Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: DarkShinigami    15/03/2020    1 recensioni
Premetto che questo è un What If dove Piton è ancora vivo perchè ci sono troppo affezionata e scriverò tramite flashback della sua adolescenza a Hogwarts con dei miei OC che vivranno l'ultimo anno di Harry a scuola, e siccome avranno tutti l'età di Severus, il ragazzo vorrà sapere da loro un po' di cose tipo quale fosse il loro rapporto coi genitori e I Malandrini, o di come hanno vissuto l'ascesa di Voldemort ecc. Per i capitoli flashback quindi ci saranno diversi POV, mentre per il resto quello di Harry diciamo.
Dal primo capitolo:
- Immagino che siate tutti curiosi di sapere che… - riprese a parlare la nuova preside cercando di resistere alle lacrime - … sono, anzi, siamo tutti riconoscenti alla professoressa Sliferang per aver usato le sue conoscenze per salvare il caro professor Piton e strapparlo alla morte. Spero che con questo siate tutti stimolati a impegnarvi seriamente e molto, molto duramente quest’anno: una minaccia è stata sventata, ma chissà che il mondo non ne stia tenendo un’altra in serbo. -
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
            Mattina del primo giorno. Non tutti i ragazzi erano pronti mentalmente per riprendere il tran tran della scuola, svegliarsi presto, prendere appunti, studiare, sopportare prof bizzarri, e non lo erano neanche fisicamente. La presentazione dei nuovi insegnanti si era fatta per le lunghe, e alla fine hanno terminato di cenare molto, molto tardi.
Harry si svegliò con un mezzo malumore, e Ron forse anche peggio.
<< Diamine. >> si lamentò il rosso alzandosi. << Avrò dormito sì e no quattro ore. >> e continuò a farfugliare qualcosa mentre andava a prepararsi per la colazione. Il-Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto gli rispose con qualche verso di stanchezza, testimoniando sia la sua mancanza di ore di sonno, sia la quasi-non-voglia di fare nulla. Quindi chiuse gli occhi mentre si girava dall’altra parte, cercando di recuperare almeno qualche minuto di sonno.
Quando scesero si beccarono l’ennesima ramanzina di Hermione per aver fatto tardi.
Mentre facevano colazione notarono che l’atmosfera era la stessa del primo giorno dell’anno precedente, e di quello prima ancora; in pratica era come se la guerra non ci fosse mai stata.
<< È un sollievo sentire che tutti parlino del futuro e non del passato. Sono tutti emozionatissimi per quest’ultimo anno. >> esclamò Hermione mettendosi al tavolo dei grifoni.
<< Già. >> continuò il ragazzo.
<< A proposito cosa prevede per noi il nuovo orario? >>
<< Non mi dire che non l’hai ancora visto? >>
<< Ehi, ero stanco ieri. >>
La fidanzata sbuffando ammise:
<< È… è un po’ strano. >>
<< Che intendi dire? >> chiese Harry.
<< Vedete… >> ricominciò lei passando ai due ragazzi il foglio con l’orario scolastico. << Ci concentreremo solo su cinque materie, forse sei. >>
<< Magia elementale, Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, Trasfigurazioni e Pozioni? E questo sarebbe solo oggi? >> chiese Ron timoroso dei suoi voti.
<< Ma questo non è un orario: è un massacro! Non si diplomerà nessuno! E che significa “Lezione extra”? >> continuò a lamentarsi Weasley.
<< Quella è facoltativa Ron; probabilmente sono le ripetizioni di cui abbiamo sentito parlare durante la cerimonia. >>
<< E le dovremmo fare dalle 20:00 a mezzanotte? >>
<< No Ron, dipende dall’orario per cui ti sei prenotato: quello è l’orario in cui puoi incontrare i professori, inclusi sabato e domenica. Sembrano molto disponibili. >>
<< Sì: disponibili a rovinarci l’ultimo anno! >> commentò Ron infine.
***
La prima ora era di Magia Elementale, come già annunciato da Ron; la si praticava nella vecchia aula di Lupin, quella con le finestre enormi. La prof dai capelli rossi li stava aspettando appoggiata alla scrivania.
