzo fatto apposta per te, e se non coglierai la palla al balzo potrai finire per perderlo. E di conseguenza impediresti a te stessa di essere felice” le dissi concitato

Lei era lì che mi guardava, molte emozioni le scorrevano sul viso, ma quei grandi occhi azzurri velati di lacrime mi stringevano il cuore, così senza aspettare la sua risposta o una sua reazione, mi alzai di scatto, e la invitai ad alzarsi tirandola con la mano, che non si era mai staccata dalla mia.

“basta essere tristi, adesso andremo a cercare una gelateria e ci compreremo il gelato più grande che ci sia” le dico facendole l’occhiolino.

“buona idea” mi dice sorridendomi timidamente.

“su su, andiamo” la incito mentre la spingo scherzosamente verso l’uscita dell’università.

Passeggiammo mano nella mano fino alla gelateria e prendemmo due grossi coni con gusti differenti.

Io lo presi cioccolato e vaniglia mentre Teresa prese fragola e limone.

“vuoi assaggiare?” le chiesi.

“sì dai”.

Le avvicinai il gelato al viso e lei ne prese un po’.

“è buono anche il tuo” disse “adesso assaggia il mio” aggiunse porgendomi il suo gelato, mi avvicinai per prenderne un po’ ma essendo goffo per nascita calcolai male le distanze e un po’ di gelato mi finii sul naso e sulla guancia.

Imprecai e Teresa scoppio a ridere.

“sei un pasticcione” mi rimproverò teneramente “vieni qua che ti pulisco” aggiunse, prese un fazzoletto dallo zaino, mi si avvicinò ed io mi abbassai un po’ per facilitarle il compito.

Teresa era a pochi centimetri di distanza, riuscivo a sentire il dolce profumo fruttato dei suoi capelli, e il suo respiro che si infrangeva contro il mio viso mi procurava brividi lungo tutta la colonna vertebrale, trattenni il fiato e cercai di calmare i miei bollenti spiriti.

Con un tocco delicato Teresa tolse i resti del gelato dal mio viso e si allontanò da me.

“grazie” la ringraziai imbarazzato

“prego pasticcione” dice dolcemente toccandomi in naso con un dito.

Fu un gesto molto intimo.

Le sorrisi timidamente e la guardai intensamente.

Teresa era una ragazza stupenda, sia esteticamente che caratterialmente, certo la conoscevo soltanto da due giorni, ma già mi ero fatto un’idea sul suo carattere. Era una ragazza forte, che aveva avuto un passato difficile e a volte turbolento ma nonostante tutto, non aveva mai perso il sorriso o l’ironia, forse era proprio questo suo essere socievole e divertente che le dava la forza di andare avanti e di non abbattersi.

Eravamo lì seduti sul tavolino del bar, ci fissavamo e ci sorridevamo a vicenda, senza parlare, ma non era un silenzio pesante o imbarazzante era pura armonia, non c’era nessunissima tensione fra noi, solo tanta tranquillità e pace.

Ma ovviamente i momenti come questi erano destinati a finire, infatti mi squillò il cellulare.

Non appena vidi chi fosse, mi venne un mezzo infarto, rimasi pietrificato.

“è Ambra?” chiese Teresa in tono piatto.

Annui.

Ero entrato in confusione, che diamine mi sarei inventato adesso?

La guardai in difficoltà e lei mi guardo intensamente, aveva una strana espressione in viso, non riuscivo a decifrarla, sembrava infastidita ma allo stesso tempo dispiaciuta, alla fine mi parlò così velocemente che feci fatica a comprendere tutto ciò che mi disse.

“io vado a pagare, tu esci fuori in strada e dille che Alex stava male e che sei uscito per comprargli una tachipirina, quando mi vedi uscire vienimi dietro”

La vidi alzarsi e andare alla cassa.

Il suono insistente del cellulare mi ricordo che dovevo darmi una mossa.

Cosi feci quello che mi aveva consigliato Teresa.

Uscì dalla gelateria, percorsi qualche metro e dando la schiena ad un muro risposi alla videochiamata.

“ciao Ambra” la salutai

“tutto a posto passerotto?” mi chiede “mi sembri un po’teso?”

