Crossover
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Autore: PGV 2    21/01/2020    6 recensioni
Anno 1943: i fratelli Lorenzo e Danilo Ferraro, di origine italiana, stanno scappano insieme ad altri deportati dai Nazisti che li hanno resi prigionieri durante la Seconda Guerra Mondiale, e finiscono per rimanere gli unici sopravvissuti.
Durante la fuga, entrambi si ritrovano nella cosiddetta "Comunità", una società che vive nel sottosuolo della Terra e dove vivono e prosperano i personaggi provenienti dalle svariate opere esistenti nell'epoca nostra.
Apparentemente sembra un Paradiso questo luogo, e la sua gestione quasi perfetta affascina i due ragazzi... ma ombre oscure circondano la Comunità e i due fratelli, insieme ai loro nuovi compagni, dovranno lottare per la sopravvivenza non solo della Comunità... ma della Terra stessa!!
Scoprite i risvolti e i colpi di scena in quella che sarà a tutti gli effetti l'ultima fic che scriverò qui su EFP!! Spero che la lettura sia di vostro gradimento :).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi qua come promesso con il nuovo Capitolo della Fan Fiction!!
Vi avverto subito che questo Capitolo mi è uscito dannatamente lungo, sono letteralmente trenta pagine di Word, speravo di farlo durare molto meno, ma alla fine mi sono reso conto che per raccontare bene gli eventi di meno non potevo fare >.<.
Ho anche pensato di spostare una scena nel prossimo chap, ma malauguratamente tutte andavano raccontate in questo Capitolo T_T. Spero che, nonostante la sua lunghezza abnorme, possa piacervi alla fine il Capitolo :).
Ma prima, come al solito, mi dedico all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti, sono molto contento che ti sia piaciuto tanto lo scorso Capitolo alla fine :). Ci stiamo addentrando sempre più nella parte finale della lotta, dato che i pezzi grossi del Concilio stanno scendendo in campo, ed ormai mancano solo da ultimare alcuni combattimenti ed iniziarne altri, quindi spero che alla fine tutti i prossimi eventi vi piaceranno ;). Sì, alla fine la vicenda a Villa Brief si è conclusa per il meglio grazie ad Envy, che ha avvertito Shun in tempo e gli ha consentito di fermare Agatha prima che uccidesse la bambina, potremmo dire che senza Envy Bra sarebbe morta, dato che Shun non sarebbe rientrato in tempo nella villa purtroppo T_T. Hai ragione anche su Agatha, ha voluto sconvolgerla psicologicamente perché aspettava quel momento da anni ed era sicurissima che ormai nessuno potesse più fermarla, ma come insegnano i monologhi dei cattivi alla fine qualcosa che manda in malora il piano arriva sempre, quindi Agatha se lo sarebbe dovuto aspettare un risvolto del genere alla fin fine XD ;). Per il punto debole del Rinnegan mi sono un po’ ispirato sia allo Sharingan che all’Haki Kenbun-shoku, un po’ come è avvenuto anche per il potere che ha conferito il Rinnegan a Madara, so che non è quello originario, ma ormai come sapete qui non succede tutto quello che accade nelle opere originali, già solo vedendo il carattere e la storia dei personaggi ;). Mi fa piacere poi che hai gradito l’approfondimento psicologico di entrambi, Kenshiro e Madara aspettavano quel momento da tutta la vita in pratica ed hanno voluto approfittarne per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, contento di essere riuscito a rendere il tutto bene :). In fondo avevo già detto che la criminalità adoperava i soldi ricavati con gli affari con le Rocket Foundation comprando le armi per quel giorno, ma non avevo ancora detto dove erano state riposte, e mostrare che erano nascoste nel Palazzo Presidenziale è anche significativo, dato che dimostra ancora una volta come tutto si sia svolto sotto gli occhi dei cittadini comuni senza che sospettassero nulla T_T. L’epidemia dell’Evangelion Hospital ho voluto spiegarla immediatamente almeno sapete subito come mai, il giorno in cui Bulma è morta, i malati in ospedale stessero peggiorando improvvisamente, per il Concilio era anche un modo per togliersi di mezzi i più deboli e risparmiare tempo, ed ora si spiega anche questa parte che fino a questo momento era stata abbastanza misteriosa :). Spero di rendere bene lo scontro tra Altair e Al Mualim, dato che oltre ad essere uno scontro fisico sarà anche una battaglia psicologica, dato che si scontreranno due modi diversi di vedere il Credo degli Assassini, da qui il titolo del Capitolo, e non dimentichiamoci anche della presenza di Trunks, che ha un conto in sospeso con Al Mualim come sappiamo… insomma, probabilmente ne vedremo delle belle u.u XD ;). Ti ringrazio anche qui tantissimo per avermi segnalato quegli errori, sono stati sbagli di confusione dato che ho confuso i nomi e nelle riletture mi sono totalmente dimenticato di correggerli T_T ho provveduto a correggerli, grazie ancora!! ;) E grazie anche per gli auguri, spero che tu sia riuscito a divertirti durante il periodo festivo conclusosi qualche settimana fa :) per quanto riguarda l’anniversario ammetto che me lo ero dimenticato, e per questo ti ringrazio tantissimo per avermelo ricordato!! *_* È bello sapere che sono tre anni che riesco a dedicarmi a questa fic quasi senza interrompermi, dato che temevo che una fic così lunga mi avrebbe fatto perdere l’ispirazione da un momento all’altro T_T. Fortunatamente questo non è avvenuto, e spero di continuare così fino alla fine :) e nel frattempo mi auguro anche che il Capitolo qui sotto e quelli che verranno alla fine ti piacciano come gli altri che li hanno preceduti ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Eternity_Paradise0: Ciao Eternity :). Io fortunatamente sto bene, quest’anno è iniziato piuttosto bene, rispetto agli ultimi cinque mesi del 2019 è stata quasi una manna dal cielo XD e grazie a ciò tiro avanti, spero che anche da te vada tutto bene e che tu abbia meno problemi possibile :). In effetti sì, è stata una grande fortuna che siano riusciti ad intervenire in tempo prima che Agatha uccidesse Bra, l’anziana ha voluto assaporarsi il momento convinta che nessuno ormai potesse più intervenire e, come ogni monologo del cattivo che si rispetti, qualcuno è intervenuto mandando a monte il piano XD ;). Poveri Shun ed Envy XD oh mamma, in verità anche io non impazzisco per Shun, quindi per lui un po’ ti capisco, mentre Envy… diciamo che non mi dispiace, ma degli Homunculus è quello che apprezzo di meno, anche meno di Sloth e Gluttony, però nella fic mi era utile per il parallelismo della morte di Hughes e quindi ne ho voluto approfittare XD ;). Comunque sia, è stata una fortuna che Envy abbia avvertito Shun in tempo, perché altrimenti quest’ultimo non sarebbe mai entrato nel momento esatto per salvare Bra da Agatha, quindi potremmo dire che il Deus ex Machina della situazione a Villa Brief è stato Envy :). Agatha ha perso tempo con Bra perché voleva gustarsi quell’attimo che stava aspettando da una vita, assaporarsi la disperazione della bambina prima di ucciderla… peccato solo che, come già detto, ha perso tempo così ed è rimasta fregata XD il monologo del cattivo colpisce ancora u.u, anche se in questo caso non si può propriamente parlare di monologo del cattivo XD ;). Sono contento che hai apprezzato lo scontro sia fisico che mentale tra Kenshiro e Madara, era da una vita che entrambi aspettavano questo momento, e mi sembrava giusto che si scambiassero i propri sentimenti durante il loro combattimento, era una scena molto delicata dato che dovevo mostrare tutto molto bene, e sono davvero felice di esserci riuscito *_*. Sfortunatamente Trunks non aveva molte speranze contro Al Mualim, sia perché non è ancora molto esperto dal punto di vista della battaglia con le spade, e sia perché Al Mualim ha più di quarant’anni di esperienza nell’arte della spada, come abbiamo visto nella fic prequel. Se fosse stato più esperto nella lotta come Altair avrebbe potuto avere qualche speranza Trunks, ma nelle condizioni in cui era non poteva farcela T_T. Ed in più, oltre a tutti questi motivi, dovevo mostrare una lotta differente dalle altre, non è facile scrivere battaglie diverse quando tutti usano più o meno lo stesso stile di combattimento, spaziare in questi momenti non è facile e, certe volte, un “massacro” ci può stare T_T. Ma comunque, ora che è arrivato Altair, le cose cambieranno come vedrai qui sotto ;) nel frattempo ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due fic finali, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Lelec6: Ciao Lelec6!! :) Come al solito ti ringrazio tantissimo per tutti i suggerimenti che continui a darmi per possibili personaggi da inserire all’interno della mia fic, e come ti ho anticipato tramite mp ti anticipo anche qui che entro breve comparirà uno dei personaggi che mi hai suggerito tu all’interno della fic prequel e, successivamente, anche qui nella fic principale. Diciamo che prima saranno introdotti in Past History, e poi dopo compariranno anche in Underworld, ma le dinamiche con cui compariranno preferisco non anticipartele, le scoprirai quando sarà il momento ;). Per quanto riguarda i personaggi che hai suggerito in questa occasione, posso già dire che sfortunatamente Xialon Showdown non lo conosco, non sono a conoscenza neppure dell’aspetto dei personaggi facendo un esempio, e di conseguenza mi sarà molto dura poterli inserire all’interno della fic visto che i “posti disponibili” sono quasi tutti occupati T_T. Mentre invece per quanto riguarda Gli Incredibili… diciamo che ci ho effettivamente pensato, sto pensando di inserire un franchise Pixar all’interno della fic avendo già inserito Frozen come franchise Disney, e gli Incredibili è in pole position per tale inserimento, anche se al momento non so ancora se inserirlo e, nel caso, quanti personaggi metterne T_T. Di sicuro valuterò per bene questa possibilità e, se quando annuncerò che tutti i personaggi sono stati introdotti ma non ci sarà nessuno degli Incredibili, allora significherà che non sono riuscito ad inserirli, in caso contrario… beh, diciamo che compariranno direttamente nella fic quando sarà il momento u.u ;). Nel frattempo, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall!! :) Sono davvero felicissimo che, nonostante tutti gli impegni che hai, trovi sempre il modo per leggere e commentare i miei Capitoli, è una cosa che apprezzo molto e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Già, c’è mancato davvero poco prima che Agatha uccidesse effettivamente Bra, ma come hai detto giustamente tu ha perso tempo nel volersi pregustare la sua disperazione, e come ben sappiamo queste cose poi hanno effetti secondari e, difatti, hanno fatto sì che Andromeda intervenisse e la bloccasse in tempo… potremmo quasi dire che Agatha è stata fermata dal “monologo del cattivo” XD ;). La chiamata di Envy è arrivata giusto in tempo, dato che se non avesse chiamato in tempo Shun probabilmente a quest’ora Bra sarebbe all’altro mondo nonostante Agatha avesse perso tempo… ma in parte la colpa è anche di Hughes, che si teneva una foto così anti-sgamo nella foto XD comunque sia, adesso Agatha è in un bel mare di guai vero, visto che sarà prigioniera a Villa Brief ed alla mercé di tutti coloro che si trovano lì dentro :). Lo scontro tra Kenshiro e Madara è iniziato parecchi Capitoli fa, e posso già anticiparvi che durerà altrettanti chap visto che è comunque un match importante ;) ed è servito anche per mettere a nudo i sentimenti che i due provano da oltre vent’anni, visto che è la prima volta che si incontrano dal 1915 ed hanno avuto MOLTE cose da dirsi, come si è anche visto ;). Difatti Madara lo ritiene la causa del suo fallimento come guerriero come hai detto tu, e vuole eliminarlo per potersi garantire un futuro, mentre Kenshiro prima ha provato a farlo ragionare, ma non essendoci riuscito è passato alle maniere forti e, almeno per ora, sembra riuscire a tenergli testa grazie al fatto che ha scoperto il punto debole del Rinnegan… ma ora bisogna vedere se questa cosa si protrarrà nel tempo o meno T_T. Alcuni personaggi sono quasi spariti, lo confermo, ma succede perché ci sono tantissimi pg da gestire, e piano piano mostrerò tutti quanti, avranno tutti il loro ruolo, non dubitate di questo ;), ed inoltre c’è da dire che Trunks aveva un conto in sospeso con Al Mualim in quanto figlio di Bulma, ed era più che giusto che incontrasse proprio lui all’interno del Palazzo Presidenziale :). Sfortunatamente però, Trunks non era all’altezza di Al Mualim, che è riuscito a sconfiggerlo con tre semplici mosse in quanto gli era superiore sia in forza che in esperienza, e potremmo davvero dire che se non fosse stato per l’intervento di Altair ora il ragazzo sarebbe all’altro mondo T_T. Adesso sta per iniziare un altro duello molto importante, quello tra i due Assassini, e che posso già dirvi sarà trattato abbastanza rapidamente, nonostante prenderà più parti, quindi aspettatevi una conclusione non in fretta ma quasi ;) (E poi altri duelli durano una vita, complimenti idiota!! N.d. Cell) (-_-‘ Hai in parte ragione, ma visto che è un classico attacco personale sto zitto che è meglio… N.d. PGV 2) (Per quanto riguarda la battaglia, sarebbe più che giusto che io aiutassi Altair a combatterlo! N.d. Trunks) (Tecnicamente sì, ma in pratica la questione sarà più complicata del previsto, ed avrete occasione di vederlo già nel Capitolo qui sotto! N.d. Tivan) (… Ti perdono solamente perché non hai spoilerato nulla di rilevante! N.d. PGV 2) (Ed anche quello che ha detto Jean è vero! N.d. Riku) (Noi come Custodi del Keyblade ne sappiamo qualcosa a causa di Heartless, Nessuno, Nesciens e Dream Eater! T_T N.d. Sora) (Vero T_T! N.d. Roxas) (Va beh, il numero di nemici che vi mando contro sono dettagli u.u! N.d. Maestro Xehanort) (-_-‘ Se lo dici tu… N.d. Terra) (Il problema è che l’avversario non è affatto facile, potrebbe facilmente sconfiggermi se solo si impegnasse T_T! N.d. Zoro) (Però non puoi comunque ritirarti prima del tempo, provaci almeno!! N.d. Nami) (Io ci provo, ma non garantisco nulla T_T! N.d. Zoro) (Che esagerato -_-‘! N.d. Franky) (Ammetto di no, ho pensato ad una scena divertente e forse un po’ fanservice sì, però non mi è venuto in mente… diciamo quello XD. E non perché mi facciano schifo esteticamente parlando, anzi tutt’altro :)! N.d. PGV 2) (Eh?! Un complimento dall’autore?! O////O N.d. Erza e Kallen) (Evidentemente le hai rese molto felice… N.d. Gohan) (Sono pur sempre dei miei personaggi, se loro sono felici lo sono anche io u.u! N.d. PGV 2) (Anche per Cell? N.d. Malefica) (No, lui può anche morire male -_-‘! N.d. PGV 2) (Grazie tante -_-‘! N.d. Cell) (Mi sa che Erza nella realtà è innamorata di Gerard! N.d. Lucy) (Ma non è vero!! O////O N.d. Erza) (Sì, come no! N.d. Natsu) (Sei diventata tutta rossa, ihihihihihih! N.d. Cana) (E piantatela!! O///O N.d. Erza) (Ma cosa state dicendo anche su di me?! O///O N.d. Hillary) (Io ancora non ho capito di cosa state parlando! ?_? N.d. Takao) (Tu non hai capito, punto -_-‘! N.d. Kai) (… In effetti avete ragione, ricorda molto il rapporto tra Ash e Misty! N.d. Brock) (Ma non è vero!! N.d. Misty) (Esatto, lei mi picchia sempre T_T! N.d. Ash) (Perché te lo meriti!! è_é N.d. Misty) (T_T Povero me… N.d. Ash) (Niente mi rende più felice, eheheheheheheheh! N.d. Teresa) (E poi dici che non dobbiamo avere paura di te O_O! N.d. Sakura) (Ma sentilo Kakaroth -_-‘! N.d. Vegeta) (Perché? Non è vero? N.d. Goku) (Assolutamente no!! N.d. Vegeta) (Ce l’avrei fatta se non fosse stato per quel maledetto effemminato -_-‘! N.d. Agatha) (Ehi!! N.d. Shun) (Ehi ehi ehi, per caso vi state riferendo a me ed a Erza?! O_O N.d. Kallen) (Altamente probabile… N.d. Ino) (E allora spero di non vedere mai quella scena!! O_O N.d. Kallen) (Quello lo decido io, e se ci sarà o meno… lo scoprirete quando sarà il momento u.u! N.d. PGV 2) (Cattivo T_T! N.d. Erza) (Grazie del sostegno Alicia, ora rispondi alla domanda autore!! N.d. Duke) (Uhm… la questione è un po’ complicata, ma proverò a spiegarla meglio che posso: anche se Dream League è stato creato solamente negli ultimi anni, la fic in sé racchiude molte delle idee che all’epoca ebbi quando ero bambino, ad esempio le prime due fic, Dragon Ball e One Piece, erano fic singole originariamente e sono state inserite all’interno di un contesto più grande, e la stessa cosa per il percorso di personaggio di Duke, che a parte la questione crossover è sempre stato quello. La cosa è simile anche per Tivan, all’epoca era solamente una bozza come controllore dello spazio e del tempo, quindi diciamo che esisteva come bozza! N.d. PGV 2) (Sono nella tua mente da tempo u.u! N.d. Tivan) (… Non proprio in quel senso, ma più o meno… N.d. PGV 2) (Eheheheheheheh butteremo giù tutto!! N.d. Freezer) (… Meglio se chiudo anche io il siparietto con i miei pg, che non si sa mai O_O. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Al Mualim sarà un osso duro da sconfiggere, e bisogna vedere se Altair riuscirà a batterlo da solo o avrà bisogno dell’aiuto di Trunks… ma questo lo vedrete direttamente qui sotto, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il cinquantasettesimo Capitolo della fic. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 57 – IL CREDO DEGLI ASSASSINI!



