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Autore: Noeru    18/03/2020    1 recensioni
Un Nerd
Un Tamarro
Un Fattone
Un viaggio esteriore, interiore e soprattutto memorabile
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ivan, Max, Max (Team Magma), N, Nuovo personaggio
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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"Ma guarda cosa mi ha fatto far...Eehtcì!"  Ivan starnutì per l'ennesima volta, il naso ed il volto arrossati e gli occhi lucidi rivelavano la sua pessima cera quel mattino.
"Avresti anche potuto dire di no!" Ada lo precedette seria e contrariata, osservando ammirata le meraviglie verdi cresciute tramite l'acqua, elemento sacro del team.
Non poté resistere dal sistemarsi un fiore bianco fra i capelli scuri striati d'azzurro.
Da bambina le piaceva indossare fiori bianchi durante le occasioni speciali e in cuor suo era contenta Ivan avesse accettato l'incarico di Giovanni solo per l'espediente di una gitarella nel verde, che di rado il Team Idro faceva a causa dell'allergia del leader a piante e pollini; già per recarsi nel Bosco Petalo avevano sottoposto tutto il team a tornei di morra cinese ed estrazioni di stecchini, bigliettini o numeri sebbene quella non fosse la loro missione chiave.
C'era da fare solo un po' di casino e far sentire a Hoenn la propria voce.
"Piuttosto...Quando si arriva?" Alan era rimasto indietro e si muoveva a piccoli passi, spaventato com'era dai pokemon di tipo erba.
Da bambino aveva preso un Seedot come palla da calcio, ma questo gli aveva usato semitraglia contro e chiamato il suo Shiftry-genitore a proteggerlo. Quel bestione legnoso dagli occhi infuocati che agitava gli arti nodosi gli era rimasto impresso e da quel giorno qualsiasi pokemon vagamente simile ad una pianta veniva associato alla sua disavventura.
Fortunatamente pochi giorni prima aveva piovuto e l'erba era ancora umida mentre gocce d'acqua adornavano gli alberi come luminarie natalizie, creando uno spettacolo suggestivo.
Ivan starnutì altre sei volte e cercò di improvvisare una mascherina con la sua bandana che ebbe un'efficacia solo momentanea poiché il leader non la voleva sporcare.
Diversi pokemon del posto si affacciavano incuriositi dal passaggio di tre individui abbronzati e semi-vestiti di blu.
"Dài, è solo uno Shroomish! Non ti fa niente! Anzi, è più spaventato lui di te!" ripeteva Ada. I pokemon erba non le andavano particolarmente a genio con le loro polverine velenose e mosse volte quasi solo a sfinire l'avversario, ma nemmeno li odiava quanto i suoi compagni: "Avanti!" Per quella volta prese lei il timone e si fece largo a testa alta tra i rami e le frasche.
***
"Questo è un albero di Baccarance! Queste invece sono baccamele!" Rossella sembrava essersi risvegliata dal torpore che la caratterizzava in ufficio ed era impossibile contenere il suo entusiasmo; conosceva tutti i tipi di bacche della regione e sapeva preparare rimedi sia per pokemon che per umani.
Anche Max si serviva di un integratore preparato da lei, la quale era contentissima di potersi occupare del suo capo e potergli stare vicino, nonostante lui tenesse a distanza tutti quanti attraverso il suo carattere freddo e razionale.
La giovane sperava prima o poi lui avrebbe fatto i passi necessari a portarli ad una relazione sentimentale, ma da parte sua non osava insistere e confidava i suoi sogni ad un diario tenuto ben nascosto nella sua stanza.
Guai per le reclute che avrebbero osato leggerlo!
Max non era il tipo da dichiarazioni plateali e un gesto avventato lo avrebbe fatto spaventare e chiudere ancora di più in sé stesso, o peggio ancora determinato la sua espulsione dal Team Magma, che per lei era molto più di un'organizzazione criminale; era famiglia da quando i suoi genitori erano morti e Max l'aveva presa sotto la sua ala protettrice, salvandola da quel mostro chiamato disturbo da stress post-traumatico.
Gliene era infinitamente grata e corse qua e là a raccogliere dei fiori che più tardi gli avrebbe regalato: "Amo queste gite!"
Il leader non disse nulla e continuò ad avanzare impettito; sorrideva a vedere la gioia sul volto di quella fanciulla dai capelli viola con cui la vita era stata crudele.
Nel frattempo Ottavio si guardava intorno curioso, chiedendosi come mai la sua collega non avesse pokemon di tipo erba sebbene amasse le bacche a tal punto da studiarne le proprietà.
