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Autore: valechan91    17/03/2020    0 recensioni
E se esistesse una Famiglia legata a doppio filo al destino del Boss dei Vongola? E se fosse una ragazza? Il nostro caro Sawada come se la caverebbe?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Target 3- Il triste amore di Primo. Ricordi


La storia raccontata dalla ragazza aveva attirato l’attenzione dei presenti. Reborn, che di solito giocherellava con Leon, era sceso dalla testa di Tsuna per sedersi su una piccola e comoda poltroncina fatta su misura per lui, mentre gli adolescenti la fissavano.
Sawada, però, ebbe un brivido improvviso, come un presagio. Brivido che non sfuggì al suo tutor.


Tsubaki continuò il suo racconto.
“ Giotto rimase colpito dalla bellezza della donna e decise di conoscerla meglio. Rimase ammaliato anche dal suo carattere, sempre allegro e gentile con tutti. Condividevano anche degli ideali, cosa di cui Primo non rimase sorpreso, visto la persona che aveva permesso che si conoscessero. Nel mentre, la vecchia amica di Primo diventò la donna di uno dei suoi uomini, e l’uomo non poteva che esserne felice. Si fidava di ognuno di loro.
Anche Angelica non era indifferente alla bellezza di Giotto, ai suoi capelli biondo oro e a quelle iridi castane tanto profonde che sembravano scrutare dentro l’anima.
Fu in quel momento che le ombre si addensarono sulla Famiglia Vongola di quel periodo.
Iniziarono delle rivolte per il potere, e ciò coinvolse anche Angelica e la sua famiglia, i Pozzo, una Famiglia in quel momento in forte ascesa.
Le famiglie Giglionero e Gesso, sebbene alleate dei Vongola, non potevano contrastare il gruppo di nemici che si presentava. Ai problemi politici si aggiunsero gli intrighi di Kirino, fratello maggiore di Angelica, che la promise in sposa ad una ricca Famiglia.
La donna si disperò, e quando seppe che suo fratello aveva intenzione di convincere Primo a sposare una loro lontana cugina, Katia, prese una decisione. Si allontanò da tutti, con uno straziante addio al suo innamorato.
Giotto, nonostante il turbinio di emozioni che provava, rimase lucido e organizzò la difesa del castello e delle zone più vicine, cercando di non coinvolgere innocenti.”
Tsubaki si fermò, sospirando malinconica. “ Si dice, però, che la sua vecchia amica morì durante uno degli attacchi.”

La ragazza fece una piccola pausa, ricordava la storia molto bene. Quando l’aveva sentita raccontata dal Nono, aveva avvertito una profonda tristezza.
Continuò.
“ Le rivolte continuarono, nonostante i Vongola non fossero a corto di alleati. Ciò non impedì, però, il tradimento di uno degli uomini più vicini al giovane Boss.
Quando la situazione fu un po’ più calma, iniziarono a verificarsi strani avvenimenti nel castello dei Vongola.
Se il Boss era in pericolo, accanto alle sue guardie c’era sempre una strana ombra, una persona incappucciata. La sua corporatura era esile rispetto agli altri, e non proferiva parola, quindi nessuno sapeva chi fosse.
Una notte, però, Giotto scoprì la verità.
Angelica, tornata ma lontana dai propri affetti, aveva giurato fedeltà al suo amato Giotto, ma chiese un giuramento.
-Protezione al prezzo dell’amore- la donna sarebbe rimasta con lui, a patto che i loro sentimenti fossero rinchiusi per sempre.
Da quel momento in poi, la donna fu la prima Guardiana dei Vongola, conosciuta da pochi e che agisce nell’ombra, devota al suo signore.
Le regole dei Vongola, però, oggi come allora, sono le stesse.”
La ragazza guardò gli amici uno ad uno.
“ Nessun membro della Famiglia Vongola dovrà mai innamorarsi della Guardiana, né la Guardiana dovrà mai amare uno di loro. “

L’aria si era fatta quasi gelida, la tensione nella stanza era altissima.

“ Mia madre, Azusa, è la Guardiana che mi ha preceduta. Però…” abbassò lo sguardo “ mia zia, Cornelia, sua sorella, non era d’accordo ad affidare a me il compito. Come adulta, voleva essere lei ad educare la Decima Generazione. Lei e mia madre hanno litigato, e poco dopo arrivò l’ordine del Nono di affidare a me il compito, poiché mia zia non ha figli. “
La giovane si strinse nelle spalle, poi guardò Gokudera.
“ Mio padre era in affari con tuo padre, Hayato. So che sono sempre stati ottimi amici. Per questo, qualche volta portava anche me “

FLASHBACK
Una lussuosa auto si fermò di fronte ad una imponente cancellata. Scese un uomo, che aprì la portiera. Dall’auto uscirono un uomo e una donna vestiti elegantemente. Con loro c’era una bambina, la figlia, tra le braccia della madre.  Gli adulti sembravano essere in buoni rapporti con i padroni del castello in cui stavano per entrare.

