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Autore: BeautyLovegood    03/05/2020    0 recensioni
Per sbaglio, ho cancellato tutta la storia da EFP, ma fortunatamente mi sono salvata tutti i capitoli in una cartellina.
Vi ricordo che questo è il primo midquel di Magic, ambientato dopo il capitolo "Primo bacio"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Ed eccoci arrivati alla fine… per ora.- disse Crowley guardando le ultime foto dell’album, molte legate alla festa del diciottesimo compleanno di Magic. Aziraphale si soffermò sull’unica distaccata dall’evento.

- Il suo primo tatuaggio… come dimenticarlo?- disse Aziraphale con poco entusiasmo.

 

UN MESE PRIMA

 

Aziraphale entrò in camera di Magic e alzò le tapparelle usando le mani invece dei suoi poteri.

- Sveglia, festeggiata!- disse con voce cantilena e allegra. Crowley entrò con un cupcake con la glassa lilla e una candela bianca accesa e si avvicinò a sua figlia. Aveva appena aperto gli occhi.

- Tanti auguri a te

Tanti auguri a te…

- Tanti auguri alla nostra Magic

Tanti auguri a te!- dissero in coro i due padri. Magic si stropicciò gli occhi e soffiò sulla candela.

- Buon compleanno, tesoro! Sei la diciottenne più bella del Mondo!- disse Aziraphale dopo aver baciato sua figlia sulla guancia.

- Concordo!- disse Crowley e fece una pernacchia sul collo di Magic che la fece ridere, proprio come quando era piccola.

- Grazie a tutti e due.- disse lei e assaggiò la glassa del cupcake con un dito. Era molto buona.

- Sei felice di essere diventata maggiorenne?- le chiese il demone.

- Sì, tanto!

- Brava, goditi questa felicità perché non durerà a molto.

- Tu sì che sai come incoraggiare le persone, Crowley.- disse Aziraphale con sarcasmo.

- Grazie, amore! E dato che stasera ci sarà la tua superfesta di compleanno al Magic Angel, è meglio andare subito a prendere il nostro regalo per te, principessina.

- E dove si trova questo regalo, Papà Cro?- chiese Magic mentre mangiava il suo cupcake, poi capì a quale posto si riferiva suo padre e ingoiò in fretta il boccone per poter parlare, ma Crowley la guardò con un dito posato sulle sue labbra.

- Finisci di mangiare e poi vai a lavarti e vestirti. Ti aspettiamo in salotto.

I due mariti e padri uscirono dalla camera e andarono in salotto.

- Dove la portiamo, Crowley?

- Se te lo dico, ti arrabbierai, angelo.

- E perché dovrei farlo?

Improvvisamente, Aziraphale spalancò gli occhi e guardò suo marito in cagnesco.

- Non vorrai farle fare…

- Oh, avanti, amore! Lo desidera da molti anni e ora che è maggiorenne lo può fare senza problemi. E comunque stai tranquillo, la porterò nello stesso posto dove l’ho fatto anche io.

Aziraphale sussultò sconvolto.

- Ce ne hai… uno anche tu? Anzi, più di uno?!

- Eppure mi hai visto un miliardo di volte nudo…- disse Crowley un po’ offeso.

- Ah no, aspetta… c’è una cosa che non sai… a differenza degli altri… il mio si muove spesso, soprattutto quando sono eccitato!- disse con voce suadente e guardò Aziraphale con lo sguardo languido. L’angelo notò qualcosa di piccolo e scuro sbucare sul collo di suo marito, ma sparì quando Magic entrò in salotto. Era pulita, pettinata e indossa una gonna jeans, delle calze trasparenti, delle ballerine nere e una maglietta color arcobaleno senza maniche.

- Pronta!

- Allora, andiamo, signorina!- esclamò Crowley e prese sottobraccio suo marito e sua figlia. Guidò fino ad un negozio di tatuaggi che si trovava in pieno centro. Quando entrarono, Aziraphale si sentì mancare il fiato per la grande quantità di disegni di tatuaggi davanti ai suoi occhi.

- Oh, signor Crowley! È un pezzo che non si fa vedere!- esclamò un uomo con le braccia ricoperte di tatuaggi e una croce storta sul collo.

- Te l’ho detto, Barty, dovevo aspettare che mia figlia diventasse maggiorenne. Finalmente, questo giorno è arrivato!- disse Crowley indicando Magic con un gesto della mano.

- Molto piacere… ehm… Magia?

- Magic.- disse lei stringendo la mano di Barty. Non poté fare a meno di notare il tatuaggio sul suo braccio, il simbolo dei Mangiamorte.

- Sei fan di Harry Potter?