Cavolo, proprio al momento giusto!!
Trunks se l’era vista molto male, temeva davvero che ci stesse per lasciare la vita in quel frangente e che la spada del Maestro degli Assassini si sarebbe abbattuta inevitabilmente su di lui privandolo in questo modo della vita…
Ma fortuna aveva voluto che Altair intervenisse giusto in tempo e parasse l’attacco del suo mentore, salvando la vita del fucsia!!
Il ragazzo era ancora attonito ed aveva la bocca spalancata mentre era ancora a terra sul fianco destro, invece l’anziano era leggermente furioso per la presenza dell’apprendista, anzi per il fatto che era intervenuto e l’aveva pure bloccato.
Senza dire neppure una parola, il ragazzo tentò di approfittare della vicinanza con il suo mentore per scostare la spada del nemico con cui era in contatto con la sua e provare lui un fendente da sinistra verso destra immediato…
Tuttavia, Al Mualim aveva ottimi riflessi e, nell’esatto momento in cui Altair aveva scostato la sua arma, aveva compiuto un balzo all’indietro evitando in questo modo il suo attacco ed al tempo stesso distanziandosi da lui di circa dieci metri.
Non sembrava però furioso per aver mancato l’obiettivo, vedendo la sua espressione sembrava quasi che l’Assassino fosse addirittura calmo, se non freddo e distaccato, il che sembrava strano considerando chi aveva di fronte.
Dietro di lui, ancora a terra, Trunks lo stava osservando e non poteva negare di essergli mentalmente grato per essere arrivato al momento giusto ed aver bloccato l’attacco del vecchio proprio quando stava per finirlo…
Ma al tempo stesso si doveva scordare che lo ringraziasse!!
Rimaneva comunque l’omicida della madre, ed anche se sapeva benissimo che era stato una vittima delle circostanze non poteva comunque perdonarlo, la lama che aveva trafitto il collo di Bulma rimaneva la sua, volente o nolente.
Proprio per questo, facendo leva sul braccio destro nel tentativo di sollevare il busto e rimettersi così in piedi, il fucsia osservò la schiena del ragazzo, dato che continuava ad essere rivolto verso il suo mentore, e disse una piccola e semplice frase.
“Tanto non cambia nulla…”
“E non deve cambiare!”
La pronta risposta di Altair arrivò praticamente subito, come se anche lui fosse consapevole che Trunks aveva tutto il diritto di non perdonarlo e che, al suo posto, si sarebbe comportato esattamente come lui.
Non aveva però ancora finito, dato che subito dopo, allargando le gambe, l’Assassino aggiunse “Adesso rimani pure lì a riposarti, da questo momento mi occupo io della situazione…”
Solamente che c’era un piccolo problema, Altair sembrava avere tutta l’aria di avergli dato degli ordini, e la cosa il fratello di Bra non la gradiva per nulla, al punto tale che digrignò i denti e strinse il pugno sinistro dalla rabbia.
“Non azzardarti a darmi ordini! Tu non ne hai diritto!!” specificò allora il fucsia, che non voleva usare mezzi termini con lui.
Il compagno di Ezio però rispose “Ne sono consapevole, ma se voglio rimediare all’errore che ho commesso devo cominciare proteggendo il figlio di Bulma. Di conseguenza per favore, stai indietro, e lascia che sia io a sporcarmi le mani del sangue di quel farabutto…”
Nonostante potesse sembrare che avesse parlato con rabbia, in verità l’Assassino era rimasto molto calmo, al punto tale che, subito dopo aver terminato di parlare, si era già messo in posizione da combattimento portando la sua spada in avanti.
Trunks, nonostante la rabbia che continuava a provare per lui, non poté negare di essere rimasto leggermente sorpreso dalle sue parole, al punto che, anche se di espressione rimaneva furioso, sollevò leggermente il sopracciglio destro.
Non perché volesse rimediare a ciò che aveva fatto, questo l’aveva capito da un pezzo… bensì perché, da come aveva parlato, sembrava che non volesse che le sue mani si sporcassero del sangue di quel maledetto.
Poteva capire come mai desiderava questo, però se credeva che sarebbe rimasto in disparte a guardare si sbagliava di grosso.
Quella era anche la sua battaglia, ed aveva tutto il diritto di sconfiggere quel vecchio in onore di sua madre!!
Certo, andava considerato che almeno momentaneamente riusciva a muoversi solo parzialmente, la botta che aveva subito per via dei pochi colpi ma decisi di Al Mualim la sentiva ancora, e non riusciva a muoversi come avrebbe voluto.
In quelle condizioni non avrebbe potuto combattere neanche volendo, di conseguenza almeno per qualche minuto avrebbe lasciato che si occupasse l’Assassino della faccenda, poi sarebbe intervenuto per combattere al suo posto.
Sempre che avesse resistito fino al suo arrivo, naturalmente…
Comunque fosse, il loro avversario era rimasto in disparte a sentire quello che si stavano dicendo, e quando Altair aveva pronunciato la sua ultima frase non aveva potuto non notare una certa parola che aveva detto…
“Farabutto? Temo tu mi stia confondendo con qualcun altro, Altair. Io non uccido e non commissiono mai a caso, dovresti saperlo bene…”
Peccato solo che per Altair questo non era assolutamente vero, al punto tale che finì per digrignare i denti e stringere il pugno sinistro dalla rabbia, mentre con la destra continuava a puntare la sua lama in direzione del mentore.
Sarebbe voluto esplodere, ma cercò comunque di trattenersi e, prima di cominciare a combattere con lui, di rispondere educatamente, come gli avevano insegnato tutti gli anni che era stato al suo servizio.
“Lei non ha diritto di parola in questo momento. Ha usato tutti gli Assassini per i suoi scopi, mi ha sfruttato per compiacere il Concilio ed usato la gilda solamente per eseguire le commissioni di quel folle del Gran Maestro!”
“La società è nata proprio per questo, Altair!” sottolineò tuttavia l’anziano “Noi siamo stati creati per servire gli Illuminati ed uccidere tutti i loro nemici. Il nostro compito è sporcarci le mani di sangue là dove nessuno può, per questo esiste il nostro Credo…”
“UN CREDO CHE MI HA COSTRETTO A TRADIRE!!!”
Sentendo nominare il Credo degli Assassini, Altair non ce l’aveva più fatta ed era esploso letteralmente, mostrando tutta la sua rabbia e la sua frustrazione che si stava tenendo dentro da due giorni in un attimo.
E non aveva ancora finito, dato che proseguì spiegando “Tre mesi fa mi ha umiliato pubblicamente a Masyaf perché avevo tradito il Credo, e poi lei da perfetto ipocrita mi ha obbligato a tradire l’unica regola che non avevo ancora violato!”
“Non essere sciocco, Altair. Nessun ordine che io ti ho impartito tradisce il Credo, è tutto nella tua testa e mi stai accusando di colpe non mie!” sottolineò tuttavia l’anziano, che in tutta quella storia si sentiva con la coscienza a posto.
Anche se per il suo apprendista così non era “HO UCCISO UN'INNOCENTE PER LEI!!” gridò difatti subito dopo puntandogli contro la sua spada ancora più di prima.
Non aveva però ancora finito, dato che aggiunse “Mi ha obbligato a togliere la vita ad un'innocente. Bulma non rappresentava un pericolo per la Comunità, mi ha costretto a sporcarmi del sangue di una persona buona e rispettabile, ed ha il coraggio di dire che non ha tradito il Credo?!”
“Se tu hai una visione distorta del Credo non è colpa mia, ragazzo!” specificò allora Al Mualim, rimanendo comunque calmo nonostante tutto.
“Io e lei abbiamo due concezioni diverse della distorsione del Credo!” controbatté senza pensarci Altair.
Avrebbe voluto combatterlo ed ucciderlo nell’esatto momento in cui era intervenuto per salvare Trunks, ma prima di compiere quel gesto voleva sapere dal suo mentore perché, per questo stava perdendo tempo a parlargli prima di agire.
Di tutta risposta, il Maestro degli Assassini esclamò “Sei solo tu che non hai ancora aperto gli occhi, Altair. Se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è che nessuno a questo mondo è innocente, nessuno. Gli unici innocenti sono coloro che non fanno parte della missione che stai svolgendo in quel preciso momento, nient’altro!”
… Cioè, in pratica gli stava dicendo che tre mesi prima l’aveva accusato perché c’era il rischio che uccidesse qualcuno al di fuori di Lorenzo e Danilo, mentre in quel momento gli diceva che chiunque in quell’occasione era innocente solo perché non era il suo target del momento?!
Quella visione tanto malata quanto dispotica del mondo e della missione degli Assassini stava facendo alterare non poco il ragazzo. Come poteva un uomo così spregevole essere a capo della loro organizzazione?!
“Lei non si rende conto di quello che dice!” affermò difatti Altair, cercando comunque di rimanere calmo “E’ vero, a questo mondo abbiamo tutti le nostre colpe, e tutti hanno motivi per essere ritenuti colpevoli… tuttavia, se i Grim mi hanno insegnato qualcosa, è che fermarsi alle apparenze non porta a nulla e bisogna scavare a fondo per capire quanto il grado di colpevolezza possa togliere l’innocenza dalla testa di qualcuno!”
Appena ebbe terminato quella frase, il compagno di Ezio tornò composto, quasi a voler simboleggiare che in un modo o nell’altro si era sfogato precedentemente e stava cercando di mantenere il controllo, e concluse il suo intervento.
“La colpevolezza e l’innocenza sono divise da una linea molto sottile, e noi come Assassini abbiamo il dovere morale e fisico di determinare quanto, nel bene o nel male, possano essere ritenuti colpevoli o innocenti per il bene della Comunità. Uccidere qualcuno affinché non intralci i nostri piani non è una missione per un Assassino, è una missione personale… e lei ed il Concilio avete sfruttato me per compiacere i vostri affari personali!!”
Al Mualim rimase ad ascoltare senza fiatare, mantenendo un’espressione severa e fredda mentre ascoltava quello che aveva da dire, ed alla fine di tutta la sua “parlantina” dovette ammettere di essere… profondamente deluso.
Il suo allievo aveva sviluppato degli ideali totalmente differenti rispetto a quelli del Concilio, ed era un vero peccato dato che, tra tutti gli Assassini che vivevano a Masyaf, lui era il più promettente e l’unico che potesse davvero far parte degli Illuminati.
Non nascose la distruzione della sua illusione, al punto tale che, sollevando la spada per poter osservare bene la sua lama, dichiarò “Una vera delusione, Altair. Eri il migliore tra tutti, l’unico che avrei portato in Superficie dopo la distruzione di questa Comunità, non avrei mai pensato che saresti caduto così in basso…”
“Sono caduto in basso quando l’ho presa come mio modello di riferimento!” replicò tuttavia il ragazzo continuando ad esternare il suo odio verso il mentore.
Quest’ultimo allora, osservando ancora una volta l’apprendista, gli domandò “Suppongo quindi che non ti sottometterai più a me, vero?”
“Morirei piuttosto che continuare ad eseguire gli ordini di un essere viscido come lei!!” fu la pronta risposta di Altair, senza mezzi termini.
A quel punto Al Mualim non ebbe più alcun dubbio sui ciò che andava fatto, e proprio per questo, portando il braccio destro in avanti con spada compresa con la lama rivolta verso l’alto, si tenne pronto alla battaglia che stava per scoppiare.
“Un vero peccato, eri il mio allievo prediletto… ma dovrai morire, qui ed ora!!”
Neanche il tempo di terminare la frase che il compagno di Ezio, deciso ad attaccare finalmente, fece uno scatto in avanti molto veloce e diretto e tentò un fendente da sinistra verso destra proprio come aveva fatto in precedenza.
I riflessi dell’anziano gli consentirono di capire quello che stava per succedere e, immediatamente, utilizzò la sua arma per parare l’attacco avversario prima che potesse colpirlo, rendendo vano così il tentativo dell’allievo.
“Ci provi, se ci riesce!” dichiarò allora con rabbia il ragazzo.
Si vedeva tutto il furore che aveva accumulato in quei giorni a causa delle ultime scoperte, e finalmente poteva farlo esplodere per fare giustizia ed eliminare così il motivo per cui aveva tradito il Credo degli Assassini e non poteva più guardare in faccia nessuno dei suoi vecchi compagni, neppure Ezio.
Tuttavia, Al Mualim era già pronto ad affrontarlo, e proprio per questo, senza remore, estrasse una lama celata dal manico del braccio sinistro e, approfittando del fatto che il nemico era molto vicino a lui, tentò di trapassarlo al petto.
Il ragazzo allora, con prontezza di riflessi, estrasse la lama celata che aveva sull’avambraccio sinistro, dato che con la destra stava continuando a reggere la spada con cui era ancora contro l’arma nemica, e parò il suo attacco.
Dopodiché, con uno scatto del polso destro, adoperò la lama che reggeva per scostare quella avversaria e tentare così un affondo mirando al cuore, quasi come se non volesse dare un attimo di respiro al suo nemico, e neppure mostrare pietà.
L’anziano, nonostante la sua età, si mosse rapidamente proprio come aveva fatto durante lo scontro con Trunks e andò alla sua destra per evitare in questo modo l’attacco del suo apprendista, il tutto mentre lo osservava quasi severamente.
Senza farsi impressionare, dato che comunque si aspettava che fosse così agile, Altair adoperò la mano sinistra per estrarre l’altra sua arma, il coltello con la lama a forma di mezzaluna, e con esso tentò un fendente che avrebbe seguito l’estrazione.
Ancora una volta il vecchio parò l’attacco adoperando in questo caso la lama celata, riuscendo a posizionarla davanti al volto prima che l’oggetto nemico calasse su di lui, dato che il fodero si trovava sulla schiena e l’aveva estratta dal basso.
A quel punto il Maestro esclamò “Avere tante armi è inutile, se non sai come usarle!”
Dopodiché, ancora una volta con rapidità, distese in avanti il braccio sinistro e sparò due pugnali, che a quanto pare teneva nascosti nel manico per ogni evenienza, contro il petto del giovane per coglierlo di sorpresa.
Quest’ultimo difatti fu colto impreparato, dato che non si aspettava una reazione del genere da parte sua, e solo all’ultimo riuscì ad adoperare la sua spada per parare entrambi gli attacchi prima che lo colpissero al petto.
Al Mualim non aveva ancora finito però, dato che ne lanciò altri due sempre dalla stessa manica e stavolta, per evitare di correre rischi, il compagno di Auditore decise di compiere un balzo all’indietro per evitare gli attacchi del nemico.
In questo modo riuscì anche a distanziarsi di diversi metri, atterrando in ginocchio con il sinistro alzato e le mani quasi poggiate al suolo mentre continuava a reggere con la destra la spada e con la sinistra il coltello a forma di mezzaluna, oltre che la lama celata estratta dall’avambraccio sinistro.
Immediatamente sollevò lo sguardo per guardare il suo maestro, che invece reggeva la spada con la mano destra ed aveva estratto la lama celata sulla sinistra, oltre che quattro coltelli che erano a terra due davanti a lui e due dietro Altair, dato che avevano proseguito la sua corsa fino a schiantarsi contro il muro alle sue spalle, fortunatamente ben lontano da Trunks.
L’apprendista dovette ammettere che, nonostante si aspettasse che il suo mentore fosse ancora forte ed agile nonostante l’età, lo stava sorprendendo dimostrandosi ben più abile di quanto avesse anche solo potuto pensare.
*Non avrei mai pensato che fosse rimasto così forte…* dovette difatti ammettere mentalmente mentre lo osservava a distanza digrignando i denti dal furore.
Nonostante fosse ben distante, il membro del Concilio era riuscito a vedere il suo segno di disapprovazione, e gli era stato più che sufficiente per capire che cosa stesse pensando in quel preciso momento.
