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Autore: Devoosha    10/04/2020    0 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Eddward? Posso parlarti un momento? "Chiese Mrs. Travers mentre gli alunni della sua classe di Calcolo raccoglievano i loro libri dopo che la campana era suonata.
"Sì, Mrs. Travers?"
"Ho bisogno del tuo aiuto, Eddward," disse. "Ho uno studente nella mia classe di Geometria che sta lottando con il lavoro. È un bravo ragazzo e si sta impegnando a fondo, ma sembra che non riesca a comprendere la nostra unità attuale. È venuto da me a chiedermi se conoscevo qualcuno che poteva aiutarlo. Speravo non ti dispiacesse fargli da tutor dopo la scuola."
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La storia di Edd e Kevin come senior al liceo.
Ho notato che Kevin è spesso interpretato come la metà aggressiva della coppia, che spesso fa il prepotente con Edd anche se gli piace. L'ho cambiato e reso un po 'più maturo in una versione molto più dolce.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 7 – I Like Being With You


 
“Salve Kevin. Le scarpe, per favore” disse Edd facendolo entrare in casa.
Kevin sorrise ma smise immediatamente nel notare i modi melanconici dell’altro. Il modo di fare di Edd lo buttò giù di morale, perché il ragazzo sembrava tornato al mood dei giorni precedenti. Cosa poteva essere successo in sole 24 ore per farlo tornare depresso? Poteva dire che Edd aveva pianto di nuovo, anche se teneva gli occhi bassi evitando di incontrare il suo sguardo.
Kevin si tolse le scarpe e seguì Edd in cucina. Il solito bicchiere d’acqua lo stava aspettando e questo gli strinse piacevolmente il cuore.
Edd si sedette allungando la mano su un piccolo plico di fogli posizionati davanti a lui. Senza perdersi in chiacchere disse, con voce monotona “Mi sono preso la libertà di creare una simulazione dell’esame per te, Kevin. L’ho organizzato prendendo spunto da un esame degli stessi argomenti che Mrs. Travers ci ha dato quando ho fatto geometria due anni fa. Ho pensato che potresti farlo, così che possa correggerlo e vedere su cosa hai bisogno di lavorare questo pomeriggio.”
Kevin sbatté confuso gli occhi nel sentire la formalità e il tono di Edd, sedendosi a sua volta. “Uhm, certo Doppia D. Come dici tu,” rispose con tono ferito.
Edd allungò il test a Kevin, aprendo poi il libro che aveva posizionato sul tavolo accanto a loro. Kevin non riusciva a vedere che libro era ma non gli sembrava uno dei libri di testo di Edd. Con un sospiro diede attenzione al suo “esame” iniziando a lavorare ai problemi.

