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Autore: rekichan    12/04/2020    5 recensioni
«Avete presente quei teen movie, dove il protagonista confessa in diretta streaming un suo grandissimo errore e le vicende che lo hanno portato fin lì? Poi quando ha finito tutto è diventato migliore e ha conquistato la cotta di turno, la stima dei genitori, la popolarità a scuola e un mucchio di stronzate del genere? Insomma, quei film che cercano di parodiare un romanzo di formazione e che vorresti buttare nell’immondizia, ma che riescono a tenerti incollato allo schermo dal primo all’ultimo secondo dei titoli di coda?
Ecco, questo non è un teen movie. Purtroppo, perché almeno avremmo incassato i soldi del budget…»
[Modern!AU][OC][Uchiha family]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Clan Uchiha, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sarada Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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«Avete presente quei teen movie, dove il protagonista confessa in diretta streaming un suo grandissimo errore e le vicende che lo hanno portato fin lì? Poi quando ha finito tutto è diventato migliore e ha conquistato la cotta di turno, la stima dei genitori, la popolarità a scuola e un mucchio di stronzate del genere? Insomma, quei film che cercano di parodiare un romanzo di formazione e che vorresti buttare nell’immondizia, ma che riescono a tenerti incollato allo schermo dal primo all’ultimo secondo dei titoli di coda?

Ecco, questo non è un teen movie. Purtroppo, perché almeno avremmo incassato i soldi del budget…»

«Stai divagando!»

«Senti, i miei mi hanno tagliato i fondi, tuo padre spende il suo stipendio in ansiolitici…»

«Così lo fai sembrare un drogato!»

«Giusto… be’, intanto vi presento il mio collaboratore, socio e tecnico del montaggio: Matsuidara Inuzuka. Suo padre è l’editor dei miei genitori e la sua dipendenza da ansiolitici è causata dalla tradizione di famiglia di non rispettare una consegna che sia una. E anche un po’ dalla madre di Matsu, che è scappata ai Caraibi e continua a chiedergli gli alimen…»

«Tomato!»

«Giusto, giusto… Senti, che dici la rifacciamo?»

«Meglio».

«Ok, dammi il via».

«Tre, due, uno… azione».

 

Regole di sopravvivenza a due genitori nerd e una sorella fashion blogger

 

1.       Ciao a tutti, sono Tomato

 

I miei genitori sono fumettisti. «Che figata», è quello che dicono tutti quando lo scoprono. Perlomeno quelli a cui sto simpatico, gli altri usano: «Che sfigati».

A dire il vero, essere figlio di due fumettisti non è così male, ma nemmeno così figo come sembra. I miei genitori sono sempre alle prese con tavole, inchiostrazioni e sceneggiature. Lavorano a casa, ma stanno chiusi nel loro studio quindi non danno molto fastidio, anzi quando escono sembra di trovarsi al centro di un’apocalisse zombie. Non ci credete? Questo perché non vi siete mai trovati la mattina con vostro padre addormentato sui waffle e vostra madre che vi versa il detersivo per piatti al posto del latte. Comunque, questo è il loro studio e questi sono i miei genitori: Sakura Haruno e Sasuke Uchiha.

 

«Tomato che stai facendo?» una mano sporca di china si allunga verso l’obiettivo della telecamera. Il ragazzo sposta, rapido, la cinepresa e indietreggia di qualche passo.

«Ecco mia madre, Sakura Haruno. Quarantatré anni e le occhiaie e la ricrescita di un’universitaria sotto esami…»

«Spegni immediatamente quella cosa» bofonchia la donna. Si scosta una ciocca di capelli rosati dal viso. Tomato zooma sugli occhi verdi circondati da pesanti occhiaie e arrossati per le ore trascorse a lavorare.

«Tomato non far arrabbiare tua madre».

La telecamera si sposta sull’uomo emerso da dietro lo schermo di un Mac. Ha un accenno di barba sul mento affilato; il riflesso sugli occhiali riproduce uno schizzo di due corpi in movimento e la luce azzurrina lo fa apparire più pallido del normale.

