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Autore: My fair lady    21/04/2020    2 recensioni
Sequel della fanfiction "Matrimonio", una fiction What-if che raccontava dei giorni prima del matrimonio di Harry e Draco, e ora scopriremo gli eventi che sono accaduti dopo.
Se avete adorato Matrimonio, amerete anche questa.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Salve a tutti.
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo. In questo verranno inseriti altri personaggi, alcuni più forzati di altri.
E' difficile inserire tante modifiche senza storpiare troppo l'opera originale, ma cercherò di fare del mio meglio.
 
Capitolo 2. Imprevisto.
 
La speranza di Draco e Harry di liberarsi di Alexandra in poco tempo fu spazzata via miseramente, dai tentativi falliti della drag queen di trovare il suo ex amante Rodrigo.
I due sposi quindi dovettero abituarsi alla presenza fissa del loro amico in casa loro. Ma certo questo non la rendeva più piacevole. Non sapevano ancora che la loro vita sarebbe presto cambiata definitivamente.
Draco ed Harry erano sul divano, dopo una dura giornata di lavoro. Harry aveva la testa sulle cosce di Draco, mentre Alexandra era rannicchiata sulla poltrona, con indosso solo una vestaglia e un turbante in testa, a guardare un film.
Aveva insistito per guardare Ghost. Erano ormai a metà film quando Harry sbuffò “Non ricordavo quanto fosse triste questo film…Perché hai insistito per guardarlo?”
“Perché io sono molto sensibile, e perché piango ancora per la morte di Patrick Swayze che qui è la fine del mondo.”
Draco sospirò melanconicamente. Harry chiese “A cosa pensi?”
“Beh…penso che non so se riuscirei a sopravvivere se tu morissi.” Disse il biondo. Harry si alzò e lo abbracciò. “Non ci pensare nemmeno. Non ti lascio.”
I due si baciarono.
“Certo che stare con voi in casa è come stare con due vecchi. Vi abbracciate, vi baciate…dov’è la passione?” sbuffò Alexandra.
“Che diavolo ne sai tu di amore?” rispose Harry stizzito. Poi Draco aggiunse “E ti assicuro che la passione non manca.”
La loro relazione in effetti era nata proprio con la passione. Mentre si stavano picchiando, uno sopra l’altro, nacque un bacio furtivo.  Un bacio che cambiò tutto.
“Sembrate due lesbiche. Io vado a farmi un altro drink”
“Perché chiunque viene in questa casa diventa alcolista?” chiese retorico Draco.
I due sentirono un ticchettio alla finestra della cucina. Era un gufo, e portava una busta nera.
Quello era un chiaro segnale. Di solito la busta nera annunciava dei lutti. Draco corse ad aprire la finestra e prese la busta, leggendo il destinatario. “E’ per te Harry.” Disse con voce amareggiata.
Harry la prese e la aprì subito, allarmato, leggendola ad alta voce “Siamo spiacenti di informare della morte di Angelica Potter.”
Harry mormorò incredulo “Oh mio dio…è Angelica.”
Angelica era una cugina di Harry, da parte di James. Le voleva bene, come ad una sorella. Lei l’aveva sempre appoggiato in tutto.
Dentro la busta c’era un’altra lettera e Harry riconobbe la calligrafia della madre “Mi dispiace tanto tesoro. Devi venire qui, c’è una riunione di famiglia a casa di tuo padre.”
Harry non riusciva ancora a credere che fosse morta. Draco gli prese la mano e poi l’abbracciò.
I suoi occhi si inumidirono, poi cercò di riacquistare la lucidità. “Devo andare a casa di mio padre. C’è una riunione di famiglia.”
Draco annuì “Vengo con te. Non ti lascio solo in questo momento.”
I due si baciarono, e Harry sorrise “Grazie.”
Poi si rivolsero ad Alexandra che stava bevendo uno dei suoi Concorde.
“Noi dobbiamo andare a casa di James e Lily. Vedi di non esagerare con l’alcol e mi raccomando. Non invitare nessuno conosciuto su Grindr. Per favore.”
Alexandra diede la sua parola, poi però poso il drink e sorrise tra se e se.
Loro le avevano intimato di non invitare nessuno conosciuto su Grindr, ma lei non ne aveva bisogno.

