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Autore: AlekHiwatari14    29/01/2020    0 recensioni
Nella città Z si è appena trasferita una inquilina nell'appartamento accanto al nostro Saitama. Nulla si sa di lei, a parte che è completamente avvolta da un'aurea misteriosa che spinge Genos a cercare informazioni su di lei. Ogni tentativo è vano. Dopotutto l'obiettivo della tipa è un altro, non di certo il caro maestro del cyborg e nemmeno il cyborg stesso. Dunque cosa avrebbe spinto la tizia a trasferirsi lì?
Tuffatevi in questa avventura e lo scoprirete.
Genere: Generale, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genos, Nuovo personaggio, Saitama, Speed of Sound Sonic
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5 - Legame oscuro.

"Di cosa stai parlando? Taglia a corto!" Esclama Sonic, non sapendo dei piani di Rita che non tarda a rivelare:"Sono qui per farti tornare ciò che la tua anima richiede."
I dubbi si insediano nella mente del bruno, secondo dopo secondo insieme ai sospetti. La paura è onnipresente, nonostante voglia scacciarla. Quella sensazione provata, il sentirsi disarmato emotivamente e attaccato psicologicamente, non sa come spiegarlo. E' la prima volta che gli capita di trovare qualcuno in grado di colpirlo attraverso i suoi punti deboli non visibili e che porta da anni dentro di sé.
"Huh? Che significa?" Domanda lui, completamente confuso e turbato da tutta la situazione.
"Non hai mai chiesto di essere un mercenario, ma ti sei visto costretto a causa della mancanza di lavoro. Dentro di te si nasconde un'anima buona e colma di determinazione. Noi due siamo uguali. Se ci guardano da fuori possiamo sembrare villani, ma se vedono ciò che portiamo dentro, se vedono i mille fardelli dell'anima e del cuore, beh.... allora penseranno tutt'altro di noi."
"Cosa?!"
"Nessuno te l'ha mai chiesto. Nessuno ti ha mai chiesto:'Sonic, come ti senti?'. Le persone ti hanno sempre lasciato al tuo destino, pensando che tu fossi cattivo d'animo, anzi. Ti hanno allenato per essere ciò che sei, ma non sanno che dentro, dietro quella corazza fatta di buio e sete di sangue si nasconde una persona fragile e questo ti indebolisce, non è così?"
Lui rimane in silenzio. Abbassa il volto, quasi come se stesse accusando il colpo, abbassando le armi e lasciandola continuare: "Ti senti instabile a causa di Saitama. Credevi di essere il migliore e invece non è così. Non è vero?"
Quella ragazza lo ha letto dentro. E' come se avesse letto la sua anima. Stringe i pugni per poi alzare il volto verso di lei e dirle in modo deciso: "Presto sconfiggerò Saitama! Diventerò più forte di lui!"
"Perché vuoi diventarlo fisicamente e non mentalmente?"
"Huh?"
"Vedi, ci sono molti modi per essere forti. Ed io te l'ho mostrato. Quando prendi una persona emotivamente, può essere il più forte del mondo, ma si piega facilmente. Quel che intendo dire è perché limitarti a questo? Usa la testa. Tu un cervello, rispetto a Genos e Saitama, ce l'hai. Perché limiti la mente?" Gli chiede lasciandolo perplesso.
In quell'istante tutto si fa chiaro nella mente di Sonic. Spalanca gli occhi per poi supporre: "Quindi... è per questo che hai scelto me."
"La mia missione è semplice, ma il fatto che sono qui darà fastidio a molte persone e non escludo che vengano a cercarmi. Detto ciò, voglio semplicemente assecondare le tue vere intenzioni. Tu, vuoi dimostrare che non sei un perdente, dico bene? Non sei malvagio, altrimenti Ino non ti starebbe dietro." Fa notare lei, vedendo nuovamente il cinghialino che si è messo alla ricerca di Sonic.



