Titolo: Affetto a spanne
Introduzione: La distanza è una figlia maldestra della prospettiva.
Personaggi: Homer Landmann (OC), Ole Nissen (OC)
Coppia/e: /
Rating: verde
Genere/i: fluff
Contesto/i: Epoca dei Malandrini/I Guerra Magica
Avvertimento/i: /
Note: /
N.d.A.: prompt n. 40: “dito sul mappamondo”
Il dito di Homer picchiettava piano sulla macchia scura del Ruwenzori.
“Davvero sei contento di partire?”
Lo domandò, Ole, ma la verità emanava da Homer in ondate fresche ed eccitate.
“Quando mi ricapita un’occasione così?”
Ole posò il pollice sul pallino corrispondente a Edimburgo, e allungò la mano. Il mignolo sfiorava appena la Sicilia.
Due spanne. Servivano due spanne per collegare Scozia e Uganda.
“Sarai lontanissimo”.
“Sbagli sempre prospettiva”, lo rimbeccò Homer, allontanando il mappamondo e ridendo appena.
Si posò il pollice sinistro sul cuore, il mignolo destro che sfiorava il petto di Ole.
“Non sono poi tante, due spanne”.
[100 parole]
Note:
Di nuovo, non so quanto questa storia possa essere comprensibile a coloro che non abbiano letto le mie long.
Homer Landmann e Ole Nissen sono due personaggi che agiscono soprattutto nella mia storia “Love, walk the autumn, love” (Landmann in realtà nasce già in “Adagio”, ma ha un ruolo più risicato, lì): presto dovrei riuscire a pubblicare una cosina piccina dedicata ad approfondire proprio loro due, ma intanto cerco di entrare nel mood anche con questa storiella.
Giusto per dare un minimo di contesto, ci troviamo nella Sala Comune di Tassorosso, alla fine dell’anno scolastico: i due protagonisti sono al sesto anno, ma Landmann non tornerà a completare i suoi studi a Hogwarts, perché si trasferirà in Uganda per seguire il padre, un importante studioso.
E ringrazio Rosmary, che da tantissimo tempo mi chiede pazientemente di approfondire questi due personaggi: non è così che avrei voluto adempiere al mio obbligo del gioco “Obbligo, verità o salvataggio?”, ma nell’attesa di completare quella mini-long, ci provo così.
Introduzione: La distanza è una figlia maldestra della prospettiva.
Personaggi: Homer Landmann (OC), Ole Nissen (OC)
Coppia/e: /
Rating: verde
Genere/i: fluff
Contesto/i: Epoca dei Malandrini/I Guerra Magica
Avvertimento/i: /
Note: /
N.d.A.: prompt n. 40: “dito sul mappamondo”
Affetto a spanne
Il dito di Homer picchiettava piano sulla macchia scura del Ruwenzori.
“Davvero sei contento di partire?”
Lo domandò, Ole, ma la verità emanava da Homer in ondate fresche ed eccitate.
“Quando mi ricapita un’occasione così?”
Ole posò il pollice sul pallino corrispondente a Edimburgo, e allungò la mano. Il mignolo sfiorava appena la Sicilia.
Due spanne. Servivano due spanne per collegare Scozia e Uganda.
“Sarai lontanissimo”.
“Sbagli sempre prospettiva”, lo rimbeccò Homer, allontanando il mappamondo e ridendo appena.
Si posò il pollice sinistro sul cuore, il mignolo destro che sfiorava il petto di Ole.
“Non sono poi tante, due spanne”.
[100 parole]
Note:
Di nuovo, non so quanto questa storia possa essere comprensibile a coloro che non abbiano letto le mie long.
Homer Landmann e Ole Nissen sono due personaggi che agiscono soprattutto nella mia storia “Love, walk the autumn, love” (Landmann in realtà nasce già in “Adagio”, ma ha un ruolo più risicato, lì): presto dovrei riuscire a pubblicare una cosina piccina dedicata ad approfondire proprio loro due, ma intanto cerco di entrare nel mood anche con questa storiella.
Giusto per dare un minimo di contesto, ci troviamo nella Sala Comune di Tassorosso, alla fine dell’anno scolastico: i due protagonisti sono al sesto anno, ma Landmann non tornerà a completare i suoi studi a Hogwarts, perché si trasferirà in Uganda per seguire il padre, un importante studioso.
E ringrazio Rosmary, che da tantissimo tempo mi chiede pazientemente di approfondire questi due personaggi: non è così che avrei voluto adempiere al mio obbligo del gioco “Obbligo, verità o salvataggio?”, ma nell’attesa di completare quella mini-long, ci provo così.