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Autore: Zamia    05/02/2020    7 recensioni
Ranma è un perfetto Mr Darcy, scontroso e timido ma coraggioso e capace di grandi gesti d'amore; Akane è un'Elizabeth Bennet vivace e piena di vita ma con una certa propensione a fraintendere ciò che Ranma dice. Siete pronti ad affrontare questo crossover che ci condurrà, attraverso fraintendimenti e personaggi comici, ad uno splendido lieto fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo
Giappone. Nerima. Tempi moderni.

Era notte fonda. Ranma si alzò dal suo futon e in silenzio scese le scale per andare in cucina a prendere un po' d’acqua. Aveva fatto un incubo. Gli succedeva spesso da quando erano tornati dal Monte Ho-oh. Perdere Akane era ciò che lo spaventava di più e quella terribile sensazione di vederla senza vita tra le sue braccia ancora non lo aveva abbandonato.
Si avviò verso la cucina quando si accorse che, accasciata al pavimento, in un angolo della sala da pranzo, c'era proprio Akane. La prima sensazione fu di paura. Si precipitò verso di lei pensando che si fosse sentita male. Si avvicinò e la guardò con attenzione, ne saggiò il respiro e quando si accorse che era regolare e lei aveva un aspetto sereno e un leggero sorrisino sulle labbra, il suo cuore cominciò a rallentare la sua corsa.
Notò che stringeva al petto un libro. Quella stupida probabilmente si era addormentata leggendo.
Lo aveva fatto spaventare inutilmente.
La guardò ancora. Era bella anche così, tutta stropicciata. Sarebbe rimasto a guardarla per ore, anzi avrebbe voluto prenderla tra le braccia e portarla in camera sua. Ma era sempre preoccupato dalle sue reazioni. Se si fosse svegliata l'avrebbe apostrofato con i soliti termini che gli riservava "Pervertito, maniaco” e gli avrebbe urlato di lasciarla in pace!
Era sempre in imbarazzo con lei. Fraintendeva le sue parole e le sue azioni e lui non poteva fare altro che reagire in maniera scostante con termini altrettanto offensivi. Andava avanti così da sempre e non sapeva se le cose sarebbero mai cambiate.
Maledetto il suo orgoglio. Sarebbe bastato dirle che le voleva bene per calmarla e cambiare l'ordine delle cose ma non ne aveva il coraggio. Temeva un rifiuto o che lei lo deridesse o peggio ancora che i loro genitori organizzassero un altro matrimonio a cui non erano pronti.
Lui non si sentiva pronto a sposarsi almeno fino a che non avesse finito gli studi e non fosse stato in grado di mantenere sua moglie dignitosamente. Non voleva ereditare la palestra dei Tendo e vivere assoggettato ai ricatti dei loro padri. Voleva creare una propria palestra, anzi gestirne tante, e presentarsi ad Akane come un uomo che era riuscito a creare da sè la sua fortuna. Così sarebbe stato degno davvero del suo amore. Voleva offrirle qualcosa e non accontentarsi di accettare ciò che lei e la sua famiglia avevano da offrire a lui.
Assorto in questi pensieri si addormentò accanto ad Akane.

Dopo un tempo che non seppe misurare si sentì toccare alla spalla prima delicatamente poi sempre più forte.
"Ehi, che ci fai qui?"
Si ritrasse terrorizzato.
Adesso lei l'avrebbe colpito!
"Sono sceso a prendere un bicchiere d'acqua. Ti ho visto e mi sono avvicinato per vedere se stavi bene e poi mi sono addormentato, non so come. Scusa, scusa" disse agitando le mani davanti a sé.
"E di che? Potevi svegliarmi..."
Sorrideva, era tranquilla, era così carina...
Cambiò subito discorso
"Che leggevi di così interessante che ti sei addormentata qui?"
"Un libro di un’autrice inglese, Jane Austen. Si intitola Orgoglio e Pregiudizio. Parla di una lei e di un lui che all’inizio non si piacciono poi lentamente si innamorano l’uno dell’altra. Lui sopporta le stranezze di lei e lei sopporta il caratteraccio di lui. Ed entrambi hanno dei familiari e degli amici bizzarri che di certo non li aiutano a stare insieme serenamente. Per non parlare dei loro pretendenti! Tipi davvero insopportabili."
"Mi ricorda qualcosa" borbottò Ranma.
"Che dici? non ho sentito…"
"niente niente...e come finisce?"
"Con un lieto fine. Si sposano evitando tutte le ingerenze di amici e parenti"
"Sembra un bel libro"
"Lo è! mi sono addormentata appena l’ho terminato e poi ho fatto un bellissimo sogno che assomigliava al libro. La nostra famiglia e i nostri amici si erano sostituiti ai personaggi del libro. Mi sono divertita…meglio che tu non mi abbia svegliato."

