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Autore: _Almach_    02/02/2020    2 recensioni
{WangXian - Au Mulan}
Yueling cade sotto l'attacco dei burattini d'ombra, il cui mandante risulta sconosciuto. L'Imperatore manda a chiamare i figli delle nobili famiglie dei Clan più importanti affinché vengano addestrati per sventare la comune minaccia.
Wei Wuxian è di umili origini, non può prendere parte alla spedizione, ma non può accettare che Jiang Cheng rischi la vita.
Riuscirà ad infiltrarsi al campo d'addestramento per tenere d'occhio il fratello adottivo?
Soprattutto... riuscirà a mantenere la sua identità celata senza farsi scoprire?
Genere: Angst, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan XiChen/Lan Huan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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L’appoggio di Wen Ning rappresentò per Wei Wuxian una ventata di aria fresca. Con lui poteva sentirsi libero di abbandonare i panni di Mo Xuanyu e di tornare sé stesso anche per pochi minuti e la cosa lo stava aiutando ad alleggerire un po’ di più il carico di stress a cui si era spontaneamente sottoposto. Aveva cominciato a stringere qualche legame con i suoi compagni d’armi ma, non poteva comunque lasciar trasparire per nessun motivo al mondo quello che era il suo vero carattere anche perché, Jiang Cheng era praticamente sempre nei paraggi e poteva ritenersi fortunato che ancora non lo avesse riconosciuto o guardato con un minimo sospetto dipinto sul volto. D’altra parte, suo fratello non prestava molta attenzione alle cose che non suscitavano il suo minimo interesse e si vedeva benissimo che non aveva chissà quale voglia di intrattenere una minima conversazione con lui.

Il suo punto debole continuavano ad essere gli allenamenti! Non perché non li sapesse fare, ma perché si stava ostinando a mantenere un livello piuttosto basso nonostante avesse alzato di poco l’asticella del suo impegno personale. Era un peccato non poter mostrare il suo reale potenziale in fondo, tutti gli esercizi erano perfettamente nelle sue corde e in condizioni normali avrebbe fatto mangiare la polvere ai suoi compagni. Ah… quanto si sarebbe divertito a mettere al suo posto quel pavone di Zixuan! Molte cose le sbagliava e non era così eccezionale come voleva far credere, ma non poteva far altro che ingoiare le parole di scherno che tanto desiderava rivolgergli, e pensare che era destinato a diventare suo cognato…

Era ormai giunto il tramonto e con esso la fine di una nuova giornata dedita agli allenamenti. Avevano da poco aggiunto esercizi riguardanti l'arte della spada sebbene, l'energia spirituale non si potesse ancora utilizzare un qualcosa che, a conti fatti, era decisamente sensato! Sul campo di battaglia poteva succedere qualsiasi cosa, quindi dovevano essere in grado di dare il meglio anche senza il potere scaturito dal loro nucleo d'oro.
 Wei Wuxian aveva appena riposto Suibian nel suo fodero pronto ad allontanarsi da quella parte di campo quando si sentì chiamare. Voltando il capo osservò l’etereo Lan Wangji avvicinarsi a lui, cosa che succedeva piuttosto di rado specialmente se si parlava della fine degli allenamenti. Il volto del Comandante traspariva freddezza, una maschera inespressiva che non mostrava alcuna emozione e, da quel pallido sguardo di giada Wei Wuxian non riuscì a leggere alcunché. Non era chissà quanto abile normalmente ma, con Lan Zhan, l’asta della difficoltà si alzava ancora di più. Schiude le labbra per poter dire qualcosa ma, il suo campo visivo venne attirato da qualcosa e, abbassando lo sguardo, notò la lettera di convocazione recante il simbolo del Clan Jin che gli stava venendo donata. Tutti stavano osservando la scena, ma Wei Wuxian stava prestando attenzione solo a quel pezzo di carta. Non capiva o, almeno, non voleva capire.

«Va, non servi più.»

