Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Deienira    11/02/2020    1 recensioni
Dopo 4 anni dalla vittoria su Hades, un nuovo nemico si abbatte sul Grande Tempio e uno dei 5 bronzini non sopravvive.
La spensieratezza che poteva portare la fine di una vita fatta di guerra, però, viene subito interrotta dalla visione del vuoto che la sua scomparsa ha lasciato nel cuore dei suoi amici e della sua Dea. Cosa comporterà questa perdita?
.
.
La storia sarà composta da un prologo, 5 capitoli ognuno dedicato ad un personaggio e un epilogo.
Mi sembra superfluo dire che i personaggi non sono stati inventati da me ma da Kurumada.
Nonostante ciò non posso dire altrettanto dei loro caratteri che, per esigenze della storia, ho dovuto cambiare per almeno qualche tratto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Morte...siamo praticamente tutti dei condannati a morte che camminano.                                        
Che parola particolare: in grado sia di portare timore che sollievo; timore di affrontare qualcosa che non conosci, il famoso salto nel vuoto, e sollievo dopo una estenuante malattia, quando la Nera Signora è sinonimo di fine di tutti i tuoi mali. Sulla veridicità dell'ultima non so...mi vengono ancora i brividi a pensare nell'oltretomba dopo l'ultima visita agli Inferi causa Guerra Sacra; un posto così...così arido, spento...dannato.
Tutti siamo consapevoli di non poter vivere per sempre, eppure sentiamo la morte come un qualcosa di molto lontano da noi, qualcosa che non ci può intaccare a questa giovane età, troppo astratta e incomprensibile.
In quanto Cavaliere dovrei essere il primo conscio che la mia vita è un continuo punto di domanda per quanto riguarda il domani...e lo sono! Lo giuro, lo sono eccome!
Tuttavia, davanti a questo corpo...il cadavere di uno dei miei migliori amici...non posso darmi pace. L'abbiamo sfangata così tante volte: Arles, Asgard, Poseidone, Hades... inconsapevolmente la mia mente mi ha dato una sorta di sicurezza, come se insieme fossimo invincibili...come se nulla di grave potesse accaderci.
Invece sono qui, ora, a pregare il Dio degli Inferi di essere magnanime con Shun, di non fargli passare le pene peggiori che l'Ade possa offrire perchè io le ho viste...e il solo pensare quella creatura vivere ogni giorno un qualunque girone dell'Inferno Dantesco mi sgretola l'animo.
La paura, poi, di una ripicca di Hades nei confronti del ricettacolo che a lui si è ribellato divampa di minuto in minuto nel mio cuore, tanto da farmi espandere il mio cosmo fino ad avvolgere completamente il proprietario dell'armatura di Andromeda, come a tentare di proteggerlo da un destino crudele...difenderlo come non sono stato in grado di fare qualche ora fa.
Io, considerato il più saggio tra i cavalieri al servizio di Atena, sono stato vittima di un'illusa serenità; ho peccato di superbia sottovalutando il nemico e Shun ha pagato questa mia superficialità.
Rivivo quegli attimi ininterrottamente e la mia mente non fa altro che produrre un continuo "Non è vero".
Ormai sono rimasto solo io in questa stanzetta, incapace di piangere. Col cuore talmente straziato che per proteggermi da un dolore altrimenti insopportabile mi estrania dal resto mondo che mai mi è sembrato così monocolore come in questa giornata.
"Shun non è morto, possiamo farlo tornare indietro. Dobbiamo solo sconfiggere il nemico e tutto tornerà come prima". Continuo a ripetermi questo da ore...ma ogni minuto che passa questa certezza si incrina e crolla pezzo per pezzo, investendomi con macigni sempre più pesanti: la verità è che il mio amico non è sotto un sortilegio, uccidendo quella bastarda non si risveglierà...non tornerà in vita.
Potevo evitare tutto ciò? Come ho potuto sottovalutare la forza di una Dea? Per quale diavolo di motivo abbiamo permesso a Shun di partecipare nonostante l'evidente rischio? Maggiore per lui, poi!
"Dulce et decorum est pro patria mori" scriveva Orazio. Più che per la patria, il nostro motto potrebbe essere: "E' dolce e dignitoso morire per Atena". Affrontare con forza e coraggio ogni avversario per un bene maggiore, che va protetto ad ogni costo, anche a costo di abbandonare il mondo fisico. Eppure il fatto che Shun abbia perso la vita inseguendo i miei stessi ideali, per il quale io stesso mi sacrificherei e mi sto sacrificando continuando ad andare in guerra, non mi fa sentire meglio.
La morte fa schifo. Non c'è molto altro da dire sull'argomento.
Quando il mio Maestro è trapassato davanti al Muro del Lamento avevo il compito di portare avanti una belligeranza. Una volta finita, nemmeno il tempo di rendermi conto di cosa fosse successo che Saori, sotto permesso speciale di Zeus, aveva riportato i Cavalieri d'Oro in vita. Non ho avuto tempo di provare dolore, di soffrire.