<< Bene, ora che vi siete seduti tutti, alzatevi. Questa è una magia che si pratica meglio in piedi. >> dichiarò mentre si spostava al centro dell’aula. << Datemi una mano a spostare tutti questi banchi, e non usate la bacchetta: prendetelo come un riscaldamento. Quando avremo finito, mettetevi in cerchio; nel frattempo vi spiegherò che cosa affronterete durante l’anno. >>
<< Ragazzi, voi siete qui per imparare la sublime arte della Magia Elementale. Durante questi anni avete imparato a essere dipendenti della vostra bacchetta; un valore assolutamente sbagliato in mia opinione. Avete visto quanto è facile subire l’incantesimo di Disarmo, Expelliarmus, e non avete idea di quante vittime abbia fatto quest’incantesimo, ancor più delle maledizioni, credetemi! E quando rimarrete senza bacchetta cosa farete? Cosa siete senza quel pezzetto di legno? >> chiese << Siete dei morti che camminano! Perciò durante le mie lezioni vi sarà proibito usare la bacchetta! Se verrete sorpresi a imbrogliare vi costerà caro! >>
<< Bene. Dopo questa premessa, comincia la vera lezione. Ognuno di noi può interagire con almeno uno degli Elementi Naturali, che può essere determinato o dalla discendenza o dalla personalità. I Naturali sono nove: acqua, fuoco, aria, terra, elettricità, ghiaccio, luce, foresta e oscurità. Alla fine dell’anno voglio che ognuno di voi sappia controllare il suo elemento alla perfezione. Per superare il mio esame non accetterò meno di un Eccezionale. >>
<< Ma è il massimo! >> gridò il rosso pensando di non essere sentito, causando un eco di risate soffocate. Hermione alzò la mano:
<< Mi scusi professoressa Sliferang, ma come sapremo il nostro elemento? >>
<< E soprattutto non le sembra di star esagerando? >> bisbigliò Ron a Harry.
<< Con questa. >> aprì il palmo e creò dal nulla una foglia.
<< Che forza! E riusciremo a farlo anche noi? >> chiese Neville.
<< No. >>
<< O meglio, spero di no. Gli alberi sono vivi, e per poterli creare c’è bisogno di altra vita; e siccome non siamo dèi, soltanto chi ha l’Elemento della vita può creare altra vita. >>
<< E lei ce l’ha professoressa? >> chiese una delle Patil.
<< Io li ho tutti. Ho il controllo di tutti gli Elementi, anche degli Innaturali. >>
<< Vuol dire che ci sono altri Elementi? >>
<< Esattamente: vita, realtà, tempo, spazio, mente ed energia. Ma non insegnerò a nessuno di voi come usarli, si rischia troppo. È peggio di usare una delle fatture proibite! >>
<< E come mai professoressa? Insomma, cosa può essere peggiore della maledizione che uccide? >> chiese Harry curioso. La rossa si sedette sulla scrivania sbuffando.
<< Avrei voluto fare una lezione a parte per questo, ma visto che siete così curiosi vi metterò ansia sin da subito. Gli Innaturali alterano l’ordine delle cose, sono poteri che nessuno dovrebbe avere poiché troppo potenti, e se usati, l’universo ti chiede qualcosa in cambio, lo pretende. Potresti pagare un solo incantesimo dimezzando la tua capacità respiratoria, oppure entrando in coma. Potresti addirittura ammattire o, se ti va bene, morire sul colpo. >>
<< Perché dovrebbe essere una fortuna morire? >> intervenne Malfoy.
<< Perché se uno di voi dovesse usare questi incantesimi, se ne è capace, dovrà farlo solo in extremis. Non avete idea della capacità e dei rischi di quest’incantesimi… avere troppo potere è una maledizione, non una benedizione: si può impazzire per il potere, si corrono un sacco di rischi e non solo per via della legge per la quale nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Quello che prendi, lo devi ridare indietro prima o poi… e se lo dico io che sono una Serpeverde purosangue imparentata con Tom, fidatevi che non è piacevole, né una cosa di cui andar fieri. >>
<< Che cosa ha chiesto a lei l’universo, professoressa? >> chiese Harry
<< Tanto… e ora basta con le chiacchiere! Sono proprio curiosa di sapere quanta gente sverrà durante le mie ore! >>
<< S-svenire? >> commentò preoccupato Ron, e gli sguardi di tutti finirono sul povero Neville, ormai convinto di essere il primo a fallire.
