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Autore: ali04    26/01/2020    5 recensioni
Gli dei del Monte Olimpo raggiungono una piccola isola nel Mar Giallo per portare a termine una missione: ritrovare Eros, il dio dell'amore, rapito da Crono e dai Titani e nascosto tra i mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15. Quindici
(πέντε καὶ δέκα)



La notte sembrava non finire mai. Baekhyun continuava a guardare l’ora, addormentarsi, svegliarsi, guardare l’ora…
Sapeva di essere nervoso per ciò che aveva da poco scoperto e sapeva di essere troppo agitato per addormentarsi. Temeva di aver accettato di andarsene troppo presto dalla casa sulla scogliera: avrebbe dovuto avere il tempo di fare tutte le domande che lo assillavano.
Domande che avevano deciso di aggredirlo proprio durante la notte, perciò dormire bene era fuori questione.
Provò a segnarne mentalmente il più possibile: il giorno dopo le avrebbe fatte a Chanyeol.
Stava finalmente per riaddormentarsi, quando un leggero rumore lo fece irrigidire. Provò ad ascoltare se si ripeteva e, quando effettivamente fu così, si mise a sedere sul letto. Il rumore non si sentì più, ma un’ombra apparve dietro la tenda che si muoveva grazie alla brezza della sera.
Baekhyun si maledisse per non aver chiuso la finestra e pregò che il malintenzionato non gli facesse troppo male.
Ma quando l’ombra rivelò due paraboliche orecchie, il ragazzo sussultò e saltò giù dal letto.
- Che fai? Mi spii adesso? - chiese scostando la tenda e scoprendo a chi apparteneva la misteriosa ombra.
Chanyeol sorrise: - Sbagliato, piccolo sonnambulo, passavo di qui per caso e così…
Il ragazzo alto si avvicinò di più al davanzale: non doveva nemmeno mettersi in punta di piedi per essere alla stessa altezza della finestra del primo piano. Indossava la stessa felpa che gli aveva visto quella mattina e, anche se non era minimamente bagnato, Baekhyun intuì che tornava da una nuotata grazie al sorriso enorme che gli illuminava il viso.
- Certo, passavi di qui per caso alle tre di notte. - protestò, ma poi si appoggiò con le braccia al davanzale - Cosa ci fai qui?
- Sono venuto a controllare che tu stessi bene. E che non avessi già fatto le valige.
Baekhyun ridacchiò, scuotendo la testa: - Punto primo: fare le valige per andare dove? Punto secondo: non mi spavento così facilmente.
Dalle labbra di Chanyeol uscì una risatina: - Non direi che facile sia l’aggettivo adatto a ciò che hai scoperto.
- Hai ragione, ma dimentichi che buona parte di ciò che mi avete detto io l’avevo già intuita. Certo, credevo di essere diventato pazzo, ma avevo dei sospetti su di voi.
- Sei un bravo investigatore - commentò Chanyeol - Bene, visto che è tutto a posto me ne vado e ti lascio dormire.
Baekhyun sentì un improvviso brivido lungo tutto il corpo: non voleva che Chanyeol se ne andasse già via, voleva parlare ancora con lui.
- Aspetta. - lo fermò, afferrandolo per la manica della felpa.
E ora? Doveva ammettere ad alta voce che voleva rimanesse ancora lì?
Per sua fortuna, Chanyeol sembrò intuire i suoi pensieri, perché sorrise e afferrò il bordo del davanzale: - Spostati, salto dentro.
- Attento a non farti male.
Il ragazzo non aveva nemmeno finito la frase, che Chanyeol era già entrato e si guardava intorno.
- Sei agile. - commentò e il più alto sorrise.
- Pensi forse che il dio Poseidone sia un ragazzone alto e scoordinato?
Baekhyun non rispose e Chanyeol si voltò a guardarlo: - Forse è ancora troppo presto per fare battute del genere.
- No - il ragazzo andò a sedersi sul letto - Ora puoi parlare senza doverti trattenere. Ora puoi essere te stesso.
Chanyeol si sedette accanto a lui gli prese la mano. Baekhyun arrossì e ringraziò il buio della stanza che lo nascondeva. Poi però si rese conto che indossava uno dei suoi pigiami preferiti, quello con i panda, e si maledisse per essersi fatto vedere così infantile.
- Credimi se ti dico che non vedevo l’ora di poter essere davvero me stesso con te. Mentirti, parlare a monosillabi, omettere informazioni… tutto ciò mi era odioso. Ora invece non devo più mettere un freno a ciò che dico o faccio. Almeno quando sono con te.