Fu proprio Lan Wangji a rompere il silenzio con quella frase, quattro parole che raggelarono completamente il sangue di Wei Ying che, si sforzò di alzare lo sguardo sul volto del più grande.

«C-cosa?»

«Non c'è tempo. Non sei pronto.»

Dicendo questo, Lan Wangji spinse la lettera di convocazione contro il petto di Wei Wuxian lasciandola andare, un contatto di pochi istanti prima di girarsi e incamminarsi verso l'uscita del campo.

«No, aspetta! Comand… Lan Wangji!!!»

Sbraitò Wei Wuxian al quale, non importò di risultare davvero un pazzo di fronte allo sguardo di tutti quelli che avevano assistito alla scena. È vero che il primo giorno erano stati avvertiti che una cosa del genere poteva accadere, eppure questa sorte non era capitata ancora a nessuno… fino a oggi. Wei Ying non sentì nemmeno il ringhio frustrato ed umiliato di Jin Zixuan o il sospiro di sollievo da parte di Nie Huaisang, ma si girò per osservare Jiang Cheng che non stava prestando particolare attenzione alla scena. Eh no… dopo tutti gli sforzi fatti per arrivare fino a qui non poteva andarsene in questo modo! Non poteva andarsene adesso. Lasciandosi sfuggire un urlo sommesso prese a correre fuori dal campo, prendendo tutt'altra direzione rispetto a quella di Lan Wangji, arrivando nei pressi della zona adibita alle tende dove tirò un pugno ben assestato al tronco di un albero vicino.

«W-Wei-gongzi?»

La tenue voce di Wen Ning lo distolse da ogni tentativo di furia nei confronti di quel povero e lo portò a voltarsi nella sua direzione; gli occhi apparivano arrossati come se fosse in procinto di piangere da un momento all’altro ed erano tornati grigi, segno evidente che il talismano avesse perso ogni efficacia prima del tempo. Sicuramente non poteva essere visto in queste condizioni da nessun altro, così Wen Ning si avvicinò e, senza dire nulla, lo afferrò per un polso portandolo all’interno della sua tenda dandogli il giusto tempo per potergli calmare. Ancora una volta Wei Wuxian non poteva che essergli grato per l’appoggio che aveva deciso di donargli.

«Non mi importa cosa pensa Lan Wangji, non lascerò il campo!»

«A-allora… potrebbe essere il momento di lottare davvero. Ma… con moderazione.»

«E lotterò Wen Ning! Eccome se lo farò.»

Da che erano rossi per via delle imminenti lacrime, gli occhi di Wei Wuxian assunsero una nuova luce, quella della determinazione. Effettivamente non poteva continuare in quel modo quindi, si poteva dire che Lan Wangji gli avesse dato la spinta giusta per potersi finalmente svegliare e agire di conseguenza. Rimase per un bel po’ all’interno della tenda di Wen Ning complice anche il fatto che non avesse nessuno a cui servissero le sue cure immediate e ne approfittò per pensare alla prossima mossa da fare, un qualcosa che arrivò nel momento stesso in cui varcò quell’uscio fatto di puro tessuto per potersi recare verso il luogo prescelto.
 

Quando Lan Wangji giunse al campo d’allenamento principale avvertì uno strano brusio nell’aria, solitamente i suoi soldati non erano mai così pieni di energia e parole di prima mattina e questo lo portò ad aumentare il passo fino a superare il gruppetto che si era venuto a creare. Appoggiato al palo c’era Wei Wuxian che stava facendo ruotare una freccia dorata nella sua mano, ma quella non era una comunque freccia. Alzando lo sguardo di giada notò che quella che aveva scoccato il giorno prima non era più al suo posto. L’aveva davvero buttata giù colui che il giorno prima aveva mandato via per le pessime doti dimostrate?

«Impossibile, non puoi essere stato tu!»

