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Autore: _Almach_    04/03/2020    2 recensioni
{WangXian - Au Mulan}
Yueling cade sotto l'attacco dei burattini d'ombra, il cui mandante risulta sconosciuto. L'Imperatore manda a chiamare i figli delle nobili famiglie dei Clan più importanti affinché vengano addestrati per sventare la comune minaccia.
Wei Wuxian è di umili origini, non può prendere parte alla spedizione, ma non può accettare che Jiang Cheng rischi la vita.
Riuscirà ad infiltrarsi al campo d'addestramento per tenere d'occhio il fratello adottivo?
Soprattutto... riuscirà a mantenere la sua identità celata senza farsi scoprire?
Genere: Angst, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan XiChen/Lan Huan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Nel momento in cui Wei Wuxian perse i sensi, uno strano senso di panico cominciò a dilagare tra i commilitoni: tra coloro che pensavano fosse già passato a miglior vita, o sul punto di farlo, c’era qui invece pensò che si trattasse semplicemente di stanchezza considerando tutto quello che era successo nel giro di pochi minuti. Fortuna vuole che avessero ancora Wen Ning insieme a loro che, non appena vide il ragazzo accasciarsi sulla neve, si precipitò da lui nell’immediato chiedendo fosse allestita una tenda di fortuna in modo portare lì il corpo esanime del soldato e allontanarlo per un po' dal freddo invernale che poteva diventare pericoloso e deleterio in vista di una sua immediata ripresa. Il motivo principale era questo ma, ce n’era anche uno secondario ovvero, che non poteva permettersi di curare Wei Wuxian di fronte agli occhi di tutti considerando che così avrebbero scoperto il segreto, che ha cercato di celare per tutto questo tempo, nel giro di pochi secondi senza donargli nemmeno modo di difendersi dato il suo stato di incoscienza.

La tenda venne alzata nel giro di pochi istanti, anche grazie all'uso di incantesimi che facilitarono enormemente la messa a terra, e con molta sorpresa da parte di alcuni, Jiang Cheng si fece avanti per aiutare Wen Ning a trasportare il corpo di Wei Wuxian al suo interno. Era decisamente strano questo slancio di generosità da parte dell'erede del Clan di Yunmeng anche perché, fino a ora le sue interazioni con il presunto Mo Xuanyu erano state decisamente inesistenti, insomma non sembrava aver stretto un particolare rapporto con lui come invece poteva aver fatto, ad esempio, Nie Huaisang. Fatto sta, che questa era stata una sua scelta e non si era neanche abbassato a rivolgere mezzo sguardo ai compagni d’armi. La verità, però, era un’altra: non riusciva a togliersi dalla mente quel fendente che era stato scagliato contro la montagna! La postura unita a quel semplice movimento della mano appartenevano palesemente a suo fratello, lo conosceva da talmente tanti anni che poteva affermarlo con assoluta convinzione. Una convinzione che divenne palese non appena, abbassando il grigio sguardo, si accorse che il fodero della spada che stava tenendo Wen Ning, e che apparteneva a Mo Xuanyu, stava lentamente cambiando colore da bianco a marrone. La gradazione predominante di Suibian! In Jiang Cheng erano tanto le emozioni che stavano facendo a botte tra di loro, e tra di esse c’era rabbia, delusione ma anche preoccupazione. Non sapeva come meglio reagire e sicuramente avrebbe aspettato tempi migliori per sbattere al muro Wei Wuxian e fargli dire perché avesse fatto una cosa del genere ma, fino a quel momento, poté solo uscire da quella tenda per prendere aria non appena appoggiò il corpo dell’altro su una coperta scura messa a terra da Wen Ning.

