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Autore: Dolceninfa    24/04/2020    0 recensioni
SI TRATTA DI UNA STORIA CON PIU' CAPITOLI, NON DI ONE SHOT.
Ci sono sbagli a cui non è possibile rimediare. Talvolta l'errore è semplicemente troppo grande perchè vi sia una soluzione e l'unica cosa possibile da fare è andare avanti, convivere con le scelte fatte e proseguire per la propria via. Il dolore che si prova non è altro che un compagno da cui non ci si può separare e questa è una lezione che i ninja conoscono molto bene. D'altronde non è ciò che sono? Coloro che sopportano il dolore. Ma come si fa quando quella sofferenza è semplicemente insopportabile?
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
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Shikamaru emise una nuvola di fumo, consumando a poco a poco la sigaretta che teneva tra le dita. Un brutto vizio quello, preso dal maestro Asuma. Il suo modo per ricordarlo, perchè fosse ancora parte di lui.

-Quindi è stato messo in libertà- Temari si avvicinò a lui, interrompendo la sua quiete.

-Che seccatura- replicò lui

-Tu sei d'accordo con la decisione del sesto?- gli domandò ancora

Shikamaru scrollò le spalle, mentre prese a contemplare il cielo -Ha salvato la vita a tutti noi con il suo intervento durante la guerra. Migliaia di vite ne ripagano due- espresse l'opinione con la stessa emozione che usava quando giocava a shoji, valutando le mosse e studiando ogni azione con dovizia.

-Sarà, ma a me avrebbe fatto saltare i nervi-

Il Nara squadrò la donna. Conosceva bene il suo temperamento, quindi quell'affermazione non lo sorprese. Forse era proprio questo che lo attraeva di lei. Così diversa, così focosa.

-Non che mi faccia impazzire. Sarà più utile al villaggio in libertà che in reclusione-

-Una sorta di espiazione?- chiese quella

-Così la vede lui. Il primo che si tormenta per questo è lo stesso Sasuke. Per cui non me la sento di infierire-

-Ma ha ucciso una tua amica, Shikamaru. Questo non conta nulla?-

L'uomo sospirò. Fece un altro tiro a quella sigaretta quasi terminata.

-I sentimenti personali non devono intralciare le decisioni prese su una base logica. Tutto ciò che l'Hokage fa, è dettato da una nuova via che abbiamo deciso di percorrere. Basta sangue, basta perseverare nella violenza. Abbiamo ucciso tutti noi qualcuno, un amico, un figlio, un padre, un fratello. Dovremmo tutti noi essere condannati allora. Sasuke però ha salvato anche tante persone, ha contribuito in modo definitivo, laddove nessuno poteva. Se non fosse per lui e Naruto, staremmo ancora sotto l'influsso dello tsukuyomi infinito-

Si guardarono a lungo. Shikamaru era un genio, ma anche se non lo fosse stato, avrebbe individuato il disappunto nell'espressione della donna.

-Si suppongo tu abbia ragione- gli concesse infine -Forse mi sento colpita sul personale, ecco perchè non riesco a fare le adeguate distinzioni. Se Sakura Haruno non fosse esistita, mio fratello Kankuro sarebbe morto per il veleno usato da Sasori. Le sono ancora grata, dopo tutto questo tempo. Ecco perchè una parte di me lo biasimerà sempre. Ecco perchè quando posso, vengo a Konoha per portare il mio rispetto alla sua lapide. Le devo la vita di mio fratello. Un debito impagabile, soprattutto ora che non posso fare nulla per lei-

Shikamaru non seppe che dire. Non riusciva ad immaginarsi in quella situazione. Sakura era amata da tante persone, ma non aveva mai considerato che anche lei potesse sentirsi così.

-Non pensavo che andassi a trovarla- ammise infine, frugando in tasca e prendendo un'altra sigaretta

-Finiranno per ucciderti-

Shikamaru osservò di nuovo il cielo mentre la accendeva -Non so. Se saremo fortunati, probabilmente morirò per questo-

Un mondo in pace, senza più guerre. Sarebbe stato un lusso poter morire di malattia. Naruto e Sasuke erano davvero riusciti ad ottenere questo?