*********************************
 
Harry e Draco apparvero nel salotto di casa Potter.
C’erano minimo altre dieci persone, e nessuna aveva un’espressione rassicurante.
Harry trovò i suoi genitori e li abbracciò, per poi sedersi, tenendo la mano a Draco.
Ovviamente qualcuno ebbe da ridire qualcosa.
Cameron Potter, il fratellastro di Angelica sorrise provocatorio “Nella lettera richiedevamo solo la tua presenza Harry, non quella di tuo marito.”
Harry strinse i pugni, per non schiantarlo. Non riusciva a credere che quel tizio fosse il fratello di Angelica, visto il loro carattere totalmente diverso.
“Draco è mio marito, quindi ormai è parte integrante di questa famiglia. Ha diritto a partecipare a questa riunione quanto te, che sei frutto di una sveltina con una babbana ventenne.”
James alzò la voce “Smettetela voi due. Cerchiamo di non trasformare questo avvenimento triste in una rissa.”
Solitamente quando James alzava la voce non era mai un buon sogno.
Un signore anziano, con folti capelli bianchi, guardò Harry e Cameron con uno sguardo molto eloquente e poi borbottò. “James ha ragione. Non siamo qui per litigare. È successa una disgrazia. Tutti amavamo Angelica.”
“Cosa è successo?”
Un altro uomo, simile a James, ma con capelli e barba rossi, e più robusto scosse la testa “C’è stata un’esplosione a Diagon Alley, che ha causato danni a diversi negozi e maghi ed Angelica era molto vicina. L’hanno portata al San Mungo, ma non c’è stato molto da fare. Siamo molto addolorati. Ma ora dobbiamo cercare di essere lucidi perché resta un grande problema da affrontare.”
“Aidan.” Disse secco Christopher Potter, il membro più anziano della famiglia.
Harry si portò le mani alla bocca. Angelica aveva avuto un figlio, sette anni fa. Il padre l’aveva lasciata, ma lei aveva portato avanti la gravidanza con coraggio. Ora il piccolo Aidan era rimasto solo.
Draco prese la mano di Harry, cercando di fargli sentire tutto il sostegno possibile.
L’uomo dai capelli rossi sospirò “La custodia di Aidan andrebbe a Cameron, suo parente più prossimo…ma… nelle sue volontà Angelica ha espresso chiaramente che in caso di una sua tragedia…Harry si sarebbe occupato di suo figlio.”
“Cosa?” dissero all’unisono Harry e Cameron.
Gli sguardi di tutti si spostarono verso Harry, e lui poteva leggere benissimo i loro dubbi. “Io? Sicuro che è quello che ha detto?”
Christopher annuì “Angelica ha scritto che avrebbe affidato la sua vita a e, quindi, in caso di scomparsa prematura, suo figlio.”
“Inaudito! Quella carta non ha valore! Insomma…non si può dare un bambino ad Harry…lui…sta con un uomo!”
Lily chiese il permesso di poter esaminare il documento. Prese la sua bacchetta e pronunciò “Revelio”
La donna decretò “Il documento non è stato contraffatto ed è stato sottoposto ad una firma magica. Quindi…Credo proprio che Aidan debba stare con voi”
Harry abbassò la voce “Mamma, io ho Alexandra in casa. Qualsiasi bambino verrebbe traumatizzato da lei. Potreste prenderlo voi.” Propose ai genitori.
Christopher scosse la testa “Dobbiamo rispettare la volontà della nostra cara Angelica. Da adesso Aidan è sotto la custodia di Harry Potter.”
Cameron obbiettò “Non è possibile. Esigo una analisi più approfondita del documento. Ti porto in tribunale Harry”
“Va bene Cameron, è un tuo diritto. Ma nel frattempo…Harry si prenderà cura di Aidan, come è stato voluto da tua sorella. La riunione è conclusa. Vi aggiornerò presto.”
Gli esponenti della famiglia Potter si smaterializzarono.
Draco sembrava realizzare solo adesso tutto quanto “Se ho ben capito…siamo diventati genitori?”
“No. È una cosa momentanea. Non credo che crescere con noi sia un bene per questo bambino. Poi siamo sempre assenti per il lavoro.”
“Preferiresti che lo crescesse Cameron?” chiese provocatorio James.
Harry si sedette sospirando “Non penso di essere pronto... per una responsabilità del genere. Non volevo prendere neanche un gatto, figuriamoci un bambino.”
Lily sorrise “Beh, ha sette anni e mezzo, quindi non devi mica cambiargli i pannolini o dargli il biberon. Se tu volevi bene ad Angelica, come dici, lo farai per lei.”
Lo sguardò di Harry passò su tutte le persone frequenti, e indugiò su quello di Draco. “Mi dispiace che tu sia stato coinvolto in tutto questo.”
Draco sorrise “E non è proprio questo il matrimonio?”
Harry ricambiò il sorriso. Forse, con Draco accanto poteva farcelo.
James tossì “Il bambino è nella tua vecchia camera. Vuoi vederlo?”
Harry annuì. Aveva già visto Aidan, anche se erano passati due anni dall’ultima volta.
Lui e Draco si diressero nella sua camera e lo videro. Gli occhi avevano un taglio sottile, verdi scuro, i capelli erano chiari, lisci come spaghetti e portava un paio di occhiali. Stava leggendo qualcosa.
Harry cercò di sorridere e si presentò “Ehi ciao Aidan. Sono Harry. Ti ricordi di me?”
Il bambino distolse lo sguardo dal libro e chiese solo “Tu sei quello che gioca a Quidditch?”
Harry annuì, sperando di trovare qualcosa in comune “Certo. Anzi, se vuoi ti posso far vedere gli allenamenti qualche volta.”
“No grazie. Odio il Quidditch” rispose lui con sufficienza, facendo sparire i sogni di Harry. Draco provò ad intervenire “Beh Aidan allora cosa ti piace fare?”
Aidan si sistemò gli occhiali sul naso e rispose “Principalmente leggere. Ho appena finito storia di Hogwarts attraverso i secoli”
“Oddio, è Hermione al maschile. Non credo di farcela.” Ironizzò Harry, cercando di non farsi sentire dal bambino.
Aidan sicuramente era un bambino speciale, e i due sposi avevano già capito che gli avrebbe dato parecchio file da torcere.
Harry si sedette sul letto vicino a lui e sospirò “Mamma ti voleva tanto bene, e ha chiesto che se in caso le fosse successo qualcosa di brutto, che tu venissi affidato a me. Tu che ne pensi?”
Aidan rimase in silenzio qualche secondo “Beh, penso sicuramente che non puoi essere peggio di mio zio Cameron. Lui è coglione.”
“Ehi! In casa mia solo io posso dire le parolacce!” disse Lily a voce alta.
“E le dice spesso, fidati” sorrise James.
Aidan sembrava divertito dai due. Harry sorrise, cercando di mostrarsi incoraggiante. “Che ne pensi di venire a casa nostra? Magari fai una bella dormita, e poi domani faremo prendere il resto della tua roba. Cosa ne dici?”
“Penso che non dovresti parlarmi come se fossi un poppante.”
Harry sospirò. “Sei sicuramente un Potter. Non c’è dubbio.”
Lily ironizzò “Secondo me Draco sta già scoprendo il suo lato materno.”
Il mago biondo le scoccò un’occhiataccia. “Te ne vorrei dire quattro, ma sei talmente vecchia che non arriveresti neanche alla prima.”
Aidan chiese “Ma voi fate sempre così?”
“Abbastanza. Ci piace stuzzicarci ma ci vogliamo bene.”
Lily annuì “Quando arrivi a casa di Harry e Draco, potresti vedere uno strano essere di sesso confuso. Non farci caso tesoro. Buonanotte a tutti.”
Harry rise, e poi i tre si smaterializzarono
 