“Non ti aspettavi che fossi ancora così forte, eh? Non sono rimasto dietro una scrivania come te e tutti gli altri Assassini avete pensato. Con il sopraggiungere della vecchiaia, ho voluto allenare il mio corpo circa un paio di ore al giorno per tenerlo agile e scattante come quello di un ragazzo. Ed è questo che mi rende superiore ad ogni singolo Assassino della nostra gilda…”
“Lei non è superiore a nessuno!” replicò tuttavia Altair, che nel frattempo si era rimesso in piedi quasi di scatto “Il suo è solamente autocompiacimento e null’altro. Si ricordi che mi ha insegnato tutto ciò che conosce sugli Assassini e sul nostro stile di combattimento!!”
“E con questo?” domandò allora l’anziano “Questo non ti rende superiore a me, ti rende solo sottomesso a me!”
“Non dica fesserie!!”
A quel punto, stanco di dover sopportare i discorsi di quel bastardo come lo definiva lui, anche il ragazzo decise di passare al resto del suo arsenale ed estrasse quattro coltelli dalla cintura, due per braccia, muovendo rapidamente le braccia davanti a sé e lanciandoli contro di lui.
Appena vide che aveva ricominciato ad attaccare, il membro del Concilio aveva cominciato a correre contro di lui e, appena le armi furono a un passo dal colpirlo, si spostò rapidamente alla sua destra evitandoli tutti e quattro in questo modo.
Subito dopo tentò un fendente da sinistra verso destra mirando al volto avversario, ma Altair lo parò adoperando la spada che continuava a reggere con la mano destra, essendo riuscito a vedere in tempo l’attacco che voleva usare.
Cercò anche di approfittare della vicinanza per usare la lama a forma di mezzaluna per tirare anche lui un fendente, in questo caso dal basso a sinistra in alto verso destra, in modo da provocargli un taglio netto sul petto.
Il Maestro riuscì a spostare il petto all’indietro giusto in tempo per evitare di venire colpito, e subito dopo provò ancora una volta a adoperare la lama celata per colpire al collo il suo avversario, là dove sapeva che sarebbe morto subito.
Con un movimento molto brusco e deciso, il compagno di Ezio abbassò di colpo la lama a forma di mezzaluna, dato che era in alto a causa del fendente tirato in precedenza, e fece sì che impattasse dritto contro il braccio dell’avversario quando era disteso quasi del tutto!!
Non era riuscito a tagliarglielo di netto, e questo in quanto doveva avere una sorta di armatura sotto il soprabito per difendersi, ma riuscì a bloccarlo perché aveva immesso abbastanza forza da bloccarlo prima che arrivasse a destinazione.
Sembravano essere ad un punto morto, dato che nessuno dei due poteva muoversi a quel punto altrimenti uno qualsiasi dei due avrebbe potuto approfittarne per finire l’altro in men che non si dicesse e senza che se ne accorgesse…
Ma Al Mualim sapeva perfettamente che cosa fare!!
“Adesso siamo bloccati. Il primo dei due che si muoverà morirà, ed io posso aspettare tutto il giorno…” disse Altair osservando severamente il mentore.
Quest’ultimo però, con un sorrisino, specificò “E’ questo ciò che differenzia me e te, Altair. Tu non hai la visione d’insieme…”
Dopodiché, con uno scatto molto rapido in modo da impedirgli di vedere la sua azione, usò il piede destro per tirargli un calcio dritto contro il petto, e naturalmente l’apprendista, non aspettandoselo, subì in pieno l’attacco.
A causa del colpo subito e della forza che era stata immessa, il giovane sputò addirittura saliva dalla bocca, anche se fortunatamente non sangue, e piegò in avanti il busto a dimostrazione che l’attacco aveva sortito l’effetto sperato.
In questo modo, Al Mualim tentò di approfittare della situazione per finirlo con la lama celata proprio come aveva fatto prima, dato che la presa del coltello a forma di mezzaluna si era allentata a causa del calcio.
Tuttavia, nonostante la situazione grave in cui stava per finire, l’Assassino riuscì lo stesso all’ultimo ad evitare l’attacco abbassandosi di colpo, anche se in verità approfittò del colpo che aveva subito per lasciarsi cadere al suolo ed impedire al mentore di finirlo.
Poi, poco prima di toccare terra, poggiò la mano sinistra al suolo rapidamente e, facendo leva sul suddetto braccio, restituì all’insegnante la stessa moneta rifilandogli anche lui un calcio con la gamba destra dritto contro il petto!
Anche il vecchio non si aspettava un’azione del genere, e tra l’altro simile alla sua, e subì le stesse conseguenze di Altair, ossia busto piegato leggermente in avanti e saliva buttata fuori dalla bocca, anche se pure lui evitò di sputare sangue.
L’unica differenza tra i due fu che il membro del Concilio non cadde, si limitò ad arretrare di un paio di passi mentre si toccava con la mano sinistra il petto là dove l’apprendista l’aveva colpito, digrignando anche i denti per il leggero male che provava.
L’amico di Ezio così aveva potuto constatare che, a quanto pareva, non indossava un’armatura completa come gli aveva fatto supporre il braccio non tagliato, ma doveva essersi rinforzato unicamente le braccia e le gambe.
Comunque fosse, tornando in ginocchio con il sinistro alzato, il giovane fece un sorrisino quasi strafottente e disse in risposta all’ultima frase del mentore “Però imparo in fretta, se lo sarebbe dovuto ricordare…”
Il sottoposto di Xehanort allora, sollevando il volto per osservare il ragazzo ringhiando quasi, esclamò “Solo perché hai un ottimo maestro, non dimenticarlo!!”
“Non si sopravvaluti!!” replicò a quel punto l’Assassino, prima di lanciarsi ancora una volta contro il nemico.
Doveva ammettere che non era facile combattere direttamente senza poter ricorrere all’agilità della sua gilda dovuta alle arrampicate sulle pareti, avrebbe voluto farlo anche lì, ma purtroppo i muri erano lisci e poteva lottare solamente in un’area circoscritta.
L’ultima, e forse unica volta, che l’aveva dovuto fare era stato all’Overlord Beach quando aveva affrontato Danilo… ma le cose erano cambiate da allora.
Era maturato molto in quei pochi giorni passati da quell’evento ed aveva capito l’importanza di seguire il proprio cuore senza dover per forza obbedire agli altri, oltre che come combattere al meglio delle proprie capacità.
Proprio per questo non aveva paura nonostante stesse affrontando colui che fino a poco tempo prima era addirittura come un padre per lui, e provò stavolta ad incrociare le braccia ad X davanti al petto per tirare un fendente con entrambe le armi che reggeva con le mani.
Al Mualim sapeva bene che se fosse stato colpito da quell’attacco per lui sarebbe stata la fine, e proprio per questo decise di passare anche lui alle maniere forti e, con grande velocità, allargò il soprabito all’altezza del petto mettendo in mostra ciò che aveva sotto.
Era un intero arsenale, possedeva delle cinture con ogni sorta di arma possibile e immaginabile, e tra tutte quelle decise di estrarre un'altra spada, il cui fodero era legato alla sinistra della cintura, cercando di essere più veloce che poteva.
Ce la fece proprio per un pelo, ed in questo modo adoperò entrambe le sue armi per parare il doppio fendente di Altair nell’esatto momento in cui quest’ultimo ebbe allargato le braccia per colpirlo con quell’attacco micidiale.
Ne conseguì che l’impatto generò violente onde d’urto sul campo di battaglia a causa della forza quasi eguale che avevano i due contendenti, e nonostante non crearono crepe sui muri, sui pavimenti e sul soffitto, generarono una forte aria.
Lo stesso Trunks, che nel frattempo si era rimesso lentamente in piedi, dovette coprirsi il volto con entrambe le braccia per proteggersi da quella sferzata di potenza, rimanendo tra l’altro sorpreso da ciò che stava vedendo.
Quei due stavano dimostrando una forza incredibile, ben superiore alla sua, e non poteva che essere a dir poco spiazzato davanti a tale visione. Ora capiva perché quel vecchio era riuscito a batterlo così facilmente…
Però, ciononostante, il suo desiderio di combatterlo era comunque molto grande in sé, e nell’esatto momento in cui si fosse ripreso completamente da quel colpo, dato che non era per nulla abituato a subire attacchi del genere, ci avrebbe riprovato.
Avrebbe raccattato la sua spada, che era ancora lì alla sua destra a diversi metri di distanza dato che nessuno sembrava ancora averla considerata, e si sarebbe lanciato all’attacco dell’anziano nel tentativo di sconfiggerlo.
E al diavolo quello che gli aveva detto quell’Assassino, lui non gli dava ordini e faceva ciò che voleva. Era il figlio di Bulma ed era suo compito provare a vendicarla per quanto era possibile con le sue capacità!!
Nel frattempo i due, che erano rimasti lì fermi per circa trenta secondi nel tentativo di prevalere sull’altro, alla fine furono obbligati a distanziarsi di qualche metro l’uno dall’altro, creando così una distanza di circa dieci metri l’uno dall’altro.
I due cominciarono a guardarsi in cagnesco subito dopo essere atterrati. Nessuno dei due fino a quel momento era riuscito a portarsi davvero in vantaggio, sembravano ancora essere alla pari, e la cosa scocciava parecchio a tutti e due.
*Dannazione, non avrei mai pensato che fosse ancora così forte…* pensò difatti Altair. Invece Al Mualim pensò *Ora capisco perché era il mio allievo prediletto, è migliorato notevolmente in questi anni…*
Ciononostante, l’anziano non sembrava ancora intenzionato a mollare e, proprio per questo, affermò senza mezzi termini “Lo ammetto, sei molto più bravo di quanto pensassi. Ma non credere per questo di avere qualche speranza contro di me, Altair. Non sei mai stato alla mia altezza, e mai lo sarai!”
“Questo lo crede lei, Al Mualim!” controbatté tuttavia l’Assassino, che sapeva già che cosa dire “Anche se lei ha continuato ad allenarsi per tutto il tempo, dimentica un fattore essenziale: la mia vita è un’intera battaglia. Mi allenavo ed uccidevo anche quando lei era dietro quella scrivania, lei potrà anche aver mantenuto giovane il suo corpo nonostante l’età ed avere più esperienza, ma non deve mai sottovalutare il rancore di un allievo tradito… mai!!”
Quanta sfacciataggine in un colpo solo!!
Il membro del Concilio si sentì particolarmente offeso dalle sue parole, dato che gli parlava quasi come se fosse un suo parigrado, e non poteva essere più lontano dalla verità quell’insolente ed ingrato apprendista.
Doveva essere rimesso in riga, e l’avrebbe fatto con immenso piacere!
Dall’altro lato invece, il compagno di Ezio non si era pentito neanche per un momento di quello che aveva detto. L’averlo obbligato ad uccidere Bulma era stato l’ultimo torto che gli avrebbe tirato in vita sua, non si sarebbe mai più fatto fregare da lui.
Per anni aveva usato la sua forza per togliere la vita a gente sia colpevole che innocente. Lui ne era convinto ormai, probabilmente non tutti erano meritevoli di morire, e quindi chissà per quanto tempo aveva sfruttato la sua forza.
La pacchia però finiva lì, ed Al Mualim le avrebbe pagate tutte!!

Mentre tutto ciò accadeva, all’interno della struttura un piccolo gruppo si stava muovendo.
Si trattava di quello composto dai tre Grim e dal Presidente in persona, i quali dopo aver abbandonato l’ufficio del capo della Comunità avevano imboccato le scale ed avevano cominciato a correre a perdifiato.
Fortuna voleva che gli unici in cui fossero incappati fossero dei semplici agenti degli Illuminati, che i tre della Superficie avevano potuto sbaragliare facilmente, degli altri, né alleati né nemici, neppure l’ombra, e questo poteva essere un bene.
Dopo aver liberato Son, l’obiettivo loro era quello di portarlo fuori dall’edificio, e solo a quel punto andare a caccia del Gran Maestro, che chissà dove diavolo si era cacciato in tutto quel trambusto che c’era al Palazzo Presidenziale.
Ormai era parecchio che stavano correndo e, grazie alla memoria visiva che aveva Lorenzo, aveva già capito che mancavano giusto cinque piani all’arrivo al pianterreno, da lì poi avrebbero affidato Goku a Kenshiro e sarebbero tornati indietro.
“Ormai ci siamo quasi!” disse difatti il castano.
“Ne sei sicuro?” domandò allora Danilo.
Annuendo, il bruno esclamò “Sì, mi ricordo la distanza che abbiamo percorso con l’ascensore quando siamo stati qui. Mancano al massimo cinque piani, non di più!”
“Bene!” esultò anche Steve Rogers “Schmidt è da qualche parte in questo posto, e devo muovermi a trovarlo!”
“Anche noi abbiamo qualcuno da trovare, Capitano…”
Naturalmente il Ferraro maggiore si stava riferendo al Gran Maestro in persona, dato che non si sapeva che fine avesse fatto e, stando a quanto era stato detto loro, era sceso in campo di persona e, di conseguenza, era lì da qualche parte.
Dovevano sbrigarsi ad arrivare in fondo ed a mettere al sicuro il Presidente, così avrebbero potuto pensare alla battaglia ed avrebbero potuto così aiutare i loro compagni, dato che fino a quel momento avevano avuto solo un “ruolo secondario” in quella lotta.
Tuttavia, tutti e tre ignoravano che Goku in quel momento era pensieroso.
Davanti stava correndo Rogers, a seguire c’erano i due fratelli e solo in fondo c’era il nero, il quale mentre andava aveva il volto basso e sembrava star riflettendo su qualcosa, per la precisione su tutto quello che era accaduto.
Al momento aveva deciso di non pensare ai due Grim ed a quello che avevano combinato, avendo disobbedito ad un suo ordine esplicito, e la stessa cosa per quanto riguardava l’Assassino con cui era stato prigioniero fino a poco tempo prima.
In quell’istante c’era solo una cosa che voleva fare… trovare Xehanort!!
Avendo parlato con lui, aveva capito quanto fosse pazzo ed andasse fermato, e proprio per questo non voleva rimanere in disparte ad essere protetto ma voleva essere in prima fila per combattere contro quel folle a tutti i costi.
Proprio per questo aveva preso una decisione e, di colpo, si fermò in mezzo alle scale quando ormai mancavano solo quattro piani più o meno!!
Fortuna volle che Lorenzo si fosse accorto del fatto che non proveniva più rumore da dietro di lui, e per questo si fermò circa cinque secondi dopo che il Presidente si fu fermato, spingendo in questo modo a fermarsi anche Danilo che era vicino a lui.
“Che cosa succede?” domandò a quel punto il biondo.
Sentendo la domanda del Ferraro minore, anche Capitan America naturalmente si fermò, a circa due metri di distanza da loro, e si voltò alle sue spalle, notando dov’erano i due fratelli ed anche il loro protetto, che invece era a sei metri di distanza da loro.
“Ragazzi, non abbiamo tempo. Dobbiamo muoverci!” cercò di insistere Steve, ben sapendo che non c’era un secondo che potevano perdere.
Naturalmente il Grim maggiore lo sapeva molto bene, e proprio per questo si era voltato ad osservare il capo di Stato e, con uno sguardo abbastanza sorpreso, iniziò ad osservarlo per capire cosa stesse facendo.
“Signor Presidente… c’è qualche problema?” era l’unico motivo per cui poteva fermarsi così di getto.
Anche gli altri due Grim, a quel punto, si voltarono ad osservare Son, il quale era fermo con lo sguardo basso e pensieroso ed ancora un po’ non sembrava neppure aver sentito la domanda che gli aveva posto Lorenzo.
In verità l’aveva sentita, però stava cercando il modo migliore per farli andare a combattere ed al tempo stesso avere campo libero per cercare il suo ex Vice Presidente e fermarlo una volta per tutte, il problema era che non era facile trovare una buona scusa…
Giusto un'unica cosa gli era venuta in mente, e cercò di dirla in quel momento dopo aver sollevato il volto per osservarli ed aver iniziato a parlare con un’aria abbastanza preoccupata ed al tempo stesso spaventata.
“Grim, so che vi sembrerà assurdo quello che sto per dire… ma credo sia meglio che lasciate che vada avanti da solo ed esca dal Palazzo Presidenziale senza di voi!”
“Come sarebbe a dire?!” intervenne tuttavia Danilo, che non era d’accordo “Il nostro compito in questa operazione era proteggerla e sconfiggere il Gran Maestro, quindi prima di cercare quel bastardo dobbiamo metterla in salvo!”
Il nero però sapeva già che cosa dire “Lo so bene, ma credo che la priorità assoluta ce l’abbia sconfiggere Xehanort. Quell’uomo intende distruggere il Generatore e far finire la Comunità così come la conosciamo, ogni secondo che passate a proteggermi è un secondo in cui lui si avvicina di più al suo traguardo…”
Lorenzo era combattuto sentendolo. Sapeva che aveva ragione e che forse la cosa migliore era cercare l’albino, ma al tempo stesso non voleva lasciarlo da solo, considerando che c’erano ancora quattro piani prima che uscisse e la Scuola di Hokuto si prendesse cura di lui.