Lui sposta lo sguardo verso l'animaletto. Diventa sempre più confuso. Posa l'arma, vuole tenere un atteggiamento amichevole. Quella ragazza  non ha fatto altro che mostrargli quello e lui decide di stare al gioco, anche per capirne di più: "Perchè dici questo?"
"Perchè ne sono certa. Io so tutto, forse troppo e questo è una grande piaga. Molte volte è meglio non sapere le verità, soprattutto come sono fatta io."
"Perchè questa decisione? Perchè proprio io?"
"Perchè ti ho visto, sai?"
"Huh?" Farfuglia lui alzando lo sguardo verso di lei, mentre ella continua:"Quando mi sono accorta del tuo stato d'animo, mi sono deciso. Quando ho visto il tuo ghigno, che in realtà è dovuto ad un tic uscito fuori dal compiacimento di essere riuscito a battere i pettegolezzi del non avercela mai fatta nella vita, l'ho capito. Ho capito che eri infelice della vita che conducevi e sei stato contento dello scontro con Saitama, anche se ti è costato un pugno sulle parti basse. Non negarlo. Se non fosse arrivato lui, il tuo scopo non sarebbe cambiato. Vuoi diventare più forte e sconfiggerlo, ma allo stesso tempo ti comporti da eroe quando vuoi e Ino ne è la prova. Ti sei battuto con il pitone per salvarlo, non è così?"
"Sono dal parere che gli animali ne capiscano più delle persone." Sintetizza lui e lei sorridendo accorda:"La penso anch'io come te. Per questo sono qui. Puoi essere molto di più di tutto questo. Voglio che tu sia felice. "
"Perché?"
"Perché ti vedo come me. Ferito nell'animo e che cerca di trovare una luce nelle tenebre. Ti prego, lasciati aiutare da me." Gli dice tendendogli la mano. Il ragazzo la guarda per un attimo per poi rifiutarla e darle le spalle brontolando: "Cos'è questo malsano romanticismo? Io non ho bisogno di nessuno, tanto meno di te."
"Ti sbagli. Tutti abbiamo bisogno di supporto emotivo. Devi lavorare lì perché è la tua pecca."
"Cosa?" Farfuglia il bruno, voltandosi verso di lei che svela: "Sei forte, agile, veloce, ma il passato ti tormenta sempre, che sia Saitama o chi altro, hai sempre dei grossi timore. Anche per questo non hai una dimora fissa e giri in lungo e in largo. Non sai di chi fidarti ed è un enorme sbaglio. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco, di qualsiasi natura tu sia. E' una cosa immorale vedere la solitudine e la tristezza trasformarsi in rammarico e odio solo perchè non ci sono altre vie di salvezza."
Con questo, la ragazza si allontana, lasciandolo perplesso.
"Huh? Ehi, dove diamine vai adesso? Prima mi fai la predica e poi te ne vai?"
"Se mi vorrai, mi trattengo in città per qualche giorno. Ti lascio il tempo per decidere. Verrò io stessa da te, nella tua base. Sei nelle rovine della città K, dico bene?"
Spalanca gli occhi dallo stupore e lei comprende: "Dal tuo sguardo sembra proprio di si. Bene! Se non ti vedrò venire, capirò che è un no e mi leverò dalle scatole. Pensaci con calma e tranquillità. Non voglio essere assillante."
Mette le mani sui fianchi, avviandosi verso la città, mentre Sonic la guarda andar via.
"Ah... giusto una cosa dimenticavo." Dice lei fermandosi e voltandosi verso di lui per poi concludere:"Una persona che cammina nell'ombra sa riconoscere un'altra che sta affogando nelle tenebre. Quindi lo faccio solo perché ho un debole per te. Non è nulla di ciò che tu pensi. Ti vedo semplicemente come me e voglio aiutarti. E poi... in due si lavora meglio per arrivare alla luce."