“sì sì, tutto a posto, sono solo un po’ stanco” le dico, mi imposi di calmarmi, alla fine non stavo facendo niente di male.

almeno credo…

“ma non sei a casa?” mi chiede sospettosa

“no, non sono a casa, sono dovuto uscire per fare una commissione” le dico

“che commissione?” mi chiede curiosa

“Alex, uno dei miei coinquilini si è sentito male e mi ha chiesto il favore di andare a prendergli una medicina in farmacia”

“ah ho capito, mi dispiace per il tuo amico”

“dispiace anche a me” dico mentre con nonchalance alzavo lo sguardo dal cellulare per vedere che fine avesse fatto Teresa.

La vidi uscire dalla gelateria, e come se si sentisse guardata, si giro verso di me, mi fece un cenno con la mano, venne dalla mia parte e passandomi davanti inizio camminare verso casa, io lentamente mi staccai dal muro e la segui.

Questa situazione non mi piaceva.

Teresa e mio fratello avevano ragione, non avrei dovuto mentire ad Ambra, non era giusto nei suoi confronti e poi non sarei riuscito a reggere questa situazione ancora a lungo.

Ambra mi raccontò della sua giornata di shopping con le amiche ed io, omettendo la presenza di Teresa le raccontai della mia mattinata.

Guardandomi intorno notai che eravamo quasi arrivati a casa, Teresa era a pochi metri davanti a me e camminava con passo lento.

“Cucciola, io sono quasi arrivato a casa, ti va se ci sentiamo più tardi?” le chiedo sperando in un suo si .

“devi fare qualcosa in particolare?” mi chiede curiosa come sempre.

“voglio portare la medicina ad Alex e fare due chiacchere con Nicolò, lui è il mio compagno di stanza, mi piacerebbe conoscerlo meglio”

“capito, a più tardi allora, ti mando un grosso bacio passerotto mio”

“a dopo cucciola” dico mandandole un bacio con la mano e facendole un occhiolino.

Stacco la chiamata e con una breve corsetta raggiungo Teresa.

“ehi” le dico per attirare la sua attenzione.

“ehi” mi risponde, senza smettere di camminare e alzando gli occhi dallo schermo del cellulare .

“grazie per avermi aiutato”

“figurati” risponde con un debole sorriso “è andato tutto bene?”

“sì sì” rispondo “mi dispiace averti fatto fare la strada di ritorno da sola”

“non fa niente, non preoccuparti” risponde sincera.

“quanto ti devo per il gelato?” le domando, ricordandomi di non aver pagato il mio.

“dipende” risponde

“da cosa?” chiedo confuso

“se non consideriamo gli interessi mi devi un gelato, se invece
consideriamo gli interessi mi devi una pizza”


“vada per la pizza allora” rispondo divertito

“tu sì che sei un uomo d’affari” commenta divertita

“come hai fatto a capire che a chiamarmi era  Ambra?” chiedo curioso

“ho intuito che fosse lei perché non appena hai guardato lo schermo del cellulare sei sbiancato e ti sei trasformato in una statua di marmo” mi spiega come se mi conoscesse da una vita.

“ah, sei un ottima osservatrice” commento sorpreso dal fatto che riuscisse a leggermi così facilmente.

“lo so” rispose rivolgendomi un occhiolino.

“temo che una volta arrivati a casa ci beccheremo una bella paternale!!” aggiunge cambiando discorso

“perché?” chiedo curioso

“guarda qui” risponde, porgendomi il suo cellulare

Whatsapp
Pivelli e fanciulle


Ore 12:00 Nicolò: ragazzi chi c’è oggi a pranzo?

Ore 12:05 Mattia: io

Ore 12:10 Giulia: io

Ore 12:30 Alessandro: mi sono già lamentato del fatto che in questo gruppo si parla sempre e solo di cibo?!

Ore 12:32 Nicolò: si @Alessandro!!

Ore 12:33 Alessandro: non importa, non mi stancherò mai di farvelo notare!!

Ore 12.34 Mattia: @Nicolò se a pranzo Alessandro metti due porzioni di pasta in più, altrimenti qualcuno rischierà di rimanere a stomaco vuoto!!

Ore 12:34 Nicolò: ahahah, hai ragione farò così!!

Ore 12:35 Alessandro: ehi, ma per chi mi avete preso!! I mangioni qui siete voi!! Io posso fare anche a meno di mangiare!!

Ore 12:36 Nicolò: va bene, allora non ti conto!

Ore 12:36 Alessandro: ehi, chi ti ha detto di non contarmi!!