Tuttavia, Steve Rogers stesso intervenne sostenendo “Ha ragione!”
Inutile dire che in questo modo aveva attirato l’attenzione su di sé, difatti tutti e tre gli sguardi si posarono su di lui con fare sia curioso che sorpreso, forse per capire come mai la pensava così essendo un militare.
La risposta del Capitano non tardò ad arrivare “Se quello Xehanort distruggerà il Generatore, tutto il nostro lavoro sarebbe stato comunque vano. So che questa Comunità necessita del Presidente per essere guidata dopo che questa crisi sarà finita, ma se non bloccheremo quel pazzo non ci sarà un futuro né per noi né per loro…”
“Esatto!” sottolineò anche Goku, quasi a voler approfittare di ciò che aveva appena esclamato il soldato “Come Presidente di questa Comunità, vi autorizzo ad andare a cercare il resto del Concilio. Io me la caverò, fidatevi…”
Il Ferraro maggiore non aveva dubbi che se la sarebbe cavata, visto anche quello che aveva fatto con Marik superando abbastanza rapidamente il dolore di aver tolto la vita ad un uomo… oppure non era veramente così?!
Non riusciva a togliersi dalla testa, da quando aveva parlato, che avesse in mente dell’altro e che non avesse ancora superato del tutto il trauma di aver ucciso qualcuno, seppur si trattasse di un agente che intendeva ucciderlo.
Qualunque cosa avesse in mente, poteva cacciarlo in un grosso guaio, e se gli fosse capitato qualcosa non avrebbe più potuto guardare Nami, Naruto e tutti gli altri negli occhi…
Però Rogers non era l’unico a pensarla così “… Sì, forse è meglio che facciamo come ci dicono loro!”
Anche Danilo sembrava essersi fatto convincere da quanto avevano appena detto, al punto tale che Lorenzo per un momento lo guardò perplesso… solo per incrociare il suo sguardo che era molto soddisfatto e sicuro di quello che aveva appena detto!
Sapeva che il fratello era un tipo a cui piaceva menare le mani, però in questo caso sembrava davvero fidarsi del fatto che tutto sarebbe andato bene, ed era una novità più unica che rara considerando di chi stava parlando.
Forse fu proprio questo a convincere definitivamente il bruno, dato che dopo aver sospirato affermò “D’accordo allora. Dovrà proseguire senza di noi Presidente, ma non deve avere paura: una volta fuori la Scuola di Hokuto si prenderà cura di lei, ha la mia parola!”
“Ne sono sicuro!” rispose Son mentre annuiva con un sorriso.
Il Grim maggiore sapeva bene che quello non era un sorriso rivolto a lui, ma alla prospettiva di essere difeso da Kenshiro e dai suoi allievi. Sfortunatamente non sembrava ancora averli perdonati del tutto, ma non si aspettava di sicuro che li perdonasse così di punto ed in bianco…
A quel punto allora Capitan America, visto che era stato tutto deciso, prese l’iniziativa ed affermò “Allora io vado subito. Voi occupatevi di questo Xehanort, e Schmidt lasciatelo a me!”
Subito dopo aver detto questo, il capitano cominciò a correre stavolta verso la cima delle scale, superando in questo modo sia i due fratelli che Son grazie alla sua notevole velocità dovuta al siero che aveva preso.
“Buona fortuna, Capitano!!” lo salutò il biondo, ancora eccitato all’idea di aver incontrato il suo idolo.
Prima però che potesse sparire del tutto dalla loro vista… “Aspetti, Capitano!!”
Lorenzo lo fermò immediatamente con le parole, allungando anche la mano sinistra quasi a voler simulare di prenderlo, anche se sapeva che era troppo lontano e non l’avrebbe di sicuro bloccato fisicamente in quella maniera.
Fortunatamente però, Steve aveva sentito quello che aveva detto e, fermatosi, si era subito voltato a guardarlo curioso di capire che cosa volesse da lui, anche se in teoria bastò semplicemente uno sguardo per capire cosa lo attanagliava…
Difatti, dall’espressione che aveva si comprendeva che il maggiore dei due fratelli era confuso ed al tempo stesso preoccupato, e considerando quanto avevano detto prima di arrivare nell’ufficio del Presidente non era difficile intuire per cosa lo fosse.
Abbassando il volto infatti, il ragazzo provò a dire “E per quanto riguarda quel discorso, io… io…” “Non devi preoccuparti!!”
Rogers lo bloccò a parole immediatamente però, per fargli capire che era tutto a posto e non aveva di che avere timore, e quel blocco improvviso spinse Lorenzo a sollevare lo sguardo e ad osservarlo leggermente perplesso.
“Te l’ho detto prima: il segreto è capire che cos’è davvero importante per gli altri e come tu puoi aiutarli davvero. Comprendilo… ed a quel punto troverai la risposta!!”
Goku e Danilo non sapevano di che cosa stesse parlando, anche perché non avevano seguito il discorso che avevano avuto i due diversi minuti prima, e per questo erano abbastanza confusi sul significato di quelle parole…
Ma il Ferraro maggiore invece aveva capito perfettamente che cosa stesse cercando di dirgli! Aveva solo rimarcato quanto aveva già dichiarato precedentemente, quello era vero, però era un modo per fargli capire che il resto avrebbe dovuto scoprirlo da solo e lui non poteva aiutarlo oltre quell’unico consiglio.
Forse proprio per questo il ragazzo finì per sorridere contento e, quando Capitan America gli fece l’ok con la mano destra, ricambiò il gesto… prima ovviamente che Steve proseguisse la sua strada sparendo in questo modo dalla loro vista.
C’era però chi non aveva gradito moltissimo quello scambio, al punto che si lamentò con le mani nei capelli “Non è giusto!! Volevo avere io quest’intesa con il Capitano, sono il suo fan numero uno!!”
Il castano la prese sul ridere e finì per sorridere felicemente, sapeva che il parente stava scherzando e, in una situazione del genere, cercare di smorzare un po’ la tensione non poteva che fare bene sia a loro che all’atmosfera in generale.
Tuttavia il dovere veniva comunque prima di tutto, e proprio per questo il bruno gli disse “Sarà meglio che andiamo anche noi. Non perdiamo troppo tempo qui…”
A quel punto il Ferraro minore, facendo un finto broncio per quanto accaduto prima, replicò “Uhm sì, forse hai ragione…”
Dopodiché, facendo un paio di passi in avanti, il ragazzo si girò verso di lui ed affermò “Io vado avanti, e cerca di sopravvivere fino alla fine!” prima di fare anche lui l’ok con il pollice destro.
Tuttavia, in questo caso non attese la risposta del parente, dato che poi partì in quarta anche lui per salire le scale, sparendo in questo modo dalla vista degli unici due che erano rimasti sui gradini in quel momento.
Lorenzo dovette ammettere di essere rimasto sorpreso, non perché gli avesse fatto l’ok con il pollice, bensì perché il suo atteggiamento nei suoi confronti era cambiato totalmente nel giro di un paio di giorni.
Aveva davvero accantonato per sempre quella litigata che avevano avuto oltre dieci giorni prima, e questa era davvero una grande notizia per lui, che lo spinse addirittura a sorridere felicemente ed a dimenticarsi per un paio di secondi di dove si trovava…
Poi però si ricordò che era nel bel mezzo di una battaglia e, tornando alla realtà, anche lui decise di avviarsi, ma non prima di aver detto al nero “Vado anche io. Allora buona fortuna, Signor Presidente!”
Pure in questo caso non attese la risposta dell’uomo, anche perché aveva compreso che non li aveva del tutto perdonati se non proprio per nulla, e corse su per le scale, sparendo in questo modo dalla vista di Goku che rimase da solo.
Son, anziché partire anche lui come era stato pianificato, rimase lì fermo, ad osservare il punto esatto in cui i tre erano spariti dalla sua vista, come se stesse aspettando che si allontanassero il sufficiente per non destare sospetti.
Era vero, se scendeva ed andava in piazza sarebbe stato più al sicuro, dato che in un luogo così ampio avrebbe avuto più possibilità di trovare degli alleati che l’avrebbero protetto, mentre là dentro erano minime…
Ma a lui in quel momento non importava, non con la salvezza della Comunità in ballo!!
Doveva agire subito, ed anche se così sapeva che metteva in pericolo la sua vita doveva muoversi, soprattutto dopo quello che aveva sentito uscire dalla bocca del suo ex braccio destro nell’ufficio del Presidente.
Proprio per questo, con fare molto determinato, pensò *Xehanort, non ti permetterò di distruggere la MIA Comunità. Io te lo impedirò!!* prima di iniziare a correre anche lui.
Non verso il pianterreno, bensì verso l’alto, alla ricerca di quello che ormai era divenuto il suo nemico mortale e chiudere così quella faccenda una volta per tutte, prima che qualche altra vittima innocente ne pagasse il prezzo.
L’albino andava fermato, e se fosse stato necessario ci avrebbe pensato lui stesso!!

Nell’ufficio del Presidente intanto, stava andando avanti il duello tra l’Assassino ed il gestore del Crown Brothel.
Da quando il gruppo da quattro se n’era andato, i due avevano cominciato a battersi ferocemente e stavano cercando di non fare respirare l’avversario in modo da poterlo cogliere di sorpresa e finirlo una buona volta.
Ezio sfortunatamente non disponeva di nessuna arma perché gli erano state tolte quando era stato catturato, tuttavia poteva comunque disporre della spada che Marluxia stesso aveva donato a Marik per combattere.
Invece il suo nemico possedeva una falce, e con essa sembrava pure essere molto abile dato che riusciva a duellare alla pari con un uomo che era stato addestrato a adoperare ogni genere di oggetto contundente fin da bambino.
Proprio in quel momento il rosa tentò un fendente da destra verso sinistra partendo dall’alto e poi scendendo verso il basso, tuttavia Auditore riuscì a pararlo adoperando l’arma che aveva rubato e che reggeva con entrambe le mani.
Subito dopo, ben sapendo che i colpi fisici non sarebbero serviti a nulla dato che l’avversario aveva le ossa d’acciaio, cercò di scostarlo adoperando la lama con cui si era difeso per far pressione sullo strumento dell’avversario.
Ci riuscì, dato che il rivale del momento fece un passo all’indietro, e per questo il compagno di Altair tentò di contrattaccare tirando un fendente da destra verso sinistra mirando al suo braccio sinistro, in modo da poterlo indebolire nei movimenti.
L’attacco andò a segno, ma sfortunatamente non fece nulla al gestore del Crown Brothel, che abbozzò un sorrisetto compiaciuto. La lama aveva letteralmente impattato contro l’arto avversario a causa delle sue ossa.
“Non hai ancora imparato che la mia resistenza è superiore alla tua grazie all’acciaio che ho in corpo?” domandò allora l’uomo.
L’Assassino allora, con un’espressione quasi fredda, replicò “Valeva la pena provarci con un arma creata dal tuo stesso corpo…”
Doveva in effetti ammettere che ci aveva sperato, ma purtroppo non funzionava così e il rosa lo spiegò in quel momento “Neanche le armi che creo io possono scalfirmi, un vero peccato che tu abbia fatto questo tentativo a vuoto!”
Non era però ancora detta l’ultima parola, difatti Auditore ritornò composto e fece un paio di passi all’indietro, dopodiché portò in avanti la spada che reggeva unicamente con la mano destra continuando ad osservarlo severamente.
“Ciò non significa che non possa ferirti!” rivelò difatti l’amico di Altair “Il corpo umano non è fatto solo di ossa, anche tu hai parti del corpo che sono scoperte. Non devo fare altro che colpirti lì, e sentirai il dolore esattamente come lo sento io…”
“Devi però prima riuscirci!!”
Appena ebbe terminato di dire questa frase, Marluxia fece uno scatto in avanti verso di lui e tentò un affondo con la lama della falce provando a colpirlo alla spalla sinistra, proprio come aveva cercato di fare lui poco prima.
Ezio fece uno scatto alla sua sinistra ed evitò così l’attacco dell’avversario, subito dopo fece anche una capriola in modo da distanziarsi ancora di più da lui ed atterrò rimanendo comunque accovacciato a terra con entrambe le ginocchia sollevate.
Appena si fu girato, vide che il gestore del Crown Brothel stava tentando un altro attacco diretto reggendo la sua arma con entrambe le mani, un fendente dal basso verso l’alto in quest’occasione, e più veloce che poteva.
Stavolta l’uomo lo evitò approfittando del fatto che fosse ancora accovacciato per compiere un balzo alla sua sinistra più rapidamente che poteva, e fu avvantaggiato anche dal fatto che nella direzione cui aveva saltato c’era la scrivania del Presidente.
Nonostante tutto, essa era ancora lì integra ed intera, e proprio per questo il nero poggiò entrambe le mani sulla superficie e si dette una spinta in modo da andare dietro di essa, là dove c’era ancora la sedia girevole del Presidente.
Poi, con una mossa quasi audace, Auditore poggiò entrambe le mani a terra, compresa la destra con cui stava continuando a reggere la spada che aveva rubato, e dette una spinta alla scrivania con entrambi i suoi piedi, in modo da lanciarla contro l’agente del Concilio e sperare in questo modo di coglierlo di sorpresa.
Marluxia però non si fece cogliere impreparato e, con una mossa rapida, tagliò di netto il tavolo in due dal basso verso l’alto, così le due parti proseguirono la loro corsa passando di fianco al rosa e schiantandosi contro il muro a diversi metri alle sue spalle.
Quell’attimo però era servito all’Assassino per creare la distrazione sufficiente per tentare un contrattacco, difatti a quel punto provò con un'unica mano, la destra, a tirargli un fendente mirando… al setto nasale!
*Cosa?!* lo stesso rosa rimase abbastanza perplesso.
L’attacco venne lanciato e lui, avendolo visto solo all’ultimo, riuscì ad evitarlo solamente arretrando la schiena e, di conseguenza, anche la testa, anche se doveva ammettere di aver digrignato i denti nel vedere quella mossa.
Doveva aver compreso, a differenza dei Bladebreakers che non conoscevano bene il corpo umano ed erano andati ad intuizione, che anche lì c’era una parte scoperta dalle ossa che poteva sfruttare per attaccarlo. Un taglio netto del naso avrebbe potuto farlo morire dissanguato senza le cure necessarie.
*Lurido bastardo…* pensò difatti il malvagio comprendendo l’ingegno avversario.
Ezio però non aveva ancora finito, dato che aveva previsto anche quell’eventualità ed era già pronto per contrattaccare. Con una mossa molto furba, l’uomo lo prese per il collo con la mano sinistra e, con la gamba sinistra, fece pressione su entrambe le gambe del nemico.
Voleva sfruttare la posizione anormale che aveva assunto per evitare il suo fendente e gettarlo al suolo facendogli perdere l’equilibrio, e fortunatamente ci riuscì dato che, con una specie di sgambetto, i piedi del rosa si staccarono dal suolo e l’Assassino, con ancora la mano sul suo collo, lo fece schiantare contro il pavimento.
Lo schianto provocò una piccola fossa sul pavimento e creò pure delle crepe, tuttavia Marluxia non sentì dolore grazie all’acciaio nel suo corpo… anche se continuò a digrignare i denti a causa dell’attacco appena ricevuto.
L’amico di Altair, sapendo che era la sua occasione, sollevò il braccio destro in modo da avere la lama che puntava esattamente al centro del petto, là dove c’era un piccolo buco tra le ossa del torace. Anche quello era un punto scoperto che poteva colpire…
L’agente del Concilio sapeva bene che se l’avesse colpito lì sarebbe stato in guai seri, proprio per questo mosse la mano destra in modo da tentare un attacco con la sua falce mirando al volto, anche se sembrava più un’azione disperata che altro.
Fortuna volle che Auditore si accorse del suo attacco e, per non perdere la testa, si vide obbligato ad abbassarsi di colpo perdendo così la posizione d’attacco, una mossa che permise al sottoposto di Xehanort di passare al contrattacco.
Difatti, con prontezza di riflessi, gli tirò un cazzotto con il pugno sinistro, centrandolo sulla guancia destra, costringendolo in questo modo a mollare la presa dal suo collo e scagliandolo così a diversi metri alla sua destra.
Ezio però non aveva subito troppi danni, e difatti poggiando la mano sinistra al suolo riuscì con una capriola a non cadere al suolo e ad atterrare invece in ginocchio con il sinistro alzato, continuando così ad osservare severamente il nemico.
Quest’ultimo, rimettendosi lentamente in piedi, dovette digrignare i denti. Quell’Assassino era ben più esperto di lui in battaglia e lo si vedeva, dato che l’unico vantaggio che aveva era la sua notevole resistenza.