Ora, invece, non si può fare più nulla. Per quanto la mia testa cerchi di convincermi del contrario, che una via di fuga esista, Saori ha detto chiaramente che questa volta neppure lei può sfidare il fato. Non lo ha ammesso candidamente,  ma probabilmente le Moire sono già furiose con lei per aver resuscitato 13 uomini cui si era compiuto il destino scritto per loro tra le stelle, una cosa del genere non la farebbero mai riaccadere. Zeus ha fornito un'unica occasione e questa volta non si opporrà al volere delle 3 donne...L'oblio ha ormai pervaso irreparabilmente la costellazione, l'intera galassia, di Andromeda che non brilla più da ore, da quando il suo protettore l'ha dovuta abbandonare con la forza bruta.
"Sembra tu stia dormendo, amico mio. E' come rivivere quel giorno di 5 anni fa, all'ottava casa. Crystal che ti portava in braccio e tu, tu che sembravi caduto nel baratro, in realtà ti trovavi semplicemente ingabbiato in un sonno profondo dal quale solo l'Eufonia di Sagitter è riuscita a destarti. Vorrei avvicinarmi e scuoterti per obbligarti a riaprire quei grandi occhi verdi che ti ritrovi, in grado di leggerti dentro anche inconsapevolmente e talmenteforti e decisi da prendersi una parte del dolore altrui così da alleggerire un peso insostenibile. Te lo giuro Shun, mi piacerebbe farlo, ma non vorrei insudiciarti con la mano di un uomo che, vedendoti steso a terra privo di vita, non è stato più in grado di muoversi di un millimetro, permettendo al nemico di ritirarsi vittorioso dopo aver portato a compimento il suo compito primo...che razza di amico sono se non sono nemmeno stato in grado di preservarti la vita?".
Lo guardo in attesa di una risata che non arriva. Come se attendessi una sorta di rimprovero anche solo per aver pensato certe cose. Shun odiava essere commiserato e compatto. Odiava anche che gli altri si sentissero in colpa nei suoi confronti; ha sempre preferito ricevere parole d'odio, autoflagellandosi per permettere agli altri di  sfogarsi e tornare sereni.
È sempre stato così, sempre così. Sempre sul burrone dell'autodistruzione. Quante volte io, Seiya, Crystal e Ikki abbiamo provato a tirarlo indietro, cambiarlo da quel punto di vista? Tante, troppe, solo Atena lo sa. E lui? Lui ci sorrideva. Un sorriso triste, di una persona che ha sofferto molto più di altre e che dunque tenta in ogni modo di lenire il dolore altrui.
Me lo meritavo un amico così puro? Cosa ho fatto per averlo al mio fianco per 5 anni?
Mi sento così...così distrutto.                                                                                                                                           
Non è giusto, tutto ciò non sarebbe mai dovuto accadere...non dovevamo permetterlo.              
Tutto mi sembra così futile, vorrei solo avere Shunrei qui al mio fianco...eppure so che la cosa non mi recherebbe sollievo se non per pochi attimi. Cosa si può fare per allievare un minimo il dolore?  
"Shun...ti prego...se mi senti dimmi cosa posso fare per sentirmi meglio". E' un sussurro quello che esce dalle mie labbra accompagnato da una prima lacrima...e ora da una seconda. Ammettere ad alta voce l'evento, rassegnarmi all'evidenza, ha reso tutto così tremendamente reale...adesso capisco per quale motivo la mia testa cercava di convincermi del contrario. Questo supplizio è atroce e la cosa mi fa salire una sempre maggiore rabbia. La disperazione ti porta a compiere qualunque atto, no?                                                                                      
Sono stanco, stanchissimo. Vorrei solo vivere in pace qualche mese della mia vita. Ho solo 19 anni, diamine! L'unica cosa che ho conosciuto di questo mondo è una continua guerra, ogni volta contro un nemico diverso. Sono tutte delle fottute divinità che vivranno in eterno! Nessun essere umano ormai crede più nella loro esistenza considerandoli solo mitologia! Per quale cazzo di motivo persistono nel tentare di conquistare la Terra se tanto mai verranno mai venerati? Se tanto poi odiano il genere umano?! Per quale motivo Zeus non impedisce ciò? Ha affidato la protezione dell'umanità all'unica figlia cui importava realmente qualcosa; basterebbe solo una sua parola, una sola parola del Padre degli Dei, per porre fine ad un conflitto senza nemmeno iniziarlo! Cos'è? Diverte vedere noi comuni mortali affrontare qualcosa più grande di noi? Eppure noi, esseri insignificanti al loro cospetto, riusciamo a portare sempre la pace nel mondo!                                                                                                                       
Percepisco il cosmo della mia Dea, l'unica degna, innalzarsi minaccioso, carico di collera e rancore come mai era successo prima. La stessa identica ira che ha preso il sopravvento anche della mia persona.                                                                                                                                                  
Quella donna si è divertita a massacrare Shun? Perfetto; allora io le darò la caccia fino a quando non la troverò. E una volta trovata non mi darò pace fino a quando non vedrò le mie mani totalmente imbrattate del suo Ichor.                                                                                                                   
"Lo giuro qui e ora davanti a te, Shun. Ti vendicherò, fosse l'ultima cosa che faccio".

