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Autore: vento di luce    23/03/2020    10 recensioni
Maria,giunta in Australia ospite dei Clarke,con il volto fra le mani,osservava il paesaggio fuori dalla finestra della sua stanza quel pomeriggio,ripensando a quanto era accaduto,a quel ragazzo dai bellissimi occhi azzurri e dal sorriso luminoso...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Abel Butman, Altri, Arthur Butman, Georgie Gerald, Maria Dangering
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Questi personaggi non mi appartengono,eccetto quelli originali,ma sono di Yumiko Igarashi.
Un saluto a chi leggerà questa fanfic. :)
 
*********
 
“Attenta”,aveva gridato un ragazzo dai capelli castani,balzando fulmineo da cavallo,facendo da scudo,con il proprio corpo,a quella fanciulla minuta,”ti sei fatta male?”,le aveva poi chiesto,aiutandola a rialzarsi. Al contatto di quella mano leggermente ruvida la ragazza,mentre scuoteva la testa,era arrossita. “Adesso devo andare e mi raccomando,stai attenta la prossima volta”,le aveva infine detto il giovane sorridendo,ricomponendo il mazzo di quei fiori sparsi a terra,allontanandosi.
 
 
 Maria,con il volto fra le mani,osservava il paesaggio fuori dalla finestra della sua stanza quel pomeriggio,ripensando a quanto era accaduto. Mentre si dirigeva dai Clarke,aveva chiesto al cocchiere di fermarsi per qualche istante,rapita da quel paesaggio variopinto,così diverso dalla sua terra nativa,quando un canguro stava per travolgerla. Il padrone di quella lussuosa tenuta di campagna era amico di vecchia data di suo zio,il Duca Dangering. L’uomo aveva così proposto alla nipote di far compagnia ad una loro cugina,in visita ad alcuni parenti in Australia.
Con lo sguardo perso verso quei prati sconfinati,la nobile sospirò,immaginando quel ragazzo dalla carnagione baciata dal sole,dai muscoli ben definiti,ma soprattutto da quegli occhi azzurri,di cui non sapeva nemmeno il nome.
“Signorina Maria”,disse ad un tratto una cameriera bussando alla porta,ridestandola da quei pensieri,”la cena sarà servita fra poco,per qualunque cosa sono a sua disposizione.”
“Ti ringrazio”,rispose solamente la fanciulla,scegliendo poi,fra i vari vestiti che aveva portato,uno di colore lilla che aveva indossato più volte ai balli cui prendeva parte a Londra.  Acconciò i boccoli con dei nastri che le aveva regalato una delle sue amiche più affezionate ed aprì la porta,percorrendo il corridoio fino alla grande scalinata.
 
“Questi fiori sono meravigliosi”,esclamò una ragazza proporzionata e dalle sopracciglia ben delineate,al piano inferiore,percependo quel fresco profumo,appoggiata ad una colonna.
“Lei è la signorina Becky?”,sussurrò la giovane Dangering,mentre continuava a scendere le scale.
“Chiamami solamente Becky”,disse l’altra,toccandosi i lunghi capelli con una mano.
“Benvenuta Maria”,esclamò poco dopo il padrone di casa,andando incontro alle due ragazze,”vedo che hai già conosciuto Becky,spero che abbia fatto un buon viaggio. Vedrai,ti troverai bene qui con noi.”
“Vi ringrazio dell’ospitalità signor Clarke”,rispose la fanciulla facendo un inchino,seguendo il padre e la figlia fino alla grande tavola,apparecchiata con cura,imbandita di prelibatezze di ogni genere.
Maria,nonostante fosse abituata ad una cucina raffinata,assaporò con insolito appetito quella carne tenera,all’aroma di arancia,conversando con i Clarke con cortesia per tutta la serata.
“Domani dovrò allontanarmi alcuni giorni per affari a Sydney”,disse infine l’uomo al termine del pasto,mentre sorseggiava del vino,”ma tornerò per il fine settimana. Con Becky sarai in buona compagnia”,concluse con fare bonario.
 
Dopo essersi congedata Maria,stanca per la giornata appena trascorsa,tornò nella sua stanza,indossando una veste leggera. Poteva percepire quell’aria mite sulla sua pelle e,prima di coricarsi,si sedette allo scrittoio per scrivere,come da promessa,alla sua migliore amica:
 
“Cara Elizabeth,
 
come stai? il viaggio è andato bene e finalmente sono arrivata in Australia. Il signor Clarke e sua figlia,la signorina Becky,sono molto gentili con me. Nonostante sia arrivata da poco,non immaginavo di trovare una terra così meravigliosa,la natura è rigogliosa,il cielo limpido come non lo avevo mai visto. Sai,Becky mi ha detto che domani faremo un picnic e mi farà conoscere i suoi amici e poi è successa una cosa,una sciocchezza,ma a te ho sempre raccontato tutto.
Dopo aver lasciato Lady Emily,una cugina di mio zio a Sydney da alcuni suoi parenti,mentre stavo proseguendo in carrozza fino alla residenza di campagna dei Clarke,ho incontrato un ragazzo. Sai la cosa buffa? Un canguro mi stava quasi venendo addosso,uno spavento! Non avevo mai visto un animale simile,se lui non si fosse messo davanti,non oso immaginare. Dovevi vederlo,è così diverso da quelli che incontriamo a Londra,alle feste. Purtroppo non so niente di lui,ma non potrò mai dimenticare quegli occhi azzurri e quel sorriso luminoso. E tu come va con Jack?
 
Ora devo andare,la stanchezza inizia a farsi sentire.
Con affetto.
Tua Maria.”
 
 
Mentre le palpebre cominciavano a farsi pesanti,la ragazza piegò il foglio,riponendolo dentro un piccolo cassetto. Si sdraiò poi sul letto,accarezzando i capelli ormai liberi,guardando la luce della luna che filtrava dai vetri,fino ad addormentarsi.
 
“Vieni con me Maria”,esclamò Becky la mattina seguente,dopo aver fatto colazione,prendendo la cesta che la cuoca aveva preparato. “Ti presento Fulmine”,disse una volta nella stalla,adiacente la tenuta,”il cavallo che mi ha regalato mio padre. Ogni volta che veniamo in questa casa amo fare delle lunghe cavalcate,è come un fratello per me.”
“Ciao Fulmine”,sussurró l’altra accarezzando quel manto candido.
Becky poi,tenendo l’animale per le redini,si diresse con la nobile fino al cancello,mentre alcune persone stavano arrivando.“Ragazze voglio presentarvi Maria,mia ospite”,esclamò,”Maria queste sono Betty,Carol,Isabel e Mary,ci conosciamo da molto tempo.”
“Molto lieta”,rispose la fanciulla con un cenno della testa,abbozzando un sorriso.
“E questi sono i Buttman”,continuò Becky con un ghigno indicando,più in disparte,una bellissima fanciulla bionda a fianco di due giovani,molto somiglianti fra di loro.
 Maria,nell’incontrare quegli occhi azzurri,sussultò.
 
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