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Autore: Eltanin Adelaide Malfoy    14/04/2020    1 recensioni
Alice Paciock sembrava essere una normale strega di sedici anni quando comincia il suo sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Mai nessuno si sarebbe aspettato che la sua vita prendesse una piega così inaspettata anche per una giovane strega.
Così, tra la sua migliore amica innamorata di suo fratello Frank e un odioso James Sirius Potter, la nostra Alice dovrà anche indagare sul Circolo, un'organizzazione di maghi e streghe che sembra avere le risposte alle sue domande.
Questa fanfiction non tiene conto degli eventi narrati in "Harry Potter e la maledizione dell'erede".
Stori pubblicata anche su Wattpad: “Once upon a time” di Doriana Amato
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lucy Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO TRE

“Coraggio signorina Paciock, questa sera può ritornare nel suo dormitorio!”
Per Alice fu una liberazione sentire le parole dette da Madama Chips: quei giorni erano stati tremendamente noiosi per la Grifondoro.
Iniziò a mettere in ordine le mie cose, era quasi ora di pranzo e Lucy sarebbe andata a farle visita per portarle da mangiare. Durante la sua permanenza in infermeria molti dei suoi amici erano passati a trovarla, anche solo per un veloce saluto. Il giorno prima era andato suo fratello Frank e quel giorno sarebbe venuta Lucy.
La ragazza era accanto al lettino quando sentì il portone aprirsi, così si voltò ma al posto della chioma liscia e ordinata della mia migliore amica, vide un ammasso di ricci color rosso carota.
Rose Weasley aveva appena varcato la soglia dell’infermeria.  
Alice e Rose non erano mai andate d’accordo: due ragazze estremamente intelligenti ma con caratteri completamente diversi. La Grifondoro sapeva di avere innumerevoli difetti, con molti ormai ci aveva imparato a convivere.
Ma Rose Weasley… Alice l’avrebbe descritta con una sola parola: perfida.  Sarebbe stata in grado di vendere anche sua madre per raggiungere i suoi scopi, ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
Poteva ingannare la sua famiglia, con la sua facciata da innocente ragazza. Ma, a detta di Alice, di innocente ormai aveva ben poco.
 “Alice, tesoro, come stai? – la Grifona non neanche il tempo di risponderle – Bene sicuramente, dopotutto le cure di Madama Chips le migliori!”
La Corvonero la guardò con quel suo strano sorriso, anche abbastanza inquietante a detta di Alice.
“Che vuoi Rose?”
“Perché devi essere sempre così scortese? Sono solo venuta per una visita di passaggio, non ci vediamo da così tanto tempo.”
“E per fortuna…”
Alice lo disse a voce bassa, ma era sicura che Rose fosse riuscita a sentirla.
“Oh, andiamo, noi due dovremmo essere amiche, sul serio, siamo così simili. Cosa ti spinge ad essere così ostile con me? Lo sappiamo tutte e due che sono una compagnia migliore di quell’insulsa di mia cugina, perché ti ostini a venirmi contro?”
La Grifondoro sbuffò, iniziando a perdere la pazienza.
“Rose, te lo ripeto per l’ultima volta, che vuoi da me?”
Lei diventò seria in volto e le si avvicinò di qualche passo.
“Lily non verrà alla festa di Halloween.”
Alice trattenne una risata, e non spostò il suo sguardo dal quello della Corvonero.
“Perché?”
“Lei non è adatta a Scorpius – oh, che carina, pensò ironicamente Alice, si preoccupa per la cugina – Io lo sono di più. Insieme saremo una coppia perfetta!”
Era questa la vera indole della figlia di due dei Salvatori del Mondo Magico, la Grifona lo sapeva, ma Rose riusciva a nasconderlo fin troppo bene.
“Senti, non so cosa tu abbia in mente, né lo voglio sapere, ma lascia perdere. Non sei tu a poter decidere, e io di certo non ti aiuterò a sabotare tua cugina.”
Lo sguardo di Rose si fece, se possibile, più duro e poco prima di uscire dall’infermeria si voltò un’ultima volta verso Alice.
“Ti sei fatta una nemica.”
E se ne andò, con il rumore del portone sbattuto come unica prova del fatto che fosse effettivamente passata di lì.




Lucy alla fine non era venuta. Avrebbe dovuto portarle il pranzo, quel delizioso e succulento pranzo preparato con tanto amore dagli elfi, e invece Alice si dovette accontentare della minestrina insapore che la Chips le aveva rifilato.
Era pomeriggio e l’unica visita, quel giorno, era stata quella di Rose.
E mentre imprecava mentalmente, Madama Chips uscì dal suo studio e si diresse verso la Grifondoro per toglierle le ultime bende rimaste.
“Madama, mi potrebbe ripetere che M.A.G.O. bisogna avere per iniziare l’accademia per i guaritori?”
 Fino all’anno prima Alice non sapeva cosa avrebbe fatto dopo Hogwarts, continuando a ripetersi che avrebbe avuto ancora tempo per pensarci.
Le cose cambiarono a metà luglio…

“Alice tesoro, vieni a darmi una mano con i piatti!”
Augusta Paciock, nonostante gli anni, era ancora una vecchietta arzilla e sorprendentemente saggia e severa.
“Raccolgo ancora qualche altra pesca e arrivo, nonna!”
Alice era solita passare qualche giorno al mese da sola con sua nonna, nella sua piccola villa di campagna, godendo del sole estivo, facendo compagnia all’anziana signora ormai sola e aiutandola con le faccende domestiche ma soprattutto occupandosi del giardino sul retro.
Fu un fragore proveniente dall’interno della casa a mettere in allarme la ragazza che, lasciando cadere il cesto di frutti per terra, iniziò a correre verso la porta.
In cucina, accasciata per terra, trovò l’anziana signora, con gli occhi sbarrati e la mano destra che premeva sul cuore.
I soccorsi non arrivarono in tempo e lei lasciò questo mondo stringendo la mano della nipote, ripetendole, non senza difficoltà, quanto le volesse bene e di non agitarsi troppo.
Non fu né la Prima né la Seconda Guerra Magica a stroncare la vita di Augusta Paciock, fu un infarto.

“Devi avere almeno un Oltre ogni previsione in Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure e Incantesimi. Il resto è relativamente importante. Ovviamente dopo l’Accademia dovrai prendere la specializzazione… ma per questo è ancora presto. Sei ancora convinta di diventare guaritrice?”
“Sì, ne sono ancora convinta”
Madama Chips non le rispose, ma Alice riuscì a vedere che stava trattenendo un sorriso.
Finito il suo lavoro, le lanciò un’occhiata tra il curioso e l’orgoglioso, per poi ritornare nel suo studio. E la Grifona ritornò nuovamente da sola.

 
  
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