Dopo 45 minuti, quando il solo suono presente nella stanza era il girare delle pagine, Kevin mise in ordine i fogli e si schiarì la gola. “Credo di aver finito, Doppia D.”
Edd si drizzò, prestando nuovamente attenzione al Rosso, mentre chiudeva gentilmente il libro. “Bene Kevin. Ora lo controllerò e vedremo come sei andato.”
Kevin fece scivolare i fogli verso di lui che, prendendo una penna, iniziò a controllare l’esame. Kevin si stiracchiò la schiena, poi si rimise composto sulla sedia mentre guardava.
“Cosa stavi leggendo?”
“Per favore non interrompermi Kevin,” disse Edd, senza alzare gli occhi.
“Stavo solo chiedendo” disse Kevin, leggermente risentito.
“Se vuoi saperlo, è Molto rumore per nulla di William Shakespeare.”
“Shakespeare? Non sapevo lo avessi nel programma quest’anno.”
“Non è per le lezioni. Volevo leggere qualcosa che sapevo mi avrebbe fatto ridere. Per favore, lasciami finire.”
Kevin si strinse le braccia al petto, brontolando. Non aveva sentito ridere Edd mentre leggeva, e perché aveva bisogno di farlo? Cosa c’era che non andava al punto da renderlo così di cattivo umore?
“Ti darei un 86% per questo esame, Kevin,” disse finalmente Edd, alzando lo sguardo ma continuando ad evitare gli occhi di Kevin. Le labbra formavano un piccolo sorriso, ma non l’adorabile ghigno sdentato che faceva girare la testa a Kevin. Almeno stava sorridendo, così il ragazzo gli sorrise di rimando.
“86%? È fantastico! È una B!”
“Esattamente, Kevin,” annuì Edd. “Ho visto gli errori che hai fatto e non mi sorprendono, visto che sono le aree in cui hai avuto più problemi. Per la maggior parte posso dire che hai acquisito le conoscenze di cui hai bisogno per passare l’esame. Oggi ripeteremo gli argomenti in cui hai più problemi, per cercare di alzare il voto, ma dovresti essere fiero di te per essere andato così bene.”
Kevin abbassò lo sguardo, arrossendo. “Io sono orgoglioso. Non voglio fare il modesto, Doppia D. Lo sono.”
“Devi,” lo rassicurò Edd, procedendo poi nel ripetere gli argomenti che aveva menzionato. Kevin tentò di prestare attenzione, ma stava pensando ad Edd e alle sessioni di studio. Nessuno si era mai interessato tanto e con tanta cura della sua educazione. Neanche i suoi genitori. Certo, volevano che passasse e andasse bene, ed erano fieri di lui, specialmente dato che Kevin lavorava duramente per aumentare i suoi voti. Edd, comunque, conosceva le sue forze e i suoi punti deboli – prestandovi attenzione così da poterlo guidare nello studio. Si era impegnato per aiutarlo provando vari modi per permettergli di capire. Teneva veramente a Kevin, almeno da quel punto di vista, e nonostante l’atteggiamento del ragazzo nelle settimane passate, Kevin lo sapeva. Guardò il bicchiere d’acqua che, senza bisogno di chiedere, lo aspettava sempre quando arrivava.
Una volta arrivata l’ora di cena Kevin si scoprì restio ad andarsene. Ogni parte di lui voleva rimanere e passare la serata con Edd. Desiderava con tutto se stesso dirgli quello che provava; Nazz lo aveva incoraggiato talmente tanto il giorno prima. Kevin pensò alla sua piccola idea – il suo piano di corteggiamento, come avrebbe detto Edd- che comprendeva qualcosa che era casa sua. Si sentiva un idiota a correre a casa solo per recuperarla, quindi pensò di abbandonare il piano e dire qualcosa ad Edd, ma il ragazzo non sembrava volerlo lì. Per niente.
Kevin raccolse lentamente le sue cose. Sembrava quasi una fine. Tecnicamente non avrebbe avuto più bisogno dell’aiuto di Edd dopo l’esame del giorno seguente, ma lui ne aveva. Molto. Si fermò e iniziò a pensare ad una scusa per poter venire da lui anche il giorno dopo.
“Quindi di che parlava quel libro? Cosa stavi leggendo?” chiese ad Edd.
“Shakespeare? Parla dei fraintendimenti tra innamorati e i problemi che i fraintendimenti possono creare.”
“Non sembra divertente. Hai detto che era divertente.”
“La comicità viene dal modo in cui è scritto, Kevin,” spiegò Edd. “Ci sono molti scenari comici così come due dei personaggi più divertenti di Shakespeare, Beatrice e Benedick. L’antagonismo tra i due, che maschera i sentimenti che provano  con battute acute e offensive, è una delle pietre angolari dell’opera. Shakespeare usa spesso la comicità per trasmettere il phatos della storia.”
Kevin sbatté le palpebre mentre valutava le sue parole. “Huh,” grugnì. “Mi piacerebbe leggerlo prima o poi.”
“Hai mai letto Shakespeare prima d’ora?”
“Un po’. Ho dovuto leggere Amleto e Giulio Cesare per le lezioni. Non li ho capiti molto.”
“Amleto può essere una lettura difficile, ma è considerata spesso l’opera di Shakespeare con più sfumature, pieno di dramma, intrighi e psicologia. È uno dei miei preferiti”
“Devo leggerlo di nuovo, ma con te questa volta,” disse Kevin. Se leggere Shakespeare significava poter passare del tempo con Edd beh, lo avrebbe fatto.
“Se ne hai voglia” fece spallucce Edd. Si alzò spingendo la seda al suo posto. “Ti auguro buona fortuna per il tuo esame di domani, Kevin. Spero di esserti stato di aiuto.”
Era ovvio che Edd lo stesse mandando via. Si alzò a sua volta prendendo il giacchetto dalla sedia. “Sei stato un grande aiuto, Doppia D,” disse sottovoce. “Non potrò mai ringraziarti abbastanza.”
“Ti sarei grato se potessi informarmi del voto che prenderai, Kevin.”
Kevin guardò accigliato il ragazzo più basso. “Certo che lo farò.” Si mise il giacchetto, un po’ indispettito. “Che succede, Doppia D?” buttò finalmente fuori.
Gli occhi di Edd si allargarono e Kevin riuscì a vedere meglio quanto erano rossi. “Cosa vuoi dire, Kevin?”
“Ti stai comportando in modo strano,” disse Kevin. “Ed è come se mi stessi dicendo addio per sempre.”
Edd guardò in basso, agitando nervosamente le mani, che erano alzate all’altezza del petto. “Beh il tuo esame è domani Kevin. Non avrai più bisogno dei miei servizi.”
“Si l’esame è domani. Ma speravo che potessimo… non so… continuare a sentirci o fare i compiti insieme o qualcosa di simile.”
“Lo vorresti?”
“Certamente Doppia D. Mi piace fare i compiti qui con te,” disse Kevin, per poi aggiungere in tono più dolce “mi piace stare con te.”
Edd ci pensò per qualche minuto, mettendo alla prova la pazienza di Kevin. Il ragazzo lo fissò, combattendo l’urgenza di stringere Edd tra le braccia e baciarlo; tenendolo stretto contro il suo corpo. Il suo bisogno di farlo era forte, tanto da afferrare lo schienale della sedia per trattenersi. Voleva disperatamente rivedere quell’adorabile sorriso, per poi baciare la bocca che lo esibiva. Santo cielo! Avrebbe avuto bisogno di un’altra doccia una volta tornato a casa.
“Piacerebbe anche a me, Kevin,” ammise Edd sussurrando.
Un’ondata di sollievo lo pervase. “Bene, tornerò domani allora. Scrivimi quando arrivi a casa.”
 

