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Autore: DanzaNelFuoco    04/03/2020    0 recensioni
COW-T #10 - missione 3 - prompts: luoghi del COW-T #2
Raccolta di BakuDeku, per la maggior parte AU
altri pairing vari indicati a inizio fic (perché in generale mutlishipping is the way)
--- Katsuki ha la bocca secca, un po’ perché quella soda era davvero una merda, un po’ perché non riesce a staccare gli occhi dei muscoli del tizio che guizzano sotto la maglietta ad ogni cassa di vino che impila sul pavimento - porca merda, è una cazzo di statua greca, in che palestra va e perché lui non lo ha mai visto?
“Katsuki, tesoro, lo so che è un eye candy, ma smetti di sbavare,” Mina gli dà un buffetto sulla spalla, e Bakugou potrebbe ringhiare che non è vero, non sta sbavando (bocca secca, ricordate?), ma è troppo concentrato a cercare di far combaciare la figura davanti a sé con il nerd rachitico che lo seguiva ovunque alle medie. Perché sì, ci ha messo un po’, ma alla fine lo ha riconosciuto: quello è Deku.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: L’Invisibile Sexy Boutique 
Altre ship: Hagakure Toru/Mashirao Oijiro 
Wordcount: 1227
 

 

Hagakure aveva uno strano senso dell’umorismo. 

E con strano senso dell’umorismo, Oijiro intendeva dire che non ce l’aveva affatto. 

Perché chiamare il suo sexy shop “L’invisibile” - 'Sexy Boutique,' l’aveva corretto lei, 'è più raffinato!' -  era una di quelle cose che poteva fare solo lei, così come accogliere i clienti completamente nuda, in modo da non essere visibile, per poter valutare le loro reazioni ed, eventualmente spaventarli. 

“Toru, sei un pro-hero, dannazione, hai idea dello scandalo, se lo sapessero i giornali?” 

Toru aveva picchiettato il guanto bianco contro quello che Mashirao supponeva fosse il suo mento e aveva ridacchiato. “Sai che affari se si scoprisse che la sexy boutique è mia? Potrei pensare di leakarlo ai tabloid solo per la pubblicità!”
“Ma che te ne fai dei guadagni extra!” 

“Beh, scusa se i soldi non mi fanno schifo. E poi andiamo, è perfetto. Tre quarti del tempo ci pensano le mie commesse e io non devo muovere un muscolo.”
Oijiro aveva storto le labbra non troppo convinto. 

“Tesoro mio,” aveva detto Toru, “stai con una che per lavoro deve stare sempre completamente nuda, è ovvio che poi io pensi sempre a certe cose. Non mi sembrava che la cosa ti facesse schifo l’altra sera.”
Mashirao era arrossito, ripensandoci. Già stare con Toru era l’equivalente di fare sesso bendati, ma vedendoci comunque. Kinky. 

Poi Hagakure lo aveva portato a letto e Oijiro aveva smesso di pensare. 

 

* * * 

 

“Mashi, non ci posso credere!” 

Oijiro staccò l’orecchio dal telefono per evitare di finirne insordito. 

“Cazzo! Non indovinerai mai! Non ci posso credere!”
“Toru, calmati, che è successo.”
“Due persone sono venute nella mia boutique oggi! Insieme! E non indovinerai mai chi sono!” 

“Qualche attore famoso che tu conosci e io sicuramente no?”

“Ah ah, divertente Mashi, ma no. Li conosciamo entrambi benissimo. Eravamo in classe insieme, questo dovrebbe restringere il campo, ma non posso credere che siano venuti qui insieme. Cioè, come coppia sai?”
“Non lo so, Toru, dimmelo tu chi.”
“Bakugou e Midoriya.” 

A Oijiro per poco non cadde il telefono di mano.

“Mi stai prendendo in giro?”
“No! Ti giuro, sono entrati insieme!”

“Sei sicura?”

“Sì, e, non era una presa in giro, uno scherzo o non so che altro, tipo una scommessa del genere “ti sfido a entrare lì dentro e comprare un vibratore”, no, no. Serissimi. Non mi hanno vista, ma io ho… beh, io ho origliato, so che la cosa non ti piace, Mashi, ma…” 

Ma Mashirao non poteva certo biasimarla. Se avesse visto una cosa del genere - Bakugou e Midoriya, insieme? In quel modo? - anche lui avrebbe origliato, poco ma sicuro. Se non altro per essere certo che il mondo non stesse per finire. 

“E quindi che è successo?” 

“Beh è andata così…

 

* * *

 

Bakugou è il primo a entrare. 

“Andiamo, nerd di merda, mi hai portato qui e adesso non ti puoi tirare indietro.” 

