Le mie dita sono sul grilletto.
Sì tizio, non hai letto male.
Dita. Plurale.
Perché le pistole sono due.
Quella nella destra sulla mia tempia e quella nella sinistra sulla sua fronte.
Sono onestamente indeciso su quale premere.
La sua vita e la mia, in questo momento, hanno lo stesso identico valore.
Zero.
Quindi farò la cosa più ovvia, più giusta, più logica.
Lascerò che sia il caso a decidere.
Chiudo gli occhi.
Entrambe le mani tremano impercettibilmente.
Paura? Eccitazione?
Non lo so. Non ne ho la minima idea.
E neanche mi interessa saperlo.
Pregusto l’attimo. È delizioso.
Vado.
BANG.