 


Così come quella di Saori, anche l'immagine di Sirio svanisce dalla mia vista una volta pronunciate parole di rappresaglia.                                                                                                                             
Mi sembra di star vivendo un incubo...dopo la morte, almeno noi Cavalieri, non dovevamo mica vivere una pace perenne? Ho sempre combattuto per allontanare gli altri da un destino prematuro di sofferenze nell'Ade...ma qui dove sono ora sono piuttosto certo di trovarmi, che so, nel Paradiso dei Cavalieri o in una sorta di Limbo...a meno che questo non sia il mio Inferno personale: dichiarare guerra in mio nome.                                                                                                             
Il solo pensiero mi fa vorticare talmente tanto la testa che mi devo accasciare per evitare di cadere.                                                                                                                                                                             
Possibile che sbagli anche il modo di morire?                                                                                                 
Non potevo banalmente ammalarmi? Non si può combattere una malattia! La puoi odiare, ok, ma non puoi muovere una belligeranza nei suoi confronti! O sbaglio?! Invece no, dovevo farmi uccidere da una Dea!                                                                                                                                                   
Che poi, non si può nemmeno dire che io non mi sia impegnato! Di sicuro non ho cercato il sonno eterno di mia spontanea volontà! Ho messo in pratica ogni insegnamento che mi è stato impartito dall'inizio della mia carriera di Cavaliere, ho tentato persino la Nebulosa ai suoi limiti estremi! Nonostante ciò sono stato totalmente sopraffatto e ho perso. Un conto era quando ci scontravamo in 5 contro una divinità ed essa impartiva i suoi colpi in 5 direzioni differenti con tempi diversi, permettendoci di rifiatare uno alla volta e pensare ad una nuova strategia, un altro è quando sì, siamo in 5, ma suddetta Dea para semplicemente i colpi degli altri e concentra i suoi attacchi solo su di te come se sul campo di battaglia esistessi solo tu!                                           
Non l'ho sicuramente cercata io questa situazione!                                                                                             
Per Atena, questo tormento anche da morto è per ripicca delle vite che ho spezzato durante la mia esistenza? Posso accettarlo, anche se per nobili motivi mi rendo conto di aver fatto del male e sono pronto a pagare pegno per le azioni commesse...ma una guerra non sarebbe una punizione che riguarda unicamente me...non potrei mai perdonarmelo se vedessi qualcuno raggiungermi in questo luogo! Come potrei non sentirmi in colpa se vedessi qualcuno a me importante cadere per mano di un conflitto causato dalla mia morte?! Non scherziamo!        
Qualcosa potrò pur farlo! Non sono comunque un essere umano comune!                                          
Se solo riuscissi a risvegliare nuovamente l'ottavo senso...questa abilità sembra essere scomparsa a tutti una volta terminata la Guerra Sacra. Poi, figuriamoci, non sono nemmeno in grado di espandere il mio cosmo...non ho assolutamente nulla e non so da dove partire!           
Mi rialzo in piedi avvicinandomi al ruscelletto.                                                                                                  
Devo trovare il modo di risvegliare le mie capacità...solo in questo modo potrei riuscire, quanto meno, a comunicare con la Terra e fermare tutto prima che la situazione esploda irreparabilmente.                                                                                                                                                   
Chiudo gli occhi e ripenso alle parole del Maestro. Ho come la sensazione che la mia costellazione sia totalmente oscurata...anche se impercettibilmente mi sembra di identificare ciò e sospiro. Non riuscirò a ridestare il mio cosmo fino a quando non sarò nuovamente in grado di guidare le stelle. Non lasciarmi guidare da esse, ma essere capace di condurle. Ho sempre sostenuto di essere soltanto Shun, ma la verità è un'altra, sono anche un Cavaliere di Atena e in quanto tale devo superare ogni ostacolo.
"Shun".
Mi volto di scatto udendo una flebile voce chiamare il mio nome, ma nemmeno il tempo di vederne il volto che con uno spintone la figura mi fa cadere in acqua, la quale si rivela essere inaspettatamente profonda.
Più tento di raggiungere la superficie, più il mio corpo affonda. Continuo ad agitarmi preso da un'improvvisa ansia fino a quando non mi fermo di colpo.
"Shun...". Una nuova voce desolata, diversa da quella precedente, attira la mia attenzione.
E io conosco molto bene questo accento...è Seiya.

 

 

Angolo Autrice

Ciao! Come avrete notato io aggiorno decisamente a caso anche perché quest'anno lo studio mi sommerge! Ci tenevo a ringraziarvi perché, anche se non commentate, siete veramente in tanti a leggere questa storia e ad averla aggiunta fra i "seguiti"! Che onore. Diciamo che questa FF è nata più che altro come una sfida...solo che mi sono venute talmente tante idee che ho dovuto cambiare in corso d'opera!

Ci sentiamo alla prossima! 
Deienira

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Deienira