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Autore: X_98    10/02/2020    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Pei sbuffò sonoramente mentre stava appoggiato ad un grosso albero. “Deve essere successo qualcosa!” Disse Kun da sopra un albero. Il gorilla cercava il minimo movimento tra i rami degli alberi per vedere se riusciva ad individuare qualcuno degli uccelli, ma semplicemente, non poteva. Hua aveva detto che si erano nascosti vicino ad un lago, ma di loro non c’era traccia. Inoltre, l’ultima volta che l’avevano vista era diretta verso l’uscita del castello per guidare fuori l’ultimo gruppo......non poteva essere una coincidenza la sua scomparsa assieme agli altri uccelli con il fatto che dei pavoni non ci fosse ancora traccia! Qi tirò un sospiro di sollievo quando vide Chong e Ting correre verso di loro. “Una volta che sarà tutto finito non coinvolgetemi più in operazioni come questa! Lo stress è decisamente troppo!” Disse Bao frugando in una sacca piena di cibo, alla ricerca di un conforto gustativo. “Solo noi tre e pochi altri felini siamo riusciti a scappare! Gli umani ci hanno teso un agguato in prossimità della via di fuga! Chi era fuori o appena uscito è stato ricatturato!” Spiegò Feng affranto. “Come ha fatto Derek a reagire così in fretta?” Domandò Ning più a se stesso che agli altri. “Fretta? Ti ricordo che il primo gruppo è uscito ore fa! Con tutte le guardie che ha è strano che se ne sia accorto solo adesso!” Disse Wan che era appena sbucata da un cespuglio seguita a ruota da Xun. “Troveremo un modo per liberarli!” Disse Pei per niente convinto. “Come?” Chiese Ting sull’orlo delle lacrime sia a causa della preoccupazione che per la paura che provava. “Pei ha ragione! Ma ora dobbiamo nasconderci, altrimenti rischiamo che riprendano anche noi!” Disse Deshi mostrando una mente lucida nonostante la gravità della situazione. “Dove sono gli altri felini di cui hai parlato?” Chiese Wing guardandosi attorno. “Ci siamo separati nella fuga! Abbiamo preso strade completamente diverse, ma solo per costringere gli umani a dividersi!” Rispose Feng. “Allora dobbiamo muoverci!” Disse Ming “Voi siete troppo grossi per passare inosservati ed una volta individuati sarebbe difficile far perdere le nostre tracce” disse il cervo mettendosi in cammino. Capì che tutti concordavano quando lo seguirono senza fare storie. Camminavano da svariati minuti quando un tonfo seguito da un ringhio fece voltare molti verso un grosso cespuglio e Lei si rivelò. “Maledetti cani! ......” Affermò guardandosi alle spalle, per poi voltarsi verso i suoi amici “Grazie per avermi aspettato, siete molto altruisti! Vi informo che Mei e molti altri sono stati.....” “.....ricatturati!” Disse Xun interrompendo la felina “.....noi siamo gli unici ad essere riusciti a scappare!” Spiegò Wan. “Cosa facciamo?” Chiese Lei più per curiosità che per preoccupazione. “Non lo so!” Ammise Xun “Abbiamo deciso di nasconderci! Una volta che avremmo trovato un posto sicuro e ci saremmo riorganizzati, agiremo per liberare coloro che sono caduti di fronte alla forza degli umani!” Disse Wei facendosi largo nella fitta vegetazione. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Appena riprese conoscenza Shen sentì un tintinnio continuo ed anche abbastanza fastidioso. A fatica si alzò in piedi e dopo essersi stiracchiato capì di trovarsi nelle segrete. Oltre al freddo pungente, una corrente d’aria fredda arieggiava più del dovuto quelle immense caverne e quando il pavone tentò di dirigersi verso la porta della sua cella sentì una forza trattenerlo. Shen vide che aveva una catena messa ad entrambe le zampe! “Ho freddo!” Il pavone fece un balzo di due metri solo per vedere Mei alla sua sinistra che si appallottolava sotto una leggera coperta di lino. Dalla parte opposta c’era Sheng, ancora privo di sensi. Tirando con tutte le forze, Shen riuscì a spostare la pesante palla di ferro, a