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Autore: Spensieratezza    19/03/2020    3 recensioni
Albus Severus Potter guarda suo fratello pensando che James è come una falena. Bellissimo e luminescente, glorioso. I suoi occhi brillano come lucciole e le sue mani..oh, potesse perdersi in quelle specie di serpenti ammalianti e incantatori che sono quelle mani, ma non può permetterselo, James non dovrà mai sapere che si infiamma se anche solo lo sfiora per sbaglio.
- il titolo della storia è questo e sarà questo definitivamente per un sacco di motivi, che spiegherò
-revisione della storia completata
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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Il professore li aveva avvisati, spontaneamente dopo l’incantesimo, sarebbero potuti arrivare i SOGNI, o comportamenti strani, che andavano monitorati e riferiti. In qualsiasi momento loro non si sarebbero sentiti sé stessi, ma OVVIAMENTE non lo fecero subito.
Si stavano avvicinando le vacanze di natale e James era preoccupato di vedere Al sempre più strano, ombroso, quasi OSCURO.

Sperava che fosse solo una sua sensazione, ma Al, i suoi occhi parevano cambiare, sembravano quasi di ghiaccio, quando incrociavano i suoi, sembrava non più trasparente come prima, ma sempre circospetto, ambiguo, come se nascondesse qualcosa..
James si sentiva sempre più insicuro, non temeva che Al volesse lasciarlo, ma che ci fosse qualcos’altro dietro che lui non voleva DIRE. Quindi cominciò a seguirlo, ma Al si fece furbo, cominciò ad usare il mantello, per non farsi seguire e all’ennesima volta che vide Al sparire in biblioteca, prese una decisione, fece un grosso sospiro e andò a sbattere contro uno scaffale pieno di libri.

Crollò subito sulla libreria, cadendo con essa, Al sussultò e lasciò perdere il mantello, correndo subito verso di lui.
“JAMES, MA CHE COSA..”
“Ah-ah..ti ho scoperto finalmente.” Disse James, bloccandogli il polso.
“Ma che…LASCIAMI.”
“La sezione proibita. Che cosa di oscuro hai in mente che sia più importante anche di me? Dimmelo.” Disse lui a denti stretti.
“Non ho in mente niente!”

“ALLORA COSA CI FACEVI Lì DENTRO???”
Al lo spinse via, divincolandosi.
“Cercavo u—un libro!”
NELLA SEZIONE PROIBITA! È IL LUOGO DEI LIBRI OSCURI!”
“È ANCHE IL LUOGO DEI LIBRI SEGRETI!”
James si alzò.
“Mi fai paura ultimamente.”

“È BUFFO che tu lo dica, visto che sei TU in teoria ad esser passato dalla parte OSCURA!”
Uno schiaffo di James lo fece sussultare.
Cercò il suo sguardo e vide quello di James, ferito e lucido.
“Non dirlo mai più. Mai più.”
“Jam..io..Asp..”
Ma James aveva raccattato il suo mantello ed era sparito con esso.
 
 
 
 
*

James si era rifugiato nella stanza delle necessità. Al la oltrepassò, dopo circa un’ora e vide che il moro aveva gli occhi rossi, seduto su una poltrona rossa.
“Jam..” disse e la voce gli si ruppe, crollò in singhiozzi, aggrappandosi alle sue vesti.
“James..GUARDAMI..”
James si volse lentamente verso di lui, Al cercò il suo volto e lo trovò.
“Perdonami.”

“Cosa stavi facendo nella sezione proibita, Al?”
Al si accasciò al suo fianco.
“Cercavo..cose magiche. Incantesimi di POTERE.”
“Definisci POTERE.”
“Incantesimi per..per riportare in vita chi è DEFUNTO. ”
Una specie di sussulto tra sorpresa e paura, e meraviglia, pervase James.
"Jamie, credimi, non so perchè..ultimamente sono ossessionato da queste cose."
“È terribile ma.. confesso che..Credevo qualcos’altro..”
“Tipo cosa?”

“Tipo..qualcosa per essere immortali, magari? Scusa, so che sembra ass..” ma vide il suo sguardo colmo di paura, di chi è stato scoperto e divenne arrabbiato.
“COSA? Mi hai mentito??”
“NO!” disse subito Al. “Non era quello che cercavo lì oggi..ma ammetto di..averci PENSATO..”
James sgranò gli occhi.
“Da quando?”

“Non lo so esattamente. Poco dopo che finimmo l’incantesimo. All’inizio era solo un pensiero nella mia testa ma poi..un dubbio..quasi una certezza..un pensiero MARTELLANTE..” si tenne la testa tra le mani. “
James gli mise una mano sulla spalla.
“Ma non ho mai fatto nulla di concreto per cercare, lo giuro!” poi si volse verso di lui. “Jamie, tu come..lo sapevi?”
“Io..suppongo che..sapessi come..”
“Come?”

“Come si comporta un uomo assetato dalla sete di immortalità.”
Al si alzò lentamente e lo guardò come mai prima d’ora.
“Non ero io quell’uomo, Al. Sto parlando di Voldemort.”
“Lo so! Non lo eri, ma eri vicino a lui..P-Piton..”
“Già..suppongo di sì. Ora vuoi allontanarti da me, disgustato?”

Al si morse le labbra.
“In questo momento ho più paura di me. Io non so da dove mi è venuta questa sete..di CONOSCENZA..all’improvviso desidero il sapere più di ogni altra cosa…”
“Era una cosa di SILENTE..”
“Ma Silente NON ERA COSì.” Quasi strillò Al. “Lui era buono e gentile e caritatevole e.”

“Non era affatto così!”
Al rimase zitto.
“Prima di diventare il mago che è stato, era ossessionato anche lui dai..dai DONI della Morte e uno di essi era..la PIETRA..tu ti senti più attirato dalla magia bianca o da quella nera?”

“Da quella..n-NERA. “ si mise le mani sulla faccia. “Jamie cosa mi sta succedendo, ho paura!” disse.
James lo abbracciò.
“Dobbiamo raccontare questo al professor Philip.” disse James.
   
 
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