Si guardarono per un attimo in silenzio poi le continuò:
"Posso farti una domanda?"
Ranma annuì.
"Accetteresti di avere Kodachi come socia per creare un impero economico basato sulla gestione di palestre di arti marziali?"
"Certo che sì. Farei qualunque cosa per raggiungere l’indipendenza economica! anche avere a che fare con quella pazza"
Vide Akane abbozzare un sorriso. Aveva risposto d’istinto e solo dopo aveva pensato che lei si sarebbe potuta arrabbiare. Invece no.
"E sposeresti comunque una donna che ha dei familiari strani? Tipo un padre e una madre che la mettono continuamente in imbarazzo o sorelle che sono costrette a matrimoni riparatori o a rubare o a ricattare le persone?"
"Mi importerebbe solo della persona che sposo."
"E faresti di tutto per lei?"
"Si" disse Ranma sempre più imbarazzato.
"Allora saresti un perfetto Mr Darcy... il protagonista maschile"
"È un tipo simpatico?"
"No, per niente. Ha un brutto carattere. È orgoglioso e anche un po' stupido quando si tratta di relazionarsi con gli altri ma ha un gran cuore"
"Un po’ mi assomiglia allora.” rispose lui rosso in viso
“Per la parte della stupidità sicuramente!” rise Akane toccandogli la punta del naso con un dito.
“E com’è invece la protagonista femminile?" cambiò discorso lui.
"Si chiama Elizabeth. È una donna forte ed indipendente. Un po’ un maschiaccio considerata l’epoca in cui è ambientato il romanzo. E ha una certa propensione a fraintendere tutto ciò che le dice Mr Darcy. Pensa sempre che lui la voglia giudicare."
"Assomiglia a te allora!" Non riuscì a trattenersi Ranma. Ma aveva visto Akane ben disposta a chiacchierare e di buon umore quindi pensò che potesse osare essere sincero.
"Già lo penso anche io!"
Si sorrisero.

Era bello stare lì a chiacchierare senza i loro genitori alle calcagna pronti ad organizzare il matrimonio.
"Mr Darcy però è bravo ad allontanare le sue stupide pretendenti a differenza di te"
Ranma arrossì.
Sapeva che Akane aveva ragione. Era poco risoluto con Shampoo e Ukjo ma c’erano dei buoni motivi e a lei non aveva mai provato a spiegarli.
"E che mi dici di questa Elizabeth? Lei sa gestire i suoi pretendenti?"
"Certo! Rifiuta le proposte di matrimonio di quelli che non le piacciono...anche se ha preso un grosso abbaglio con uno di loro credendo fosse molto diverso da quello che poi si è rivelato essere."
"Proprio come fai tu con Ryoga!"