- Sì, mi sono sempre sentito un Serpeverde. Ne vorresti uno anche tu?

Aziraphale stava per ribattere, ma Crowley lo trascinò fuori dal negozio.

- Noi facciamo un giro, torniamo più tardi. Buon divertimento!

Aziraphale guardò suo marito con le braccia incrociate.

- Se Magic osa farsi tatuare un simbolo come quelli dei Mangiamorte sul braccio, non le rivolgerò più la parola!- disse con rabbia, ma Crowley lo ignorò e gli mise un braccio intorno alle spalle per portarlo a fare un giro.

- Stai tranquillo, angelo, nostra figlia non è quel tipo di persona, sono sicuro che il tatuaggio che sceglierà sarà perfetto per lei. Spero solo che non scelga un’anatra. In quel caso, sarò io a non rivolgerle più la parola.

Aziraphale sorrise e si godette la passeggiata con il marito. Quando tornarono al negozio, Barty stava pulendo il tatuaggio terminato sotto la spalla sinistra di Magic e poi lo ricoprì con della pellicola trasparente. Lo sguardo di lei era un po’ sofferente.

- Siete arrivati giusto in tempo, paparini! Abbiamo finito!- esclamò Barty. Magic si alzò dalla poltrona e mostrò il suo fresco tatuaggio ai suoi padri. Era un serpente uguale a quello di Crowley vicino al suo orecchio destro, con la differenza che era circondato da due ali d’angelo. Aziraphale non disse niente, cercò solo di non mostrarsi commosso, a differenza di Crowley che aveva la scusa degli occhiali scuri. Magic li guardò con un sorriso fiero.

- Ottima scelta, tesoro. È bellissimo!- disse Crowley e si avvicinò a Barty per pagarlo.

- Papà Azi… non dici niente?- chiese Magic al suo padre angelo. Lui si ricompose.

- Non sono un amante dei tatuaggi… ma tuo padre ha ragione. Il tuo è bellissimo.- mormorò e Magic sorrise. Successivamente, i tre fecero un picnic ad Hyde Park e verso sera si diressero al Magic Angel per decorarlo per la festa. Dopo la brutta esperienza vissuta a quattordici anni, per un po’ di tempo, la ragazza si era rifiutata di entrare nel locale, nonostante il suo padre demone avesse fatto sparire la stanza “incriminata”.

Superò definitivamente il trauma solo grazie a Crowley: un pomeriggio che lei e le sue amiche stavano facendo un giro in centro, lui le telefonò per chiederle di passare al locale a prendere una cosa per Aziraphale che aveva lasciato nel suo ufficio. Lei all’inizio aveva protestato, ma Crowley diceva di essere troppo occupato per occuparsene e le aveva persino promesso di non romperle le scatole per il suo disordine per un anno intero se gli avesse fatto quel favore. Grazie anche all’incoraggiamento di Georgia, Martha e Rose, Magic entrò nel locale, venne accolta da Donna e Lucian a braccia aperte e l’unica cosa che sentì dentro di sé fu un grande calore simile alla pace interiore.

Crowley e Aziraphale fecero a gara a chi decorava meglio il locale continuando a schioccare le dita.

- Avanti, siete peggio dei bambini!- protestò Magic e batté le mani, bloccando i suoi papà come delle statue.

- Se non vi dispiace, questa è la festa per i miei diciott’anni, non mesi, perciò, scelgo io come sistemare le cose. Vi do almeno un incarico: tirate fuori tutti gli alcolici del Mondo.

Batté di nuovo le mani per sbloccare i suoi papà. Crowley stava per protestare per la sua richiesta.

- Sto scherzando! Alcuni miei compagni hanno ancora diciassette anni, perciò berremo solo bibite analcoliche.- disse Magic mettendosi una mano sul cuore.

Poco prima delle otto di sera, la festeggiata guardò con orgoglio il locale. Crowley l’aveva aiutata a sistemare la scritta Happy Birthday e una grande palla da discoteca sul soffitto vicino al palco, Aziraphale aveva sostituito tutti gli alcolici con bibite come la Coca-Cola, la Fanta, la Sprite, la gazzosa ecc. e il bancone era colmo di stuzzichini salati e dolci. Georgia, Martha e Rose furono le prime ad arrivare e strillarono di gioia quando videro il tatuaggio della festeggiata. Crowley e Aziraphale rimasero nel locale fino a quando arrivarono tutti gli altri invitati, poi si avviarono verso l’ufficio del demone, ma Magic liberò un lungo e forte fischio per far tacere tutti quanti.

- Un attimo di attenzione, per favore! Grazie a tutti per essere qui nel mio giorno speciale, ma coloro che meritano un grande ringraziamento sono i miei papà, Crowley e Aziraphale!

