Anime & Manga > Georgie
Segui la storia  |       
Autore: Basiileia90    03/03/2020    6 recensioni
La mia storia è la continuazione dell’anime o meglio, tre anni dopo quel momento. Abel e Arthur sono tornati in Australia, Georgie invece ha deciso di rimanere a Londra col padre. Adesso però è tempo di rivedersi... che cosa succederà tra i fratelli? Abel e Georgie avranno modo di conoscersi (nuovamente) e stare insieme ?
Questa è la mia prima fanfic e spero davvero che possa soddisfare le aspettative di tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Bene ragazzi, eccoci arrivati.”
“Grazie Dick, di tutto... ci vediamo presto”
“Figurati Georgie! Mai avrei creduto di assistere ad una scena del genere..!! Comunque vi auguro una serena notte e... cercate anche di dormire!” Ridacchió Dick, ancora sconvolto ma anche felice per i due amici.
Abel e Georgie erano rimasti muti per tutto il viaggio ed ora erano finalmente soli; scesi dalla carrozza si avviarono verso il cancello per poi raggiungere la porta.
Abel fece per entrare quando improvvisamente si irrigidì.
“Georgie io... vorrei avere chiarezza” si limitò a dire questo
“Te l’ho già detto... non è stato facile per me arrivare a questa conclusione ma credo di non poter più fingere ormai... io sento di provare qualcosa per te che va aldilà del semplice affetto, che dico, ne sono certa.”
“Io non riesco ancora a crederci.... e Christopher o chi per lui? Ti sarà stato proposto qualche rampollo di buona famiglia...”
“Abel ti prego di credermi. Lo so che è difficile. Quando mi rivelasti il tuo amore per me era impossibile ricambiare. Oltre la disperazione per aver saputo di non essere parte della vostra famiglia, oltre Lowell che è stato il mio primo amore, io ti avevo sempre visto come un fratello, che amavo smisuratamente, ma come un fratello... per te è sempre stato diverso, hai sempre avuto la consapevolezza che io non fossi sangue del tuo sangue, per questo è stato così naturale baciarmi. Quel bacio per me è stato fonte di paura, paura di aver commesso chissà quale peccato. Ma ora non è più così. Siamo stati lontani per molto tempo e io ho imparato a guardarti solo come un uomo”
Abel non sembrava ancora convinto. Non voleva illudersi, aveva sofferto tanto. 
“Va bene... magari potremmo riflettere tutti e due e poi decidere  sul da farsi. Che ne dici?” Era come se volesse sviare il discorso, evitarla.
Georgie senti una mazzata, a livello dello stomaco. “Sono arrivata tardi?” Con le lacrime agli occhi.
“Sono solo un po’ confuso”
“Abel....”
“Dai Georgie andiamo a dormire, è tardi”


Si sentiva morire. Stava provando anche lei la sensazione di essere rifiutata. Forse Abel lo stava facendo apposta per fargliela pagare? Pensava fosse impossibile, Abel non era così, soprattutto con lei. Doveva essere qualcosa di più grave, purtroppo.
Togliendosi l’abito ebbe modo di vedersi nello specchio; oramai era una donna a tutti gli effetti e negli ultimi tempi pensava spesso a quanto sarebbe stato bello concedersi al suo amato....
Provó a dormire, tra le lacrime che le bagnavano il cuscino e mille pensieri che le assalivano il cervello. Fu così anche per Abel. I suoi sentimenti non erano cambiati ma non voleva illudersi. Avrebbe rinunciato a Georgie per non rischiare di soffrire allo stesso modo, avrebbe addirittura sposato un’altra, senza amarla magari, per scacciare l’immagine di quel così demoniaco angelo biondo. Sentì bussare.
“Georgie ma che ci fai qui? È tardi e se ti vedesse tuo padre?”
“Abel fammi entrare”
“Georgie ne abbiamo già parlato”
“Ma perché fai così? Lo so che hai sofferto ma se mi ami perché mi rifiuti” la voce stroncata dalle lacrime le impedirono di dire altro. Scoppió a piangere rannicchiandosi a terra, come se ormai fosse inutile fare altro di fronte all‘ irremovibile Abel.