Il fianco di Wei Wuxian presentava una tipica ferita da lacerazione, come se la sua pelle avesse sfregato in modo violento contro una roccia appuntita nel momento in cui era stato seppellito dalla valanga. Aveva perso un po' di sangue ma, per fortuna, non era molto profonda e questo aveva permesso al medico di trattarla alla meglio in modo da prevenire futuro sanguinamento e, cosa più importante, future infezioni. Sicuramente l’avrebbe visitato ancora una volta tornati in città, giusto per essere sicuri, anche perché la missione si poteva definire conclusa. I commilitoni erano rimasti fuori anche per questo, per controllare che non ci fosse qualche burattino d’ombra che fosse sopravvissuto anche se, per la conformazione dei loro arti e il loro essere rigidi, non sarebbero mai stati capaci di scavare nella neve per tornare in superficie.
Non comunque molto tempo che le palpebre di Wei Wuxian cominciarono a tremare in modo lieve segno che da un momento all'altro si sarebbe risvegliato. Questo fece nascere un leggero sorriso sul volto di Wen Ning che si alzò dal suo fianco per muoversi in un altro punto per preparare un composto di erbe ricostituente da far bere all'amico una volta sveglio e, fargli riprendere così le energie consumate. Però, l'attimo in cui Wei Ying aprì gli occhi, seguì la mano di Lan Wangji che scostò l'apertura permettendo al capitano della seconda divisione di fare il suo ingresso all'interno della tenda.

«H-Hanguang-jun…»

Il mormorio di Wen Ning risultò essere tra l'impietrito e lo spaventato, un tono di voce che svegliò completamente Wei Wuxian facendolo scattare seduto una mossa, che non poteva essere più sbagliata. Era a petto nudo con solo i fianchi fasciati dalle bende e questo voleva dire solo una cosa: non c’era alcun marchio sul petto a identificarlo come figlio con una nobile famiglia. Lan Wangji se ne accorse e, assottigliando lo sguardo, si avvicinò poggiando una mano sulla spalla del soldato costringendolo a farlo voltare e così mostrare quello spento loto a nove petali tatuato sulla scapola. Afferrata quella semplice e fatale consapevolezza, il più grande non disse nulla uscendo all'esterno lasciando Wei Wuxian con uno sguardo spalancato ricco di sgomento.

«N-no… Lan Zh… Lan Wangji! Aspetta!»

Gridò a pieni polmoni alzandosi di scatto precipitandosi fuori cadendo, ancora una volta, in ginocchio sulla neve come se ancora non si fosse ancora ripreso dallo svenimento di prima. Così facendo, Wei Wuxian non aveva solo lo sguardo di Lan Wangji addosso ma, anche quello di tutti gli altri commilitoni che, capendo la situazione si lasciarono sfuggire dei versi confusi anche se, alcuni, risultarono essere piuttosto indignati.

«Tu! Servo! Che cosa hai fatto a Xuanyu, eh!?»

«Io sono Wei Ying, Wei Wuxian. Tuo fratello ha deciso di donarmi spontaneamente la sua identità.»

«Brutto figlio di…»

Le parole di Zixuan sfumarono in un ringhio furioso mentre prese ad avvicinarsi alla figura ancora inginocchiata di Wei Wuxian venendo, però, afferrato per la tunica da Jiang Cheng e spintonato all'indietro, come se non volesse permettere a nessuno di avvicinarsi alla figura ferita di suo fratello.

«Jiang Cheng, bastardo! Tu eri d’accordo! Eri d'accordo nell'umiliare me e la mia famiglia!»

«Basta!»

«Ma capitano…»

«Stai straparlando. Fai silenzio.»

Lan Wangji non aveva proferito parola fino a quel momento eppure, la tensione e la rabbia stavano raggiungendo ritmi talmente insostenibili che si era sentito in dovere di mettere un freno a quelle discussioni prima che potessero sfociare in qualcosa totalmente ingestibile. Fece un passo avanti, il suo sguardo di giada puntato sulla figura immobile di Wei Wuxian come se volesse invogliarlo a parlare, concedergli anche solo una giustificazione per quanto commesso.

