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Autore: semplicementeme     11/08/2009    3 recensioni
- Cosa vuoi da me?
Aveva calcato il tono della voce riferendosi alla sua persona. Hermione Jane Granger non poteva essersi scomodata per nulla.

Vecchia fanfic mai conclusa che ho deciso di rivedere e ripubblicare con le opportune correzioni.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Minerva McGranitt, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Capitolo II

 

  Non si era fermata a rispondere. Non era il caso, in fondo aveva ragione lui: era solo una vigliacca.

   Si era nascosta dietro la corazza di dura per mascherare la fragilità che la uccideva ogni giorno di più, in quei giorni, poi, era anche peggio.

   Le ferite si erano aperte nuovamente iniziando a versare, ancora una volta, sangue intriso di veleno. Era difficile nascondere il dolore, era impossibile cancellarlo. Sarebbe rimasto per sempre impresso nella sua mente. Un marchio indelebile nel suo cuore.

   Aveva deciso che così doveva essere. Doveva cadere nuovamente nella morsa della disperazione per espiare la sua colpa. Doveva punirsi per ciò che era successo; in fondo, era colpa sua. Era tutta colpa sua.

 

       - Come mai mi hai portata qui?

   Era novembre. Fuori faceva freddo ma era ancora presto per coprirsi con cappotti e sciarpe. Quell’anno l’inverno non voleva saperne di arrivare; un tiepido autunno riscaldava le giornate degli studenti di Hogwarts che passavano, ancora, le loro giornate nel parco della scuola.

   Il Sole era al tramonto e con le sue sfumature arancio illuminava tutto ciò che sfiorava. Il cielo era sgombro da nubi, un vento frizzante piegava le fronde degli alberi dando vita alla danza della natura. Una danza che ammaliava per la sua bellezza e la sua semplicità. Il canto delle allodole iniziava a riempire l’aria segno che presto il carro di Apollo avrebbe lasciato il posto alla sorella Artemide ed alla Luna Nuova che essa rappresentava.

   Le ombre della sera si allungavano sul paesaggio. Le stesse ombre che ricordavano Voldemort e la guerra che imperversava fuori dai cancelli della scuola.

   Chiuse gli occhi per scacciare quei pensieri.

   Si trovava sulla Torre di Astronomia, il punto più alto della scuola. Da lì ammirava l’intero parco della scuola.

   Il Lago Nero. Sotto ad esso sorgeva la Sala Comune degli Slytherin. Immaginava le sirene e la Piovra Gigante. Ricordava il suo primo anno, l’arrivo ad Hogwarts ed il viaggio con Hagrig per raggiungere la scuola.

   Il Platano Picchiatore. Le sue labbra si piegarono in sorriso nostalgico. Rivedeva un giovane professor Lupin con Sirius Black, padrino di Harry, ed un giovane James Potter, tutti e tre pronti per qualche scherzo ai danni di un altrettanto giovane Severus Piton.

   Spostando lo sguardo e lo posò sulla Foresta Proibita. Sui Centauri e Fierobecco. Ricordava l’adrenalina scorrere nelle vene quando, per la prima volta in vita sua, si ritrovò a tu per tu con Voldemort. Ricordava l’orrore provato nel vedere il corpo straziato di quel povero unicorno. Ricordava le voci della foresta che l’atterrivano ma che non le impedivano di continuare nella sua ricerca.

   Parlava. A volte rideva, altre la sua voce si incrinava a causa della commozione per quei ricordi così vicini eppure così lontani. Cercava di attirare l’attenzione del compagno ma senza riuscirci, gli occhi dell’altro erano fissi sul cielo che si tingeva di rosso ed oro, i colori di Gryffindor, i loro colori.

   Lei guardava il riverbero del sole morente sui capelli di Ron rendendoli ancora più rossi, ancora più incandescenti. Fuoco ardente. Le lentiggini risaltavano in quel viso pallido. Le labbra erano chiuse, serrate. In viso un’espressione tesa che non aveva mai scorto prima di allora. Il ragazzo era serio e determinato. Unico segno dell’ansia erano le orecchie rosse.

   Hermione si interruppe nel momento in cui lui aveva posato la sua mano sulla sua lasciata sul danzale del bancone. La stringeva cercando di trovare in quella presa salda la forza per andare avanti nel suo discorso. Un discorso che avrebbe cambiato per sempre il loro rapporto, nel bene o nel male. Lui lo sapeva, ma forse anche lei lo immaginava. Lo percepiva.