*Alla lunga vincerà lui a causa dell’esperienza. Devo chiudere questo combattimento più velocemente che posso, o per me saranno grossi guai…*
Sembrava che anche il compagno di Altair si fosse accorto di questo dettaglio, dato che pensò *Egli è un discreto lottatore, ma contro qualcuno di esperto come me il massimo che può fare è attaccare e sperare di riuscire a sorprendermi. Devo approfittare del vantaggio che ho per disarmarlo e concludere il duello rapidamente…*
In pratica, sembrava che tutti e due volessero concludere il loro incontro più velocemente che potevano, dato che alla lunga sapevano che l’avversario avrebbe vinto: Ezio per l’esperienza, Marluxia per la stanchezza avversaria.
Forse proprio per questo, l’Assassino decise di partire subito all’attacco, sfruttando il fatto che fosse ancora in ginocchio per darsi lo slancio contro di lui e tentare un affondo mirando stavolta tra il collo ed il petto.
Sapendo che anche lì c’era un punto in cui Auditore avrebbe potuto colpirlo mortalmente, il rosa si spostò alla sua destra evitando in questo modo l’attacco, e subito dopo prese con entrambe le mani il manico della sua falce.
Il suo obiettivo fu di tirare anche lui un fendente mirato al collo avversario, in modo da trapassarlo lì ed ucciderlo all’istante, ma l’ex prigioniero si abbassò di colpo la testa evitando in questo modo il suo attacco veloce.
Dopodiché l’avversario, anche se senza quasi ragionare, provò un fendente da destra verso sinistra mirando a creare un taglio netto sul collo avversario, anziché nel punto tra esso ed il petto a cui aveva mirato precedentemente.
A causa di ciò, la lama impattò contro l’osso del collo e non fece nulla a Marluxia, che a quel punto fece un piccolo sogghigno ed affermò “Peccato, hai fallito!” prima di prenderlo per il collo con la mano sinistra.
“Ora però tocca a me!” dopo aver affermato ciò, l’agente del Concilio si alzò in piedi, trascinando in questo modo anche l’Assassino, e portò il braccio destro in alto con tanto di falce e punta ben acuminata.
Sembrava abbastanza chiaro che volesse farla calare dritta contro di lui per tagliargli in due il volto, e poteva anche non preoccuparsi della mano in quanto la sua arma non gli avrebbe recato danno là dove c’erano delle ossa.
“Ed ora muori!!” quasi urlò il gestore del Crown Brothel in preda all’euforia.
A quel punto fece calare la sua falce color rosa dritta contro il volto avversario, era certo che avrebbe avuto la vittoria in pugno e che l’avrebbe ucciso sul colpo, così si sarebbe potuto gettare all’inseguimento dei quattro che gli erano sfuggiti…
Peccato solo che tutto era andato come aveva previsto Ezio, e lui non se n’era neppure accorto!!
Difatti, con un sorrisino beffardo, Auditore mosse rapidamente la mano destra per tirare un fendente con la spada che apparteneva prima a Marik e che gli era stata affidata proprio da Marluxia… e come risultato tagliò in due il manico della falce!!
In questo modo il nemico si ritrovò con solamente la parte inferiore del manico in mano, dato che la parte superiore, con tanto di falce, stava volando a mezz’aria dopo che il combattente era riuscito a tagliarlo in due!!
“Cosa?!” lo stesso rosa rimase perplesso, soprattutto perché quell’arma era della stessa caratura delle sue ossa e non doveva rompersi così facilmente.
Forse una volta estratte dal corpo, le ossa diventano leggermente più vulnerabili rispetto a prima, motivo per cui probabilmente i Bladebreakers erano riusciti a rompere la punta dei Tiratori Scelti di Xigbar, e per lo stesso motivo Ezio è riuscito a fare lo stesso.
Ancora perplesso per quanto accaduto, l’agente del Concilio finì per mollare la presa dal collo dell’uomo, il quale continuando a sorridere cercò di fare un piccolo balzo all’indietro per distanziarsi dall’avversario.
“Senza più la tua preziosa arma, sei un facile bersaglio ormai!!” disse a quel punto continuando a sorridere.
Quella era la sua occasione, doveva sfruttare la perplessità che il nemico aveva in quel momento per attaccarlo in un punto vitale e finirlo una volta per tutte, così avrebbe poi potuto cercare il suo maestro Al Mualim e fargliela pagare per quello che aveva fatto agli Assassini…
Tuttavia, accadde qualcosa che non aveva assolutamente previsto!!
Marluxia improvvisamente, pur fosse in una brutta situazione apparentemente, finì per sogghignare malignamente in un modo che non aveva mai fatto prima durante la battaglia e mollò la presa dal manico inferiore che reggeva ancora con la mano destra, ormai divenuto inutile.
Dopodiché, con grande rapidità, prese quel poco di manico che era rimasto attaccato alla falce mentre era ancora a mezz’aria e, senza neanche darsi il tempo di stabilizzarsi, lo calò dritto contro il suo avversario!!
Quest’ultimo non si aspettò una reazione così tempestiva ed immediata, al punto che rimase di stucco e non poté fare nulla mentre il rosa calava la sua arma e lo colpiva dritto sul petto con un taglio diagonale!!
Fortunatamente, grazie al piccolo salto all’indietro che aveva già iniziato a fare, Ezio non venne colpito mortalmente e non si ritrovò neppure la testa o il braccio sinistro tagliato, l’unica cosa che subì fu una ferita che andava dalla spalla destra fino al fianco sinistro.
Non era un colpo letale e sarebbe sopravvissuto, probabilmente sarebbe pure uscito pochissimo sangue dato che era abituato a di peggio dopo il taglio subito contro Lorenzo all’Overlord Beach, ma sul momento gli fece parecchio male.
Difatti, dopo essere atterrato dato che era ancora a mezz’aria a causa del salto all’indietro, si toccò la parte colpita con la mano destra mentre digrignava i denti dal dolore e si osservava il vestito quasi lacerato da quell’attacco.
Marluxia naturalmente lo osservò con un sogghigno malefico, ben soddisfatto di quello che aveva appena fatto, mentre tornava composto ed osservava finalmente il suo avversario soffrire parecchio davanti a lui.
“Scommetto che non te l’aspettavi, vero?” disse il rosa a quel punto.
Purtroppo aveva ragione, e l’Assassino lo sapeva bene. Aveva sottovalutato i suoi riflessi, nonostante in teoria dovesse conoscerli, e ne aveva pagato le spese con una ferita che avrebbe potuto limitarlo in combattimento.
Infatti, dopo essersi osservato il petto ed essersi accorto che, a parte l’abito tagliato, non poteva vedere altro a causa del soprabito che aveva indosso, dovette ammettere a sé stesso che quel maledetto l’aveva fregato.
*Ho sottovalutato la sua capacità di reazione. Ho commesso un errore da principianti, non è da me comportarmi così…*
Evidentemente era talmente sicuro di poterlo fregare che non aveva previsto che l’avrebbe fregato a sua volta con un attacco del genere, e il nemico non aveva neppure finito, dato che puntò con il braccio destro la falce verso il rivale, anche se era a diversi metri di distanza.
“Anche se non sono un combattente esperto come te, so bene come muovermi in battaglia. Te lo saresti dovuto aspettare dopo che ti ho steso con un unico calcio a Masyaf. E non è tutto…”
Appena ebbe terminato di dire queste parole, il gestore del Crown Brothel piegò il palmo della mano destra per puntarlo verso l’alto e, di conseguenza far sì che il manico danneggiato fosse puntato verso sinistra.
A quel punto, Marluxia aprì il palmo della mano sinistra e, con esso, toccò ciò che rimaneva della sua arma, per poi allontanarlo sempre di più da esso… creando un manico nuovo di zecca che si attaccò a quello che era già spaccato!!
“La mia capacità di Nessuno mi permette di manipolare le mie ossa per creare delle armi. Puoi rompere tutte le volte che vuoi la mia falce, io potrò ricrearla sul momento ogni volta che lo desidero. Capisci ora quanto è stata inutile la tua mossa?!”
Inutile dire che, assistendo a quello “spettacolo” Auditore ci rimase di stucco, strabuzzando gli occhi ed iniziando pure a sudare freddo. Sapeva già che aveva delle ossa d’acciaio… ma non avrebbe mai pensato che potesse adoperarle come armi!!
“Che razza di stregoneria è mai questa?!” domandò allora l’uomo.
Il rosa, mentre agitava sopra la sua testa la falce appena ricostruita totalmente con la sola mano destra, rispose solamente “Questa non è magia, è scienza. La scienza degli Illuminati!!”
La scienza degli Illuminati?! Ma di che diavolo stava parlando?!
Da quello che aveva capito, gli Illuminati era il nome originario del Concilio che aveva attaccato il Palazzo Presidenziale ed era comandato dal Vice Presidente, ma come poteva la scienza aver creato un simile abominio?!
Forse aveva a che fare con gli esperimenti sul DNA compiuti dal Dr. Raichi proprio in quella struttura. Avrebbe dovuto indagare bene sulla faccenda insieme agli altri Assassini… quando la battaglia si sarebbe conclusa naturalmente.
Difatti il nemico, riabbassando il braccio e portandolo leggermente all’indietro mentre continuava a reggere la sua arma da battaglia, sorrise diabolicamente ed esclamò “Ma non ho voglia di svelare i nostri segreti ad un uomo morto!!”
Subito dopo, il malvagio partì all’attacco di nuovo, tentando un affondo mirando al cuore avversario cercando di essere più veloce che poteva. Fortunatamente però, l’amico di Altair non aveva mai mollato la spada, essendosela passata sulla mano sinistra poco prima di compiere il balzo.
Grazie a ciò, riuscì ad usare l’oggetto per parare l’attacco avversario ed evitare di rimanere ucciso da esso, anche se fece parecchia fatica a difendersi, molta più di quanto ne avesse impiegata nelle difese precedenti.
A quanto pareva la ferita aveva sortito l’effetto desiderato e, nonostante non gli impedisse di combattere, non gli permetteva comunque di muoversi come avrebbe voluto, e proprio per questo digrignò i denti.
*Dannazione, sono stato più lento di prima…*
Il suo rivale del momento sembrò notare questa sua piccola debolezza del momento, e proprio per questo fece un piccolo sorriso maligno ed usò la gamba sinistra per tirargli un calcio proprio al centro del petto, dove doveva esserci la ferita che gli aveva fatto poco prima!!
Sortì l’effetto sperato, dato che così il dolore che già provava in quel punto aumentò ed il povero Ezio sputò sangue e venne scagliato all’indietro, ruzzolando pure per terra e finendo per avvicinarsi di molto alla finestra sfondata da Goku per buttare giù Marik.
Per fortuna riuscì a fermarsi giusto in tempo e non arrivò neppure al bordo, però doveva comunque ammettere di essersela vista brutta e, facendo leva sulla spada che continuava a reggere con la mano sinistra, cercò di rimettersi in piedi.
Il gestore del Crown Brothel provò a non dargli un attimo di tregua e partì di nuovo all’attacco, tentando questa volta un fendente dal basso verso l’alto reggendo il suo strumento da guerra con entrambe le sue mani.
Auditore riuscì ad accorgersi in tempo dell’attacco e fece una capriola alla sua destra, evitando in questo modo l’attacco che impattò contro il pavimento creando un buco leggermente largo, ed al termine della capriola si mise in ginocchio con il sinistro alzato.
Nonostante la situazione sfavorevole, l’uomo provò lo stesso a reagire e partì all’attacco spostando la spada sulla mano destra e lanciandosi contro il rivale, tentando un affondo tra il collo ed il petto per provare ad ucciderlo più rapidamente che poteva.
Marluxia però pose la lama della falce in sua difesa e riuscì così a parare l’attacco, anche grazie al fatto che i movimenti dell’Assassino erano più lenti rispetto al solito, e proprio per questo l’agente subito dopo fece un piccolo sogghigno.
“Cosa c’è? Non riesci più a muoverti come prima?!” domandò quasi a volerlo sbeffeggiare per avere la situazione sotto controllo.
Il compagno di Altair inizialmente digrignò i denti per la constatazione avversaria, poi però provò a fare un sorrisino furbetto ed a rispondere “Non sono mai stato meglio di così!”
“Sei un pessimo bugiardo!!”
Appena ebbe terminato di dire questa frase, il rosa diede uno scossone alla sua arma rapidamente, costringendo così il nemico non solo a mollare la posa d’attacco, ma anche a vacillare per un momento a causa del movimento brusco.
Il sottoposto di Xehanort comprese che era la sua occasione per attaccare e gli si lanciò contro, reggendo la sua arma con la sola mano destra e provando un fendente da destra verso sinistra mirato al suo volto.
Ezio cercò di difendersi immediatamente sollevando la spada, che continuava a reggere con la mano destra, e adoperandola per parare l’attacco avversario all’ultimo, tuttavia il rivale aveva previsto questa sua reazione e sapeva già cosa fare.
Tempestivamente, adoperò la mano sinistra aperta per tirargli una manata dritto contro il petto, là dove c’era la ferita, per destabilizzarlo grazie al dolore che provava ancora in quel punto, e ci riuscì pure visto che non era ancora passato nulla.
Auditore si bloccò per un momento a causa del piccolo colpo, e questo bastò a Marluxia per avere il tempo di tirargli un calcio con il piede destro e scagliarlo via, dato che la falce era ancora bloccata dalla spada e non poteva adoperarla.
Anche questo attacco andò a segno e l’Assassino, pur non mollando la spada, venne scagliato contro il muro alle sue spalle, impattando violentemente e cadendo a terra con la testa poggiata alla parete alle sue spalle.
Non aveva subito gravi danni a causa di quegli attacchi, ma il dolore lo provava comunque, e l’essere ferito, anche se lievemente, lo danneggiava sia nei movimenti che negli attacchi, e quelli erano purtroppo i risultati.
*Dannazione, non sto più combattendo come vorrei…* notò difatti mentre, rimanendo nella stessa posizione di prima, digrignava i denti.
Nel frattempo, Marluxia, tornando composto, gli disse “Credo che te ne sarai accorto anche tu che, a causa del colpo di prima, non riesci più a muoverti come vorresti. Se devo essere sincero però, la cosa è buffa: voi Assassini siete abituati a molto peggio, non mi spiego come mai sia bastato così poco a buttarti giù in questa maniera…”
Lui magari non lo sapeva, ma l’uomo invece sì.
Quando era stato catturato da quel maledetto e da Marik, si era appena ripreso dalla ferita che gli aveva inferto Lorenzo all’Overlord Beach. Quel colpo era stato quasi fatale, normale che un attacco molto simile, soprattutto a poca distanza dalla sua ripresa quasi totale, lo distruggesse fisicamente impedendogli di muoversi come desiderava.
Questa non ci voleva per nulla… ma di sicuro non bastava per metterlo fuori gioco.
Come aveva giustamente detto anche lui, era abituato a molto peggio, e non poteva scoraggiarsi per un simile taglio oppure per il dolore che stava provando, non se voleva ripagare il debito che aveva con i Grim che l’avevano salvato.
Proprio per questo, con grande forza di volontà, l’uomo cominciò a rimettersi lentamente in piedi, facendo leva sia sulla mano destra che sulla spada che reggeva con la mano sinistra, e si rimise in questo modo ritto sulle sue gambe.
A quel punto, tornando nella stessa posizione da combattimento di prima, prese in giro il suo avversario affermando “Come ho già detto, non sono mai stato meglio di così!”
“Stai mentendo, è lampante… ma se vuoi continuare a raccontartela fai pure, non farai altro che avvantaggiarmi e consentirmi di finirti più rapidamente!” pronunciate queste parole, anche il rosa si mise in posizione da combattimento.
Auditore era consapevole che non aveva tutti i torti, per come era conciato a causa della ferita della falce e dei postumi del combattimento in spiaggia non avrebbe retto ancora a lungo. Non stava sanguinando, ma le forze gli venivano comunque sempre meno…
A quanto pareva i medici degli Assassini si erano sbagliati e non era ancora guarito del tutto quando l’avevano rilasciato prima della sua cattura, ma ormai il danno era fatto e di sicuro non si poteva tornare indietro, anche se avrebbe voluto.
Non poteva fare altro che concentrarsi sulla battaglia imminente e sperare di finirla il prima possibile, dato che adesso era lui quello in difficoltà e che doveva trovare un modo di vincere a tutti i costi.
Doveva farlo… per il suo onore da guerriero!!

All’esterno dell’edificio, la battaglia contro l’esperimento da laboratorio Alice si stava avviando lentamente alle battute finali.
Da quando Jack Frost aveva tradito il Concilio e si era schierato contro di loro, aveva cominciato a dare una mano al gruppo capitanato dai due Grim a combattere contro la sua ex compagna, la quale però si stava rivelando un avversario ostico.
Si conoscevano a vicenda e sapevano i punti deboli dell’altro, difatti il ragazzo sapeva che se avesse congelato una parte delle sue catene sarebbe riuscito ad arrivare fino a lei ed a bloccarla nel ghiaccio definitivamente, ma era difficile riuscirci…
Fortuna voleva che il Tenente Mustang ed il Sottotenente Hawkeye gli stessero dando una mano, e grazie a ciò stavano riuscendo a tenere testa alla ragazza nonostante sembrasse più forte anche di Frost singolarmente.