«Volevo aiutare Jiang Cheng. Non sopportavo l’idea che fosse l’unico del nostro clan a dover combattere.»

«È comunque un disonore.»

«Lo so. Accetterò la mia sorte, qualunque essa sia.»

«Wei Wuxian!»

La voce dell’erede del Clan Jiang era pregna di preoccupazione, non riusciva a credere che il fratello, che da sempre aveva avuto una forte personalità, si stesse arrendendo in questo modo senza nemmeno provare a combattere, soprattutto considerando che la sorte per una pena simile era solo una. Wei Wuxian alzò lo sguardo verso di lui scuotendo brevemente il capo, come a dirgli di non provare a intervenire in alcun modo e che andava bene così. Hanguang-jun si avvicinò, prendendo Suibian dalla presa di un Wen Ning che era appena fuori dalla tenda con un’espressione piuttosto attonita, come se non sapesse bene come reagire di fronte a una situazione del genere. Dopo i suoi cugini non voleva che a rimetterci fosse anche Wei Ying in fondo, aveva stretto davvero una bella amicizia con lui. Ma, contrariamente alle aspettative, quel colpo di lama non giunse mai! Lan Wangji non aveva nemmeno tirato la spada dal suo fodero quando la fece cadere delicatamente di fronte alla figura del ragazzo ancora inginocchiato che, immediatamente, alzò il confuso sguardo verso di lui.

«Una vita per una vita. Ho pagato il mio debito.»

Commentò indietreggiando per poi dare la schiena a Wei Wuxian e fare cenno ai soldati di rimettersi in viaggio. Non mancava molto per raggiungere Caiyi e avevano rallentato già di troppo il loro cammino e non potevano permettersi di rallentare ulteriormente. Wei Ying si lasciò sfuggire un respiro tremulo chiudendo per un solo istante gli occhi per poi rimettersi in piedi e tornare dentro la tenda per potersi cambiare, considerando che la sua identità era stata svelata non aveva più molto senso indossare ancora le vesti appartenenti a Mo Xuanyu. Per fortuna, aveva ancora il suo borsello qiankun con dentro un cambio che avrebbe usato nel momento per ritornare nei suoi soliti panni a missione conclusa. Nel momento in cui lanciò quelle vesti bianche e dorate dentro il borsello si sentì invadere da una sorta di liberazione ma, al tempo stesso, anche di un certo sentimento di sconforto cosa che, in vita sua, aveva provato solo poche volte. Nel momento in cui si avvicinò all’ingresso del riparo, sentì il tipico rumore del fuoco accesso e crepitante, cosa che lo forzò ad uscire e ritrovandosi la presenza di Wen Ning e Jiang Cheng seduti sulla neve con davanti un piccolo falò improvvisato.

«Non fare quella faccia. Siediti.»

Borbottò l’erede del clan Jiang esortando il fratello adottivo a sedersi accanto a lui, cosa che lui fece dopo un iniziale tentennamento. Poteva capire la presenza di Wen Ning che magari stava compiendo il suo semplice dovere di medico prendendosi ancora cura di lui e le sue ferite, ma Jiang Cheng?

«Non dovresti essere qui.»

«Nemmeno tu se per questo, eppure…»

Wei Wuxian non replicò oltre andando a sedersi tra i due ragazzi e afferrando un panino al vapore allungatogli direttamente al Wen Ning, probabilmente per aiutarlo a rimettersi prima in forze considerando quanto aveva passato e le emozioni turbolente provate una volta sveglio. Lo ringraziò con un lieve sorriso prima di addentare il pane leggermente caldo per via della vicinanza al fuoco sforzandosi di finirlo nonostante sentisse lo stomaco decisamente in subbuglio. Il trio passò decisamente molto tempo in silenzio, finché non fu proprio Jiang WanYin a rompere il silenzio puntando le iridi severe contro la figura di Wei Ying.

«Allora? Mi vuoi dire che cosa avevi in mente?»

