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Autore: rekichan    02/05/2020    5 recensioni
«Avete presente quei teen movie, dove il protagonista confessa in diretta streaming un suo grandissimo errore e le vicende che lo hanno portato fin lì? Poi quando ha finito tutto è diventato migliore e ha conquistato la cotta di turno, la stima dei genitori, la popolarità a scuola e un mucchio di stronzate del genere? Insomma, quei film che cercano di parodiare un romanzo di formazione e che vorresti buttare nell’immondizia, ma che riescono a tenerti incollato allo schermo dal primo all’ultimo secondo dei titoli di coda?
Ecco, questo non è un teen movie. Purtroppo, perché almeno avremmo incassato i soldi del budget…»
[Modern!AU][OC][Uchiha family]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Clan Uchiha, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sarada Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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«Ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che odiano avere un fratello più grande, e chi mente. Ah, ci sono anche quelli che sono i maggiori, ma loro non sono persone.

Non è solo opinione mia, anche l’autorevole voce paterna che giunge dall’oltretomba ha molte riserve su queste figure mitologiche. Si narra che i fratelli maggiori provengano dalle più recondite profondità infernali. Generati, non creati, della stessa sostanza dei Golgotiani, per mezzo di Alien si sono sostituiti agli esseri umani come ne L’invasione degli ultracorpi e da allora tormentano i minori.

Insomma, se avete un fratello maggiore, potete capire. Se non lo avete, come Potato, che ha avuto la fortuna di nascere figlio unico…»

«Ora chi è Potato

«Tu».

«Io non mi chiamo Potato».

«Lo so, ma mica posso dire ogni volta Matsuidara! È troppo lungo!»

«Usa Matsu, Dara, insomma… perché Potato?­»

«I Simpson».

«I Simpson?»

«Sì».

«Non ti chiederò quali ingranaggi si siano inceppati nel tuo cervello. Ok. I Simpson. Perché?»

«Ti ricordi l’episodio in cui Homer vince alla lotteria?»

«No».

«Lui e Marge cantano Let’s Call the Whole Thing Off».

«Tomato…»

«Potato».

«Tomato!»

«Vedi che la sai? Let’s Call the…»

«Riprendi a registrare, per favore».

 

 

Regole di sopravvivenza a due genitori nerd e una sorella fashion blogger

 

2.      Cthulhu ti osserva sempre nel bagno, quindi vacci quando ancora dorme

 

Abbiamo un solo bagno e siamo in quattro. Questo sarebbe sistemabile, se avessimo degli orari stabili, invece solo io e la sogliola godiamo di una certa routine. I nostri genitori sono definibili “mine vaganti”, perché non sanno a che ora si addormentano, né dove, né tantomeno quando si risveglieranno. Ogni tanto credo che non abbiano la percezione dello spazio-tempo, perché i due esemplari di parentis grafomanis sono soliti recarsi a espletare i loro bisogni primari agli orari più disparati. Se gli lanciate un rotolo di carta igienica o un toast rinsecchito potrete assistere alla loro mutazione in Gollum. Più si avvicina la data di consegna, più il loro livello di degrado a forme di vita sub-umane e simbiotiche aumenta. Difatti, potete vederli uscire assieme dall’unico bagno della casa…

«Neanche al cesso possiamo stare in pace ora?»

«Un sorriso per la telecamera!» Tomato mette a fuoco le facce dei genitori.

«Se non la smetti con quella cosa…»

«Non c’è tempo» Sakura afferra il marito per il bavero della maglia, mentre il suo cellulare suona la Marcia imperiale con fare minaccioso «Questo è Kiba che sta venendo a prendere le tavole e non abbiamo neanche finito lo storyboard!»

«Merda. Quanto tempo abbiamo?»

«Mezz’ora. Un’ora piena se c’è traffico».

«Controllo su maps».

«Controlla mentre inchiostri».

«Ma ho bisogno di due mani per…»

«Hai una lingua e un naso: usa quelli».

Gira la telecamera e s’inquadra. Nell’obiettivo fanno capolino ciuffi di capelli neri scomposti e un paio di occhi verdi. Tomato aggiusta il tiro, inquadrando il resto del volto e parte della felpa gialla e fuxia che indossa.

Come potete vedere, non c’è mai pace in quest’abitazione. Ma ora andiamo a scoprire assieme la stanza più vitale di casa Uchiha: il bagno. Siete pronti a svelare misteri di cui non avreste mai voluto conoscere le risposte? Tipo: quante volte mamma si fa la tinta per nascondere la ricrescita? O: i capelli di papà sono in realtà un paperoide che si nutre di gel? Dentro al water c’è un portale dimensionale che porta in camera della sogliola?

«Che cosa stai facendo?»

