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Autore: E_AsiuL    16/04/2020    0 recensioni
Aine era stanca. Stanca di tutto e tutti. Stanca della vita che faceva. Qual era lo scopo di tutto quello che aveva passato nei suoi seicento anni? Aveva perso così tanto è guadagnato così poco… aveva perso la maggior parte della sua famiglia, tranne Marge e Adam, aveva perso i suoi amici. Sì, aveva conosciuto tantissime persone, solo per doverle perdere, prese dal freddo e implacabile bacio della morte. E aveva perso lui. L'unica persona che avesse davvero contato qualcosa per lei. L'unica persona che avesse davvero amato. L'unica persona che fosse stata in grado di farla sentire umana, quando non lo era più stata. Che l’amava, anche quando era diventata il mostro che era ancora.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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Prologo - Something to remind you
 

So when the day comes
And the sun won't touch my face
Tell the ones who care enough
That I finally left this place
That's been so cold
Look at my face
All the stories it will tell I can't erase…
(Staind - Something to remind you)

Aine era stanca.

Stanca di tutto e tutti. Stanca della vita che faceva. Qual era lo scopo di tutto quello che aveva passato nei suoi seicento anni? Aveva perso così tanto è guadagnato così poco… aveva perso la maggior parte della sua famiglia, tranne Marge e Adam, aveva perso i suoi amici. Sì, aveva conosciuto tantissime persone, solo per doverle perdere, prese dal freddo e implacabile bacio della morte. E aveva perso lui. L'unica persona che avesse davvero contato qualcosa per lei. L'unica persona che avesse davvero amato. L'unica persona che fosse stata in grado di farla sentire umana, quando non lo era più stata. Che l’amava, anche quando era diventata il mostro che era ancora.

Aine sospirò e guardò l'orologio. Era ancora presto. Era abbastanza vecchia - antica - da svegliarsi prima del tramonto, ma non abbastanza da rischiare di esporsi al sole. La magia del suo sangue era ancora troppo “giovane”, le aveva detto Viktor, il suo maestro di magia, ogni volta che gli aveva chiesto una spiegazione. Sbuffò. Aveva seicentoventotto anni, non c'era niente di “giovane” in lei, tranne il suo aspetto. Continuava ad apparire come se avesse diciannove anni - l'età in cui era morta - forse anche più giovane. Probabilmente perché era bassa, magra e col viso d'angelo, le diceva Adam. Non che potesse vedere il proprio viso. Ne aveva perso la possibilità seicentonove anni prima. Gli specchi non la riflettevano più. Non che le importasse. Non le era mai piaciuta, la sua faccia. Le sopracciglia dritte. Gli occhi grandi e troppo chiari, glaciali. Avrebbe preferito l'azzurro cielo di sua sorella, invece di quella sfumatura strana tra grigio e blu che aveva lei. Non le piaceva il suo naso troppo sottile o le labbra. Aine pensava fossero troppo piene. A lui piaceva baciarle e morderle, e lei glielo lasciava fare. E guardarla negli occhi, dicendole che avrebbe potuto annegarci dentro e sarebbe stato felice. Lei gli sorrideva e gli dava dello sciocco e poi ridevano.

Aine chiuse gli occhi con forza. Non voleva piangere, non di nuovo. Lo aveva sognato, di nuovo, tutto il giorno, e questo le aveva incasinato l'umore. Non che prima di addormentarsi fosse felice. Non era davvero felice da secoli, ma ci aveva provato. Ma sognarlo, i suoi occhi che la guardavano con tutto quell'amore, il suo sorriso, le sue braccia che la stringevano forte, così forte, il suo cuore che le batteva contro la guancia… faceva male. Faceva così male, e lei era così stanca…

Aveva deciso: si sarebbe uccisa.



A/N: ciao! Giusto una cosina allegra, siccome il clima, ultimamente, è fin troppo leggero e festaiolo, no? Scherzi a parte, ho ritrovato gli appunti di questa storia, ho ricominciato a lavorarci e... mi farebbe piacere un parere. Ho qualche capitolo già pronto, per cui per un po' dovremmo star tranquilli (se scopriamo che vi piace e vi va di leggerla), intanto proverò a continuare e a viaggare verso il finale. 
Posso abbracciarvi virtualmente?

 
  
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