In quel momento i due Potenziati sembravano essere stremati, dato che il bianco era in piedi sul ghiaccio che ansimava pesantemente, il tutto mentre reggeva il suo bastone con entrambe le mani, e si poteva dire la stessa cosa anche della nera.
Quest’ultima difatti, nonostante si stesse reggendo sempre come un ragno adoperando stavolta sei catene, tre per lato, respirava a fatica perché adoperare il suo potere così a lungo la sfiancava, soprattutto nel lungo termine.
Gli unici che sembravano stare piuttosto bene erano i due poliziotti, anche se purtroppo avevano esaurito tutti i proiettili durante il combattimento e, a causa di ciò, sapevano di non poter essere d’aiuto più di tanto.
Difatti in quel momento si trovavano ben separati dagli altri due contendenti, che si stavano osservando severamente mentre ansimavano, e mentre la bionda era in piedi a digrignare i denti, l’uomo era in ginocchio a terra con quello sinistro sollevato.
“Siamo ad un punto morto!” rivelò Roy a quel punto “Stiamo combattendo da chissà quanti minuti, e non riusciamo a trovare una breccia nella sua difesa…”
“Già…” rivelò anche Riza “E come se non bastasse, abbiamo esaurito tutti i colpi che avevamo. Siamo completamente disarmati…”
Fortuna voleva che Alice sembrasse concentrata sul suo vecchio amico e non li stesse considerando, in questo modo avevano l’opportunità di riflette al modo migliore con cui potevano rendersi utili per sconfiggere quella ragazzina.
A quel punto però, Mustang iniziò a sentire un dolore enorme sul fianco sinistro, al punto tale che dovette toccarsi lì con la mano destra e, chiudendo gli occhi, digrignare i denti dal male che stava provando in quel momento.
Naturalmente la bionda si preoccupò per lui, ed inginocchiandosi anche lei gli domandò “Tenente, è tutto a posto?!”
“Per niente!” specificò a quel punto il nero “Le mie condizioni stanno peggiorando. Purtroppo, quel ragazzo aveva ragione, il ghiaccio è solo una cura momentanea ed ho bisogno di medicarmi il più in fretta possibile…”
Sfortunatamente il Sottotenente temeva che prima o poi sarebbe successo, e se avesse avuto l’opportunità avrebbe pure potuto eseguire lei il primo piccolo intervento, seppur in minima parte dato che non era un’esperta di medicina…
Ma come poteva considerando che non poteva fare un passo senza essere attaccata da Alice?!
Anche se non li stava considerando in quel momento, sapeva che avrebbe approfittato di una loro distrazione o una loro fuga per attaccare, ed in quelle condizioni non avrebbe potuto salvare il suo superiore.
Urgeva una soluzione il prima possibile, solo che non sapeva quale potesse essere…
Nel frattempo, la Potenziata iniziò a digrignare i denti dal furore e, senza mezzi termini, esclamò “Tu e quei due bastardi state iniziando a darmi sui nervi…”
Sembrava che fosse incavolata per il fatto che, nonostante tutti gli attacchi che aveva adoperato, non era ancora riuscita a stendere davvero nessuno di loro, e per lei che si riteneva ben superiore a tutti loro era un affronto bello e buono.
A quel punto però, Jack Frost fece un sorrisino beffardo e disse “È la mia specialità!” ben sapendo che così si sarebbe irritata ancora di più…
Si poté dire che la missione fu portata a segno, dato che a quel punto l’esperimento si incavolò ancora di più, al punto tale che espose in bella vista i denti che digrignavano ed una vena iniziò a pulsare sulla testa.
Fortuna voleva che fosse facilmente influenzabile quando era alterata, e l’albino lo sapeva bene avendo vissuto con lei la maggior parte della loro vita, anche se non nel modo amichevole e spensierato che avrebbe voluto…
Difatti, dopo qualche secondo in cui fu lì a crogiolarsi nella rabbia, la ragazza esplose dicendo “E ALLORA SII PRONTO A PAGARNE LE SPESE!!”
Dopodiché, la giovane adoperò un attacco che non aveva ancora usato fino a quel momento, difatti la posa a ragno che aveva assunto fino a quel momento cambiò leggermente, dato che quattro catene si sollevarono e lei continuò a reggersi solo su due di esse, una per lato.
Poi, con molta rapidità, iniziò a far roteare rapidamente tutte e quattro le catene attorno al suo corpo, due in una direzione e le altre due dall’altra, e in questo modo sembrò creare una sorta di cerchio tagliente attorno alla sua figura.
“Ma che…” naturalmente Jack Frost rimase sorpreso da quell’attacco che sembrava addirittura improvvisato.
“PROVA A CONTRASTARE QUESTO, ADESSO!!” appena ebbe gridato questa frase, ecco che la ragazzina partì in quarta in direzione del ragazzo, muovendo le catene con cui si reggeva a mezz’aria come se fossero due gambe.
Per cercare di contrastarla, il bianco mosse il bastone davanti a sé per creare un cerchio a mezz’aria con entrambe le mani e, in questo modo, sparò una sorta di vento gelato contro la sua ex compagna, forse per congelare le sue armi e renderle inutili.
Tuttavia, la forza motrice immessa nell’attacco della ragazza le permise di contrastare l’attacco appena sparato dal giovane e, in questo modo, disperdere il vento nell’esatto momento in cui toccò quella sorta di cerchio tagliente che stavano creando le catene.
*Dannazione…* fu il pensiero del giovane digrignando i denti.
“Questo è il massimo che sai fare contro un attacco del genere?!” lo provocò allora la giovane.
Dato che ormai si era fatta pericolosamente vicina, il giovane non ebbe alternative se non provare a spostarsi creando un pilastro di ghiaccio sotto ai suoi piedi che lo innalzasse evitando di finire nella traiettoria del colpo.
Lo fece reggendo il bastone con una sola mano e toccando in questo modo il terreno ghiacciato sotto di lui, ed a quel punto il cerchio tagliente finì per tagliare la colonna sopra cui si era eretto il ragazzo, e quest’ultimo per evitare di sfracellarsi al suolo compié un balzo in avanti in modo da atterrare alle spalle della ragazzina.
Appena ebbe toccato suolo con entrambi i piedi, Jack Frost fece un salto in avanti al tempo stesso cercando di fare una capriola a mezz’aria, in modo da avere la testa rivolta al pavimento e l’avversaria sott’occhio mentre era ancora intenta a girarsi verso di lui.
Il suo scopo era quello di mirare alle due catene con cui si reggeva a mezz’aria e congelarle, in modo che perdesse la stabilità e cadesse al suolo, dandogli così il tempo di congelarla e mettere fine alla lotta definitivamente.
Però, quasi come se gli avesse letto nel pensiero e sapesse a che cosa stava mirando, Alice fece partire due catene dalla sua schiena, che fuoriuscirono da essa come se sulla schiena ci fosse un piccolo portare spazio-temporale invisibile, e partirono all’attacco dell’albino a grande velocità.
Quest’ultimo non si aspettò un attacco del genere da parte sua e, rimasto spiazzato, non poté fare altro che prendere il bastone con entrambe le mani mentre era ancora in aria con la testa rivolta verso il basso e sollevare un muro di ghiaccio in sua difesa.
Ci riuscì giusto in tempo, ed entrambe le punte impattarono contro quella difesa, bloccandosi così poco dopo averla trapassata a causa dello spessore del ghiaccio proprio a pochi centimetri dal volto del povero ragazzo.
Con pericolo scampato, Jack Frost si girò con la schiena rivolto a terra in modo da atterrare con essa e non con la testa, rischiando in questo modo di spaccarsi l’osso del collo, e subito dopo si rimise in piedi compiendo anche un balzo all’indietro.
Nel frattempo, Alice si era voltata del tutto verso di lui e, mentre le quattro catene continuavano a girare attorno al suo corpo, si poteva notare che si reggeva ancora a mezz’aria con le due catene e le altre due con cui aveva tentato l’attacco, dopo essersi staccate dal muro che si disgregò di conseguenza, erano in aria sopra la sua testa.
Il bianco dovette ammettere che si trovava in una situazione davvero dura, vedendosi in difficoltà la nemica aveva creato una difesa attorno a sé per poter attaccare come voleva ed al tempo stesso non subire il ghiaccio nemico.
*Fino a quando continuerà a muovere le catene in quella maniera, non potrò fare nulla direttamente. Dovrò attaccarla di sorpresa o alle spalle…*
Odiava strategie del genere, ma si era reso conto che non aveva alternative e, ben sapendo che purtroppo i due poliziotti avevano esaurito i proiettili durante il corso del combattimento, non poteva neanche contare su di loro.
Anche il Sottotenente sapeva bene che, in quella situazione, non poteva fare molto, dato che il Tenente era ancora in ginocchio sofferente e lei si sentiva impotente davanti alla pericolosità della nemica.
Se solo avesse avuto dei proiettili per contrastarla…
Ehi però, aspetta un secondo!!
Anche se era senza proiettili, c’era comunque un modo con cui poteva procurarsene di nuovi, in fondo erano letteralmente circondati dai cadaveri sia degli agenti che dei loro alleati caduti, quindi le ricariche non mancavano di certo…
Poteva rischiare e provare a prendere una delle loro pistole o uno dei fucili per “tornare in partita”. Doveva solamente sperare che Jack tenesse impegnata la nera il sufficiente affinché non si accorgesse di quello che stava provando a fare.
Con una mossa audace così, disse velocemente al suo superiore “Resti qui!” e poi si gettò di corsa alla sua destra, cercando di raggiungere il corpo più vicino che, fortunatamente, non era molto distante da lei.
Il nero rimase sorpreso nel sentirle dire quelle parole e poi, vedendola schizzare rapidamente alla sua destra, rimase parecchio attonito “Sottotenente, ma cosa…”
La speranza di non essere scoperta però fu vana, in quanto Alice non li aveva mai persi d’occhio e, di conseguenza, aveva già lo sguardo rivolto verso la bionda con il suo classico sorrisetto maligno sul volto.
“Mossa sbagliata!” esclamò a quel punto.
Le due catene che aveva usato precedentemente per attaccare Frost a quel punto si scagliarono dritte contro la ragazza, che sfortunatamente era ancora troppo lontana dal corpo più vicino e non sarebbe riuscita a raggiungerlo in tempo.
*Merda!!* pensò subito il Potenziato consapevole del pericolo.
Anche la ragazza lo comprese appena fu a metà percorso e, girandosi alla sua sinistra, vide che entrambe le armi erano molto vicine a lei e si stavano avvicinando sempre di più ad una velocità a dir poco elevata.
Subito strabuzzò gli occhi ed iniziò a sudare freddo, più per la paura che per la consapevolezza di non poterlo evitare, dato che per fortuna aveva ancora il tempo per abbassarsi di colpo ed evitare in questo modo l’attacco…
Tuttavia, con uno scatto fulmineo anche lui, Mustang si avventò immediatamente contro la sua sottoposta e, con la mano sinistra poggiata sulla testa della collega dato che con la destra continuava a toccarsi la parte ferita, si abbassò di colpo portandola con sé.
“STA GIU’!!” fu quello che gridò a quel punto.
In questo modo riuscirono ad evitare entrambi l’attacco che aveva lanciato la ragazza, la quale si bloccò pochi metri dopo aver superato il punto dove in teoria avrebbe dovuto colpire la bionda ma invece era andato a vuoto.
Lei non si scoraggiò, anzi continuando a sogghignare malignamente affermò “Come se quest’azione cambiasse qualcosa…”
“Ma questa sì!!”
La Potenziata non sembrava aver considerato che, vedendo l’attacco avvicinarsi sempre più alla poliziotta, Jack Frost si era lanciato dritto contro di lei e, dopo aver pronunciato quelle parole, si era già portato vicino ai due agenti di polizia e, con un colpo fulmineo del suo bastone, aveva preso entrambe le catene!!
In questo modo aveva potuto deviare la traiettoria delle punte in modo che si schiantassero contro il ghiaccio e non ripartissero all’attacco contro i sottoposti di Raoul, salvando così in via definitiva entrambi da un destino che sembrava già scritto.
A quel punto Alice si vide obbligata per davvero a ritirare a sé entrambe le catene, che tornarono a levitare sopra la sua testa sempre rimanendo legate alla sua schiena, il tutto mentre lei digrignava i denti dall’irritazione.
“Sei fin troppo seccante. Sarà anche la tua specialità, ma ormai sembra che ci stia prendendo gusto…” affermò subito dopo.
L’albino però dovette correggerla “Affatto, non provo gusto a combattere contro la mia vecchia amica. Tu hai scelto questa strada, ed io devo fermarti a tutti i costi!”
“Accomodati allora!!”
Dopo aver urlato ciò, la nera, mentre le quattro catene continuavano a ruotare attorno al suo corpo mantenendo il cerchio tagliente, mandò di nuovo all’attacco le due catene mirando questa volta al suo ex compagno di squadra.
Il giovane, iniziando a correre contro l’ex amica, riuscì ad evitare con dei piccoli balzi entrambi i colpi delle punte avversarie e, agitando il bastone con la sola mano destra, saltò in aria pronto a lanciarsi dritto contro la rivale del momento…
Nel frattempo, i poliziotti, essendo scampato il pericolo, poterono rilassarsi per un momento sedendosi entrambi sul ghiaccio con le gambe accavallate e tirando un sospiro di sollievo, anche se qualcuno non era calmo…
“Ha rischiato molto con questa impudenza, Sottotenente!” rimproverò difatti Roy “Deve fare più attenzione la prossima volta!!”
“So bene di aver rischiato!” controbatté tuttavia Riza che, nonostante avesse un’espressione severa, sembrava stare abbastanza bene “Ma arrivati a questo punto dovevo rischiare, senza le nostre pistole siamo disarmati contro un avversario del genere!!”
“Lo saremmo in entrambi i casi…”
Quella risposta lasciò abbastanza di stucco Hawkeye, che a quel punto assunse un’aria parecchio sorpresa mentre osservava il nero che, dopo aver pronunciato quelle parole, aveva chiuso gli occhi ed abbassato il volto.
“Noi siamo solo persone comuni, anche con un’arma non abbiamo alcuna speranza contro mostri del genere. Possiamo sorprenderli fino a quando vogliamo, ma i nostri proiettili finora che cosa hanno fatto?!”
Sfortunatamente non aveva tutti i torti, a parte aver sfiorato Alice sulla guancia una volta non erano riusciti più a fare altro contro di lei, e proprio per questo la bionda dovette abbassare anche lei il volto sconsolata, consapevole che aveva ragione.
“Noi siamo solo un impiccio anche con una pistola in mano, siamo uomini comuni in mezzo a creature di un altro pianeta. Basta guardare come mi ha ridotto con un unico attacco…”
Pronunciate quelle parole, il Tenente strinse ancora di più la mano destra sulla ferita che aveva sul fianco sinistro che, nonostante fosse coperta dal ghiaccio, continuava a fargli male e poteva provocare serie conseguenze se non curata in tempo.
“Non abbiamo speranze contro quella stupida ragazzina, con le sue catene sembra invincibile e non… ASPETTA UN SECONDO!!”
Un’esplosione quasi scioccante che stupì non poco Hawkeye, dato che l’ultima cosa che si aspettava era proprio un urlo del genere da parte sua, tra l’altro con gli occhi quasi allucinati come se avesse visto un fantasma.
Ma non era ancora finita, dato che sollevando la testa e mostrandosi quasi allucinato, Mustang affermò “Ci sono!! So come sconfiggere quella lurida bastarda!!”
Non si era risparmiato con le parole, ma sembrava evidentemente convinto di quello che aveva appena detto, la ragazza poteva leggergliela negli occhi, al punto tale che rimase spiazzata dalla sua sicurezza, soprattutto dopo quello che aveva detto…
Improvvisamente poi, Mustang le mise la mano sinistra sulla spalla destra e le domandò “Ora ascolti, Sottotenente. Se farà esattamente quello che dirò, riusciremo a batterla, deve solamente fidarsi di me, ha capito?”
In verità non c’era bisogno che glielo domandasse, era la sua diretta sottoposta ed avrebbe eseguito i suoi ordini anche se le avesse chiesto di suicidarsi davanti a lui, però doveva dire che in questo caso la situazione era… diversa.
Nei suoi occhi poteva leggere sicurezza, come se quello che avesse appena detto gli avesse effettivamente dato l’intuizione giusta per poter battere un’avversaria che sembrava apparentemente invincibile… e questo a lei bastava e avanzava.
Proprio per questo, con uno sguardo parecchio determinato, Riza annuì convinta e disse “Sono ai suoi ordini, Tenente!!”