cui la catena era agganciata, abbastanza da permettergli di affacciarsi fuori dalla sua cella. Shu, Xu, Guo e molti altri occupavano numerose celle intagliate nella pietra, così che scavare non potesse essere un opzione valida per tentare di scappare! Delle voci lo fecero tornare dentro e si distese su un grosso mucchio di paglia presente nella sua prigione. “Sono più di dodici ore che li cerchiamo! Saranno già andati chissà dove!” Disse un umano. “Non mi interessa! Derek è partito e ci ha incaricato di sorvegliare la situazione qui sotto!” Rispose l’altro. “Si, ma mi annoio! Sarebbe stato molto meglio se il capo ci avesse portato con lui! Odio essere messo a guardia di questi sacchi di pulci!” Disse il primo. “Gli uccelli.....hanno le pulci?” Chiese perplesso l’amico “Sono animali, cioè non si lavano, cioè.....avranno anche cose peggio delle pulci!” Disse il primo. “Tipo?” Chiese l’altro “I tarli.....?” Rispose incerto il primo. La conversazione che era già surreale lo diventò ancora di più quando iniziarono a parlare della specie di “felini vegetariani”, dato che non riuscivano a spiegarsi come avessero fatto i mammiferi, a vivere così a lungo accanto a dei predatori letali come le tigri ed essere ancora vivi! Shen decise di ignorarli. Sapeva bene che Derek non li avrebbe perdonati e forse sarebbero rimasti per sempre reclusi in quelle prigioni fredde e buie. Questo era un bel problema per i suoi piani di fuga, specialmente perché molte armi erano rimaste nascoste nel suo laboratorio segreto per il semplice motivo che, il piano di fuga, non presentava alcun problema riguardo ad eventuali battaglie con gli umani. Ed ora, raggiungerle sembrava impossibile! Sperava che qualcuno del primo gruppo e di quello dei bovini fosse riuscito a scappare, così il suo fallimento non sarebbe stato completamente un disastro! E pregava che non tentassero di liberarli perché al momento gli umani erano più allerta che mai! Dovevano trovare un modo per comunicare con Sam, anche se era certo che Derek lo avrebbe mandato a parlare con loro, dato che nell’ultimo periodo il suo ruolo era stato fondamentale per far stare calmo il collezionista e coprire le loro azioni! Shen si alzò di scatto quando sentì un urlo di dolore rimbombare nell’immensità di quel sotterraneo. Facendo passare il collo attraverso le sbarre vide, poco distanti, le due guardie che prendevano a bastonate il povero Dishi, impossibilitato a scappare perché anche lui in catene! Una furia primitiva gli fece contorcere le viscere e dopo essere arretrato di qualche passo, lanciando un acuto urlo di pavone, Shen si schiantò contro le sbarre. Non era il loro Principe, ma non avrebbe lasciato che quegli sporchi umani, insensibili e crudeli, facessero loro del male! Non aveva mai agito per il bene della sua gente, ma solo per riparare dei torti fatti alla sua persona. Da parte di banditi che spesso avevano attentato alla sua vita, solo per trarre vantaggio dalla sua morte grazie alle monete che sarebbero cadute a fiumi da colui che li aveva ingaggiati. Per la prima volta agiva per il bene comune, come dovrebbe sempre fare un buon sovrano! E purtroppo per lui, scoprì che faceva terribilmente male! Le guardie portarono la loro attenzione su di lui e decisero di fargli abbassare la cresta nel peggiore dei modi. Nonostante la presenza del ruggito di Mei quasi costante, gli umani non si tirarono indietro e lo riempirono di botte fino a quando non perse conoscenza! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Teo non era sembrato molto spaventato o deluso, ma non sempre le cose sono come appaiono! Forse adesso era in camera sua a piangere lacrime amare! Esattamente come lui in questo preciso momento! Sam si asciugò il viso con la manica della maglietta. Era stato recluso nella sua stanza ed era costretto ad uscire solo per andare a scuola, fino a quando suo padre non avesse deciso in maniera diversa! Ma non era la stanza del palazzo! No! Sarebbe stato.....leggermente meglio, per così dire....... Si trovava nella sua vecchia casa non poco, ma per lui comunque troppo distante, dalla riserva! Derek li aveva scoperti ed aveva inflitto una severa punizione ai loro genitori. Punizione ignota, il cui effetto però, si era ripercosso pure su di loro ed essendo minorenne, Sam non poteva fare molto per poter anche provare a ribellarsi.... Il ragazzo continuava a sperare che il collezionista non se la prendesse troppo con i suoi amici. Inoltre era da almeno un ora che cercava notizie sul giornale di quell’improvvisa fuga, senza risultati......forse Derek voleva a tutti i costi evitare che una tale notizia si spargesse, con inevitabili effetti letali per la sua fama! Era il primo pomeriggio del giorno seguente dell’inizio del piano. Forse qualcuno era riuscito a fuggire. Forse erano già stati tutti ricatturati. Forse il collezionista ne aveva ucciso qualcuno nel tentativo di rimetterlo dietro alle sbarre. Forse Hannah ora stava dalla parte di suo padre per potersi prendere una giusta vendetta per essere stata usata............... Va bene, quest’ultimo punto era molto improbabile dato che lei non era per niente un tipo vendicativo, ma gli altri continuavano a preoccupare e far pensare il giovane che a causa di ciò, non aveva prestato la minima attenzione ai compiti di scuola per il giorno dopo, perfettamente e strategicamente posizionati sulla scrivania sulla quale era mezzo sdraiato. Sam aveva compreso che loro non le avevano detto niente per paura di ferirla, ma così facendo le avevano inflitto una ferita ben peggiore. Spesso si agisce pensando di fare la cosa più giusta, sbagliando inevitabilmente...... Come lui, che durante la sua prima visita nella riserva, era scappato pensando che andarsene da quel posto che temeva così tanto fosse la cosa giusta da fare, ritrovandosi poi in guai ben peggiori una volta perso! Il ragazzo ebbe un’idea geniale! Prese carta e penna ed iniziò a scrivere: 1. Riuscire a parlare con Rose. 2. Fare pace con la sua ex migliore amica. 3. Convincerla a far scappare gli animali. 4. Attraverso lei comunicare con gli animali. 5. Pensare ad un secondo piano di fuga cercando di agire come una squadra. .......Invece di restare fermi in disparte a guardare agendo in maniera tanto scoperta come avevano fatto lui e Teo fin dall’inizio. Forse, se avessero chiesto un consiglio agli animali per quanto riguardava l’esca che doveva distrarre la sorveglianza, avrebbero sicuramente ideato qualcosa di migliore.........certo, se proprio doveva dirla tutta.........se fosse stato in grado di comprendere cosa dicevano, al posto dei numerosi versi che sentiva ogni volta, allora il piano sarebbe stato anche meglio di quello ideato da un agente segreto professionista! E forse sarebbe venuto a conoscenza dell’esistenza di petardi e piccole bombe posizionate dagli animali all’interno del castello che non avevano fatto altro che dare l’allarme invece di fungere da elemento di distrazione come quegli sciocchi dovevano aver pensato. Sam piegò il foglio e se lo mise in tasca. Era caparbio, dote condivisa con Rose, e non si sarebbero lasciato scoraggiare da un iniziale fallimento! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx “Sono fuori dal tunnel elelelel, Del divertimento Sono fuori dal tunnel elelelel Del divertimento Quando esco di casa e mi annoio Sono molto contento Quando esco di casa e mi annoio Sono molto più contento” Non c’era niente da fare! Quando era stressata iniziava ad ascoltare musica ininterrottamente! Caparezza, jovanotti, Baby K, David Guetta.....non aveva un genere preferito, per questo l’album riproduceva canzoni completamente diverse tra loro, una dopo l’altra! Rose poteva giurare di non aver mai visto suo padre così furioso! Fortuna che non era l’unica ad esserne terrorizzata! E doppia fortuna che fosse subito partito alla ricerca di coloro che ancora mancavano