Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: _STRANGE    06/08/2009    1 recensioni
Decisi di scappare. Non ne potevo più di vederli attraverso uno schermo o dei pezzi di carta. Così, il trentuno di agost mi misi in viaggio per la Germania. Io, Poli, il cellulare, la valigia, l'Ipod e la mia tastiera elettrica. Lasciai una lettera ai miei spiegandogli tutto. Avevo pensato a tutto. Presi un biglietto aereo per Amburgo e partii. Arrivai all'aereoporto dopo due ore, sotto la colonna sonora di Rescue Me, che però solo io sentivo. Non sapevo dove andare. Non avevo pensato proprio a tutto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio non durò molto… Quasi un’ora e mezza. Ancora non mi sembrava vero; ero lì in macchina con due componenti della band più bella al mondo, e una parte di me voleva urlare ma io, volendo mantenere in vita il mio orgoglio, me ne stavo zitta. Bill continuava a farmi domande, alle quali, io rispondevo a monosillabi… -Ti piace la musica?- -…Si…- “scemo secondo te una tastiera che c’è l’ho a fare??” -Ti piacciono i Tokio Hotel?- -Si, ma anche i Green Day…- Ero riuscita a rispondere on una frase intera. -Sei fidanzata?- -… Fatti miei- “Kaulitz! Fatti i cavoli tuoi!” La casa dei gemelli era una villa grande, dipinta di colore bianco. Era grande ed arredata con cura. Tom mi mostrò la mia camera, grande anche quella con un bagno proprio come del resto tutte le altre stanze da letto della casa… -Be’… Allora… Ti Piace?- mi chiese Tom -Si. Carina…- Iniziò a frugare nello zaino che avevo portato oltre alle valigie. Cacciò lentamente i CD di Samy Deluxe, dei Tokio Hotel e il mio diario. Iniziò a sfogliare quest’ultimo e solo ora mi venne in mente che io scrivevo in tedesco. Iniziai a guardarlo inferocita. -Insomma, ne hai per molto???- chiesi, riprendendomi il diario. Se ne andò con un sorriso beffardo stampato sulla faccia. Sistemai la mia roba e iniziai a scrivere sul mio diario. Mi piaceva quel diario, aveva la forma di un libro e le pagine bianche… “Caro diario; Non ci credo. Sono qui.. ad Amburgo.. mi manca però… lui, con quel suo sorriso, con quella sua intelligenza, era il mio best friend che però ho lasciato là…” Stavo continuando a scrivere quando Bill bussò… -Ehy..- -Ciao… umh…- non sapevo che dirgli. -Che fai?- “Combatto la guerra, cretino, scrivo” –Scrivo….-dissi. Non avevo la più pallida idea di perché facevo così. -Umh…-disse Bill indicando la tastiera….
  
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