********************************
Alexandra era in soggiorno, seduta su una sedia e chiamò qualcuno, anche se apparentemente era sola. “Ehi Leo, tesoro, sei nudo?”
Una voce rispose dal bagno “Si arrivo.”
“Vieni che ti faccio vedere cosa vuol dire avere una Regina nel tuo letto.”
I due iniziarono a baciarsi, proprio nel momento in cui tre sagome comparvero nel salotto.
Prima ancora di aver realizzato cosa succedeva, Harry urlò “Cazzo! Draco! Chiudi gli occhi di Aidan!”
Il campione di Quidditch spintonò il ragazzo fino all’uscita, guardò la porta, facendola aprire, e lo buttò fuori. Poi gli diede un’occhiata più approfondita e dovette ammettere che non era per niente male.
Il povero uomo ebbe solo il tempo di protestare la mancanza dei suoi vestiti, che Harry glieli gettò in mano.
“Ma che cazzo hai in testa Alexandra? O meglio…hai altro a parte quello?”
La drag si chiuse in bagno lanciando inutili proteste e scuse.
Aidan si guardò stranito. Non aveva afferrato pienamente ciò che era accaduto. Draco sospirò “Alexandra è un amico che vive qui momentaneamente. Gli piace vestirsi da donna, è un po’ particolare.”
“Perché voi sareste normali? A proposito, come mai vivete insieme?” chiese di rimando il bambino, con evidente sarcasmo.
Se non fosse il figlio di sua cugina, Harry avrebbe giurato che aveva il sarcasmo tipico dei Malfoy.
Harry rispose, tentennante “Vedi Aidan, noi siamo come amici, che però abbiamo scelto di vivere insieme per sempre, e di volerci tanto bene.”
“Sì…voi amici.” Sbuffò seccata Alexandra uscita dal bagno. “Ma credete che il bambino sia scemo? A proposito, ciao tesoro, chiamami zietta Al.”
Aidan alzò gli occhi al cielo “Lo so cosa siete. Mica sono idiota.”
“Mi piace questo bambino. Vieni piccolo, aiutami a togliere le mie cose dalla stanza degli ospiti.”
Tutto sommato Alexandra nella sua follia aveva intuito che il bambino era qui per restare, e quindi gli aveva concesso la sua stanza.
Draco ed Harry si guardarono, e poi sprofondarono sul divano.
“Siamo diventati genitori da un’ora e già non vedo l’ora che cresca.” Ironizzò Harry.
“Beh, allora seguiamo l’esempio di mia madre, ovvero un calice di Merlot a fine giornata.”
 
  
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