all’appello, così si sarebbe sfogato con i poveretti costretti a seguirlo e sorbire la sua ira! “I due giorni più importanti della vita sono il giorno in cui sei nato e il giorno in cui scopri il perché!” Quella frase la perseguitava da quando aveva ricevuto la notizia della fuga degli animali! Aveva continuato a perseguitarla anche quando aveva cercato di dimenticare la vita che conduceva prima, quando era completamente dipendente dagli animali, ma ora......finalmente, forse, ne aveva compreso il vero significato! Non era un caso il suo particolare dono! Non esisteva il caso, ogni cosa avveniva per un determinato motivo, era il Maestro che gliel’aveva detto! Era colei che avrebbe potuto fare una cosa giusta. Per bene stavolta! Non limitarsi a tenerli uniti ed in gabbia! C’è un istante per capire qual è la cosa giusta da fare, e un altro per trovare il coraggio di farla! Doveva avere il coraggio di dire no, di affrontare la verità! Aveva sostenuto suo padre mettendo in gabbia altri animali usando come scusa il suo buon cuore che le impediva di separare le famiglie! Per lei era normale, suo padre l’aveva tenuta reclusa per tutta la vita, impedendole di avere un infanzia come quella che dovrebbe avere ogni bambino! Ma era tutto sbagliato! NO! Si sarebbe opposta alla tirannia di un padre assente! Alle sue regole! Aveva cercato delle cose che già possedeva e di cui non aveva compreso il pieno significato fino ad adesso! Il padre affettuoso ed orgoglioso che sempre aveva desiderato era Kang, gli amici, i fratelli, tutti loro, erano la sua famiglia! Non l’avevano tradita tacendole le loro intenzioni, volevano solo prepararla per dirle una cosa del genere cercando di non essere troppo bruschi! Kang si era sempre preoccupato di minimizzare il comportamento irresponsabile e cattivo del padre e stava facendo la stessa cosa, riflettendo sul come e sul momento adatto per rivelarle una decisione del genere! Era solo a causa del suo orgoglio che i loro rapporti erano stati recisi! Era colpa sua! Avrebbe rimediato! Rose, possedeva la completa fiducia del padre. Evento straordinario! Quindi non fu difficile dirigersi verso la soffitta senza essere fermata o seguita in alcun modo. Se voleva veramente scappare allora avrebbe preso con se una foto della madre. In quella stanza immensa, polverosa e buia, ne custodiva parecchie. Celate come il più prezioso dei tesori. Le somigliava molto nell’aspetto! Rose prese una foto della madre ed osservò i capelli ramati e mossi identici ai suoi, il suo piccolo naso a punta ed il sorriso, tutte caratteristiche perfettamente ereditate da lei! Suo padre l’aveva sposata solo per il denaro che avrebbe ereditato dalla sua famiglia grazie ad una tale unione. Un matrimonio senza amore. Una famiglia senza amore. Almeno non aveva niente da rimpiangere una volta voltate le spalle al genitore! Rose si mise a frugare in una grossa cassa alla ricerca di altri tesori nascosti rappresentati da foto che forse erano sfuggite al suo occhio attento in quegl’anni, ma non trovò nulla. Fortuna! O forse no! L’attenzione si spostò sul nome di sua madre inciso su di un libricino rosso. “Isabella”. Come aveva fatto a non notarlo prima? Una volta aperto vide alcune sue foto........si, si riconosceva nel neonato in braccio a sua madre! Era lei! Ma com’era possibile? Era morta di parto! Come poteva stringerla tra le braccia in quell’immagine se non era più in vita quando......... Una goccia cadde sull’immagine annerita dalla polvere e Rose si rese conto che era una sua lacrima. Gli aveva mentito! Anche se per poco, aveva conosciuto l’amore materno! Però questo poneva altre domande: cos’era successo a sua madre? Era ancora viva? Quanto tempo avevano passato assieme? Sfogliando il libricino poteva leggere piccole didascalie accanto ad ogni immagine “Il primo sorriso, il vestitino della domenica, momento relax......” Un foglio cadde in terra appena le pagine si scostarono tra loro permettendogli di scivolare fuori. Rose lo prese e lo aprì. Si sentì mancare il fiato appena lesse “Alla mia Rose.....”