In quel momento quasi preciso, Jack Frost venne scagliato via da una frustrata di Alice, che a quel punto finì per ruzzolare arrivando proprio al loro capezzale, costringendoli in questo modo a voltarsi in quella direzione.
“Maledizione!” disse subito il ragazzo mentre era con la schiena a terra, le braccia divaricate, con ancora il bastone retto con la destra, e digrignava i denti dal furore.
A quel punto, la nera si avvicinò loro e, sogghignando malignamente, affermò “Questa stupida pagliacciata ha iniziato a stufarmi. Ormai siete tutti e tre allo stremo, prolungare questo combattimento non avrebbe alcun senso!”
Sfortunatamente aveva ragione, ed i due poliziotti lo sapevano bene.
Mentre osservavano la ragazzina che si reggeva sempre su due catene a mezz’aria, ruotava le altre quattro e ne aveva ulteriori due a mezz’aria, dovettero entrambi digrignare i denti dal furore per la situazione disperata.
Li stava dominando letteralmente e non sembrava esserci un modo per riuscire a prevalere su di lei… almeno apparentemente, dato che se Mustang era preoccupato era solamente per la pericolosità dell’idea che aveva avuto, ma non c’erano altri modi…
Hawkeye doveva ammettere di essere un po’ preoccupata per il piano del superiore, ma aveva fiducia in lui e gli aveva promesso che avrebbe fatto tutto quello che gli avrebbe chiesto, di conseguenza era pronta a tutto per aiutarlo.
Frost poté solamente sollevare leggermente il busto, reggendosi comunque su entrambi i gomiti, e digrignare i denti dalla rabbia mentre osservava la sua ex compagna. Le sue energie stavano venendo sempre meno, non andava bene per nulla…
Fu allora che la nera, continuando a tenere quel ghigno maligno sul volto, gridò quasi a squarciagola “Morite!!!” per poi scagliare le due catene la cui punta era a mezz’aria sopra la sua testa contro i nemici.
A quel punto Roy seppe che era il momento di agire nonostante la ferita gli facesse ancora male, e proprio per questo si rivolse alla bionda e le disse “Io agguanto quella a destra, tu prendi quella a sinistra!”
“Cosa?” domandò confusa la ragazza.
Ma neanche il tempo di domandargli di che cosa stesse parlando che il diretto interessato scattò in piedi immediatamente e si lanciò letteralmente contro l’arma della nemica, senza avere alcuna paura delle conseguenze.
Inutile dire che per il Sottotenente era veramente pazzo, stava rischiando la vita in quel modo ed era certa che anche lui lo sapesse… tuttavia conosceva il Tenente, e sapeva che se agiva così doveva esserci un motivo, anche se la “missione” sembrava essere “agguantare le catene”…
Mustang non aveva mai tradito la sua fiducia, e proprio per questo scelse di non dubitare di lui nemmeno in quell’occasione e, con un’espressione molto seria, si lanciò anche lei a grande velocità verso l’avversaria, mirando a sinistra come le era stato chiesto.
La Potenziata trovò curioso quanto stavano facendo, ma non ci badò convinta che fossero solamente impazziti “Cosa avete intenzione di fare?! Siete dei deboli umani, contro dei poteri come i miei non potete fare nulla!!”
Dopodiché, quasi a voler incalzare quanto aveva appena detto, aumentò la velocità delle sue catene che si diressero ancora più velocemente contro i due agenti di polizia, che non stavano arretrando neanche di un centimetro.
Anzi, avevano un’espressione molto determinata mentre correvano, perché stavano aspettando l’occasione migliore per agire… occasione che si presentò proprio allora!!
*Adesso!!*
In quel preciso istante, le due catene furono a pochi centimetri dai due e questi ultimi, con prontezza di riflessi, si spostarono lui alla sua sinistra e lei alla sua destra, evitando in questo modo l’attacco dell’avversario…
Ma non fu tutto, dato che agguantarono la catena con entrambe le mani appena gli fu vicina e la punta li ebbe superati, stringendo la presa più che potevano e, in questo modo, arrestando l’avanzata dell’arma nemica!!
Jack Frost, che era ancora a terra con il petto sollevato, rimase perplesso dalla loro azione “Ma cosa…”
Alice invece si irritò non poco, al punto che digrignando i denti domandò “Cosa… Cosa diavolo state facendo?! Lasciatemi!!”
Cercò subito di dimenare le catene in modo da liberarsi dalla presa dei due poliziotti, ma nonostante tutto la loro presa era ben salda e potente, e non riuscì neppure a scalfirli nonostante tutti gli sforzi che stava compiendo.
I due d’altro canto stavano ponendo parecchia resistenza, al punto che dovettero digrignare i denti per cercare di resistere, visto che la Potenziata stava cercando di attirare a sé le catene e, di conseguenza, il movimento stava bruciando loro le mani.
Fortunatamente però, erano abituati a molto peggio, e proprio per questo resistettero, e Roy aggiunse pure “Al mio segnale, tiri più forte che può verso di lei, Sottotenente!!”
“D’accordo!!” si limitò a rispondere Riza.
L’albino era sempre più confuso, e mentre si stava rimettendo lentamente in piedi si stava domandando che cosa avessero intenzione di fare *Qual è il loro piano? Non capisco…* “VI HO DETTO DI LASCIARMI!!!”
La nera intanto aveva perso la pazienza, e senza perdere tempo bloccò la rotazione delle quattro catene che avevano ruotato fino a quel momento, scagliandole molto rapidamente contro i due agenti di polizia, che essendo fermi erano un facile bersaglio.
Tuttavia, Mustang non intendeva aspettare ulteriormente, e proprio per questo urlò “ORA!!”
Al suo grido, entrambi iniziarono a tirare verso sé stessi la catena che avevano agguantato, e, nonostante lo sforzo disumano che stavano facendo a causa della resistenza nemica, riuscirono a smuoverla leggermente.
Questo però provocò uno sbilanciamento nell’equilibrio della Potenziata, la quale per poco non finì addirittura per cadere a terra e dovette faticare non poco per continuare a reggersi a mezz’aria su quelle due catene.
“Ma che diavolo…” la ragazza era rimasta perplessa perché, oltre ad averla sbilanciata, avevano anche bloccato l’avanzamento delle sue quattro catene.
A quanto pareva, aveva perso il controllo per un momento sul suo corpo, e questo aveva consentito ai due poliziotti di interrompere il suo attacco prima che si abbattesse su di loro… e tra l’altro non avevano neanche finito.
“TIRA!!” gridò difatti il Tenente.
“SI’!!” urlò di risposta la giovane.
A quel punto, con tutta la forza che avevano in corpo, riuscirono a tirare completamente entrambe le catene che avevano agguantato, e questo provocò uno sbilanciamento ulteriore ad Alice, che non riuscì più a reggersi in piedi come prima!!
Come risultato, la giovane venne tirata in avanti e, non riuscendo più a mantenere la presa a terra, finì per cadere rovinosamente a terra di pancia con entrambe le mani in avanti e sbattendo violentemente contro il ghiaccio!!
Con uno sforzo immane, i due agenti avevano buttato giù un Potenziato!!
“Ahia, la faccia!!” gridò immediatamente la nemica.
Ella, nonostante avesse ancora tutte le catene fuori dal corpo dalla sua schiena, si stava contorcendo al suolo dal dolore mentre si toccava con entrambe le mani il volto, là dove aveva sbattuto più violentemente.
L’impresa che avevano compiuto sorprese non poco Jack Frost, che finalmente si era rimesso in piedi e, con un’espressione parecchio sorpresa e allucinata, aveva capito che cosa avessero compiuto, lodando così il loro comportamento.
*Ma certo! Hanno sfruttato il mio consiglio sulla sua debolezza a loro favore e, bloccando due delle sue catene, le hanno usate come arma impropria contro di lei per renderla inerme. Niente male davvero…*
La stessa Hawkeye fu soddisfatta del risultato, al punto tale che, mollando la presa dalla catena che cadde così al suolo, si voltò verso il suo superiore sorridente e gli disse “Complimenti per l’idea, Tenente. Io non ci avrei pens…”
Tuttavia, dovette fermarsi quando vide Roy cadere in ginocchio, con il sinistro alzato, mentre si reggeva con entrambe le mani la ferita ghiacciata sul fianco sinistro, digrignando i denti dal dolore e con gli occhi chiusi.
“Tenente!!” preoccupata, la bionda si avvicinò subito a lui, inginocchiandosi anche, con il sinistro alzato anche lei, per vedere le sue condizioni.
“Come sta? Si sente bene?” gli domandò a quel punto.
Lui però dovette confessare “Per niente. Il dolore è aumentato, temo di essermi sforzato più del dovuto. Maledizione…”
Così non andava per niente, urgeva un medico il prima possibile. Se non gli avessero fatto curare quella ferita il prima possibile, l’infezione bloccata dal ghiaccio avrebbe potuto riprendere il suo corso, e a quel punto…
No, non ci voleva neanche pensare.
Non gli avrebbe permesso di morire davanti a lei, per questo l’avrebbe portato subito al treno per farlo riposare, aveva combattuto anche fin troppo!!
Tuttavia, il combattimento era tutt’altro che finito.
Difatti, Alice era ancora a terra che si dimenava a causa del male che aveva appena provato, ma purtroppo lei era abituata al dolore a causa della passata esperienza con Fontaine, e di conseguenza la sensazione durò davvero poco…
Fu questione di letteralmente pochi secondi, prima che la ragazza si bloccasse, mentre era ancora a terra a pancia in giù e, con entrambe le braccia divaricare in avanti con i pugni chiusi, sollevasse lo sguardo per osservare a dir poco furente coloro che l’avevano ridotta così.
“Maledetti…” fu quello che biascicò molto debolmente.
Immediatamente, la ragazza provò ad aprire la mano destra con il preciso scopo di muovere le due catene che erano ancora al fianco dei due poliziotti, ed usarle in questa maniera per trapassarli al centro del petto ed ucciderli una volta per tutte…
Ma venne tempestivamente bloccata da Jack Frost, il quale, accortosi che il dolore le stava passando, si era fiondato all’istante contro di lei e, senza perdere ulteriore tempo, posizionò subito il bastone in mezzo ad uno degli anelli di cui era composta la catena!!
Lo impiantò anche sul terreno ghiacciato, in modo che quella catena non potesse essere mossa, ed anche per essere certo di avere un contatto perenne con una parte del suo corpo… cosa che gli garantiva un vantaggio considerevole!!
I due poliziotti, buttandola giù, gli avevano regalato quell’unico momento di apertura di cui aveva bisogno, e finalmente ce l’aveva in pugno, stavolta non aveva scampo e, proprio per questo, la osservava severamente dato che si trovava letteralmente davanti a lei.
“Non ti muovere!” fu quello che le disse.
Lei, di tutta risposta, digrignò i denti dal furore, come si permetteva di bloccarla in quella maniera? Proprio quando era ad un passo dalla vittoria per giunta!! Maledetto…
“Grrr lurido scocciatore…” biascicò debolmente la ragazza.
Il bianco però, di tutta risposta, affermò “Sei tu che mi hai costretto ad attaccarti. Fosse stato per me, non ti avrei mai fatto del male, lo sai bene…”
“Tsk, piantala di compatirmi!” si lamentò a quel punto Alice, abbassando la mano ed assumendo un’aria ancora più scocciata di prima “Non ho bisogno della tua pietà, te l’ho detto: questa è la via che ho scelto, e mi piace!”
“Davvero? Io mi rifiuto!!” controbatté tuttavia l’albino.
Non aveva però ancora finito, dato che, inginocchiandosi davanti a lei tenendo il destro alzato, provò a sorriderle dolcemente, per quello che poteva considerando quanto era appena accaduto tra i due, e cercò di spiegarle il suo punto di vista.
“Magari esternamente vuoi farci credere così, ma io ho vissuto le tue stesse esperienze e so che non è così. Un lato di te vorrebbe avere una vita normale, anche se il Concilio ci ha salvato la vita non desideri servirli per sempre. Vorresti essere indipendente, vorresti anche tu tornare alla tua vecchia vita, ne sono sicuro…”
Nonostante fosse convinto che quelle parole l’avrebbero fatta quantomeno riflettere, purtroppo per lui ciò non avvenne, in quanto la nera rispose immediatamente “Io e te abbiamo vissuto quest’esperienza ugualmente, ma ne siamo usciti cambiati. Credevo te ne fossi accorto col tempo!!”
Dopo qualche secondo di silenzio, in cui poté notare il ragazzo assumere un’aria quasi fredda mentre parlava, la ragazza, che continuava a rimanere a terra a pancia in giù con un’aria quasi alterata, continuò a spiegare.
“Abbiamo sempre avuto caratteri differenti, e questo ha fatto sì che sviluppassimo il trauma in maniera differente. Io ho voluto sfruttare le nostre disgrazie per diventare più forte e aiutare i miei salvatori, questa è la strada che ho scelto perché adoro la violenza e infliggerla agli altri. Tu potresti dire la stessa cosa?”
Davanti a quella domanda, Jack Frost dovette rispondere sinceramente dopo un paio di secondi di silenzio “… No…”
“Esatto. Io e te siamo diversi e lo saremo sempre, è inutile che cerchi di vedere te stesso in me!” concluse a quel punto la nera, quasi volendo distogliere lo sguardo dall’albino per non doverlo guardare negli occhi mentre parlava, anche se mantenendo comunque l’aria dura che aveva.
Nonostante nel suo cuore volesse che non fosse così, il Potenziato sapeva che purtroppo aveva ragione, e il combattimento che avevano affrontato poco prima stava a dimostrare che per sfortuna il carattere della sua ex amica era quello, e non sarebbe mai cambiata…
Questo però lo poneva in una gran brutta situazione. Lei non aveva attaccato fino a quel momento perché lui aveva mantenuto con la mano destra la presa sul bastone che era sempre lì, e sapeva che un suo singolo movimento sbagliato le sarebbe costato caro con l’arma troppo vicina alla sua catena.
Arrivati a quel punto però, le alternative non esistevano, e forse proprio per questo il ragazzo abbassò il volto sconsolato, chiudendo anche gli occhi per alcuni secondi pensando a quello che un tempo la compagna era e poi a ciò che era diventata.
Circa cinque secondi dopo, Jack Frost riaprì gli occhi e, osservando la Potenziata con uno sguardo malinconico, affermò “Allora non mi lasci scelta… mi dispiace molto…”
“Bugiardo!”
Anche se sembrava averlo attaccato con quella parola, in verità Alice, pur essendosi voltata ad osservarlo, aveva parlato normalmente, come se in teoria avesse accettato il suo destino da quando l’albino aveva provato a convincerla che loro due erano rimasti simili.
Certo che desiderava colpirlo, l’avrebbe desiderato più di ogni altra cosa in quel momento, ma purtroppo aveva le mani legate, fino a quando il ragazzo aveva un contatto fisico contro di lei poteva fare ben poco tecnicamente...
Difatti, senza perdere tempo, la parte della catena toccata dal bastone cominciò lentamente a ghiacciare, ed esso si espanse molto rapidamente per il resto della catena, fino ad arrivare quasi alla schiena della giovane…
Ma proprio lì accadde qualcosa di strano!!
La ragazza fece all’improvviso un ghigno malefico e, con grande rapidità, la catena che si stava congelato e che stava per portare il ghiaccio sul suo corpo si staccò d’un tratto dalla schiena della giovane!!
Appena lo ebbe fatto, la nera compié un balzo all’indietro facendo leva su entrambe le mani e si distanziò in questo modo dall’avversario, il quale ovviamente ci rimase di stucco dall’azione che aveva appena compiuto.
*Ma cosa… credevo che non potesse staccarsi le catene dal corpo!!*
“Ti è piaciuto?” affermò a quel punto la ragazza, subito dopo essere atterrata in piedi e continuando a sorridere malignamente “Sono una Nessuno, anche se non ho mai staccato le catene dal mio corpo non significa che non potevo farlo!!”
In verità, non voleva ammettere all’avversario che aveva fatto un esperimento. Non era sicura di poterci riuscire, motivo per cui non l’aveva fatto quando i due poliziotti l’avevano strattonata, ed aveva voluto tentare il tutto e per tutto quando aveva rischiato la sconfitta.
In teoria c’era riuscita, ma non perfettamente.
Lei era una Nessuno diversa da Xigbar e Marluxia in quanto era stata potenziata in maniera differente e con metodi poco ortodossi, difatti, nel punto esatto in cui si era staccata la catena si era creato un piccolo buco da cui aveva iniziato a sanguinare.
Niente di grave, non era una ferita mortale, ma alla lunga avrebbe potuto provocarle un’infezione se non fermato in tempo… ma tanto la ragazzina, arrivata a quel punto, aveva intenzione di concludere il duello immediatamente!
Difatti, con ancora sette catene che levitavano a mezz’aria sopra alla sua testa e sempre collegate alla sua schiena, ella affermò “Devo ringraziarti, mi hai dimostrato che posso spingermi oltre i limiti ed usare capacità che fino a poco fa credevo impossibili per me. E so già come farlo… dandoti una morte veloce ed indolore!!”