Il giovane invece si sentì in colpa ed ebbe lo scatto istintivo di proteggerla, ancora.
“Ehi, non fare così... vieni alzati. Vuoi andare a bere un poco d’acqua giù in cucina?”
Georgie lo guardava con quegli occhi pieni di lacrime e di amore. “Voglio stare qui con te, non mandarmi via ti prego”
“Georgie ma se tuo padre o qualcun altro capissero che fossi qui, che figura faremmo? Che figura faresti tu...”
“Dimmelo che non mi vuoi senza tirare in ballo mio padre”
“Non è così.... ho solo paura di quello che mi hai detto. Non sono sicuro che anche tu lo sia”
“Cosa devo fare per dimostrarti che ti amo Abel? Non basta la mia parola?”
“Oh sì Georgie ma... riflettici ancora. Io non ho mai avuto dubbi suoi miei sentimenti, ora nemmeno. Ma non vorrei buttarmi a capofitto in qualcosa per cui potresti cambiare idea”
Rimasta in silenzio con lo sguardo basso, disse “Abel”
“Sí”
“Fammi tua” con quanta audacia lo aveva detto!
“Georgie che dici?!”
“Dico che ti amo a tal punto che ti desidero. Mi fai provare emozioni che nessun altro mi ha mai fatto provare” 
Nonostante fossero cose vere, Georgie sfidò l’imbarazzo e volle farsi vedere pronta da Abel. Gli si avvicinò alle labbra, sapendo che con un bacio lo avrebbe convinto. È così fu.
I due presero a baciarsi sempre più energicamente fino a che Abel la spinse sul letto accompagnandola con il suo corpo. Le sue mani iniziarono a toccarle le gambe, spostando la veste e arrivando sempre più in su. Ma Georgie perse l’audacia d’improvviso. Si irrigidì quando Abel arrivo a toccarla. E se ne accorse.
“Che succede?”
“Niente Abel...” provando a sorridere. Oramai non poteva tirarsi indietro.
Ma Abel capì che Georgie non era convinta e volle indagare.
“Stai tranquillo Abel... davvero io lo desidero”
“Sei sicura? Georgie dai...”
“È solo che non so molto come funziona...”
“Ma se sei stata tu a dire di...” prendendola in giro, ma in realtà mettendola in imbarazzo. 
“Abel smettila...”
“Scherzavo! Comunque non c’è molto da sapere, se dici di desiderarmi beh, ecco tutto. È la cosa più naturale del mondo”
“Abel io non ho mai...”
“Posso immaginare, Lowell in fondo è un gentiluomo, avrebbe aspettato il matrimonio”
Georgie si incupì e Abel lo notò subito. La ragazza si ricompose e si sistemò la veste. Improvvisamente provó vergogna.
“Ma che fai?!”
“Scusami Abel, devo andare”
“Lo sapevo.... io non devo fidarmi di te”
Georgie si blocco sulla porta. Stava perdendo la fiducia di Abel.
“Lowell non è un gentiluomo Abel...”
“È che c’entra?”
“Abel lui ha provato a farmi fare certe cose.... con la forza”
Abel si sentì morire. Avevo messo in discussione la sua parola quando in realtà qualcosa di molto più oscuro si celava.
“Georgie vieni qui... tranquilla. Dimmi che è successo”
Lowell ci aveva provato molte volte, lei era innamorata ma non si sentiva pronta. Stava diventando un’ossessione. Lowell un giorno la prese con forza, sdraiandosi sopra di lei bloccandole le braccia e scoprendole il seno. Georgie aveva iniziato a gridare e finalmente lui si era fermato. Dopo si scusò dicendole che era perché la amava troppo. E lei ci aveva anche creduto.
“Io lo uccido”
“Abel ti prego dimentichiamo tutto. Ora lo sai però basta...” disse supplichevole tra le lacrime
“Georgie ti ha violata”
“No Abel, non ci è riuscito. Per fortuna la prima volta sarà con l’uomo che amo davvero...”
“Amore mio...” e si baciarono nuovamente.
Per quella notte però fu sufficiente abbandonarsi nel sonno l’uno all’altra, unendosi in qualcosa di forse ancora più intimo.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: Basiileia90