Ogni (tuo) sorriso è oro.

Personaggio: Matsuri
Prompt 1: "ti ricordi di me?" 

Si stava specchiando.
Era tornata da poco a Suna da una missione che le aveva preso tantissimi mesi e finalmente era felice.
Rivedere il suo villaggio aveva scatenato in lei sentimenti di dolcezza mista ad una lieve malinconia.
Le era parso, ad un certo punto, di esser stata per così tanto tempo lontana da aver dimenticato i volti dei suoi concittadini.
Ma tra i tanti volti forse dimenticati uno restava vivido nella sua memoria.
Anche il Kazekage, come lei, era ritornato da poco al suo villaggio.
Aveva saputo, tornata a Suna, che anche lui aveva eseguito una missione importante, e che come lei gli aveva preso via almeno metà dell'anno.
Allora si era sentita felice, anzi, incredibilmente felice nel sapere che Gaara avesse fatto ritorno nel suo villaggio quasi nello stesso momento in cui anche lei era tornata nella sua terra natale, quasi - riuscì addirittura a pensare - fosse un gioco del destino.
E allora stava specchiandosi. Un pò perché era sua abitudine farlo ed anche perché per incontrare il suo sensei voleva essere abbastanza carina.
Coi capelli un pò più lunghi e più ribelli decise di fare una treccia, portandola al lato del viso e sistemandosi la gonna fiorata decise di uscire per andare a salutare Gaara,
il suo maestro, una delle persone più importanti della sua vita.

***

Avviandosi verso il palazzo del Kazekage incontrò suo fratello, Kankuro, che salutò animatamente.
"Kankuro-san! Come state?" Kankuro le sorrise.
"Bene, Matsuri, grazie. Spero che la missione sia andata a buon fine." 
"Abbastanza difficoltosa in effetti ma è andata molto bene, come speravamo.
Son felice di averla rivista, la saluto!" 
Prima chinandosi educatamente oltrepassò il Sensei.
Dopo aver superato il maestro Kankuro le bastarono soltanto qualche isolato in più per vederlo e riconoscerlo.
Non lo vedeva da molto più tempo rispetto ai suoi fratelli, era stato forse più tempo di lei lontano dal villaggio e vederlo le suscitava emozioni per niente sotto valutabili.
Si schiarì la voce "Se-nsei..."
Gaara si fermò a guardare l'interlocutore, impassibile e stoico come sempre, restando in silenzio. Poi la ragazza continuò.
"Ti ricordi di me, vero? Sono la sua allieva, Matsuri" la sua voce tradì un tremore di aspettativa.
"Certo, Matsuri...come è andata la missione?" 
"Abbastanza bene, ho appena incontrato suo fratello, Gaara-sama" 
"Abbiamo avuto un incontro al palazzo. Sono lieto che sia andata bene."
Le rivolse un mezzo sorriso, uno di quei rari sorrisi di Gaara, bellissimi.
Bellissimi per tutti ma per lei un pò di più.
Così gli sorrise di risposta, con tutto l'affetto e l'ammirazione che potesse donargli con un semplice sorriso.
E fu di nuovo felice.