   Ron prese un respiro profondo chiuse gli occhi e poi si girò verso di lei. Quando aveva riaperto  i suoi occhi azzurri si perse in quelli di lei, grandi, lucidi, caldi. Aprì la bocca diverse volte senza riuscire ad articolare parola. Aveva ripetuto nella sua mente quel discorso tante e tante volte ma adesso… adesso era difficile parlare. Era già difficile mettere insieme due parole di senso compiuto, figurarsi un intero discorso.

       - Ron cosa…

   Ma lui la fermò. Non poteva perdere quella occasione, no. Non poteva.

       - Hermione io… io… Hermione… noi… ah… al diavolo!

   Senza attendere altro aveva attirato a sé il corpo di Hermione e lo aveva stretto in una presa salda. Poi senza perdere tempo aveva sfiorato con le labbra quelle morbide di lei.

   Hermione fu sorpresa, no. Non era vero. Hermione se lo aspettava quel bacio. Chiuse gli occhi e lo ricambiò. Chiuse gli occhi ed una lacrima rigò le sue guance.

   Aveva atteso quel bacio ed adesso… adesso era preda dell’ansia e della paura. Quello era il loro settimo anno. Hogwarts non sarebbe stata più la loro casa. Dopo i M.A.G.O. cosa ne sarebbe stato di loro? Sarebbero diventati Auror? E la guerra? Li avrebbe inghiottiti e non avrebbe permesso loro di costruirsi una loro vita? Cosa ne sarebbe stato di tutti i suoi sogni?

   Non voleva pensarci. Non in quel momento che era, finalmente, amata. Strinse con forza il maglione di Ron, si aggrappò a lui come se rappresentasse la sua unica ancora di salvezza. Intensificò il bacio senza neanche rendersene conto, o forse sì? Non le importava, voleva solo dimenticare tutto il suo dolore, tutte le sue paure.

 

   Strinse i pugni lungo i fianchi come per chiudere, definitivamente, la porta che dava accesso ai suoi ricordi. Ricordare faceva male e, soprattutto, era stanca.

   Non fisicamente ma di ricordare sì.

   Non riusciva ad andare avanti a causa dei rimorsi.

   Era stanca di vivere, anzi di sopravvivere a quella maniera.

   Da quanto tempo non usciva a prendere una boccata d’aria?

   Da quanto tempo non si faceva sfiorare dai raggi del Sole?

   Da quanto tempo non rideva, di una risata spontanea, vera? Felice?

   Da tre anni non faceva altro che sopravvivere.

   Che senso aveva vivere quando ogni giorno si perdeva qualcuno che a cui si voleva bene?

   Che senso aveva vivere se si era morti dentro?

   Per lei aveva un senso: vendetta. Era questo ciò che la portava ogni mattina ad alzarsi e cominciare una giornata nuova, uguale alla precedente ma diversa. Già, diversa perché il senso di colpa la schiacciava sempre più, ogni giorno di più.

   Il suo era un sentimento molto Slytherin e poco Gryffindor ma non le importava. Forse il Cappello Parlante dieci anni prima aveva commesso un errore smistandola nella casa rosso-oro, o forse, era lei ad essere cambiata negli anni. Non lo sapeva più. Un tempo era Gryffindor, la loro Regina. Oggi si sentiva una Slytherin, fino al midollo.

   Credeva poco nell’amicizia. Il suo unico punto di riferimento era Ginevra. Solo lei le era rimasta accanto o forse gli altri li aveva allontanati, volontariamente o no.

   Era rimasta sola al mondo e solo l’amicizia della Weasley le permetteva di sopravvivere. I suoi genitori erano morti due anni prima il suo amore… era ormai appassito. Il suo migliore amico… un ricordo lontano, forse morto anche lui.

   Lasciava che il suo dolore la cullasse, che la tormentasse.

   Era riuscita a compiere due passi prima di essere bloccata, una presa ferrea ad un polso. Si era fermata ma in cuor suo si chiedeva il perché di tutto quello. Perché non poteva mai essere lasciata libera di agire? Perché non poteva fuggire senza che qualcuno la bloccasse? Perché? Si voltò bruscamente e liberò con uno strattone il polso imprigionato. Guardava Draco dritto negli occhi sfidandolo, poi lui l’assalì con un ringhio basso.

   La sua voce era un crescendo di rabbia, frustrazione, aggressività.

       - Non permetterti mai più di darmi le spalle mentre ti parlo.

   Draco stava per esplodere. Mancava davvero poco alla sua reazione spropositata. Non era tanto l’avergli dato le spalle, piuttosto era il rinunciare alla lotta. Questo lo faceva infuriare. Il suo abbandonare e gettare la spugna.

