Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: rosy03    22/03/2020    0 recensioni
*Alcune storie partecipano alla Challenge 'Hugs&Kisses' di carlotta.97 sul Forum di EFP*
*Altre storie partecipano alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" di Soly Dea sul forum di EFP*
| Raccolta | Flashfic & One Shot |
Racconterò della mirabolante ciurma di Cappello di Paglia e dei suoi stravaganti componenti, seguendo le tracce fornite dalla Challenge in questione: tanti Baci e tanti Abbracci ^^ Momenti fluff, drammatici e comici!
O... in alternativa, utilizzando parole che non hanno un vero e proprio corrispettivo in italiano ^^
P.S. Potrebbe sopraggiungere qualche Law selvatico o, peggio, un utilizzatore a caso del frutto Mera Mera.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Pirati Heart, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dichiarazione con bacio




Mica poteva saperlo, Zoro, che una volta sbarcato su quell’isola avrebbe avuto tra i piedi quella marine occhialuta tutto il tempo!
All’inizio l’aveva beccata a seguirlo lungo il sentiero della foresta, credeva di averla seminata ma si rese conto di essersi perso e che quella dannata era ancora lì a spiarlo da dietro un albero. L’aveva richiamata, intimandole di smetterla di seguirlo.
Macchè! Era una gran testarda.
Intanto i suoi compagni erano finiti chissà dove e non trovava la giusta via d’uscita.
– Hai girato intodo tutto il tempo, Roronoa – gli disse quella decidendosi a uscire allo scoperto – Non hai proprio il senso dell’orientamento –
Zoro ingoiò un insulto e riprese a camminare, ovviamente nella direzione sbagliata.
– Fermo! L’uscita è di là – e indicò il sentiero sulla destra.
– Non te l’ho chiesto, mi pare –
Tashigi sospirò – Sei veramente un ottuso –
– Se non ti sto simpatico, allora vuoi dirmi perché mi hai pedinato fin qui?! – ribatté a muso duro.
La ragazza deglutì e per un attimo non rispose, Zoro pensò non l’avesse sentita e ripetè la domanda ma questa volte lei lo inidicò con un dito – Ti osservavo p-perchè ho intenzione di sconfiggerti e prendermi la Wado Ichimonji! –
Zoro roteò gli occhi al cielo – Ancora con questa storia? –
– Sta’ zitto! – gli urlò addosso, assumendo una strana colorazione rosea sulla guance.
Ma che le prende? È più strana del solito...
Il pirata sospirò, non nepoteva più di tutti quei problemi. Inizialmente il suo piano era quello di trovare un posticino tranquillo dove riposarsi, dato che sulla Sunny c’era il cuocastro che non lo lasciva dormiro a dovere.
E ora si ritrovava a dover assecondare un marine che l’aveva pedinato tutto il giorno e si era permessa di prenderlo in giro sul suo senso dell’orientamento.
– D’accordo – disse infine posando la mano sull’elsa di una delle sue spade – Ma se vinco mi lasci in pace, chiaro? –
Tashigi annuì, sguainò la Shigure e partì all’attacco.

 