«Vieni qui, Sarada! Sorridi alla telecamera!» la invita Tomato. La ragazza si avvicina, incuriosita. Si aggiusta un secondo i lunghi capelli neri e si sistema gli occhiali, affiancandosi per qualche secondo al fratello minore nell’obiettivo. Saluta con un cenno della mano, sbattendo le lunghe ciglia scure, poi si scansa.

«Basta così, starti vicino mi fa male agli occhi. Che ti sei messo addosso? Gli scarti del costume di un clown?»

Cari spettatori, questa è mia sorella maggiore, Sarada Uchiha. Non fatevi ingannare dal bel faccino, perché è anche molto intelligente. Infatti la sua pagella è piena di bellissimi voti, molti dei quali a due cifre…

Per qualche secondo, Sarada arrossisce ai complimenti di Tomato. L’imbarazzo e il compiacimento durano solo un secondo, però, sostituiti in maniera rapida da un corrugarsi di sopracciglia curate, due perfette ali di gabbiano.

«Cosa stai traman…»

D’altronde i dieci a scuola sono gli unici numeri a due cifre che conosce, perché i suoi like su Instagram sono di gran lunga sotto il quattro. Constatazione amara, per una futura fashion blogger privata da Madre Natura della materia prima per attirare i morti di figa e incrementare il numero dei suoi followers: le tette.

Tomato pronuncia il discorso tutto d’un fiato, scostandosi prima che la sorella possa colpirlo e sottrargli la cinepresa. Sfrutta le scale e l’impossibilità di Sarada di correre su queste con i tacchi alti per ottenere un po’ di vantaggio e chiudersi in camera. Sente gli improperi della sorella oltre la porta, i pugni dati sul legno e sghignazza.

Se fai arrabbiare la sogliola, questa rivela la sua vera natura sotto le fattezze femminili. La mia teoria è che sia stata concepita durante la scadenza e che, nel tentativo di ottenere una proroga, i miei abbiano celebrato un rituale per evocare un Grande Antico nel grembo materno. Purtroppo qualcosa dev’essere andato storto, perché invece di Cthulhu gli è nato uno Shoggoth, o un pesce-rana. Così, questa progenie immonda di Dagon è venuta al mondo, infestando la terra col suo olezzo di deodorante, fard e creme idratanti.

«Apri la porta! Stronzo!»

Codesta frase, che forse vi può apparire dettata da una giusta rabbia, è invece il suo inno di battaglia. Il rituale per mantenere una forma umanoide prevede che la ripeta ogni volta che qualcuno occupa il Sacro Cesso prima di lei, sì da espletare le proprie funzioni corporee senza dover attendere le Ere giurassiche necessarie affinché copra la sua maschera di Innsmouth. Siccome la mattina la decomposizione della forma umana è più rapida, necessita di almeno tre ore di ristrutturazione facciale, tra creme, trucchi e arriccia capelli. Se sei veloce, puoi sperare di avere ben tre minuti per curare la tua igiene personale, prima che l’arpia si riappropri del territorio escrementizio…

«Vado io!» urla Sarada, in risposta al suono del campanello. A Tomato sembra di sentire i genitori urlare un: «Non aprite!», ma ormai la ragazza è già alla porta. Si affaccia alla finestra, per osservare gli ospiti, e punta la telecamera.

Quell’uomo castano con la barba e la faccia da fattone è Kiba Inuzuka, editor dei miei genitori. Le leggende vogliono che prima di conoscerli fosse una persona con grandi ambizioni e prospettive, ma che lo stress causato dalla loro vicinanza lo abbia portato a un invecchiamento precoce e ad indulgere nelle gioie oblianti dell’alcol. Il ragazzino che mi sta facendo cenno di spegnere la telecamera, invece, è Matsuidara Inuzuka. Voi lo conoscete come Potato. È un figo, anche se a scuola non lo ritengono tale, ma bisogna essere dei fighi per sopportare suo padre, più la mia famiglia…

 

 

 

 

N/A: Regalo un biscotto a chi coglie tutte le citazioni nel capitolo. No, perché mi sono divertito tantissimo a infilarcele, quindi su, su! Divertitevi voi a trovarle.

Tomato è sempre più vivace, sempre più difficile da gestire, sempre più allucinante. E lo amo. Secondo me su instagram potrebbe avere perfino più like della sorella, ma lui non ha instagram, preferisce youtube.

E nulla, vado a scrivere su altro. Perché l’amore non è bello se non è litigarello; Tytire, tu patulae recubans sub tegmine fagi; rosso di sera bel cielo si spera e il mondo è pieno di stronzi. Il problema è che se non hai stronzi attorno, forse lo stronzo sei tu (o l’Uzumaki più vicino).

Peace&love, lunga vita e prosperità, ciao, goodbye, auf wiedersehen.

Michele

   
 
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