<< Sì, signor Weasley. Questa magia richiede un sacco di concentrazione, specialmente a metà anno, quando inizieremo ad usarli senza movimenti delle mani. >> rispose cinguettante lei mentre distribuiva le foglie agli studenti.
<< Ora dovete esclusivamente concentrarvi sulla foglia che avete in mano. Mi raccomando, non guardate o parlate col vostro vicino, o non combinerete nulla. Quando noterete un cambiamento della foglia, chiamatemi. Se qualcuno non avesse fatto nulla entro la fine della lezione dovrà ripeterlo nei giorni a seguire finché non lo dico io. >>
Tutti si misero a fissare quella piccola foglia che avevano in mano, molti di loro stavano diventando rossi per lo sforzo, mentre altri aspettavano che la fogliolina combinasse qualcosa dicendo cose a caso sottovoce, e tra questi c’era Ron. << Ingrandisci! Diventa piccola! No? Cambia colore! Ehm… diventa gialla! Brucia! Fa’ qualcosa maledizione! >>
<< Non parlate! >> lo rimproverò la prof dandogli uno scappellotto sul collo.
<< Come ai vecchi tempi Ron, eh. >> disse ridacchiando l’occhialuto.
<< Diamine… e non oso immaginare come sarà di buon umore il pipistrello ora che è tornato dalla morte! >>
<< Vedrai che avrò l’elemento più forte Potter! >> esclamò Malfoy.
“Neanche dopo tutto quello che ha fatto è cambiato il biondo platino eh.” pensò Harry cercando di nascondere un mezzo sorriso; in realtà Draco era cambiato veramente e stavano anche cominciando ad avere un rapporto sano, ma non potevano nascondere la rivalità che li ha accompagnati sin dal loro ingresso a scuola.
Era passata una buona mezz’ora e ancora nessuno era riuscito a combinare qualcosa con quella fogliolina. << Prof, ma cos’è che dovrebbe fare di preciso? >> chiese un Serpeverde irritato.
<< Non lo so. >>
<< Che significa “Non lo so”? >>
<< Dipende dal vostro elemento. Potrebbe spezzarsi, polverizzarsi, cambiare colore. Tutto dipende da voi, ma non è una cosa che decidete. >>
Passarono altri cinque minuti e la situazione era rimasta la stessa: gli studenti erano spazientiti e irritati, mentre la professoressa li prendeva in giro.
<< Se non riuscite a fare una cosa così semplice vuol dire che non lo state facendo bene. Ma che pensate? Che basta fissarla? Dovete riuscire a spostare l’energia sulla foglia, c’è bisogno che ve lo dica io? Mezzi babbani che non siete altro! Ha proprio ragione Sev, siete delle teste di… vabbè lasciamo perdere. Non passerete mai il mio esame se continuate a dipendere dalla bacchetta: siete voi la fonte di magia principale, non i peli di unicorno morto! >>
“Incanalare l’energia magica?” questa frase rimbombava nella testa del Prescelto, che però non trovava alcuna risposta. “Ma che forma ha l’energia? Com’è fatta?”
<< Oh guardate che vento si è alzato. Si muove tutto velocemente fuori adesso. >> cinguettò l’erede di Serpeverde con tono strano.
<< Ma è impazzita? >> commentò sottovoce Ron.
<< Ma certo! >> gridò Hermione.
Stettero tutti a guardarla per un paio di minuti finché la riccia non annunciò << È diventata più leggera! >>
<< Come può una foglia essere pesante? >> urlò Ron.