A quel punto, senza neanche attendere la replica del giovane, fece partire in quarta le sue catene contro il bianco, tutte e sette e con la punta diretta contro il suo petto, in quello che poteva essere definito un attacco decisivo e letale.
Jack Frost, che era rimasto in ginocchio per tutto il tempo, non poté fare a meno di digrignare i denti e stringere il pugno sinistro dalla rabbia, era di nuovo punto e daccapo e non era cambiato nulla dall’intervento dei due agenti…
O forse no?
Solo in quel momento si accorse che, in realtà, qualcosa in più c’era… e si trattava della catena che Alice si era staccata poco prima!!
Era ancora congelata ed era a terra alla sua destra, con il bastone ancora conficcato in uno dei suoi anelli per tenerlo fermo. Forse, anche se le sue energie erano diminuite drasticamente, non era ancora finita del tutto la battaglia, aveva un ultimo asso nella manica da giocare…
*… Tentare non nuoce di sicuro…* pensò a quel punto l’albino con un’aria molto determinata. “SEI FINITO!!!” gridò la nera, che era sicura di vincere perché il ragazzo non aveva alzato nessuna barriera di ghiaccio in sua difesa e non era neppure scappato…
E invece il Potenziato, con una mossa rapida e decisa, spostò rapidamente il suo bastone da destra verso sinistra, dopo averlo disincastrato dal ghiaccio, e si portò dietro anche la catena di ghiaccio che colpì in questo modo tutte e sette le punte che si erano dirette contro di lui!!
L’attacco fu talmente inaspettato che tutte e sette le catene, dopo essere state colpite, finirono per conficcarsi sul terreno ghiacciato a causa della spinta provocata dall’arma contundente adoperata dal bianco.
Inutile dire che, davanti a quell’azione dell’ex compagno, la ragazza rimase a dir poco attonita, al punto tale che spalancò gli occhi e, dopo aver arretrato di un passo, si lamentò puntandogli contro il dito destro.
“COSA?! Ma questo non è valido!! Quella è la mia catena!!”
Agitava il braccio sopra e sotto, proprio come una bambina, si vedeva che mentalmente non era molto cresciuta a causa delle esperienze passate, bastava pensare che la sorpresa era stata talmente grande in lei che neanche aveva pensato ad una controffensiva…
Almeno all’inizio, dato che poi, tornando in sé dopo pochi secondi di panico, digrignò i denti e sostenne “E va bene, adesso hai davvero esagerato!!” e fece per utilizzare di nuovo le sue catene per un altro attacco…
Ma stavolta venne anticipata dall’albino che, prima che potesse fare qualsiasi cosa, agitò di nuovo il suo bastone facendo in modo che la catena, che era ancora alla sua mercé in quanto con il bastone non aveva mai mollato la presa da esso, si avventasse dritta contro la Potenziata!!
In questo modo, la giovane si beccò una frustrata dritta contro la guancia destra, talmente forte che la scaraventò a terra a pancia in su a diversi metri di distanza, sortendola anche a causa del colpo appena subito.
Mentre finiva a terra, la giovane digrignava i denti, sia dal dolore che dall’umiliazione appena subita. Si era lasciata prendere dal panico quei pochi secondi che erano stati sufficienti al nemico per coglierla di sorpresa, che onta…
E non fu ancora finita, dato che Jack Frost la vide come la sua occasione e, senza perdere tempo, mollò la presa dalla catena di ghiaccio, lasciando che cadesse al suolo, e sfruttò il suo bastone per creare una sorta di sci di ghiaccio che lo conducesse dall’ex amica.
In questo modo, mentre Alice cadeva al suolo, il bianco ebbe il tempo necessario per avvicinarsi a lei più velocemente che poteva e, nell’esatto momento in cui fu al suo capezzale quando fu caduta al suolo a pancia in su, immobilizzarla.
A tale scopo, le piazzò la punta del suo bastone dritto contro lo stomaco, il tutto mentre con il piede destro la teneva ferma sul petto, impedendole in questo modo di muoversi dato che sapeva che a livello fisico lui le era superiore.
Il momento di stordimento della ragazza finì quando il giovane la ebbe bloccata al suolo, difatti, dopo un iniziale dolore per il modo violento con cui aveva poggiato entrambi sul suo corpo, iniziò subito a lamentarsi digrignando i denti dal furore.
“CHE COSA DIAVOLO STAI FACENDO?! LASCIAMI ANDARE SUBITO!!!”
Mentre gridava queste parole, la nera aveva iniziato ad agitare le gambe come una forsennata e, con le mani, stava cercando di fare forza sul bastone in modo da toglierselo di torno, dato che era il più pericoloso dei due e lo sapeva bene.
Davanti a quella scena, Jack Frost non poté fare a meno di provare compassione per colei che aveva davanti. Avrebbe potuto evocare altre catene ed attaccarlo, ed invece era lì che si dimenava come una bambina capricciosa.
Riusciva a mantenere l’autocontrollo solo quando era in vantaggio, quando passava in svantaggio ecco che emergeva la bambina spaventata ed impaurita che aveva conosciuto quando erano entrambi prigionieri di Fontaine.
Poteva comprendere perché si sentisse così, avevano affrontato il trauma in maniera diversa a causa della loro personalità diversa… ma nonostante tutto, anche se pure lei era una delle vittime delle circostanze, non poteva lasciarla andare.
Doveva fermarla, ed a tale scopo avrebbe fatto ciò che stava per fare prima, e stavolta per davvero…
“… Ti chiedo scusa, amica mia…”
Appena ebbe terminato di pronunciare quelle singole parole, ecco che il ghiaccio cominciò a partire dalla punta bassa del suo bastone, coprendo in questo modo la parte di stomaco della ragazza che stava toccando e poi diffondendosi nel resto del corpo.
Aveva evitato di diffondersi anche sul piede del ragazzo perché Jack poteva controllarlo, e di conseguenza avrebbe ricoperto unicamente la Potenziata, la quale nonostante tutto stava continuando a dimenarsi come un’ossessa.
Anche se sapeva che, arrivati a quel punto, c’era ben poco che poteva fare, stava continuando a mostrare resistenza, ad ulteriore dimostranza che quella di prima era stata unicamente una scenata per distrarlo e staccarsi la catena dalla schiena.
Il ghiaccio fu molto rapido e, partendo dallo stomaco e dal petto, cominciò a diffondersi sulle gambe, sulle braccia e sul collo. Ormai stava ricoprendo del tutto la ragazza, la quale non aveva scampo ormai.
La sua rabbia in quel momento era talmente grande che, pur consapevole che stava per essere congelata del tutto e quindi stava per perdere il combattimento, volle comunque urlare un’ultima frase di sfogo e frustrazione.
“IO TI ODIOO!!!!!”
Furono le ultime parole che riuscì a dire con un’espressione a dir poco furente, prima che il ghiaccio ricoprisse del tutto il suo corpo, volto compreso, e la intrappolasse dentro una sorta di statua di ghiaccio che non le lasciava alcuna via di scampo.
Frost, a quel punto, poté togliere sia il bastone che il piede dal petto dell’avversario, cominciando così ad osservare il corpo di lei ormai bloccato nel ghiaccio e reso inerme da un attacco tanto semplice quanto letale.
Era stata dura, aveva faticato… ma finalmente aveva messo fuori causa la sua ex compagna di sventure!!
Non era stato facile per lui, gli era costato tantissimo doverlo fare visto che aveva vissuto le sue stesse esperienze e poteva essere considerata una vittima, ma non gli aveva lasciato alcuna scelta e si era visto obbligato.
Rappresentava un pericolo per tutti, ed era felice di essere riuscito a bloccarla prima che potesse commettere qualche omicidio di un innocente, visto quanto amava il suo potere ed usarlo contro gli altri indistintamente.
Per essere sicuro che fosse finita, l’albino decise anche di girare il corpo congelato dell’ex amica e, con il bastone, sfruttare il fatto che le catene attaccate alla sua schiena fossero di ghiaccio per romperle ad una ad una, lasciando solamente l’appiglio che fuoriusciva dalla schiena.
Sapeva che non serviva a molto, in fondo poteva creare quante catene voleva, ma almeno così avrebbe dovuto ricrearle da zero e non usare quelle che erano già fuori per attaccare di nuovo, sperando che il ghiaccio resistesse il tempo necessario per rendere inerme Alice definitivamente.
*Adesso è finita…*
Con la situazione risolta in via definitiva, il Potenziato tirò un sospiro di sollievo e, piegando leggermente in avanti il petto, iniziò ad ansimare a causa della fatica con cui aveva concluso quel combattimento davvero sfiancante.
Toccandosi anche il ginocchio sinistro con la suddetta mano, il suo sguardo si posò sulla posa con cui l’ex compagna era stata congelata… quella di un bambino lamentoso che stava cercando di togliersi qualcosa di pesante che aveva sullo stomaco.
Buffo che proprio lei, che aveva comportamenti così infantili, fosse stata sconfitta proprio in quella posa…
A quel punto però, ecco che la ferita che gli aveva inferto all’inizio del loro combattimento iniziò a farsi sentire anche da lui e, dopo aver strabuzzato gli occhi, fu obbligato a toccarsi con la mano sinistra il suddetto fianco, là dove era ferito.
*Maledizione, il trattamento di ghiaccio sta iniziando a non avere più effetto…*
Lui era riuscito a resistere più di Mustang in quanto aveva bloccato l’emorragia con il ghiaccio appena la ferita era stata inferta, ma non sarebbe potuto durare per sempre in quelle condizioni e lo sapeva benissimo.
Fortunatamente però… “Anche tu stai iniziando ad accusare il colpo, eh?”
Sentendo quella domanda, Jack Frost si girò alla sua sinistra, sempre tenendosi il fianco ferito, e poté vedere Hawkeye che, con grande sforzo, stava reggendo Mustang con il suo braccio destro posto dietro il suo collo e tenuto fermo con la mano destra.
Il Tenente si stava tenendo il fianco sinistro con la suddetta mano, e inoltre aveva anche gli occhi chiusi e stava digrignando i denti dal dolore, segno che aveva bisogno di cure urgentissime e che non poteva resistere ancora per molto.
Vedendo il tutto, il bianco si limitò a dire “Già, purtroppo è così…”
“Allora prendi la tua amica e torniamo subito al treno!” affermò allora la ragazza.
Il Potenziato rimase sorpreso nel sentire che aveva nominato la loro ex nemica, al punto che assunse pure un’aria parecchio perplessa, quasi come se avesse visto un fantasma. Era sua intenzione in effetti portarsela dietro, ma non avrebbe pensato che l’iniziativa sarebbe partita da lei…
Riza si spiegò subito sostenendo “Da quello che ho capito è ancora viva, quindi lasciarla qui incustodita potrebbe permettere ai nemici di liberarla, così ce la troveremmo di nuovo tra i piedi. È questo che vuoi?”
Oh, ora si spiegava tutto. La sua non era compassione, ma semplice precauzione.
A lui però andava bene così, e difatti rispose “… No. Hai ragione…”
Dopodiché, seguendo il suggerimento dell’agente, Jack, che a differenza del nero poteva ancora camminare con le sue gambe, si inginocchiò e prese Alice congelata sotto al braccio destro, quello con cui continuava a reggere il bastone.
Poi, rimessosi in piedi, cominciò subito ad incamminarsi in direzione del treno che in quel momento era difeso da Franky e Rei, dato che da lì riuscivano a vederlo e quindi avevano la direzione dove poter andare.
Naturalmente la poliziotta, vedendolo avviarsi senza neanche rivolgerle la parola, non se la prese, ben consapevole di cosa potesse star provando in quel momento, e cominciò ad avviarsi anche lei in quella direzione.
Non era facile camminare portandosi dietro un uomo ferito, ma fortunatamente Roy non aveva ancora perso conoscenza e, grazie a ciò, poteva muovere i piedi da solo aiutando in questo modo la bionda a trasportarlo senza fatica.
In quel momento però ad Hawkeye interessava soprattutto chiarire una cosa, un piccolo dettaglio che poteva essere magari insignificante per alcuni, ma non per lei, non vedendo quanto la polizia aveva fatto poco…
Proprio per questo, con un’espressione molto abbattuta, la ragazza incamminandosi provò a dire a Jack Frost “… A proposito…”
Il ragazzo stava camminando poco più avanti di lei, e di conseguenza era riuscito a sentirla e si era voltato alla sua sinistra per poterla vedere, mentre però continuava ad incamminarsi in modo da non essere un facile bersaglio.
Lei a quel punto, mantenendo il volto basso e l’espressione crucciata, affermò “… Scusami…”
Dopo qualche secondo in cui il giovane la osservò incuriosita, lei si spiegò meglio “… Scusami se in tutti questi anni non siamo riusciti a trovate te e la tua amica. Se la Polizia vi avesse trovati in tempo, forse non saresti stato obbligato a congelarla…”
Si sentiva in colpa per quanto Frost aveva dovuto fare alla sua ex amica, riteneva che fosse colpa delle forze dell’ordine che non avevano fatto il possibile per aiutarlo, e dato che lei ne faceva parte la colpa era anche sua…
Tuttavia, con un dolce sorriso sulle labbra, Jack rispose subito “Il Concilio aveva dalla sua parte il Comandante della Polizia, anche volendo non sareste mai riusciti a trovarci perché loro ve l’avrebbero impedito. Voi non avete colpe, non sentitevi in dovere nei miei confronti…”
Le parole pronunciate dal ragazzo sorpresero non poco la poliziotta, la quale, mentre continuavano a camminare, sollevò lo sguardo per osservare a dir poco perplessa il giovane che era sorridente e quasi spensierato nonostante tutto.
Non sapeva se fossero solo parole per tirarla su di morale o stesse dicendo il vero, però che Raoul era dalla parte di Xehanort era vero, e probabilmente aveva ragione sotto questo punto di vista. Non gli avrebbero mai permesso di trovarli…
Questa consapevolezza sembrò tirare su parzialmente di morale la ragazza, la quale a quel punto provò a replicare lei stessa con un sorriso ed annuendo, prima di proseguire la sua avanzata senza più battere ciglio.
Anche l’albino tornò a guardare avanti ed a camminare senza più voltarsi. In realtà credeva fermamente in quanto aveva detto, la polizia non aveva colpe se gli Illuminati avevano le mani in pasta dappertutto, gli onesti non avrebbero potuto fare nulla neanche volendolo.
Così tutti e due, portando rispettivamente una congelata ed un ferito, proseguirono a camminare in direzione del treno, dopo una battaglia che li aveva feriti sia nel corpo che nell’anima e che li aveva messi a dura prova.
Avevano combattuto duramente… ma avevano vinto!!

Mentre all’interno del Palazzo Presidenziale Altair ha cominciato a combattere contro il suo vecchio maestro Al Mualim ed Ezio sta continuando il suo duello con Marluxia, Lorenzo, Danilo e Capitan America hanno deciso di separarsi per andare a cercare i loro bersaglio ed all’esterno, finalmente, Jack Frost è riuscito a sconfiggere la sua ex compagna Alice con l’aiuto di Mustang ed Hawkeye. Lentamente, la guerra tra la Comunità e gli Illuminati si sta avviando verso la fine…


Vi è piaciuto questo cinquantasettesimo Capitolo?
Sperando che non mi linciate per aver fatto il Capitolo troppo lungo XD spero che l’abbiate comunque apprezzato visto che era davvero pieno di eventi ed anche di fatti abbastanza importanti per la trama principale :).
Anche in questo caso non ci sono state nuove aggiunte all’interno del Capitolo, né dalla parte dei personaggi né dalla parte delle opere, e di conseguenza la lista rimane invariata come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (? Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (? Anni).

Vi anticipo già che la prossima volta, grazie al prossimo chap della fic prequel, potrò finalmente svelare le piccole età di Alien e Predator… piccolo spoiler u.u XD ;).
Parlando del Capitolo, all’inizio avete potuto vedere che il Capitolo è ricominciato là dove si era interrotto lo scorso, ossia al combattimento tra Altair ed Al Mualim, e spero che abbiate apprezzato lo scambio tra i due sia fisico che a parole, visto che era un momento importante anche per la trama principale della fic :).
Sulla parte riguardante Ezio e Marluxia, ed anche quella riguardante i Grim… beh, diciamo che era anche ora che mostrassi che fine avevano fatto pure loro, mettiamola così u.u XD ;).
Come ultima cosa, FINALMENTE la battaglia contro Alice si è conclusa!!
Era da una vita che andava avanti, era stata addirittura una delle prime ad iniziare, e direi che era anche ora che come match trovasse la sua conclusione XD e spero che la fine dell’incontro vi sia piaciuto alla fin fine :).
Non credo ci fosse altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per tutto il vostro supporto alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 18 Febbraio per il nuovo Capitolo della Fan Fiction dove terminerà un altro combattimento che dura da tantissimi Capitoli!! :)
   
 
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