La mattina soleggiata rendeva più piacevole l'escursione e dava loro meno l'impressione di trovarsi in territorio ostile; d'altronde le piante senza la terra non possono esistere.
Quei tre figuri in rosso catturarono l'attenzione degli abitanti della foresta, che ne monitoravano attentamente ogni passo temendo potessero far danni.
Max respirò quell'aria aperta, salubre e verde e si perse nei suoni di foglie, rami e arbusti come non gli era mai capitato di fare; ce l'aveva ancora con Giovanni per averlo scomodato, ma gli era grato in quanto aveva proprio bisogno di staccarsi dall'ufficio nelle viscere della terra.
***
"Cosa ci fate qui?!" Arrivati ad un bivio, Ottavio notò l'avanzare di tre sagome che gli erano tristemente note: due omaccioni tutti muscoli e niente cervello ed una sensuale donna che li precedeva decisa.
"Ci stavamo chiedendo lo stesso!" Rispose Ada, piccata dall'atteggiamento vittimista e sempre sul piede di guerra del ragazzone.
Alan sgranò gli occhi confuso: "Giovanni non aveva detto..."
"è affare nostro!" Ivan si fece avanti, ma uno starnuto lo piegò in avanti provocando risatine al team Magma.
"Per una volta posso prenderti in giro!" Sogghignò Max: "Non sapevo che fossi allergico all'erba!" Un disturbo che gli era stato risparmiato.
Rossella continuò il discorso dove Alan era stato interrotto: "A quanto pare ha inviato ad entrambi il messaggio, ma senza metterli in contatto! Chissà perché ha fatto così..."
"Te lo dico io!" Intervenne nuovamente Ada: "A saperlo si sarebbero scaricati a vicenda il barile e non avrebbe cavato uno Spinarak dal buco!"
"Sì, ma 'sto Team Erba dove si trova?!" Gridò Alan adirato, calciando via un Oddish che gli si era avvicinato troppo.
La piantina ambulante andò a rifugiarsi nelle vicinanze di Rossella mentre una Bellossom spuntò fuori dai cespugli danzando freneticamente intorno all'idrotenente uomo.
Al ché il palestrato tentò di uscire dal cerchio tracciato dal pokemon fiore, ma così facendo scivolò addosso ad un Vileplume che tramite sonnifero gli diede il colpo di grazia.
Era uno spettacolo talmente comico che persino Max rise di gusto; alla faccia del Team Idro, che li prendeva sempre in giro pensando fossero gli sfigati.
Ivan brandì furioso la Rete Ball di Sharpedo dimenticandosi un attimo che quello non era il posto giusto, ma un'altra sequenza di starnuti gli impedì di iniziare la sfida.
"E stammi lontano, ché i tuoi germi sono l'ultima cosa..." Max si allontanò alla svelta, ma una radice nel terreno lo fece cadere di schiena in una pozzanghera ancora fresca e fu il turno delle risate del Team Idro mentre il geologo cercava di stabilire se fosse peggio la fanghiglia o i batteri della sua nemesi.
**
U
na settima persona si unì al marasma creato dai due litiganti, scendendo leggiadra da un albero, a dispetto degli abiti larghi e comodi che si sarebbero potuti impigliare tra i rami..
Era un giovane dal viso delicato e le orecchie un po' sporgenti accompagnato da un esemplare di Breloom.
Ai suoi piedi si radunarono diversi Shroomish e Oddish, tra cui quello che Alan aveva assaltato non prima di aver fatto una pernacchia allo sventurato umano.
Intorno a lui aleggiava un stranissimo, caldo e denso aroma che ne impregnava i pantaloni verde mela, il gilet oliva e la camicia sesamo in tinta col cappello che portava in testa, deformato da numerosi e lunghissimi dreadlocks castani che gli scendevano fino alla cintola assumendo un tono verde erba.
Il ragazzo aiutò Max a rimettersi in piedi e chiamò due robusti Tropius per trasportare un Alan ancora tramortito; ci avrebbe messo un paio d'ore a riprendersi.
"Scusa, un'informazione..." gli chiese Rossella: "Dove si trova la base del Team Erba?"
Lo sconosciuto la guardò a lungo, come se cercasse di imprimersi i suoi occhi e capelli lillà e il profumo di violetta nella memoria: "Piacere, mi chiamo Herb e sono il leader del Team Erba! Seguitemi che manca poco!"
La piccola comitiva raggiunse una radura in mezzo agli alberi popolata da un cerchio di tende grandi e piccole e delimitata dalle coltivazioni di una strana pianta che a Hoenn non si era mai vista, avente foglie allungate simili al palmo di una mano.
