Day 3 – HORROR – Terrorizzato
Non poteva essere vero.
O sì?
Di fronte a lui, per terra, c’era un corpo di ragazza
straziato dalle ferite. Il sangue colava da più ferite, spargendosi in
un’enorme pozza rossa sul pavimento.
Syaoran non voleva guardare il viso della ragazza, perché in
fondo sapeva chi fosse. Quelle forme, quel vestito… erano così familiari.
Sakura!
Gli sembrò quasi di morire. Il suo cuore, spezzato, batteva
ancora e Syaoran poteva sentire il sangue inondargli il corpo. Il calore
lentamente lo abbandonò e il respiro divenne più affannoso.
Non poteva essere vero.
Aveva giurato di proteggerla. Invece ora lei giaceva lì per
terra, senza vita. Ed era tutta colpa sua.
Il suo più grande incubo si era avverato: aveva sempre
pensato di non essere abbastanza per lei, di non poter fare niente.
Di essere inutile.
Proprio ora che avrebbe dovuto proteggerla, lui aveva fallito
e lei non c’era più, vittima di una forza magica troppo grande, più forte di
lei, più forte di lui, che le aveva dilaniato il corpo senza pietà.
Syaoran sentì le ginocchia tremare e cedere a terra. Aveva
paura, ma voleva toccarla un’ultima volta. Forse sperava che provando a
toccarla, sarebbe svanita, e questo si fosse rivelato solo uno spaventoso incubo.
Ma le sue dita tremanti si allungarono e quando toccarono il
suo braccio, lo sentirono gelido e umido.
Ritrasse la mano immediatamente ritrovandola sporca di
sangue. Aprì la bocca per urlare, ma la voce gli morì in gola.
No.
“E’ tutta colpa tua.”
Poteva sentire voci incolparlo, disperati per la perdita: Cerberus, Yukito, Touya, Daidoji…
“Mostro.”
“Non eri degno.”
No no no.
Aveva fatto del suo meglio. Ma… non era abbastanza forte.
“Sei un fallito.”
“Perdente.”
Syaoran!
Poteva sentire ancora la sua voce, dolce ma sempre più
debole, in mezzo a tutte quelle urla disperate dei loro amici.
“Avresti dovuto morire tu.”
“Sakura sarebbe ancora viva.”
Syaoran!
“Se non ti avesse incontrato…”
Syaoran si portò le mani sporche di sangue sulle orecchie.
“Basta!”
Syaoran!
Si svegliò di soprassalto. Le mani ancora sulle orecchie,
Syaoran realizzò quanto il suo cuore stesse battendo, impazzito. Si passò una
mano sulla fronte, imperlata di sudore, e cercò di recuperare il fiato.
Era al sicuro ora, sdraiato sul suo letto, lo sguardo fisso
sul soffitto.
Lentamente si rese conto di una mano appoggiata sulla sua
spalla: era così calda e familiare.
“Sakura…”
“Syaoran, stai bene?”
Anche nel buio della camera, Syaoran poteva dire che lo stesse
guardando molto preoccupata.
Si affrettò a rassicurarla, “Sì, tranquilla.”
“Stavi facendo un incubo?”
“Uno molto spaventoso.”
Sakura gli si avvicinò senza esitare e lo abbracciò, portando
una mano sulla sua nuca, “Va tutto bene ora. È finito.”
Lui annuì e la strinse di più, per assicurarsi che fosse
davvero lì, che fosse calda e viva, che stesse bene.
“Sono qui con te, ok?”
Syaoran sorrise. Sicuramente lei sapeva già tutto. Il modo in
cui riusciva a capirlo non mancava mai di sorprenderlo.
“Sì, sei qui con me.”
Ma questa era l’essere straordinaria di Sakura.
“Per fortuna.”
(500 parole)
Note dell’autrice: eccoci con il day 3.
Ho scelto il prompt terrorizzato dalla lista horror e insomma,
non sono molto brava a scrivere gli horror, però volevo provare. In questo caso
vedevo bene Syaoran a essere terrorizzato dalla perdita di Sakura. ☹
Spero che vi sia piaciuta. A domani con il day 4.
Chiara