Tutti gli invitati puntarono gli occhi sui due padri, sorpresi e anche un po’ imbarazzati.

- Non solo ci lasciano il locale tutto per noi per tutta la serata… ma sono anche i genitori migliori del Mondo per me! Non sarei la persona che sono oggi e che diventerò in futuro se non fosse per la loro forza e il loro amore! Vi voglio bene!

Magic mandò un bacio volante a Crowley e Aziraphale e tutti fecero un applauso. L’angelo non riusciva a trattenere le lacrime, sorrise a bocca chiusa e corse a chiudersi in ufficio. Crowley schioccò le dita per ipnotizzare tutti tranne Magic.

- Anche noi ti vogliamo bene, tesoro! E ora scatenatevi pure, ma guai a voi se combinate ogni tipo di pasticcio! Vi tengo d’occhio!

Schioccò di nuovo le dita e raggiunse Aziraphale nel suo ufficio, chiuse la porta a chiave e accese gli schermi delle telecamere sparse in giro per il locale.

- Crowley, che cosa abbiamo fatto per meritare una figlia straordinaria come la nostra Magic?- chiese l’angelo con le lacrime agli occhi. Crowley sorrise e si sedette sul divano con suo marito.

- Veramente sei stato tu a farla apparire nella nostra vita, ma è nata dall’idea di una sorpresa che piacesse sia a te che a me, quindi, l’abbiamo concepita insieme. E che parto che è stato il tuo!

Crowley scoppiò a ridere con la bocca vicino all’orecchio di Aziraphale, che sorrise divertito.

- Ti amo, Crowley.

- Anche io ti amo, Aziraphale. Che ti va di fare in attesa che finisca la festa? Spiamo Magic e i suoi amici o facciamo sesso sfrenato? È da un po’ che non lo facciamo.

- Ma se mi sei saltato addosso solo due notti?

- Appunto, quindi sono quarantotto ore che non mi godo questo bellissimo e morbido corpo… e questi soffici riccioli…- disse mentre sbottonava la camicia dell’angelo con una mano e con l’altra gli accarezzava i capelli e li scompigliava.

- Oh, Crowley, sei incorreggibile! Approfittiamo della musica ad alto volume finché possiamo!

 

PRESENTE

 

- Ti direi che è stato eccitante fare sesso durante la festa del diciottesimo compleanno di nostra figlia, peccato che abbia quasi rischiato di vederci quando era entrata per chiederci una cosa.- disse Aziraphale mentre rimetteva a posto l’album.

- Almeno ci eravamo posizionati dietro il divano!- protestò Crowley alzandosi dal divano per stiracchiarsi.

- Bene, direi che adesso possiamo andare a dare un’occhiatina a nostra figlia!

- Cinque minuti, Crowley! Non uno di più!- disse Aziraphale puntando un dito contro suo marito. Lui si fece una croce sul cuore e lo prese per mano. Schioccarono le dita insieme pensando a Magic e si ritrovarono su una spiaggia soleggiata. Tutti li guardarono straniti per i loro vestiti pesanti e Crowley schioccò le dita per far indossare a se stesso e ad Aziraphale dei costumi da bagno.

- Ma dov’è nostra figlia?- chiese l’angelo guardandosi intorno con una mano sopra gli occhi per ripararli dal sole.

- Sta facendo il bagno con le ragazze.- disse Crowley indicando un punto lontano nell’acqua. Magic, Georgia, Martha e Rose stavamo imitando un buffo nuoto sincronizzato.

- Guarda la nostra pesciolina…- disse Crowley con un sorriso commosso sulle labbra. Anche Aziraphale era felice di quello che vedeva. Quando le quattro giovani fecero per uscire dall’acqua, i due mariti e padri schioccarono di nuovo le dita per tornare a casa a Londra.

- Ora mi sento meglio. Domani le daremo un’altra occhiata.- disse Crowley soddisfatto.

- Neanche per sogno, Crowley! Magic non è più una bambina e ha dei poteri che può usare per difendersi da sola, perciò, lasciamola in pace!- protestò Aziraphale e il demone sbuffò.

- Va bene, va bene, angelo. Non so te, ma questi pantaloncini da spiaggia mi hanno fatto venire voglia di una… vasca idromassaggio.

- Ma non abbiamo spazio per una…

Crowley lo zittì sibilando e schioccò le dita per svuotare il salotto da tutti i mobili e fare spazio ad una grande vasca idromassaggio. Aggiunse pure tante candele profumate e due bicchieri di champagne fresco. Crowley ne porse uno ad Aziraphale e prese l’altro per sé.

- Alla nostra Magic… e a noi…

- Alla nostra Magic… e a noi…

  
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