"Ehi! Come ti permetti!?"
Ranma si coprì la testa aspettandosi che qualcosa lo colpisse, ma anche questa volta non successe niente.
"Può darsi.." disse lei e il suo viso si illuminò di un sorriso stupendo.
La guardò e le chiese:
"E alla fine lui come le dice che la ama?"
"Glielo dice e basta! Mr Darcy non ha paura dei suoi sentimenti! Anzi all’inizio è così tronfio che non si aspetta che lei lo rifiuti!"
"Cosa? Lei lo rifiuta?"
"Si, ma all’inizio perché lui le dice che l’ama ma anche che è poco carina...un maschiaccio...con dei familiari pazzi! Poi dopo si chiariscono e si sposano. Mr Darcy è un personaggio bellissimo perché è un uomo coraggioso che sfida consuetudini dell’epoca e il suo orgoglio per avere la donna che ama."
"E lei quando si accorge di amarlo?"
"Lei lo ama da sempre, secondo me, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo! Altrimenti non si spiegherebbe perché lo punzecchia continuamente. E lui quando si accorge di amarla secondo te?"
Ranma sapeva che non stavano più parlando del libro ma si fece coraggio e rispose: "Dal primo momento che l’ha vista combattere per le cose in cui crede. Lui la ama sul serio anche se pensa di non meritarla perché lei è molto meglio di lui"
"E perché non dovrebbe meritarla? Fà di tutto per lei. La accetta nonostante i suoi difetti, nonostante non sia ricca, nonostante non sia aggraziata, nonostante non sia mai quella carina tra tutte le sue pretendenti." disse la piccola Akane con lo sguardo basso.
"E’ la più carina di tutte le pretendenti ...altrimenti perché alla fine sposa lei e non le altre? Contano più i gesti che le parole! Magari non le sa dire che la ama ma è sempre disposto a fare tutto per lei e vuole starle accanto qualunque cosa succeda!"
"Già" disse Akane poi continuò "lo sai che non si baciano mai nel libro i due protagonisti?"
"E questo che c’entra adesso?"
"E’ tanto per dire. Stai tranquillo!"
Si girarono ognuno dal lato opposto per non guardarsi in viso.
"È ora di andare a dormire adesso! Altrimenti domani non ci svegliamo e abbiamo tante cose da fare!" concluse Ranma per sfuggire l’imbarazzo.
"Si" rispose lei e si alzò.
Lui la seguì con lo sguardò avvicinarsi alle scale per salire al piano superiore. Poi la vide guardarsi indietro verso di lui.
"Sarebbe stato bello che il finale del libro e del mio sogno avessero contemplato un bacio tra i protagonisti. A noi ragazze piacciono queste cose!"
"Ma il finale è scritto. Non si può più cambiare."
"È questo che odio di te!!! Non sai sognare!!" disse arrabbiata
Ranma vide che gli effetti de la bella chiacchierata che avevano fatto fino ad allora e il bel sorriso di Akane si erano dissolti in niente. Con una sua parola sbagliata!
"Scusa" biascicò
"Mi sono rassegnata ormai...non sarai mai il mio Mr Darcy."
"Ma..ma..."
"Sei uno stupido Ranma, il più stupido degli stupidi! Come al solito non capisci niente!"  disse con un tono di voce tremolante.
La guardò salire le scale senza voltarsi.
L’aveva ferita di nuovo senza volerlo! Che ragazza complicata!
Aveva lasciato lì il suo libro. Chissà se il resto della notte sarebbe bastato a leggerlo tutto per capire perché Akane ci teneva tanto ad avere un suo Mr Darcy.

****

Qualche ora dopo era soddisfatto. Fuori era già giorno ma tutti dormivano ancora. Aveva letto di un fiato l’intero libro. Roba da femmine, aveva pensato all’inizio. Niente scontri, niente combattimenti, niente arti marziali. Solo un damerino scorbutico e una lei piena di pregiudizi. Poi leggendo aveva cominciato ad essere incuriosito dalla trama e dagli intrighi che riservava. E quel Darcy gli era piaciuto sempre più. Magari fosse stato un po' più come lui. Un gentiluomo tutto d’un pezzo capace di far innamorare ogni donna e non solo per Pemberley e la sua ricchezza! Ecco perché quel libro era diventato tanto famoso! Tutte le donne sognano un Mr Darcy!
Elizabeth assomigliava tanto alla sua Akane. Decisa e incapace di resistere ad alcuna provocazione ma dolce e sempre pronta ad ammettere i propri errori. Gli piaceva proprio!
Akane era la sua Lizzy.