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“Cosa vorresti dire con ‘sta uscendo con Nazz’?” urlò Eddy dal sedie davanti, girandosi per fissare Edd, che gli urlò dietro “Occhi davanti, Eddy!”
Eddy tornò al suo posto, “Di che stai parlando Doppia D?”
“Ho visto Kevin e Nazz baciarsi sulla porta di ingresso dopo che te e Ed siete andati via Domenica.”
“Pensavo che a Kevin piacesse Doppia D!” disse Ed, girandosi completamente sul sedile per guardare Edd oltre il poggiatesta.
“Non ha senso, Doppia D,” disse Eddy arrabbiato. “Kevin ti è stato praticamente addosso Sabato.”
“Non è vero, Eddy” protestò Edd.
“Non fisicamente, ma quasi tutta la sua attenzione era per te una volta arrivati alla pizzeria. Ha a malapena guardato Nazz.”
“Devo credere a quello che ho visto Domenica, Eddy” borbottò Edd, chiedendosi il perché della rabbia di Eddy.
“Cosa hai visto esattamente?” chiese Eddy.
“Kevin e Nazz erano davanti all’entrata principale. Poi si sono abbracciati e Nazz ha baciato Kevin sulla guancia. Kevin ha ricambiato baciando Nazz sulla fronte. Kevin mi ha detto che era difficile dire alla sua cotta come si sentiva per via di chi era. È la sola cosa che spiegherebbe tutto Eddy. Kevin e Nazz sono stati migliori amici sin da quando eravamo piccoli, e io sono sicuro che non volesse mettere a rischio la loro amicizia. Comunque sono sicuro che lei ricambi l’affetto.”
“Aspetta aspetta aspetta,” disse Eddy, girandosi di nuovo. “Le loro labbra erano incollate? O è stato solo un beccare parti a caso della faccia?” un clacson arrabbiato calamitò la sua attenzione sulla strada davanti a lui e riportò la macchina sul lato corretto della carreggiata.
“La seconda, Eddy”
“Quindi non si stavano succhiando la faccia? Nessun bacio sulla bocca?”
“Beh, no,” confermò Edd.
“Quelli non sono baci da innamorati Doppia D!” si intromise Ed. “Quelli sono baci tra amici!”
Eddy guardò verso Ed e annuì. “Cucitelo bene in mente Ed, perché è esattamente quello che erano!”
Ed si fece un applauso.
“Questo spiega perfettamente il muso lungo degli ultimi giorni,” disse Eddy, facendo indispettire Edd.
“Beh mi dispiace se la situazione mi ha sconvolto Eddy” sbuffò Edd. “Non è piacevole quando ti piace qualcuno e poi trovi questo qualcuno con un altro.”
“Kevin NON sta con Nazz, idiota” disse Eddy ridendo.
“Come sei giunto a questa conclusione Eddy?”
“Ci sono due indizi, genio. Il primo è che Kevin ha passato gli ultimi due pomeriggi con te, giusto?”
“Si, è corretto. Abbiamo fatto i compiti come al solito.”
“Fingi di aver conquistato una ragazza bella come Nazz, okay? Finalmente hai confessato il tuo amore imperituro e lei accetta di uscire con te.”
“Mi piace come suona, Eddy!”  esclamò Ed mentre la testa faceva avanti e indietro da Edd a Eddy.
“Esattamente,” ghignò Eddy. “Pensi davvero che, dopo aver raggiunto la donna dei tuoi sogni, spenderesti il tuo tempo con lo sfigato dall’altra parte della strada a fare i compiti?”
“I compiti devono essere fatti Eddy, non importa quale sia lo stato sentimentale dell’individuo,” obbiettò Edd.
“Kevin se ne è andato dritto a casa dopo la vostra piccola sessione coccole-studio?”
“Noi non ci coccoliamo!”
“Haha coccolarsi sarebbe divertente!” si intromise di nuovo Ed.
“È andato a casa?”
“Lo ha fatto, Eddy.”
“Nazz lo ha raggiunto?”
“Non ho visto Nazz, ma ciò non significa che lei non fosse lì.”
“Se tu non l’hai vista, Edd, significa che lei non era lì. Non venirmi a dire che non hai fissato casa di Kevin tutto Lunedì e Martedì sera. Ti conosco” disse Eddy mentre entrava nel parcheggio della scuola.
Edd arrossì, perché non poteva negarlo. Si era seduto alla finestra, sbirciando attraverso le tende, sperando di non vedere Nazz arrivare.
“Come pensavo,” disse Eddy, ridendo, facendo ridere anche Ed. Spense la macchina e si girò, sporgendosi verso il sedile posteriore. “Ma anche se non credi ai tuoi stessi occhi, ragazzo innamorato, ho prove ancora migliori del fatto che Nazz non sta uscendo con Kevin.”
“E quali sarebbero queste prove, Eddy?”
“Ieri ho chiesto a Nazz di uscire e lei ha detto ‘si’.”
Edd fissò il suo amico con la bocca spalancata.
“Evviva Eddy! Hai una fidanzata anche tu!” urlò Ed.
“Beh, non ancora Tonto” disse Eddy, sorridendo ad Ed accanto a lui, prima di tornare a guardare Edd. “Quindi, a meno che Nazz non sia una traditrice bugiarda, sono piuttosto sicuro che non mi avrebbe detto di si se fosse stata già d’accordo con Kevin.”
 


