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Autore: dirkfelpy89    10/04/2020    1 recensioni
"Torno su EFP con questa storia ambientata temporalmente come un seguito della mia fic “Otto Piccoli Maghi” ma chiaramente questa fic si può leggere tranquillamente anche senza aver seguito l’altra"
Dopo la tragedia di Marlott's Island la vita nella comunità magica è tornata alla normalità. Almeno fino a quando non viene trovato morto il Presidente del Wizengamot inglese. Accanto al cadavere un messaggio "4o" Cosa significa? Perché questo crimine orrendo?
Seguite Harry Potter ed i suoi auror alla caccia di una nuova minaccia che rischia di compromettere il Mondo Magico inglese ed il suo Ministero.
Genere: Avventura, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Cap 9, The Day After

24 Gennaio 2019

Ginny chiuse delicatamente la porta. Harry si era appena messo a letto dopo aver bevuto una pozione che gli avrebbe garantito una notte senza incubi o sogni.
Scese stancamente le scale ed entrò in cucina dove trovò, seduto davanti al camino, Teddy in compagnia di Kreacher e Polly, gli elfi domestici, intenti a preparare il the.

“Andate pure a letto, ci penso io” disse Ginny, rivolta ai due elfi domestici che si dileguarono dalla stanza silenziosamente dopo aver fatto un breve inchino.
A Ginny c’era voluto un po’ di tempo per abituarsi a quelle due figure ma con Harry impegnato al Ministero e con lei che era sempre al seguito delle varie squadre di Quidditch della nazione avere un paio di elfi domestici era inevitabile per mantenere Grimmauld Place vivibile.

Una volta che il the fu pronto la donna ne versò due tazze, una per lei ed una per Teddy, e si mise a sedere accanto al ragazzo.
All’epoca Teddy aveva circa 21 anni ed aveva ereditato dalla madre il temperamento gioioso ed anche una certa goffaggine mentre dal padre aveva ereditato il fisico asciutto ed un incondizionato amore per la lettura.

Di quel suo temperamento gioioso al momento però non c’era traccia. I capelli erano di un cupo blu notte e sedeva fissando nel fiamme che guizzavano nel caminetto.
“Tutto bene Teddy?”
Il ragazzo annuì distrattamente.
“Non sei un granchè come bugiardo, Ted” ammise Ginny sorridendo. Ted si riscosse dai suoi pensieri ed osservò la donna.

“Ho avuto… ho avuto paura per… per Harry” ammise, posando la tazza sul tavolo “Questa volta…. questa volta davvero”
Ginny sorrise e prese la mano del ragazzo nelle sue.
“Come fai? Come fai a stare tranquilla, a non roderti dentro?”

Ginny rimase in silenzio.
“Mi faccio questa domanda da quando avevo 14 anni” rispose la donna sorridendo “Ed ho capito che certe persone non possono fare altrimenti: devono correre incontro al pericolo perché, anche se volessero evitarlo, sono destinati ad affrontarlo. Ed allora hai due opzioni: ti lasci distruggere dalle paranoie e dall’ansia oppure cerchi di affrontare la situazione, tenendo rinchiuso nei più cupi anfratti del tuo cuore i pensieri più cupi, andando avanti giorno per giorno”

Teddy rimase in silenzio per qualche secondo, riflettendo, poi i capelli virarono su un castano chiaro.
“Ecco così mi piaci molto di più” ammise Ginny. Teddy sorrise e poi si slanciò per abbracciare la donna.
“Ti voglio bene Teddy” sussurrò la donna.

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Rose stava dando una letta veloce alla Gazzetta della Sera. Era a letto, ma non aveva affatto sonno.
Si mosse leggermente e sentì una fitta di dolore alla schiena. L’idea di affrettare il recupero non era stata forse la sua migliore decisione ma certo non poteva restare a poltrire sapendo che i suoi colleghi rischiavano la vita.
Si ritrovò a pensare a Lucas. Era sempre stato un uomo buono, con il sorriso sulle labbra e sempre con una parola di conforto.

Com’era potuto accadere? Fino a che punto può arrivare il dolore per la morte di un figlio?
“Basta pensare Rosie” August comparve sulla soglia della camera da letto con un boccale in mano “Non sono un legilimens ma immagino che quella tua testolina sia piena di pensieri non proprio positivi”
Potrei ucciderti per avermi chiamato Rosie. Ma se in quel boccale c’è qualcosa per farmi dormire all’istante senza sognare un bel niente potrei riconsiderare la tua condanna”

August sorrise e porse alla ragazza il boccale “Non sono un pozionista infallibile o almeno così diceva il professor Malfoy. Questa però riesco a farla piuttosto bene!”
Rose bevve il calice tutto d’un fiato, poi si appoggiò di nuovo al cuscino. Un’ondata di piacevole sonnolenza la invase.