Cresceva formando cespugli ruvidi e simili a torri abbozzate da uno Snorlax che giocava con la sabbia cinetica.
"Voi dovreste essere i membri di team magma e idro! Giovanni mi aveva parlato di voi nella sua lettera!" Herb strinse la mano ad entrambi i leader e fece loro strada verso un tavolo imbandito da un buffet di benvenuto a base di frutta e verdura cucinate in ogni modo possibile.
Ivan divenne paonazzo: "Quindi...Tu...Sapevi?!"
"In un certo senso...Sì" Herb annuì mentre mostrava loro i dintorni. Il suo "Ufficio" era stato ricavato da un vecchio minivan decorato a fiori e con diversi adesivi pacifisti mentre altre parti del covo erano state assemblate da roulottes adorne di mosaici colorati o costruite grazie alla cooperazione di uomini e Pokemon.
Poi c'era l'Anfiteatro sempre montato in legno e pietra grezza, rispettando la naturale forma incavata dell'area. Era lì dove il Team Erba organizzava le riunioni o celebrava la natura con spettacoli coinvolgenti diverse arti.
Le reclute del team bazzicavano rilassate nei dintorni. Alcune erano impegnate a creare grossi acchiappasogni da appendere agli alberi o costruire campane che suonavano sferzate dal vento, altre si prendevano cura della misteriosa piantagione abbeverandola o tagliandone le foglie già pronte, altre ancora si servivano di fiori per addobbare i dintorni.
Il tutto aiutati da pokemon di tipo erba, coleottero e normale residenti anche loro della foresta.
Erano tutti abbigliati similmente a Herb, ma prendendosi libertà tra gonnelloni, gioielli in legno, bandane recanti il logo del team, treccine, dreads o capelli lasciati crescere disordinati. Lavoravano imperterriti, ma rivolsero un sorriso ed un cenno ai nuovi arrivati, tenendo medio e indice a V.
"Accomodatevi e non fate troppi complimenti!" Sorrise un imponente e alto uomo che si distingueva da tutti grazie ad un cappello a cilindro sgualcito e i numerosi fiori intrecciati nella folta barba e i lunghi capelli castani.
Le sue spalle trasportavano senza problemi un gigantesco tronco marrone e teneva i piedi nudi fregandosene della sporcizia di terra ed erba.
Emanava lo stesso particolare odore di Herb e poteva vantare una fortissima stretta di mano: "Erba Tenente Fiorenzo, lieto di conoscervi! E perdonate le condizioni del luogo! Ancora non è giunto alla sua forma definitiva!"
Invitò le due compagini ad accomodarsi su due panchine decorate in mosaici variopinti sui toni del verde intervallati da oro e bronzo mentre alcune reclute servivano loro il rinfresco.
Di fianco a lui ed Herb si sedette per ultima una donna dai lunghi capelli ramati tenuti lontani dal viso con una fascia verde vestita con una lunghissima gonna e una camicia verde che le esponeva tutto l'addome ancora tonico nonostante avesse superato i quarantacinque anni, così come Fiorenzo, con il quale si notò subito l'intesa speciale: "Mi chiamo Gemma! Anch'io sono Erba Tenente! Spero raggiungere la nostra base non abbia causato inconvenienti!"
"State scherzando, Ver...EEhtcì!" Ivan starnutì: "Non...Eehtcì...Avet..Eehtcì!"
Fortunatamente la tenente capì subito: "Aspetta un attimo!" Si diresse in un capanno e tornò portando un flacone ed una mascherina protettiva: "Questo contrasta l'allergia alle piante e va assunto a due gocce..."
Non fece in tempo a terminare la spiegazione che il leader del team Idro lo buttò giù come uno shottino alcoolico, salvo poi pentirsene a causa della testa pesante che girava impedendogli di camminare con coordinazione.
"Si tratta di un rimedio naturale contro l'allergia ai pollini di cui il vostro Capitano soffre. è ricavato da un fungo particolarissimo proveniente da Galar unito ad una pianta anallergica ed è tutto naturale, ma va assunto solo due gocce per quattro volte al giorno senza eccedere perché stordisce anche soltanto superando la dose indcata di una goccia sola."
Rossella prese nota degli ingredienti: "E ne conosce altri?"
"Certo che sì! E dammi pure del tu, cara fanciulla!" Gemma si sporse verso di lei, abbassandole il cappuccio rosso e accarezzandole il caschetto lilla.