   Lo sguardo di Hermione si era assottigliato. I suoi occhi castani erano diventati due lame sottili. Stringeva i pugni al punto di far sbiancare le nocche delle mani. Cercava di darsi un contegno ma era difficile se non impossibile. Voleva solo scappare, lasciar perdere tutto ed andarsene ed invece no… doveva rimanere lì ed affrontare l’ennesimo ostacolo della sua vita. Lei doveva mantenere un contegno, era necessario. Era lei che aveva il compito di guidare gli ultimi membri dell’Ordine. Era lei la sola guida… un’altra responsabilità che non voleva.

   Alla fine decide di andare via, aveva già perso abbastanza tempo con Draco. Lei voleva solo andarsene. Era stanca di tutta quella discussione. Ed alla fine lo aveva fatto: gli aveva dato, ancora una volta, le spalle. Ma non tutto era andato come sperato.

   Un fruscio alle spalle.

   Leggero.

   Qualche parola sussurrata.

       - Protego.

   Per un soffio aveva evitato il fascio rosso partito dalla bacchetta di Draco. Senza perdere tempo, ed evitando la reazione di Malfoy, era riuscita a raggiungere il giovane e puntare la sua di bacchetta alla gola di quest’ultimo. Osservandolo dritto negli occhi un avvertimento, più che altro una minaccia.

       - Malfoy, provaci un’altra volta e sarai morto.

 

 

 

  Scusate l’enorme ritardo ma non sono riuscita prima ad aggiornare. Lo so che i capitoli, almeno in parte, sono già scritti ma davvero ho poco tempo. Passo rapidamente ai ringraziamenti e vi auguro a tutti buone vacanze.

 

RINGRAZIAMENTI:

 

- STEFY89D: Ciao anche a te! Spero che questo secondo capitolo possa averti incuriosita tanto quanto il primo. Spero di trovare ancora un tuo commento. Buone vacanze!

 

- ALAIDE: Ma che onore! Ricommenti ancora la mia storia, mi sento arrossire per questo. Spero davvero tanto che tu non ti annoierai leggendo questo secondo capitolo. La scelta di riscrivere la fic è dovuta principalmente al fatto che la storia non la sentivo più mia e poi il cambiamento del narratore… agevola parecchio lo svolgersi della mia storia proprio perché mi è possibile spiegare retroscena che precedentemente non potevo spiegare. Per quel che riguarda la scelta dei periodi brevi è voluta ma anche necessaria perché, purtroppo per me, è l’unico modo che conosco per esprimere il dolore e la rabbia dei protagonisti e poi, detto tra noi, mi sembra il modo migliore per esprimere questi sentimenti. Adesso ti saluto e passo alle altre recensioni. Buone vacanze!

 

- RANYARE: La Regina è qui a commentare la mia storia, ma che bello! Sto ballando senza neanche accorgermene. Spero che adesso, con la nuova stesura, tu possa leggere la storia senza perdere troppi capitoli anche perché, come puoi notare, i miei aggiornamenti seguono tempi biblici e questo ti permette di avere tutto il tempo che vuoi per leggere. Come puoi vedere lo scambio di battute taglienti qui continua ad esserci e con i nuovi punti di vista si può capire meglio cosa passa per la loro testa. Grazie per i complimenti riguardanti lo stile, sei gentilissima. Io non li colgo ma se lo dici tu ci credo. Prometto che appena ho un pochino di tempo ti lascio una recensione così posso dirti quanto la storia di Blaise e Diana-Mezza-Vampira mi piaccia! Spero di poter trovare presto un tuo commento. Un bacio e se non dovessimo sentirci: buone vacanze!

 

- CRUEL ANGEL: scusa se ti ho fatto aspettare tanto per questo secondo capitolo ma non ho molto tempo. Spero che questo secondo capitolo ti piaccia tanto quanto il primo. Grazie ancora e buone vacanze.

 

   Un grazie particolare va alle 5 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti!

 

- ALAIDE;

- CIULY;

- NOIAIA;

- VIRGI_LYCANTHROPE;

- WHITNEY.

 

   Un grazie alle 10 persone che seguono la mia storia:

 

- CHIGRA;

- CICCINA5;

- CRUEL ANGEL;

- DEADELENE;

- EXCEL SANA;

- HEILIG FUR IMMER;

- JOEY_MS_86;

- NIIRAL;

-  RANYARE;

- STEFY89D.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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