Toru drizza le orecchie, perché nerd di merda dalla bocca di Bakugou Katsuki è per forza Midoriya. (Bakugou ha smesso di chiamarlo Deku da quando quello lo ha scelto come nome ufficiale da eroe, perché attirava troppo l’attenzione urlato in pubblico, e poi si ritrovavano sempre con una folla di ammiratori a chiedere autografi. Ora che ci pensa, in retrospettiva, per essere due che si odiano tanto Bakugou lo chiamava spesso in pubblico). 

Comunque. 

Toru drizza le orecchie perché nel suo sexy shop - sexy boutique, dannazione, se comincia a confondersi anche lei sarà un casino - è appena entrato Bakugou Katsuki. 

Subito dietro, rosso come un peperone, il summenzionato Midoriya Izuku. 

Hagakure subodora il gossip fin da dove è seduta. 

“Sembra che non ci sia nessuno,” Midoriya dice, sollevato e Bakugou alza gli occhi al cielo. 

“E sarebbe una buona notizia, come esattamente? Pensi di scappare senza pagare?”
Midoriya incrocia le braccia, imbarazzato. “No, ovviamente.”

Bakugou lo guarda e ride, e Toru si sorprende di non percepire alcuna cattiveria nel suo tono. È più una risata, da ‘sei ridicolo e la cosa ti rende estremamente tenero’, il genere di risata che non avrebbe mai pensato di sentir uscire dalla bocca di Bakugou, figurarsi rivolta a Midoriya, per cui sicuramente si sta sbagliando. 

Ma è pur sempre vero che sono entrati nel suo sexy shop, quindi qualcosa che non torna c’è già a prescindere. 

“Andiamo, nerd, sono sicuro che ti sia documentato su almeno quindici tipi di manette diverse, di quali materiali è meglio che siano composti, come debbano essere orientate nello spazio per sfregare il meno possibile e… non lo so, almeno altre quindici caratteristiche che ora non mi vengono in mente perché io non sono un nerd del cazzo?” 

“Le tue manette di servizio fanno male, Kacchan, non ho bisogno di altre cicatrici e nemmeno tu. O vuoi dover spiegare a Best Jeanist che non riesci più a infilarti le granate ai polsi perché sfregano contro le irritazioni? È perfettamente normale informarsi un po’ e ponderare cosa sia meglio.”

Bakugou lo guarda con la sua faccia da ‘bitch, please’ più convincente. “Sì, va bene. Sei ossessivo, Deku, accettalo.”

“Non è vero!"

“Devo ricordarti tutta la trafila per il lubrificante?”
“Tu pensavi bastasse la saliva!”
“Beh, dopo un po’ è stato così, no?”

“Kacchan!” 

Bakugou alza gli occhi al cielo e si allontana. 

Toru sta vivendo il momento migliore della sua vita. 

“Allora, queste manette?” Bakugou osserva la parete rosa, su cui Hagakure ha messo in bella mostra giocattoli di ogni tipo. “O forse preferiresti qualcos’altro?”  

“Tu potresti usare questo,” scherza Midoriya, sventolandogli sotto il naso un bavaglio, “così forse staresti un po’ zitto.” 

“Ah, ma ti toglieresti tutto il divertimento, no? Ti piace così tanto quando…” e il tono di Bakugou cala quasi a un sussurro indistinguibile, mentre si volta verso l’altro e Toru non vede esattamente dove sia o cosa stia facendo la sua mano, ma Midoriya raggiunge una inquietante sfumatura di rosso e si morde le labbra prima di emettere un versetto strozzato. 

“Kacchan! Siamo in un luogo pubblico!”

“Non c’è nessuno, no?” 

“Ma potrebbe entrare qualcuno!”

“Potrebbero anche godersi lo spettacolo se è per questo.” 

“Kacchan!” 

“Guastafeste. Dai, andiamo a casa, torneremo un’altra volta.” 

Bakugou gli lascia un bacio a stampo sulle labbra e si allontana con un sorrisetto. 

Midoriya si fa aria con la mano, cercando di ricomporsi, “Dio mio, ci farai arrestare per atti osceni in luogo pubblico prima o poi! E noi dovremmo essere quelli che danno il buon esempio!”

Gli ghigno di Bakugou si allarga ancora di più.

“Ma stiamo dando il buon esempio. Più buon esempio di fare l’amore non fare la guerra, io non so proprio cosa vorresti?” 

“Oh, Kacchan, sei proprio impossibile.” 

Alla fine se ne vanno senza comprare nulla, perché effettivamente Toru non si è mossa - no, grazie tante, non vuole finire incenerita da Bakugou e vorrebbe poter continuare a guardare Midoriya negli occhi, anche se la cosa è un po’ a senso unico perché lui non potrebbe guardare lei, ma non è quello il punto. Il punto è che loro pensavano che il locale fosse vuoto e Toro sicuramente non ha fatto nulla per fargli credere il contrario perciò il meglio che possa fare per tutti loro è continuare a fingere di non esistere, almeno finché non è sicura che siano ben avviati lungo la loro strada. 

A quel punto tira fuori il cellulare e chiama Mashirao.

  
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