Titolo: Diciassette anni
Introduzione: Non basta. La pace non basta, quando si cerca di mantenere la testa alta in mezzo al dolore.
Personaggi: Kingsley Shacklebolt
Coppia/e: /
Rating: giallo
Genere/i: angst
Contesto/i: Dopo la II Guerra Magica/Pace
Avvertimento/i:/
Note: /
N.d.A.: prompt n. 37: “ mano che stringe un fiore”
Diciassette anni
Non posso tremare.
Ho rinunciato a mostrare la mia paura quando ho accettato questo incarico ingrato.
Non posso scivolare, non su questo marmo freddo.
Non posso tremare.
Non sono capace di offrire conforto: vorrei solo ripiegarmi sul mio dolore – amici, fratelli, colleghi: non c’è stata pietà – ma devo continuare a camminare.
A parlare di speranza con il lutto nel cuore.
A stringere mani, a raccogliere i cocci di una società sanguinante.
Non posso tremare.
Devo nascondere il dolore privato dietro l’immota solennità della mia maschera pubblica.
Tremano, le mie mani, posando un fiore su questa tomba sbagliata.
Aveva diciassette anni.
[100 parole]
Note:
Kingsley è uno dei miei personaggi preferiti ma, paradossalmente, non ho quasi mai avuto l’occasione di scrivere di lui. LadyPalma mi ha però dato lo stimolo per farlo, ed eccoci qui.
Immagino la drabble ambientata durante una qualche cerimonia commemorativa in seguito alla Battaglia di Hogwarts: non credo sia fondamentale specificarlo, perché la tomba su cui Kingsley posa un fiore potrebbe essere quella di qualsiasi giovane vittima del regime di Voldemort, ma a me piace pensare che sia quella di Colin Canon (che, se ben ricordo, dovrebbe anche essere la vittima più giovane della Battaglia).