<< Complimenti signorina Granger, è la prima! Deve avere una grande fonte di magia al suo interno! E ci ha messo solo 40 minuti, è un record quasi. >>
<< Vuol dire che non siamo i più lenti? >>
<< Nah, era solo per mettervi sottopressione. Avanti Serpeverde! Una Grifondoro ha finito prima di voi, non mi fate vergognare del mio sangue! >>
<< Ehm, professoressa >>
<< Sì? >>
<< Che elemento ho ottenuto? >>
<< Non ottenuto signorina Granger, ma sono. L’elemento dell’aria è una cosa insita in lei, ed è molto utile: potrà spostare gli oggetti con un colpo d’aria e togliere l’ossigeno ai suoi nemici. La morte per asfissia non è un bello spettacolo, ma grazie a quest’abilità le persone ci penseranno due volte a colpire un purosangue come lei. >>
<< S-sono una… una Nata-Babbana in realtà professoressa. >>
<< Come prego? >> le due si fissarono. La studentessa rimase immobile, probabilmente terrorizzata dall’idea di una professoressa razzista, e gli occhi della Sliferang, adesso sbarrati come nel tentativo di scovare qualcosa nella castana la impaurivano più di ogni altra cosa. Pure Harry li notò: erano verdi, ma di un verde sbiadito, come se la luce al loro interno si stesse spegnendo piano, piano. La professoressa si calmò e le diede le spalle sbuffando.
<< Hermione… Hermione! >> la chiamò Harry. << Stai bene? >>
<< S-sì. Tutto apposto. >>
<< Mi dici come hai fatto? >>
<< Ci ha detto come fare sin dall’inizio. Come avete fatto a non capirlo? >>
<< Nemmeno tu ci sei arrivata subito “Signorina 40 minuti”! >> rispose Ron.
<< Allora, ha parlato di energia, di un flusso e poi era stranamente rimasta incantata dal vento fuori >>
<< Taglia corto, Her! >> la rimproverò il rosso.
<< Potreste anche arrivarci da soli eh. Vabbè. Pensate alla magia dentro di noi come ad un fiume dove l’acqua al suo interno è il nostro potere magico; ora dobbiamo spostarlo nella foglia, quindi in realtà dobbiamo concentrarci sulla mano, e non su quella! Focalizzatevi su quest’immagine e il vostro corpo farà il resto. >>
<< Ok, molto poetico, ma come lo sposto veramente il tutto? >>
<< Spostalo come il vento sposta le foglie. >>
<< Che vuoi dire? >>
<< Che il vento è un liquido signor Weasley. >> arrivò di nuovo la professoressa spaventando il trio.
<< Mi sembrava di aver detto di non parlare durante l’esercizio. Era un test anche per vedere la vostra intelligenza. Ora vi spiego il tutto: far fare quello che volete alla foglia è impossibile per voi al momento, quindi dovete farle fare qualcosa facendola incontrare con la vostra energia, il vostro potere magico. Al vostro interno la magia scorre come un fiume, e i liquidi si spostano con un’energia ancora più forte della loro: la vostra forza di volontà. In questo lasso di tempo che vi rimane dovrete spostare l’acqua del vostro fiume nella vostra mano; poi dividete quest’acqua in piccoli secchielli, ovvero i polpastrelli; in seguito immaginate che questi secchi siano bucati, quindi l’acqua traboccherà e di conseguenza la foglia, che si trova nel mezzo tra la vostra fonte di energia magica e l’esterno, subirà un cambiamento a seconda del vostro elemento. Voglio che sappiate che è impossibile trasferire i nostri poteri a qualcuno di esterno; solo una volta è successo, ma è stato un caso unico, una coincidenza. >> affermò fissando Harry, poi la lezione riprese normalmente e dopo la spiegazione molte persone terminarono l’esercizio.
Il secondo fu Draco.
<< Oh, che meraviglia signorino Malfoy. La foglia si è liquefatta, quindi è un chiaro segno dell’elemento dell’acqua! Con delle lezioni private potrà perfino evocare il ghiaccio. >> la mano del biondo era ricoperta di un liquido verde e pareva avesse tentato di raccogliere della vernice con la mano; qualche goccia gli era finita anche sulle maniche e le scarpe. Uno a uno gli studenti scoprirono se stessi: terra, elettricità, foresta; Ron era fuoco e Neville luce.
<< Dai Harry, persino io ce l’ho fatta… persino Neville! >>
<< Sto facendo del mio meglio! >>
Mancavano ancora pochi studenti e altrettanti minuti alla fine della lezione.
<< Se voi siete la generazione che diventerà il nuovo pilastro del mondo magico siamo messi davvero male. >>
Al sentire queste parole l’occhialuto era deluso, arrabbiato, ma non sapeva se ce l’avesse più con se stesso o la Sliferang, la quale continuava a punzecchiare gli alunni. Tornò a concentrarsi sulla foglia, ma senza successo.