. Al dolore di una simile scoperta si aggiunse anche la rabbia. Perché suo padre le aveva taciuto così tante cose? Cercò di evitare simili pensieri ed iniziò a leggere: “Alla mia Rose, Adorata figlia mia, colei che si trova dietro a questa penna è Isabelle, tua madre. Sono consapevole che quando leggerai questa mia lettera sarai ormai grande e ti faccio tanti cari auguri per i tuoi diciott’anni! Sono certa che tuo padre non ti farà mancare mai niente e ti amerà da parte di entrambi.....” Magari, mamma, magari. “......così da poterti far sentire a pieno l’amore che io non potrò mai condividere con te! Non potremmo parlare delle prime cotte, non ci sarò quando dovrai scegliere come vestirti per una serata importante, o per ascoltare le tue paure e darti conforto, ma sappi che sarai sempre nel mio cuore e farò del mio meglio per sostenerti anche da lassù! Ora sei una donna, fai sentire la tua voce, segui le tue passioni, e non lasciare mai che qualcuno ti faccia pensare di valere meno di quello che realmente vali! Sei forte già adesso che hai appena due mesi e lo sarai sempre! Stai vicino a tuo padre John che cocciuto com’è non ammetterà mai di sentire la mia mancanza, anche se ha ragione.......” Ok, va bene! Sicuramente il destinatario era qualcun’altro! Chi cavolo era John? “........io sarò sempre accanto a voi ed il mio amore non morirà mai! Se Derek ancora adesso vi rende la vita difficile, chiedo perdono, ad entrambi! Sono stata una sciocca a pensare che potesse cambiare! Ma a volte il desiderio di sentire l’approvazione da parte dei propri genitori annebbia la mente e fa fare delle sciocchezze! Rose, figlia adorata, dì di si ad una vita straordinaria! Ricorda che persone straordinarie non sono nate straordinarie ma credo sia possibile per le persone ordinarie scegliere di essere straordinarie! Chi l’ha detto che la vita deve essere per forza sacrificio? Non è così! Io ho scelto l’amore a questo e lo rifarei mille volte se fosse necessario! Poter stare con tuo padre invece che con quell’egoista di Derek è vivere pienamente la vita! Ora, a causa di quell’uomo, non potrò vederti crescere e diventare la stella più bella e splendente del cielo, ma sono certa che come me, scolpirai la tua strada nel mondo! Ricorda, facciamo scelte dettate dagli eventi, dalle nostre paure, dai nostri istinti… oppure le facciamo in modo razionale. Desidero che tu faccia le tue scelte, non pentendoti mai della loro natura. Belle, giuste che siano, non farti mai un cruccio perché da esse dipenderanno la tua felicità e la stima che avrai di te stessa. Molte volte la vita ci mette di fronte a situazioni nelle quali scegliere quello che riteniamo “giusto” è davvero difficile, ma il “giusto” è sempre quello che ci sentiamo di fare. A volte le persone che ami e che amerai, si riveleranno diverse da come le credevi, le vedrai cambiare…ma le cose cambiano per vivere, amore mio… e vivono per cambiare, è la loro natura! A volte questi cambiamenti ti turberanno, come hanno turbato me. Ed è in quel momento che bisogna scegliere. Io continuerò a vivere in te ed il mio spirito ti starà sempre accanto anche se non potrai mai vedermi! Pensa con la tua testa e sorridi sempre, ti prego, come starai sicuramente facendo adesso! Ti amo più di ogni altra cosa. Con amore, Isabelle” Erano decisamente troppe le notizie da assimilare tutte in una volta! Rose si sentiva decisamente stordita! Come poteva essere? Allora un padre “umano” che l’amava c’era! Cosa diavolo era successo? La ragazza era consapevole che a delle domande del genere, le risposte sarebbero arrivate con il tempo, quindi si concentrò sul presente. Aveva fatto la sua scelta! Avrebbe fatto la cosa giusta aiutando gli animali a ritrovare la libertà perduta!
   
 
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