Prese il libro e salì le scale. Camminò fino alla porta con la paperella. Bussò. Sentì movimento nella stanza. "Arrivo. Chi è?" Il tono era dolce. Si vede che non s’aspettava che fosse lui ma pensava fosse una delle sorelle a bussare.
"Sono Ranma"
"Che vuoi?" Il tono era cambiato
"Ti ho riportato il libro. L’ho letto tutto"
Akane aprì poco la porta e allungò la mano per riprendersi il libro.
"Fammi entrare!" disse risoluto
"Perchè?"
"Devo dirti una cosa"
Aprì la porta e lo lasciò entrare senza guardarlo in faccia.
Anche lui con lo sguardo basso, cominciò a parlare:
"Dal primo momento che ti ho conosciuto ho pensato che non fossi per niente gentile. Tuo padre e mio padre sono angoscianti. Non fanno altro che starci addosso per costringerci al matrimonio. Ma io sono ancora troppo giovane e inesperto e non me la sento. Le mie pretendenti mi trattano bene e non posso fare a meno di sentirmi lusingato dalle loro moine, specie perché la persona da cui vorrei attenzioni generalmente non me ne dà. In fondo sono ancora un ragazzino insicuro e sapere che ci sono donne che si farebbero in quattro per me mi fa sentire più uomo. E poi quando vedo l’unica donna che mi piace subire il fascino di Ryoga o di quello Shinnosuke di Ryugenzawa invece di riconquistarla penso solo ad offenderla.  Non so esprimere i miei sentimenti chiaramente. Sono cresciuto con un padre rozzo e senza una madre. Che posso pretendere da me stesso? E infine sono per metà femmina. Che cosa posso offrire alla donna che amo? Ci sono milioni di motivi per cui non posso farmi avanti anche se lei mi piace moltissimo."
"Che significa tutto questo Ranma?" disse lei con il cuore che le batteva forte.
"Capiscilo da sola...scema. Ho già parlato troppo!"
"Vai fuoriiii" urlò la ragazza.
Ranma non ci sapeva proprio fare e la faceva solo arrabbiare.
"Era un rifiuto questo?" chiese mentre faceva come per andare via.
"Certo che era un rifiuto. Sei il solito stupido!"
"Bene la prima parte è andata! Ora che mi hi rifiutato se ti rinnovo la proposta mi dirai di sì?"
"Ranma cosa vuoi da me? Non mi piace che tu mi prenda in giro!"
"Non ti sto prendendo in giro. Io ti amo davvero e farei di tutto per te. Se ti chiedo di sposarmi, non ora ma tra qualche anno, quando avrò una mia palestra e delle entrate e quando avrò detto chiaramente alle mie pretendenti che è già da un pò che penso che quella ragazza che prima ritenevo per niente carina ora è per me una delle più belle donne che io conosca, e quando non saranno i nostri genitori a costringerci ma lo desidereremmo entrambi liberamente, mi dirai di sì?"
"Dici sul serio?"
"Certo che dico sul serio. Non rendermi le cose più difficili! Mi sposerai allora?"
Akane sorrideva. Era stata una dichiarazione bellissima. La più bella di tutte quelle che aveva sognato in quegli anni. Meglio di quella di Darcy a Lizzy!
"Si, ti sposerò!"
"Perchè mi ami anche tu o perchè lo vuole tuo padre?"
"Perchè ti amo anche io"

Ranma era felice. Rosso in viso e col cuore a mille vinse il suo imbarazzo e le si avvicinò. Delicatamente le poggiò le labbra sulle sue e la baciò. Lei non si ritrasse ma accolse il suo bacio e lo ricambiò.
Quando si staccarono Akane vide che Ranma aveva gli occhi lucidi.
"Ti piace questo finale? I baci nei finali piacciono anche ai ragazzi, sai?"
"C’è qualcosa che non mi piace in questo finale"
"Uffa sei incontentabile! Cosa?"
“Io preferisco i finali dove sono le donne a baciare gli uomini imbranati!"
E così gli appiccicò un altro bacio sulle labbra.
 
Angolo dell’autrice: e ora davvero ci salutiamo. E’ stato bello stare con voi ed è stato ancor più bello che mi abbiate accompagnato in questa avventura per tutti questi mesi. Spero che la storia vi sia piaciuta, vi abbia fatto compagnia e qualche volta vi abbia fatto ridere e spero vogliate farmelo sapere. Grazie a tutti.
   
 
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