- Devi fidarti di me, non dirò nulla e dalla mia bocca non sfuggiranno cose che potrebbero mettervi in pericolo. - ribadì Baekhyun.
Il suo tono deciso fece sorridere Chanyeol, che poi allungò una mano per sforargli la guancia con le dita.
- Perché eri ancora sveglio a quest’ora?
- E tu perché passavi di qui per caso? - chiese a sua volta Baekhyun, facendo le virgolette in aria sull’ultima parola.
Chanyeol ridacchiò e si alzò: - Volevo essere certo fossi a letto e non in giro per l’isola. Ho tenuto d’occhio la scogliera, ma avevo lo stesso paura fossi da un’altra parte.
Baekhyun annuì e poi fu il suo turno di rispondere: - Non riuscivo a dormire. Quello che mi avete detto è incredibile e non posso fare a meno di pensarci e cercare di dare un senso a tutto ciò che è successo finora.
Chanyeol fece un passo verso la scrivania di Baekhyun, dov’era posato il suo computer.
- Hai cercato informazioni?
- No. - il ragazzo abbassò lo sguardo - Mi avevi detto di non farlo e non l’ho fatto. Ma voglio che tu mi racconti la tua storia.
- Ci vorrebbero anni.
- Va bene, allora solo le cose più interessanti.
Baekhyun ridacchiò, ma quando Chanyeol si voltò a guardarlo, la risata gli morì in gola. Il ragazzo alto era serio e visibilmente nervoso.
- Le più interessanti sono anche le più orribili. Non voglio che tu le sappia.
- D’accordo - disse Baekhyun, alzandosi a sua volta - Dimmi altre bugie. È così che vuoi continuare?
- Io non… - Chanyeol fece scorrere le dita tra i capelli scuri, frustrato - Non voglio mentirti, ma sono un dio dell’Olimpo. Non è che siamo famosi per le nostre opere caritatevoli.
- Hai ragione - Baekhyun gli prese la mano - Ma pensi che non terrò in considerazione il fatto che sei un dio? Non sono uno sprovveduto, conosco già alcuni miti su Poseidone. È vero, di certo non resterò indifferente a ciò che mi dirai, ma non scapperò urlando.
Finalmente le labbra di Chanyeol si piegarono in un piccolo sorriso: - Un tempo molti mortali ci adoravano, nonostante tutto ciò che facevamo.
- Mi avresti visto bene nell’antica Grecia? - scherzò Baekhyun, per smorzare l’atmosfera cupa che si era creata.
- Oh certo, saresti stato perfetto. Un fanciullo bello come te avrebbe fatto battere molti cuori. Anche con addosso un pigiama con i panda.
Baekhyun arrossì di colpo e scattò verso il letto, rintanandosi sotto le coperte.
- Quale pigiama con i panda?
Chanyeol scoppiò a ridere, ma si controllò subito per non svegliare i genitori del più basso.
- Fammi posto. - disse, provando a spostare un lembo della coperta.
Baekhyun però la tenne stretta: - C-come?
- Dai, Baek, vengo sotto le coperte con te.
- Non credo proprio!
Chanyeol rise e, lasciata la coperta, si tolse la felpa rivelando il suo petto nudo.
- Cosa stai facendo? - chiese Baekhyun, con il viso rosso fuoco.
- Non vorrai che dorma vestito.
- Ma non serve che ti spogli!
Chanyeol non lo ascoltò e si sbottonò i pantaloni: - Hai per caso un pigiama con i panda da prestarmi?
Baekhyun sbuffò: ovvio che non aveva un pigiama della misura di quel gigante.
Chanyeol restò in boxer e, approfittando della distrazione di Baekhyun, si infilò sotto le coperte.
- Pensa cosa dirà Luhan quando scoprirà che hai dormito con me.
- Non dirà nulla, perché non lo scoprirà - sbottò Baekhyun, ma in quel momento si ricordò di una cosa - Cosa ha intenzione di fare Sehun con lui? Insomma… Sehun è Apollo.
- Grazie per avermelo ricordato.
- Smettila, dico davvero! Luhan è il mio migliore amico, non voglio che soffra.
Chanyeol sospirò, ma non rispose. Baekhyun si girò di lato, per poterlo guardare meglio.
- Chanyeol?
- Luhan è esattamente ciò che è sempre piaciuto ad Apollo. È bellissimo, androgino, malizioso…
- E allora cosa c’è che non va?