“Grazie amore” la ragazza si voltò e baciò August che aveva preso posto accanto a lei.
“Quindi… che condanna hai in mente per me?” chiese il ragazzo, mettendo una mano sul fianco di Rose.
La ragazza soffocò un grosso sbadiglio “Per stasera immagino dovrò sentirti russare tutta la notte” disse August.
Rose annuì, baciò il ragazzo e poi si addormentò all'istante.

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Joe e Philip si materializzarono appena fuori dall’ingresso della grande villa innevata.
“A che ora hanno detto?”
“Alle 11”
“Sono le 10 e 45. Meglio andare, questi vecchi sono imprevedibili”
Philip rimase un attimo pensieroso e si avviò, seguito da Joe, al cancello d’ingresso.

L’uomo evocò un patronus e lo indirizzò verso l’ingresso. Qualche minuto più tardi il cancello si aprì.

“Ora… è importante trattare queste persone con rispetto” disse Philip, piuttosto teso “Lascia… lascia che sia io a parlare”
Joe grugnì, Philip lo prese come un assenso.

Arrivati al portone trovarono la piccola elfa domestica ad aspettarli.
“Prego, fate strada” squittì, indicando la via.

Raggiunta la solita immensa sala dal solito grande tavolo, Joe e Philip rimasero sulla soglia, quasi intimoriti.
“Prego, non vorrete stare sulla soglia” Thornope, Philip lo riconobbe, indicò due sedie libere.
Philip si era preparato un discorso piuttosto lungo ed articolato ma, adesso che si trovava di fronte ai 10 di Scozia, la sua memoria vacillava pericolosamente. Era un assassino, un sicario non un politico.

“Le nostre spie ci hanno riferito i vostri progressi” annunciò Thornope, leggendo diversi fogli di pergamena “Ci dispiace per la dipartita di Hardy, un duro colpo. Era lui la mente del piano, dopotutto. Siete riusciti a seminare un bel po’ di confusione nel mondo magico però la morte del vostro “comandante” e referente politico, il fallimento dell’uccisione del Ministro della magia…”
L’uomo adagiò i fogli sul tavolo e posò i suoi penetranti occhi verdi sui due.
“Sinceramente credo che il nostro rapporto sia giunto ad una conclusione anticipata”

Philip diede un leggero colpo di tosse. maledizione perché aveva la salivazione azzerata?
“Quando… quando Hardy ci ha contattato.... abbiamo subito accettato. Non per la paga”
“Non solo per quella” aggiunge Joe ridacchiando.
“Ma per il messaggio, per la motivazione” continuò Philip “Cambiare questo mondo magico. Noi orfani siamo stati emarginati, nessuno ci ha dato una mano. Crediamo in questa operazione con tutto il nostro cuore. Vi abbiamo dato dimostrazione di quello che sappiamo fare. Sì non abbiamo ucciso il Ministro ma guardate lo scompiglio che abbiamo portato! Ci, vi, manca poco al raggiungimento di un sogno e volete mollare proprio adesso?”

Thornope e gli altri nove lo osservarono in silenzio, senza rispondere.
“Abbiamo un piano. E’ folle forse, pericoloso, ma ci stiamo lavorando da mesi”
Philip spiegò il piano nella sua interezza e Joe si accorse che l’atmosfera era cambiata: se prima era fredda e distaccata adesso le parole di Philip stavano riscaldando quella sala ghiacciata.

Terminata la descrizione del piano, i 10 rimasero a confabulare per un quarto d’ora, poi Thornope si alzò, imitato dai suoi colleghi.
“Forse siamo folli ma le vostre parole hanno risvegliato un piccolo fuoco dentro di noi. D’accordo vi daremo alcuni dei nostri uomini. Badate bene però, appena qualcosa dovesse andare fuori posto ordinerò ai miei uomini di ritirarsi e negheremo di aver mai avuto un qualsiasi tipo di rapporto con voi”
Philip sorrise “Non ci sarà bisogno. Questo piano non fallirà”

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Capitolo più “soft” dopo l’ultimo sicuramente più al cardiopalma.
Ho voluto soffermarmi sulle reazioni dei protagonisti, dedicandomi un po’ di più al rapporto dei Potter con Teddy.
Nel Frattempo i due orfani rimasti stanno progettando la parte finale della loro missione. Cosa avranno in mente? Lo scoprirete nei prossimi capitoli :)

Grazie ancora per le visite e per le recensioni, alla prossima :)

  
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