«Mio padre, Sasuke Uchiha, il cui più grande merito è stato aver fornito metà del materiale genetico del sottoscritto, è un individuo in grado di nutrirsi di sigarette, caffè, pomodori ed energy drink. Si dice che, di tanto in tanto, gli esponenti dei genitori nerdis escano dal loro tugurio per procacciarsi cibo, assicurarsi la sopravvivenza della prole e immagazzinare scorte di vitamina D. Nonostante l’esposizione alla luce solare sia per loro fonte di disagio, niente può fermarli dallo strisciare all’esterno quando si approssimano le fiere del fumetto, a cui ancora partecipano indossando costumi di dubbio gusto e morale…»

«Da’ qua» protesta Sakura. Afferra la telecamera e la spegne, lasciando una ditata d’inchiostro sul tasto d’accensione «Non voglio che ci riprendi mentre lavoriamo, sono stata chiara?»

«Ma mi serve per… un progetto scolastico! Sai, quella roba moderna di progetti interattivi, interdisciplinari, interdetti, intermediari…»

«Tomato…»

«Sì?»

«Vai in camera. E niente telecamera».

 

Eh sì, i miei genitori non sono proprio collaborativi. Non quando si ha in mente un progetto grandioso come quello di offrire al mondo la soluzione per sopravvivere a due genitori nerd e una sorella con manie da fashion blogger. Sì, lo so: sembra divertente, ma vi assicuro che ci vuole una certa disciplina per uscirne vivi. Soprattutto se sei il più piccolo di casa e tutti ti considerano il combinaguai di famiglia, secondo solo a zio Shisui – ma solo perché sono generoso e gli sto lasciando il titolo. Bisogna essere gentili con gli anziani, no?

Per tornare a noi, è giunto il momento di presentarmi: mi chiamo Tomato Uchiha, quattordici anni, e questa che vi vado a presentare è la mia famiglia.

 

 

 

N/A: «NOI CI MERITIAMO UN UCHIHA CON GLI OCCHI VERDI», disse il fandom. «Eccolo», rispose Michele. E siccome la prima figlia si chiama “Insalata”, il secondo non poteva che chiamarsi “Pomodoro”. Così Michele prese un po’ di Haruno, un po’ di Uchiha, li mise insieme, ci sputò sopra ci fu un gran tuono e così nacque Tomato. Solo che lo creò con un nome imbecille, casinista e gianburraschiano. E per non farsi mancare nulla, decise di renderlo il tormento dei suoi genitori (che non sono ninja, ma solo due fumettisti disperati) e di sua sorella (che non è una ninja neanche lei, ma ha grandi aspirazioni da fashion blogger).

Insomma, questa è la risposta ai ricatti ricevuti da mia moglie e alle preghiere del fandom. Ovvero: come rispondere alle preghiere nel modo peggiore possibile, o l’incarnazione del motto: «Attenzione a ciò che desiderate perché potrebbe avverarsi».

Quindi benvenuti nel fantastico mondo di Tomato. Alcune note:

1.       Non c’è un’ambientazione geografica precisa. Nel senso che non so se è ambientato in America, in Giappone, in Italia… mi terrò vago, perché la sto scrivendo senza pretese a parte quella di strappare due risate, quindi non ho intenzione di approfondire certi dettagli.

2.       Idem il lavoro di Sasuke e Sakura come fumettisti. Io non ci capisco niente, ma mi divertiva pensarli come qualcosa a metà tra dei mangaka e dei fumettisti americani. In realtà si autogestiscono molto il lavoro, quindi fanno un po’ come gli pare.

3.       La storia è ispirata un po’ ad ICarly, un po’ a Ned scuola di sopravvivenza, un po’ ai teen movie. Ogni capitolo sarà molto scollegato dagli altri e l’unico filo conduttore sarà il fatto che Tomato racconta scene di vita familiare. Fine.

4.       Si parla di famiglie disfunzionali in maniera molto leggera. Niente tragedie, niente drammi, se cominciate ad avvertire accenni di angst riportatemi all’ordine e ricordatemi che questa è una fic comedy, non una scusa per trattare argomenti complessi. Grazie in anticipo.

E nulla, that’s all, folks! Divertitevi, vogliate bene a Tomato, quando tornate a casa picchiate il vostro Uzumaki, lui non sa perché ma voi sì, e non datevi agli ansiolitici. Addio.

   
 
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