 
**

Giorno seguente - Rovine della Città K


 
"Sapeva che ero qui. Sapeva che mi rifugio in questo luogo e il motivo per cui mi muovo da un posto all'altro. Chi è quella tizia? Perchè mi ha...?"
In quel momento ritorna alla mente il momento esatto del bacio. Spalanca gli occhi, essendo sempre più confuso su tutta quella situazione: "Perchè non riesco a toglierla dalla mente? Era solo una tattica senza precedenti. Allora perchè...? Perchè non riesco a smettere di pensare a quelle debolezze e a quelle sensazioni che ho provato?"


**


Intanto, nell'appartamento di Rita, situato nella città Z, la ragazza è al telefono a rapportare l'andamento della missione.
"Cosa?! Tu cosa hai fatto?" Si sente urlare dall'altro lato del telefono, mentre la ragazza cerca di calmare:"Calmati, fratello. Lo sai che il modo migliore per togliere una persona dalle tenebre è condurlo verso l'amore."
"Ah... Rita! Perchè fai sempre di testa tua?! Lo sai che non dovevi farlo! Tu non lo ami. Potrebbero esserci delle conseguenze disastrose!"
"Lo so. Ho un debole per quel ragazzo, lo ammetto. Anche se non lo amo, lo vedo come me e voglio aiutarlo."
"Una debolezza non è amore! Può essere ammirazione, amicizia, tenerezza, non necessariamente amore. Ti rendi conto della scemenza che hai combinato? Quello potrebbe restarci secco a vita!" Rimprovera il ragazzo dall'altro lato, ma la tizia con voce seccata replica: "Hai ragione, ma dovevo."
"Che diamine significa che dovevi?!"
"Te l'ho detto. Devo toglierlo dall'oscurita del suo cuore, anche se potrei bruciarmi, non posso tirarmi indietro. Ormai ho deciso."
"Sentimi bene, Rita. So che sei decisa, ma lo hai fatto troppe volte. Baciare coloro che sono nell'oscurità e portarli alla luce non farà altro che danneggiare te! È per questo che ti trovi in questo stato! Avresti dovuto analizzare la situazione prima e non buttarti a capofitto come se non te ne fregasse nulla. Se non potevi far altro, avresti dovuto arrenderti, non fare ciò che hai fatto!"
"Pensi che non ci abbia pensato? Sonic è inavvicinabile. Proprio per questo ho usato i mezzi pesanti e poi non potevo lasciarlo così. So che potrebbe condurmi a morte certa questo mio gesto avventato, ma non mi importa. Almeno avrò vissuto aiutando un'altra persona. "
"Arg! Sei sempre la solita incosciente! Lo sai che quel potere è troppo forte e ti lega a vita ad un'altra persona! Non dovevi farlo! Non c'era alcun motivo di aiutarlo!" Rimprovera il tipo dall'altro lato e la castana sospira: "Purtroppo è questo che fa di me un'aliena in un mondo di pazzi umani in disaccordo. Avevo una possibilità per aiutarlo e l'ho sfruttata, quindi chiudi il becco una buona volta."
Cala il silenzio quando dall'altro lato si sente sussurrare il compagno: "Sei diventata un'aiutatrice per questo, infondo..."
"Si, ed è assurdo che sia stata radiata per ciò che ho. Secondo loro non potrei viaggiare tra mondi e fare missioni solo perchè potrei mettermi in grave pericolo. Non è assurdo?" In quelle parole, il tizio dall'altro lato scorge il lato malinconico della compagna e non può far altro che confortarla: "Rita, so ciò che stai attraversando. I tuoi guardiani ti sono vicino. Di certo non ti abbandoneranno, nonostante non sia più una di loro e ognuno di noi dovrebbe starsene a casa. Il problema è che non possiamo. Ne abbiamo affrontate troppe insieme. In fondo ciò che lega i guardiani ad un'aiutatrice è la storia che percorrono insieme, no?"
"Già...."