- C’è che gli amori mortali di Apollo non sono mai finiti bene. Giacinto, Ciparisso… la loro morte ha fatto soffrire molto Apollo. Non so se sia la spiegazione del perché stia tenendo a distanza Luhan, ma sarei pronto a scommetterci.
Baekhyun restò in silenzio, perso nei suoi pensieri. Ora aveva tutto senso.
Sehun, o meglio Apollo, aveva visto i suoi amanti mortali morire tragicamente e il suo era solo un modo per proteggere Luhan.
- E tu, spero ti sia andata meglio con gli amori mortali.
Chanyeol tenne gli occhi fissi al soffitto e non rispose. Nella sua mente era in corso una battaglia: quanta verità poteva dire a Baekhyun? Doveva essere completamente onesto o tralasciare qualcosa?
- Credo che i miei amori non siano un argomento di cui parlare ora.
- Ma almeno puoi dirmi quanti ragazzi hai amato?
Chanyeol voltò finalmente la testa verso di lui e Baekhyun abbassò lo sguardo, incapace di reggere quello del più alto.
- S-se non vuoi rispondere non…
- Nessuno.
Quella semplice parola sorprese Baekhyun, che guardò il ragazzo accanto a lui.
- Cosa?
- Mi hai chiesto quanti ragazzi ho amato. Beh, nemmeno uno. Nonostante tutti gli altri dèi abbiano amato dei ragazzi e la cosa fosse anche parecchio di moda nell’antica Grecia, io non l’ho mai fatto.
- Perché? - chiese ancora Baekhyun, sempre più confuso.
- Non c’è un motivo in particolare. Semplicemente il mio interesse è sempre stato catturato dalle mortali, le semidee, le ninfe…
- Wow, che lista.
Chanyeol sorrise dolcemente: - Tu sei il primo ragazzo che ha fatto battere questo mio antico e divino cuore. La cosa ha sorpreso anche me, credimi, ma più ti conoscevo, più mi rendevo conto che eri assolutamente perfetto.
- Io non sono affatto perfetto - ribatté Baekhyun, evitando di guardare gli occhi scuri che aveva davanti - Sono un ragazzino normale che fa cose normali, tipo andare a scuola, uscire con gli amici, rischiare di annegare…
Chanyeol allungò una mano e la posò sulla guancia di Baekhyun. Quel contatto convinse il più basso a non tentare più di evitarlo e incatenò gli occhi ai suoi.
- Tu sei un ragazzino normale, ma sei anche sveglio, intelligente, divertente, dolce, altruista, amichevole e incredibilmente bello.
- Smettila di dirlo. - bofonchiò Baekhyun, in imbarazzo.
- Sai, l’ultima volta che è nato un mortale bello come te è scoppiata una guerra durata dieci anni. Sono morte moltissime persone a causa di quella bellezza, l’Olimpo si è diviso e quelle leggende sono tramandate ancora oggi.
- Stai parlando di…
- Elena di Troia, la donna più bella del mondo intero.
Baekhyun sorrise, in imbarazzo: - Non puoi paragonarmi a lei. Io non sono così bello.
- Hai per caso visto Elena? Perché io sì e credimi se ti dico che la tua bellezza eguaglia la sua.
Baekhyun non sapeva davvero cosa dire. Quello che Chanyeol gli aveva appena fatto non era un complimento convenzionale, ma nella sua stranezza era il più bello che avesse mai ricevuto.
Senza pensarci troppo e darsi il tempo di cambiare idea, si piegò avvicinando il viso a quello del più alto e posò le labbra sulle sue.
Fu un contatto appena accennato e il ragazzo lo interruppe quasi subito. Ma quando i suoi occhi incontrarono di nuovo quelli di Chanyeol, sembrò che i freni inibitori di entrambi fossero scomparsi.
Chanyeol infilò le dita tra i capelli di Baekhyun e lo attirò nuovamente a sé, impedendogli con la sua presa di spostarsi di nuovo. Non che Baekhyun ci avrebbe provato, comunque.
Il contatto di poco prima si era trasformato in un bacio passionale e Baekhyun si sentiva come se la sua mente non riuscisse a frenare il suo corpo. Erano soli, in un letto, e Chanyeol era praticamente nudo. Doveva fermarsi.
Ma ogni volta che pensava di farlo, il suo corpo e il suo cuore glielo impedivano.