– Ho vinto – la canzonò rinfoderando la spada – Addio –
La lasciò lì a terra, prima di imboccare il sentiero che gli aveva indicato poco prima.
Tashigi respirava affannosamente, era stata sconfitta in pochi attimi e, com’era successo anche ad Alabasta, non si era neanche degnato di fare sul serio con lei.
Si sentiva umiliata. Umiliata e triste, sì, perché quello spadaccino era un vero maleducato e le aveva detto addio come se nulla fosse.
Strinse i fili d’erba tra le dita e soffocò un grido di frustrazione.
Che tu sia dannato Zoro Roronoa!
Che poi, perchè si sentiva così male? Non era la prima volta che perdeva un incontro, si allenava ogni giorno per questo, per migliorare.
O forse erano state le sue parole? Addio, le aveva detto.
Si prese la testa tra le mani e cominciò a dimenare le gambe come un anguilla – Quello stupido! – ed era anche lei, una stupida.
Si fermò e fissò gli occhi sulle fronde degli alberi mossi dal vento. Piccole particelle di luce le colpivano il viso di tanto in tanto ma era sopportabile.
Sospirò e decise era era arrivato il momento di tornare alla base quando il rumore di un ramo spezzato la fece scattare in piedi. La sua mano corse all’elsa della spada ma la rinfoderò subito quando davanti ai suoi occhi riapparve il pirata.
– Non ci credo, ancora tu! Mi segui ancora?! – fece lui.
Tashigi non seppe se mettersi a ridere o a urlare – Io non mi sono mossa da qui, Roronoa. Sei tu che sei tornato indietro –
Zoro imprecò un paio di volte.
Stava per tentare un’altra volta quando la voce della ragazza lo fermò – Aspetta! – esclamò, abbassando lo sguardo sulla punta dei suoi stivali – Devo dirti una cosa –
Lui incrociò le braccia al petto voluminoso e attese, scocciato.
– Oggi non ti ho seguito soltanto perchè volevo sfidarti ma anche p-perché io... cioè a me... t-tu... – era diventata rossa fino alla punta dei capelli.
– Piantala di balbettare, non capisco niente così –
Gli lanciò un’occhiataccia ma riabbassò subito lo sguardo sul terreno. Cosa le stava succedendo? Se i suoi sottoposti l’avessero vista in quelle condizioni le avrebbero dato dell’impostora... dopo averle fatto sapere di essere coooosì tenera, ovviamente.
Prese un bel respiro e cercò di raccogliere tutto il coraggio insito dentro di lei e di colpo alzò gli occhi sul pirata, gli si avvicinò a grandi falcate.
Vai, Tashigi, ce la puoi fare!
Lo agguantò per i bordi del suo kimono verde e senza dargli il tempo di capire alcun che lo baciò, così, di getto. Era un semplicissimo bacio a stampo, Tashigi restò con le labbra incollata alle sue per qualche secondo e dovette racimolare tutta la sua forza di volontà per staccarsi. Lo guardò negli occhi, lui rosso in viso e con un’espressione a metà tra l’allibito e l’imbarazzato.
Cercò di ignorare lo sfarfallio nella sua pancia e parlò – Mi piaci! –
Zoro, se possibile, sgranò ancora di più gli occhi.
– Questa è una promessa, Roronoa, ti batterò, mi prenderò la tua spada e t-ti farò innamorare! – esclamò tutto d’un fiato.
Poi girò i tacchi e fuggì via.


 
Mentre Tashigi si ripeteva mille volte di essere stata una stupida dopo essere tornata dai suoi sottoposti che l’avevano attesa con gli occhi a cuoricino, Zoro era finalmente riuscito a uscire da quella dannata foresta.
Era quasi il tramondo, ci aveva impiegato ore, ma alla fine era tornato.
– Ehy, Zoro! Che fine avevi fatto? – gli chiese Rufy dondolando a gambe incrociate sul parapetto – Credevamo ti fossi perso –
– Si è perso – gli sussurrò Usop ridacchiando.
Nico Robin scambiò un’occhiata d’intesa con la navigatrice che ghignò – Come mai quel sorriso stampato sulla faccia? –
Gli altri membri della ciurma si voltarono a guardarlo contemporaneamente e benché fosse inquietante, lo spadaccino si limitò a una scrollata di spalle – Niente di che – disse soltanto.
Nami sbuffò imbronciata e tornò a concentrarsi su quel che stava facendo.
Una cosa era certa, pensò Zoro, la prossima volta non si sarebe fatto trovare impreparato da quell’imbranata di un marine.












# Salve! Devo ammettere che ero combattuta perché non sapevo quale coppia utilizzare per questo prompt, le alternative erano Rufy/Nami o Sabo/Koala, ma volevo provare a cimentarmi con questi due e devo dire che non mi dispiace com'è venuta fuori ^^ spero pensiate anche voi lo stesso...
Ho voluto mantenere apposta un finale 'aperto' e lasciare che fosse solo Tashigi a confessare i propri sentimenti, un po' contrastanti. Lei lo vede come un rivale, un pirata, la ragazza invece è un marine che non è ancora al livello di Zoro. Quindi sì, io li vedo così... almeno all'inizio.
Vi ho trattenuto anche troppo, ciao!

rosy



 
  
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