Ore 12: 37 Nicolò: hai detto di poter fare a meno di mangiare!!

Ore 12:38 Alessandro: non intendevo oggi!!...Invece, qualcuno ha idea di che fine abbiano fatto Pulce e Dormiglione? @Teresa e @Tommaso

Ore 12:39 Mattia: solo io ho la sensazione che @Alessandro stia cercando di cambiare discorso?!

Ore 12:40 Giulia: è proprio quello che sta facendo!!

Ore 12:40 Nicolò: povero Alex, mi fa quasi tenerezza!! ahahahah

Ore 12:41 Alessandro: @Tommaso, questo sarebbe un bel momento per apparire in scena!!

Ore 12:41 Nicolò: ahahahah la disperazione fatta persona!!

Ore 12:42 Mattia: @Alessandro mi sa che stavolta dovrai fare a meno dell’aiuto di Tommaso!!

Ore 12:43 Nicolò: ho mandato un messaggio privato sia a Tommaso che a Teresa ma non hanno visualizzato. Non ne sono sicuro ma credo siano insieme. @Giulia tu sai qualcosa?

Ore 12:43 Giulia: so solo che Teresa voleva andare a visitare la facoltà di medicina.

Ore 12:44 Mattia: ora che ci penso, stamattina ho visto Teresa preparare dei panini. A questo punto penso che non tornino a casa.

Ore 12:45 Alessandro: avrebbero potuto avvisare!!

Ore 12:45 Nicolò: ATTENZIONE @Alessandro in versione mamma chioccia!!

Ore 12:46 Mattia: ahahaha

Ore 12: 46 Nicolò: all’13:15 tutti a tavola!!

Ore 12:47 Mattia: oook

ORE 15:00 Alessandro: dove caspio siete?! @Tommaso e @Teresa

Ore 15:05 Nicolò: lasciali in pace!!  Si staranno godendo questa bellissima giornata di sole!!

Ore15:06 Alessandro: potrebbero almeno rispondere al telefono!!

Ore 15:06 Mattia: saranno impegnati!!

Ore15:07 Nicolò: vi va di fare qualcosa tutti insieme stasera?

Ore 15:07 Mattia: cosa proponi?

Ore 15:08 Nicolò: Serata karaoke all’Eden, è un pub vicino casa nostra. Potremmo prenderci una birra!!

Ore 15:09 Alessandro: finalmente in questo gruppo si sta iniziando a parlare di qualcosa che non sia cibo

Ore 15:09 Mattia: bella idea fratello!! Io ci sono!!

Ore 15:09 Alessandro: ci sono anch’io!!

Ore 15:10 Mattia: @Giulia ti va di venire?

Ore 15:11 Giulia: vi faccio sapere!! 

Ore 15:12 Alessandro: Pulce e Dormiglione voi due non siete invitati!! Così imparate a non rispondere ai messaggi!! @Teresa @Tommaso

Ore 15:13 Nicolò: suvvia pivello, smettila di fare la mamma chioccia e lascia in pace i ragazzi!!

Ore 16:30 Teresa: io e Tom stiamo tornando a casa!!

Ore 16:31 Nicolò: ottimo!! Io sono fuori con un amico, tornerò in tempo per preparare la cena!!

Ore 16:31 Alessandro: ma guarda chi è ricomparsa!? Dove sei stata?! Hai visto che ore sono?! Perchè non hai risposto ai messaggi?!

Ore 16:32 Teresa: a dopo @Nicolò, buona passeggiata!!

Ore 16:32 Teresa: Ero in giro con Tom, prima siamo andati in facoltà e poi in gelateria!!
Ps: @Alessandro smettila di farmi il terzo grado!!

Ops, effettivamente non abbiamo pensato ad avvertire i ragazzi, avremmo dovuto dirgli che non avremmo pranzato a casa.

“non ho minimamente pensato ad avvisarli” affermo sincero

“non ci ho pensato neanch’io” confessa

“Alessandro sembra molto protettivo nei tuoi confronti!” aggiungo
“lo è anche troppo” risponde esasperata.

Guardo il mio cellulare, c’erano le notifiche del gruppo e un messaggio di Nicolò, gli risposi dicendogli che avevo letto adesso e che mi dispiaceva non avergli risposto prima.

Percorremmo gli ultimi metri ed entrammo a casa.
  
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