Non sapeva quanto quel bacio fosse durato, ma quando a malincuore si separarono, erano entrambi senza fiato. Era evidente che Chanyeol si tratteneva a fatica dall’andare oltre e liberare Baekhyun da quel ridicolo pigiama, ma il rispetto che nutriva per il ragazzino lo fece desistere.
Lasciò che posasse la testa sul suo petto e che si addormentasse, finalmente senza pensieri che gli ronzavano nella mente.
Rimasto sveglio, Chanyeol ripensò ai suoi numerosi amori passati e si rese conto che ciò che provava per Baekhyun non era minimamente paragonabile alla semplice attrazione o alla brama di possedere che aveva provato in quelle occasioni.
Si chiese se fosse davvero quello l’amore di cui parlava tanto Afrodite.
E si chiese cosa sarebbe successo se non fossero riusciti a trovare Eros.
 
***
 
- E non dimenticate la raccolta fondi per la pulizia della spiaggia. Non vorrete che le nostre bellissime spiagge si riempiano di rifiuti, vero?
La voce squillante di Sunyoung superava anche il vociare dei ragazzi che riempivano l’atrio dell’università. La ragazza stava distribuendo a tutti un volantino e Baekhyun non riuscì a scappare abbastanza velocemente.
- Byun Baekhyun - la ragazza lo chiamò e gli allungò un volantino - La raccolta fondi.
Conosceva Sunyoung dall’asilo, anche se lei era un anno più grande, ma non avevano avuto molte occasioni per stringere amicizia. La ragazza era interessata a tutte le attività dell’isola e molte erano organizzate da lei, come appunto la raccolta fondi per tenere pulite le spiagge.
Baekhyun ammirava il suo lavoro, ma la sua pigrizia vinceva sulla voglia di fare volontariato.
- Va bene, Sunyoung, farò una donazione. - disse, per liberarsi velocemente di lei.
Ma la ragazza decise di seguirlo.
- Byun Baekhyun, per una volta potresti venire ad aiutare. Sai, un pomeriggio di lavoro comune e la spiaggia sarebbe pulita e…
- Ehi, piccolo sonnambulo!
Baekhyun si voltò di scatto verso Chanyeol, che si stava avvicinando a grandi passi, e provò a fargli capire con lo sguardo di voltarsi e andarsene, ma il ragazzo alto non colse il suo avvertimento.
- Park Chanyeol! - esclamò Sunyoung e mise un volantino davanti al suo naso - Vuoi anche tu offrirti volontario per pulire le spiagge?
Il ragazzo alto afferrò il volantino perché la ragazza lo teneva così vicino ai suoi occhi che per lui era impossibile leggerlo.
- Da casa tua si vede la spiaggia, no? Pensa che brutto spettacolo trovarla ricoperta di rifiuti.
Chanyeol sorrise accondiscendente e afferrò la mano di Baekhyun, senza preoccuparsi che lei vedesse quel gesto: - Ammiro davvero tantissimo il vostro lavoro, continuate così!
- Ma…
La ragazza non fece nemmeno in tempo a protestare, che Chanyeol si era già allontanato, trascinandosi dietro un confuso Baekhyun.
Si fermò solo quando girarono l’angolo e furono certi lei non li avrebbe seguiti.
- Non sono riuscito a evitarla, mi tende sempre degli agguati…
Le labbra di Chanyeol posate sulle sue misero un freno alle proteste di Baekhyun e, sopraffatto dalle sensazioni che stava provando, non si rese subito conto che erano a scuola in pieno orario di lezioni.
Allontanò più delicatamente possibile Chanyeol, posando le mani sul suo petto.
- Potrebbero vederci.
- E allora? - chiese l’altro - Ti imbarazza?
- Certo che mi imbarazza! - esclamò Baekhyun e il suo viso si colorò di rosso acceso - Vacci piano, d’accordo. Non sono il tipo che dà spettacolo.
- Ricevuto. - Chanyeol fece spallucce e si spostò, così che Baekhyun potesse muoversi liberamente - Vieni da me oggi pomeriggio?
Quella domanda improvvisa fece bloccare il più basso, che aveva già fatto qualche passo in direzione dell’aula.
- Perché?
- Beh, volevi aiutare nelle ricerche, no?
Un bellissimo sorriso comparve sul volto di Baekhyun: - Accetti il mio aiuto?
- Assolutamente.
- Porto il computer!
- Ah, per quello meglio evitare. Seulgi potrebbe accettare la tua presenza, ma quella di un computer proprio no.
Baekhyun ridacchiò e, controllato che nel corridoio non ci fosse nessuno, si mise in punta di piedi e posò le labbra su quelle di Chanyeol.