 

 

Shikamaru era insieme al suo team, quando notò un flagore che catturò la sua attenzione. Stentava quasi a crederci, ma lo aveva previsto nelle sue mosse ed era avvenuto.

Sasuke Uchiha era arrivato ed aveva affiancato Naruto.

L'Uzumaki stesso si era mostrato sorpreso di rivedere il suo ex amico e i due si erano fissati a lungo, quasi si stessero studiando, entrambi scettici di essere l'uno al fianco dell'altro.

Lo Shinobi provò d'un tratto uno strano senso di disagio, mentre li osservava fissarsi. Sentì come di essere un intruso, di spiare un qualcosa che nessuno aveva il diritto di vedere. Ecco, se fosse stata una donna e avesse avuto qualche considerazione più emotiva, avrebbe persino potuto considerare quella scena "intima", ma tutto ciò che fece, fu semplicemente distogliere lo sguardo e tornare a concentrarsi sul proseguo della battaglia.

Sentiva di essere sicuro di vincere, ora che Sasuke era lì.

Però non avrebbe corso rischi, quindi continuò a concentrarsi, poichè la differenza tra la vita e la morte talvolta era dettata da una semplice distrazione.

 

 

Aveva trascorso quei giorni in completo isolamento. Stava attendendo che l'Hokage gli desse risposta sul suo desiderio di prendere parte a missioni segrete e particolarmente rischiose. Sentiva di poter espiare la sua colpa, agendo per il bene del villaggio. E quando ricevette la comunicazione a presentarsi nell'ufficio dell'hokage, nutrì finalmente qualche speranza che potesse andare via, allontanarsi.

Quindi si mostrò nuovamente dinnanzi agli abitanti di Konoha, percorrendo la via che portava alla sua destinazione.

Sasuke non prestava particolare attenzione ai loro volti, conscio di sapere con quale espressione l'avrebbero guardato, eppure non potè fare a meno di essere attratto da una coppia poco distante da lui.

Naruto stava invitando Hinata a prendere posto, precedendolo, nel chiosco di Teuchi, dove era solito mangiare il ramen più buono del villaggio. Sasuke avrebbe voluto distogliere lo sguardo, ma non ci riuscì. Fu quasi un richiamo silenzioso quello che l'Uzumaki avvertì, quando si voltò ed i loro occhi si incastrarono in un filo invisibile, ma che li teneva incollati a fissarsi.

Sapeva che non doveva guardarlo così, che doveva fingere di non averlo visto e tirare avanti. Però qualcosa nel suo incoscio era più forte del suo autocontrollo.

Il cielo degli occhi di Naruto sembrava voler avvolgere Sasuke nella luce, mentre l'oscurità nelle pupille dell'Uchiha pareva voler immergere il biondo nel buio.

Entrambi sapevano di dover spezzare quel filo, entrambi erano consapevoli che era sbagliato continuare a cercarsi, però nessuno dei due voleva fare quel primo passo.

-Naruto?- fu la voce di Hinata a rompere l'incantesimo.

Sasuke si risvegliò da quella trance. Gli era quasi sembrato di sentire la morbidezza delle nuvole, mentre osservava gli occhi di Naruto. Riprese a camminare. Un passo, due passi, tre passi. Non seppe perchè ma si voltò di nuovo. Naruto lo imitò. I loro occhi si incontrarono ancora. E non seppe nemmeno perchè sorrise. Ma lo fece. Solo che Naruto non lo vide e lui ne fu lieto.

 

Angolo autrice

Ciao a tutti. Vi accolgo con questo nuovo capitolo che spero possa piacervi.

 

_sckarlett_ : L'addio tra Itachi e Sasuke fa commuovere chiunque. E' una scena intensa e tristissima. Per quanto riguarda la parte finale sono lieta che tu abbia colto questa cosa. In effetti c'è un motivo, ma lo si scoprirà più avanti.

 

Grazie mille per chi segue la mia storia!

Alla prossima!

   
 
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