La bambina decise di esplorare l’edificio, nel cercare i due figli della coppia dei padroni di casa.
Quando uscì nel giardino, seguendo uno strano fumo, trovò un ragazzino più o meno della sua età, nascosto tra gli alberi.
“Che ci fai nascosto qui dietro, stai giocando a nascondino?”
lo chiamò
Il ragazzino si allarmò e la tirò vicino a sé, facendole segno di non parlare.
La piccola Tsubaki lo guardò. Il bambino aveva i capelli color cenere, degli occhi di un verde intenso, era vestito elegantemente… ma si era sporcato il volto di terriccio.
Sorrise appena, cercando di non ridere.
“Ssssh o ci troverà”
“chi?”
“ Bianchi, mia sorella. Non voglio mangiare i suoi terribili biscotti”
“Ma quel fumo..”
Il ragazzino sollevò il giacchino. “ è opera sua”
“Ti ho trovato, Hayato” una testolina dai lunghi capelli rosa spuntò dal cespuglio vicino”
“AAAAAAAAAAAH” urlò il ragazzino, prima di svenire
“sei sempre così debole, fratellino” commentò la nuova arrivata, prima di prestare attenzione a Tsubaki
“Sei un’amica di mio fratello? Il mio nome è Bianchi” la bambina sorrise. Aveva un elegante vestitino color porpora con dei ricami e dei fiocchi, ai piedi delle eleganti scarpette nere
Bianchi sospirò e guardò di nuovo suo fratello, ancora tramortito “Hayato, sei incorreggibile. Dovresti mangiare i miei biscotti”

Da quel momento, Tsubaki divenne quasi un’ospite fissa al castello, fino a diventare compagna di giochi del piccolo Hayato, più che della sua sorellina

FINE FLASHBACK

Tsubaki riflettè tra sé. “ In effetti, ho sempre preferito giocare con Hayato che con Bianchi…”
Si schiarì la voce. “E questo è tutto, o almeno tutto ciò che so”

I ragazzi e il piccolo tutor erano sorpresi. Non si sarebbero aspettati un retroscena tanto tragico…
“ Ma quindi cosa è successo, Kurosaki-san?” chiese Tsuna “ ti sei ferita a un dito"
“ Due uomini che stanno dalla parte di mia zia, Houx e Saux, sono stati mandati in Giappone per riportarmi in italia. Mia zia non vuole limitare il potere della Guardiana solo alla famiglia Vongola”
“  Ti proteggeremo noi!” intervenne Yamamoto, sorridendo
“ Certo che se non ti metti nei guai, non saresti tu. Quindi dovresti collaborare con gli uomini del Decimo” intervenne Gokudera “ bene. Sono il suo braccio destro, pronto a sacrificarsi in caso di necessità” concluse con orgoglio
“… Hayato, tu pensa a vivere per Tsuna, che è meglio, autoproclamato braccio destro” sogghignò divertita.
L’atmosfera si era fatta pesante, non voleva che si preoccupassero per lei
“EHI! Cosa hai detto?” Hayato si alzò, pronto a farla saltare in aria con la dinamite
La ragazza lo fissò. “ Come vuoi, braccio destro”
“Eh no, il braccio destro di Tsuna sono io” intervenne Yamamoto, puntando il dito verso di sé mentre si beccava un’occhiataccia da Gokudera
Tsunayoshi non sapeva che cosa fare. “Kurosaki-san, sei sicura che andrà tutto bene?”
La ragazza sorrise, grata per quelle premure. “ Certo, Tsuna-kun”.

Quella sera, obbligato da Sawada, Gokudera riaccompagnò a casa Tsubaki.
“La storia che hai raccontato…”
“eh?”
“… mi ha sorpreso, ecco”
“ ho saputo tutto qualche mese fa, il Nono ha mandato qui prima Reborn”
Hayato annuì. “  l’assassino di cui si fida ciecamente…”
“Coooooooomunque” intervenne la ragazza “ tu cerca di diventare un braccio destro che si rispetti. Magari inizia ad essere meno impulsivo eh, Acchan?”
Tsubaki gli andò davanti, e salendo sulle punte gli diede un piccolo colpetto sulla fronte
“Tu… brutta….” Si lamentò l’albino, mentre la ragazza ridacchiava leggermente



Il giorno dopo, mentre andava come sempre a scuola, Tsubaki fece un incontro inaspettato.
Mentre correva con un pezzo di pane tostato in bocca, poiché era in ritardo…
“Accidenti, non mi va di vedere il Comitato disciplinare e quella loro orrenda pettinatura… se Hibari non stesse sempre… AHI!”
La ragazza urtò qualcosa… o meglio, qualcuno... e cadde a terra, seguita dall’altra persona.
Non fece in tempo a notare chi fosse, perché questi si alzò senza scusarsi e si allontanò velocemente.
Con la coda dell’occhio notò che doveva trattarsi di un qualcuno poco più basso di Tsuna, con una strana sciarpa al collo, un maglione verde e con uno strano libro tra le mani…

“LA CAMPANELLA! NOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Tsubaki urlò e iniziò a correre, arrivando nella sua classe per un soffio…
   
 
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