La voce di Zixuan risuonò in un misto di rabbia, delusione e vergogna, ma Wei Wuxian invece di offendersi si staccò da quel palo saltellando vicino a lui picchiettando la punta della freccia sulla sua guancia facendo diventare viola l’erede del Clan Jin con quell’azzardo così sfrontato.

«Xuan-gege, come puoi non credere alle parole del tuo stesso fratellino?»

Wei Wuxian non aspettò nemmeno una risposta da parte sua, si spostò direttamente verso Lan Wangji allungando il braccio con la freccia verso di lui per fargliela prendere, non potendo fare a meno di rivolgergli un sorriso che sapeva di vittoria.

«Capitano Lan… effettivamente non mi ha visto nessuno. Ti dispiacerebbe mettermi alla prova?»

«Hm.»

Lan Wangji si spostò di qualche passò recuperando il suo arco tornando vicino alla figura di Wei Wuxian prendendo la freccia recante il significato di forza e disciplina, sfiorando con un tocco veloce la sua mano, per poi scoccarla senza troppi preamboli e in una posizione che dire perfetta era poco. La freccia si inforcò nello stesso identico punto producendo un rumore simil vibrato, talmente immobile che non si sembrò mai essere spostata davvero. Wei Ying non aspettò nemmeno che Lan Zhan sciogliesse la posizione di tiro, né che gli rivolgesse un singolo sguardo, semplicemente andò a recuperare anche lui un arco e una freccia mettendosi accanto al corpo del comandante. Tese perfettamente le braccia e la sua presa sull’arco era decisamente più sicura e senza alcun tremore: senza troppi preamboli scoccò anche la sua di freccia che disegnò una perfetta parabola nell’aria che andrò a colpire perfettamente la freccia dorata facendola cadere a terra con un tonfo secco. La folla si lasciò andare in ulteriori brusii increduli, questa volta avevano visto e non potevano dire che era stato tutto merito di qualche gruppo improvviso. Nessuno era mai stato in grado di avvicinarsi lontanamente a quella freccia, e anche Zixuan si ammutolì non avendo il coraggio di dire assolutamente nulla.

«Allora, Comandante Lan? Devo ancora andare via?»

«Puoi restare.»

Wei Wuxian sorrise vittorioso restituendo a Lan Wangji la lettera di convocazione che il giorno prima gli aveva ritornato. Ora si che aveva alzato la sua asticella personale, anche se era ben consapevole che non poteva permettersi di esagerare. Ma in questo momento non gli importava più di tanto.

All’alba di questo nuovo giorno iniziò ufficialmente la sua rinascita.





Angolo Autrice:
 
Ooo eccomi tornata con un nuovo capitolo ** scusate se ci ho messo una vita, ma nel gdr è iniziato un filone piuttosto peso e sono riuscita a prendermi qualche giorno di respiro dopo una settimana intensa di role, non ce la facevo più çç
Ma passiamo a questo aggiornamento u.u Wei Wuxian (diciamo tutti insieme FINALMENTE) si è dato una svegliata ** meno male, non ce la facevo più a scrivere delle sue continue umiliazioni e fallimenti. Per darmi la carica mi sono messa ad ascoltare "farò di te un uomo" in loop, amo troppo quella canzone e il titolo riprende proprio quello che è la frase più importante che poi da a Mulan il pretesto di agire e di non essere buttata fuori dal campo, esattamente come il nostro Wei Ying.
Devo dire che l'idea di mettere Wen Ning come supporter di Wei Wuxian mi piace sempre di più, perchè è proprio grazie al nostro dottore preferito che il signorino qui ha capito come agire. Qualcuno adesso si insospettirà? Non ci faranno caso? Chi lo sa u.u
Anticipo già che col prossimo capitolo ho intenzione di cominciare a buttare le basi per la WangXian, direi che si meritano un capitolo per cominciare a interagire meglio u.u Non so quando arriverà ma abbiate fiducia e pazienza <3
E niente, io credo di aver finito qui. Vi ringrazio per essere arrivati fino a questo punto. Al prossimo aggiornamento <3
   
 
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