- Esibizionista. - lo prese in giro il più alto e la risata di Baekhyun riempì il corridoio mentre insieme raggiungevano la classe.
Alla prima ora avevano storia dell’arte ed era il giorno per consegnare le relazioni sui quadri. Baekhyun era certo che la loro fosse buona ma, se avesse saputo prima che Chanyeol era il dio Poseidone, avrebbe di certo sfruttato meglio le sue conoscenze.
Luhan era già seduto al suo posto e, appena Baekhyun si fu sistemato, partì all’attacco.
- Ti ho chiamato un sacco di volte ieri. Dov’eri finito? - Il suo tono era preoccupato, ma allo stesso tempo scocciato - Avevo una cosa importante da raccontarti!
- Cioè? - chiese Baekhyun incuriosito.
Luhan voltò leggermente la testa per guardare i due ragazzi seduti dietro di loro: Sehun e Jongin. Quando si accorse di Baekhyun, quest’ultimo gli fece l’occhiolino.
- Ieri sono andato in biblioteca con Sehun - raccontò il suo amico, sussurrando - Abbiamo fatto la nostra relazione e, a parte il fatto che Sehun era incredibilmente ferrato su Apollo e Dafne, l’ho sorpreso più di una volta a fissarmi con una strana espressione.
Il più basso si voltò di nuovo, per guardare Sehun.
- Aveva un’espressione diversa dal solito?
Luhan gli diede un piccolo pugno, facendolo ridere.
- Non scherzare, era strano! Baek, magari gli piaccio e non ha il coraggio di dirmelo.
Baekhyun cercò di sorridere, ma dentro di lui si stava insinuando il senso di colpa. Lui sapeva e Luhan no.
Doveva informarsi su quei miti di cui gli aveva parlato Chanyeol, quegli amori mortali di Apollo finiti male, per capire se poteva aiutare Luhan in qualche modo.
- Magari hai ragione - provò a tranquillizzare il suo amico - Perché non riprovi con l’appuntamento. Voi due da soli stavolta.
Luhan non sembrava convinto e, dopo aver controllato che Chanyeol non li stesse ascoltando, sussurrò: - Perché non mi fai entrare in casa loro? Potrei andare in camera di Sehun, spogliarmi e infilarmi nel suo letto.
Sconvolto, Baekhyun si strozzò con la sua stessa aria e iniziò a tossicchiare.
- Ma sei scemo? - esclamò e la sua voce attirò attenzioni indesiderate, cioè quelle dei tre ragazzi nuovi.
Luhan sorrise innocentemente, prima di bisbigliare a voce ancora più bassa: - Baekkie, ascoltami. Tu…
- Io non farò niente. Non provarci nemmeno. - lo interruppe subito Baekhyun.
Già immaginava la scena: Luhan in quella grande casa poteva anche entrare furtivamente, ma poi? Non sapeva che ci fossero così tante stanze al piano di sopra e Baekhyun non aveva la minima idea di quale fosse quella di Sehun.
Dubitava che sulla porta fosse appeso un cartello con scritto “Qui dorme Apollo”.
Inoltre, poteva succedere che un Luhan completamente nudo si infilasse nel letto di qualcun altro, tipo… tipo Kyungsoo.
Baekhyun scosse la testa: non voleva nemmeno pensare alle conseguenze.
Chissà se il ragazzo era in grado di spedire qualcuno negli Inferi solo con lo sguardo.
Era certo di sì.
- Credevo fossi mio amico - protestò Luhan - Volevo sfruttare il fatto che ormai sei di casa lì.
- Per prima cosa sono tuo amico, proprio per questo voglio evitarti una simile figuraccia. Per seconda cosa, non sono affatto di casa lì.
- Ah no? L’unica stanza che conosci è la camera di Chanyeol?
Baekhyun arrossì e guardò sconvolto il suo amico: - Questa era cattiva.
Luhan sbuffò, ma poi un sorriso spontaneo apparve sul suo viso: - Scusami.
In quel momento il professor Choi entrò in aula, ma Baekhyun voleva concludere quel discorso e non tornarci più.
- Ascolta - bisbigliò - Credevo avessi capito che il tuo solito modo molesto con lui non funziona. Devi far uscire il tuo lato romantico stavolta.
Luhan aggrottò le sopracciglia: - Il mio cosa?
- Invitalo a bere qualcosa dopo le lezioni. Se ti dice di no, riprovaci domani. Fai qualche gesto carino, tipo…
- Portargli dei cioccolatini? Lo fanno nei film.