<< Tempo scaduto Potter. >>
<< Ma non sono ancora riuscito a fare niente! Aspetti ancora un po’. >>
<< Ho detto di no. Il suo potere non è più forte come poco tempo fa, e il solo fatto di essere “Il Prescelto” non l’aiuterà né qua con me, né fuori. Si è adagiato sugli allori per troppo tempo, Potter! >>
<< Aveva detto che ci avremmo riprovato all’inizio della lezione! >>
<< Ho detto che l’avremmo fatto finché non avrei detto io “basta”; e adesso proclamo che se entro una settimana non avrà imparato ad evocare il suo elemento, non potrà frequentare le mie lezioni, quindi si potrà scordare il diploma! E adesso esca dalla mia classe, Potter, o sarà d’intralcio ai suoi colleghi. >>
Obbedì.
                                                                                   ***
Quando i compagni uscirono sembravano soddisfatti della lezione; i due del famoso trio ovviamente erano preoccupati per il loro amico che quasi si pentiva di essersi fatto convincere da Hermione.
<< Ci dispiace Harry. >> cominciò lei
<< Già. Chi se l’aspettava che ti avrebbe buttato fuori in quel modo? Sembra Piton il primo giorno, anzi è pure peggio: è razzista e ha persino corretto Hermione sul lessico... anche se quella parte non mi è dispiaciuta poi così tanto, mi ricorda una certa scena, ma quale era? Ah sì: “Leviòsa”, non “Leviosà”. >> continuò Ron.
<< Ce l’ha con me ovviamente. >> intervenne l’eroe allontanandosi. << Le ho ammazzato il cugino d’altronde. >>
<< Harry, per quanto la vendetta possa essere un possibile motivo >> cominciò la riccia << non penso che i professori permettano a un’altra seguace di Voldemort di entrare in queste mura. Insomma, se ce l’avesse con gli assassini di Voldemort, avrebbe riportato in vita Piton, che è stato il primo a tradirlo? >>
<< Beh a me non piace. >>
<< E a lei non piaci tu. >> concluse il rosso.
<< Poi l’avete sentita? L’ha ammesso pure lei di essere una sua parente, e l’ha chiamato pure per nome, il suo vero nome! Non Voldemort, non Tu-Sai-Chi, non Il Signore Oscuro, ma Tom! Quei due avevano un rapporto stretto! E io non mi fiderò mai di lei… e non penso neanche che andrò a lezione. Chi se ne importa di una materia del genere! >>
<< Harry, ormai sei qui a scuola. >>
<< Non m’importa! Non sono per nulla tranquillo sapendo che un’altra seguace di Voldemort si trova in queste mura. Ma come ha fatto la McGranitt ad assumerla? >>
<< Beh, la vecchia li aveva come studenti quei quattro, quindi la conoscerà a modo. >> commentò Ron.
<< Giusto! I professori! >> esclamò il ragazzo.
<< Che hai in mente Harry? La McGranitt non ti parlerà mai del loro passato: non è mai stata disponibile in quel senso, già con la Camera dei Segreti era titubante… non mi dire. Non mi dire che parlerai al professor Piton! >> chiese Hermione.
<< Cosa? No! Anche se si è rivelato buono alla fine, non andrò di certo da lui a chiedergli della sua vita scolastica. >>
“Già ha sofferto a mostrarmela in fin di vita, figuriamoci se gli chiedessi di parlarmi ancora della sua vita triste.”
<< E allora con chi? >> chiesero i fidanzati all’unisono.
<< Lumacorno! >>
<< Harry… Lumacorno è il professore più taciturno di tutti, come farai a… >> ricominciò Hermione, ma fu interrotta da Harry stesso.
<< Perché lui adora parlare della sua collezione di studenti famosi. >> spiegò il ragazzo
<< Lo sai che non ti parlerà mai più, né ti aiuterà con le materie di studio se insisti. >> continuò la riccia cercando di farlo ragionare, ma era inutile.
<< Non importa. Io devo sapere! Anche a costo di rimetterci la media! >>
<< Qualcosa mi dice che non sarò io il peggior studente quest’anno. >> confessò Ron all’orecchio della fidanzata che di tutta risposta gli diede una gomitata allo stomaco.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DarkShinigami