 
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Ed eccoci tornati.
So che dovrei approfittare della quarantena per aggiornare più di frequente ma, non ho idea del perché, i miei professori si sono convinti che a casa mi annoio e hanno aumentato il programma previsto per gli esami. Università, che bella cosa eh?
Ci stiamo avvicinando ai capitoli decisivi, e una volta raggiunti cercherò di non metterci troppo perché capisco quanto possa essere fastidioso restare sulle spine.
Una cosa che tengo a dire è che, visto che ho deciso di lasciare il titolo della storia e dei capitolo in inglese forse non si nota subito che ogni titolo corrisponde ad una battuta detta da un personaggio nel capitolo. Probabilmente ve ne eravate accorti ma ho preferito specificarlo, perché l’autrice ha messo molta cure nei dettagli ma per esigenze di traduzione certe volte non posso tradurre letteralmente le battute.
Approfitto per augurare Buona Pasqua a tutti, sperando riusciate a passarla bene nonostante la quarantena.

A presto!
Konny

P.S. Se non avete voglia di aspettare vi consiglio di correre a leggere la versione originale, lì la storia è molto avanti ed è davvero bellissima. 
 
Questo autore è straniero e a gestire questo account è la persona che traduce le sue storie
 
Se vuoi pubblicare su questo sito una traduzione di questo autore, e hai il suo permesso, inviami almeno il primo capitolo della traduzione completa (nel caso di fanfic one-shot, tutta la one-shot tradotta). Allora ti fornirò la password per accedere a questo account
 
   
 
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