Baekhyun ridacchiò: - Sì, prova con quelli.
Luhan si fece visibilmente pensieroso e Baekhyun ne approfittò per decretare che l’argomento era chiuso. Almeno per quel giorno.
Il professor Choi stava passando tra i ragazzi per raccogliere le relazioni e gli occhi di Baekhyun incrociarono quelli di Chanyeol. Il ragazzo alto gli fece l’occhiolino: era certo che la loro relazione sarebbe andata bene.
Quando il professor Choi arrivò a loro e prese la cartellina, lesse il titolo e sorrise spontaneo.
- I cavalli di Nettuno.
- Un quadro stupendo, ma non credo renda giustizia alla bellezza di Poseidone. - commentò Chanyeol, facendo ridere l’insegnante.
Baekhyun aspettò che si allontanasse, prima di parlare. Si era ricordato improvvisamente una cosa: Chanyeol, Jongin e Sehun conoscevano già da prima il professor Choi Minho.
- Chanyeol - afferrò un lembo della felpa del più alto e la tirò per farlo voltare verso di sé - Chi è lui?
- Il professor Choi. - rispose Chanyeol, fingendo di non aver capito il vero senso della domanda.
Baekhyun alzò gli occhi al cielo e tirò ancora la manica: - Dico davvero! È un altro dio?
Chanyeol si sporse verso Baekhyun: - Ci sono troppe persone qui, non posso parlartene.
- Ti prego.
- Quanto sei curioso - il ragazzo alto rise e bisbigliò ancora - Va bene, te lo dico. Minho è Chirone.
Baekhyun alzò un sopracciglio, confuso. Non ricordava bene chi fosse, ma era certo non si trattasse di un dio.
- Chirone è un centauro - spiegò Chanyeol - I centauri non sono affatto delle creature docili. Hanno un carattere irascibile, violento, rozzo, selvaggio e brutale. Ma Chirone è totalmente diverso.
- Non dovrebbe essere metà uomo e metà cavallo? - chiese Baekhyun e la sua ingenuità fece sorridere Chanyeol.
- Si è trasfigurato, esattamente come noi. Chirone è…
Il ragazzo alto fece una pausa e tentennò qualche secondo prima di parlare.
- È mio fratello.
Baekhyun sgranò gli occhi: non se l’aspettava proprio.
- Ma… come Suho e Kyungsoo?
- Non proprio. Io, Zeus e Ade abbiamo lo stesso padre, Crono, e la stessa madre. Invece ciò che ci lega a Chirone è solo lui, nostro padre.
- Perciò è il tuo fratellastro.
- Sì - confermò Chanyeol - Possiamo dire così.
- D’accordo. - Baekhyun era sconvolto da quelle nuove informazioni e posò lo sguardo sull’insegnante, provando a immaginarlo con metà del corpo come quello di un cavallo.
- Chirone è un esperto di arti, scienze e medicina. Quest’aula non potrebbe essere più perfetta per lui.
- Beh, sarà abituato a ben altri studenti.
Chanyeol sorrise: - Ha insegnato molto anche a Lay, cioè Dioniso. Ma tra i più famosi ci sono Achille, Ercole, Enea, Teseo…
Baekhyun spalancò la bocca, in un’espressione di sorpresa e incredulità.
- Mi stai prendendo in giro!
- Ormai dovresti aver capito che non ti ho mai preso in giro.
A Baekhyun girava la testa, ma avrebbe fatto meglio a tenersi pronto a quelle rivelazioni, perché era certo ce ne sarebbero state molte altre.
- Quindi ha insegnato a tutti quegli eroi?
- Certo - Chanyeol annuì - Erano i suoi allievi prediletti.
- E adesso perché è qui?
Il più alto sospirò e si passò le dita tra i capelli, scompigliandoli: - Non lo so. Intendo che non era previsto il suo arrivo qui. Nemmeno lui sa come ha fatto ad arrivare a Muui e stiamo cercando si capirlo. Ora che è qui però almeno ci aiuterà a trovare Eros.
Baekhyun era confuso: davvero Chirone una mattina si era svegliato e chissà come era a Muui?
- Ma se a lui è successo questo, allora…
- Esatto, piccolo sonnambulo - Chanyeol lo guardò e i suoi occhi erano carichi di preoccupazione - Significa che potrebbe non essere il solo e che altre creature mitologiche dell’antica Grecia potrebbero essere qui, a Muui.
   
 
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