"Inoltre, sei stata affetta da infiammazione alienoplasmata e sei ancora qui, quindi non c'è alcun motivo per cui non pensare che tu sia così forte da superare anche questo." Ricorda lui e lei rivela: "L'infiammazione alienoplasmata è nulla a confronto, ma è per causa di quella infezione che comprendo ciò che ha dentro Sonic. Invidia, dolore, paura, terrore, lacrime, sindrome di inferiorità, stanchezza fisica e psichica, con un desiderio enorme di distruggere le persone a cui tieni solo per non vederle soffrire della vita. È questo ciò che provoca quell'infezione, oltre al fatto che non riesci a vedere altro che buio intorno a te. Non riuscivo nemmeno più a raggiungere la base, lo sai. Per Sonic, per quanto possa sembrare assurdo, se dovessimo paragonarlo a dei demoni, è posseduto da quello dell'avarizia e dell'invidia a tal punto da essere accecato e non accorgersi delle sue abilità sono migliori di quel Saitama. Certo, fisicamente lui è superiore cento volte, se non mille, ma lui ha astuzia, determinazione, agilità, velocità, indole buona con una paura al fallimento che lo porta a migliorarsi ogni giorno sempre di più e queste abilità valgono molto di più nella vita a quella forza stessa a cui lui ambisce. Ormai Saitama è intrappolato in se stesso e privo di ogni stimolo. Non riesce a sentire alcuna emozione. E' un'ameba in un corpo umano a causa della sua stessa ambizione che continua ad avere e non trovare avversari al suo calibro. Sonic non riesce a vedere che potrebbe diventare come lui ed è meglio avere meno forza fisica e difficoltà nei combattimenti, piuttosto che una forza bruta ed essere privo di ogni emozione che ti fa sentire vivo. Il mio compito personale è questo. Renderlo consapevole di ciò che fa e condurlo ad essere ciò che è davvero. Un anti-eroe."
Cala nuovamente il silenzio e dopo un respiro affannoso, il compagno la avverte:"Rita, sta attenta. So che è una cosa nobile da parte tua, ma non giocare troppo col fuoco. Quelli della congrega sono già sulle tue tracce."
"Tranquillo. Ho utilizzato il mio potere anche per questo. Una persona innamorata difenderà la sua amata, no?" Scherza lei, ma di certo non è una battuta che piace al ragazzo a tal punto da dirle: "Sei priva di scrupoli."
"No. Sono solamente priva d'amore e poi avere un po' di attenzioni mi farà bene."
"Ne hai da tutti dalla mattina alla sera e poi è un gesto incosciente da parte tua. Quando baciasti me, fu difficile per me rendermi conto della situazione. Sono passati anni e ancora sono sotto quell'effetto. Lo sai che combatto ogni giorno contro quei sentimenti che mi hai impiantato, nonostante tu mi abbia detto chiaramente che era opera del tuo potere."
"Ti prego, fratello mio, non ricominciamo. Sono anni che va avanti questa storia. So che è difficile soffocare i propri sentimenti, ma devi farlo anche per il tuo destino. Se fallissi, se il tuo destino mutasse, non ci sarebbe più nulla da fare. Lo sai."
"Lo so, ma questa cosa mi rode. Così come mi rode che tu non possa metterti con nessuno della razza anime. Una donna così forte, piena di sentimenti e intuizioni, non dovrebbe avere questi limiti. Quelli della tua razza non ti meritano. Tu non sei spietata come loro."
"I limiti di razza ci sono da sempre. Se stessi con uno di voi, non potrei procreare ne tanto meno farmi una vita normale. Essere una persona che va nei mondi è difficile. Anche perchè quando ti ritrovi davanti alle persone che ami, non sai come comportarti e che tu lo voglia o no la scintilla può sempre scoppiare, ma un amore impossibile è destinato ad essere diviso. Sempre. Per questo preferisco soffocare le mie emozioni, piuttosto che mostrarle. Le persone le usano contro di te ed io ho imparato a fare altrettanto, ma in modo giusto."
"Quella storia con Kai non l'hai ancora digerita, vero?" Comprende lui, quando lei lo liquida: "Devo andare. Salutami tutti, fratello."
Stacca il telefono, per poi mettersi una mano tra i capelli riflettendo sulla situazione: "Riuscirò a far ragionare Sonic o sarà tutto vano?"

   
 
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