«L’ho detto, io…»

«Si sì, l’hai fatto per me, molto commovente e ti ringrazio, ma…?»

«Ma… forse non l’ho fatto solo per te. Forse quello che volevo dimostrare era che, in questo genere di cose, riuscivo a cavarmela anche se sono figlio di un servo. Probabilmente guardandomi allo specchio avrei visto qualcuno che finalmente valeva, senza dare troppo peso alle umiliazioni della Signora Yu. E forse ha ragione, io non valgo granché.»

Jiang Cheng non poteva credere alle parole che stava sentendo fuoriuscire dalle labbra di suo fratello. Un fratello che era sempre stato tremendamente sicuro delle sue capacità tanto da vantarsene da chiunque. No, decisamente bisognava dargli una svegliata come si deve e, per questo, non si fece problemi a chiudere la mano e a dare un pugno ben assestato in testa facendo, al contempo, sobbalzare Wen Ning il quale non si aspettava una reazione del genere da parte sua.

«No, dico, stai sentendo le cazzate che stai sparando!? Non vali granché? Ti rendi conto che tu da solo sei riuscito a far fuori centinaia di burattini d’ombra, mentre quel palo in culo del capitano non è stato in grado di fare nulla? Farsi tutto il bello, figo e dannato con quelle sue cazzo di frecce di onore e disciplina e nel momento del bisogno farsi salvare dal soldato più inutile e che voleva cacciare? Ma per favore, Wei Wuxian svegliati per cortesia.»

«J-Jiang-gongzi, non penso che questo…»

Cominciò Wen Ning venendo però interrotto dalla fragorosa risata di Wei Wuxian che si lasciò cadere all’indietro sul manto nevoso. Evidentemente gli serviva poco per recuperare il suo solito smalto e, infatti, anche i suoi occhi cominciarono a brillare della solita luce.

«Comunque il capitano Lan non è tanto male.»

«Tsk, per cortesia. Non dirmi che ti piace?»

«Beh…»

Cominciò Wei Wuxian venendo, però, distratto da uno strano rumore proveniente dalla vicina scarpata. Si scambiò un veloce sguardo con gli altri suoi compagni prima di alzarsi in piedi e di avvicinarsi allo strapiombo per guardare di sotto. E decisamente no, non poteva credere a quello che stava vedendo: Xue Yang che si stava pulendo le vesti da ultimi residui di neve con, al suo fianco, i suoi due migliori burattini d’ombra. Come avevano fatto a sopravvivere? Era decisamente impossibile! Ma i suoi occhi si spalancarono non appena vide il loro nemico prendere un talismano di trasporto, attivandolo e sparire in un vortice azzurrino. Potevano aver preso una sola direzione, e decisamente quell’ipotesi non piaceva a nessuno di loro.

«Andiamo! Qui non abbiamo ancora finito.»

Che fosse figlio di un servo oppure no sarebbe andato lo stesso a Caiyi. Avevano una città intera, e un capitano, da avvertire per l’imminente pericolo.

La missione non poteva definirsi ancora conclusa.





Angolo Autrice:

Oooh ma salva gente u.u questo aggiornamento è arrivato più in fretta del solito, felici?
Come va? Vi è piaciuta questa ulteriore botta di drama?
Mi è particolarmente piaciuto scrivere questo capitolo, un po' per le reazioni che hanno avuto un pò tutti, a partire da Zixuan fino a Jiang Cheng.
Wei Ying ha avuto un piccolo crollo psicologico ma ha saputo rimettersi alla grande, anche grazie a suo fratello.
Sono contenta di essere riuscita a donare loro un po' di spazio (specialmente a JC) se lo meritavano davvero çç
Nel prossimo ci saranno le botte, quelle vere, e già non vedo l'ora di avere l'estro creativo e di mettermi a scrivere **
Bon... che altro dire? Vi ringrazio, come sempre, per essere giunti fino a qui. Alla prossima <3
   
 
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