"Piuttosto si potrebbe avere altro?! Qualcosa di più sostanzioso...Tipo...Una bistecca ai ferri..." Domandò Ottavio con una certa indolenza; aveva finito tutto il cibo che si era messo nel piatto e sperava ne sarebbe arrivato ancora, possibilmente non vegetale.
I componenti del Team Erba lo fissarono in tralice: "Allora, qui siamo vegani. Non mangiamo nulla che derivi direttamente dai pokemon, eccezione fatta per i frutti gentilmente offerti dai nostri Tropius, a cui siamo grati anche per l'aiuto..."
Max desiderò addentrarsi nei cespugli imbarazzato dal comportamento del suo vice; durante un training aveva formato sia lui che Rossella sull'entrare in contatto con altre organizzazioni, fornendo tra le altre indicazioni una lista di linee guida sugli argomenti da evitare e la giusta maniera di presentarsi: "Vogliate chiedere perdono..."
"Ahah, ma di cosa?" Herb sorrise: "Non lo sapevate! Veniam ora ad un po' di storia..." Il tavolo fu sparecchiato da un capannello di ridenti reclute felici di avere degli ospiti mentre il leader e i due tenenti guidarono i rossi e i blu verso una gigantesca statua di Rayquaza arrotolato su sé stesso al centro della piazzola, sempre coperta da un mosaico irregolare di cristalli gialloverdi, neri e bianchi.
Al centro era posta una grezza conca lignea contenente braccialietti, ghirlande di fiori e foglie misteriose, foto in bianco e nero e spiccioli.
"Cosa c'entra Rayquaza in tutto questo?! Non è un pokemon boschivo!" Sottolineò Alan, che per quanto fosse poco acculturato almeno sapeva classificare i pokemon della regione per tipo; aveva dovuto impararlo, se desiderava scansare insetti e tipo erba.
"Se non li lasci parlare non lo sapremo!" Lo rimbeccò Ada.

 
Il Team Erba era la terza organizzazione presente nella regione.
Le loro azioni erano rimaste a lungo nell'ombra in quanto svicolate da qualsiasi antica leggenda, ma le idee portate avanti non erano da sottovalutare e i loro ideali erano radicati in diverse generazioni di persone: il loro primo obiettivo era
legalizzare il consumo di cannabis sia ad uso terapeutico che ricreativo in tutta la regione ed erano contrari alla sperimentazione sui pokemon nei laboratori dove si producevano carburanti, proteine, pozioni e qualunque rimedio venduto nei Pokemon Market, preferendo ricavare i loro rivitalizzanti da erbe e radici.
Le loro manifestazioni avvenivano tutte pacificamente, senza furti o aggressioni come solevano fare Team Idro e Magma.
I verdi preferivano scrivere il loro pensiero sui muri o lasciare piante negli angoli cittadini giudicati da loro troppo grigi o inquinati, avevano studiato agraria, biologia e botanica e fondavano su quelle tre scienze le loro dottrine, ma non dimenticavano
arte, poesia e filosofia nelle quali le reclute trovavano libero sfogo e possibilità di costruirsi una coscienza propria.
Ma cos'aveva visto Giovanni in una congrega così pacifica?
"Veniamo ora a Rayquaza..." Herb si sincerò i suoi interlocutori fossero ancora attenti e raccontò di quando aveva condotto la propria squadra alla torre dei cieli alla ricerca di un'altra varietà di erba che si era rivelata però non essere presente.
Arrivati in cima avevano deciso di fermarsi a contemplare il panorama fumandosi una canna come facevano sempre, ma l'entusiasmo per la gita e l'eccitazione provocata dalle droghe leggere era degenerata nel risveglio del dragone verde, consacrato da allora a Pokemon divinità
del fuorismo.
A fermarlo era stato un allenatore, forse lo stesso alla base del fallimento di Ivan e Max, ma il Team Erba era passato in secondo piano, tornando così tranquillamente alla base mentre i media ricoprivano il giovane di gloria, ignorando fosse stata una recluta del team erba in pieno trip a scatenare il caos.
Ciò era bastato ad attirare l'attenzione di Giovanni, che necessitava anche di un intermediario tra Magma e Idro, ma non voleva perdere la testa lui a cercare di mettere d'accordo uno scienziato pazzo e un pirata altrettanto fuori di testa.



Angolo dell'autrice: E così abbiamo fatto la conoscenza con il Team Erba!
Riguardo i miei headcanon, penso che Ivan sia allergico alle piante perché i pokemon di tipo acqua usati dal Team Idro sono deboli contro il tipo erba, mentre Alan ha una fobia dei pokemon erba simile a quella di Iris verso i pokemon ghiaccio o Misty coi coleotteri.

 
 
   
 
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