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Autore: AHurricaneInside7897    27/05/2020    0 recensioni
Chiudemmo gli occhi e cominciammo a correre mano nella mano, sentii un improvviso colpo d'aria trapassarmi il corpo e riaprii gli occhi. Uno spettacolo incredibile si spalancava davanti a me, le antiche volte della struttura stazionaria disegnavano un complicato puzzle sospeso nell'aria, mentre il pavimento in marmo rifletteva i raggi di luce provenienti da buchi nascosti nella stazione. Il caos della folla che salutava i ragazzi in partenza accompagnava il lungo fischio che segnava l'inizio del nostro viaggio,il più eccitante mai vissuto finora.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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L'urlo dei dipinti disperati squarciò l'aria, e la tensione che aveva paralizzato il gruppetto si sciolse nel giro di pochi secondi. Luna, Hermione, Neville, Ron, i gemelli e le ragazze assunsero tutti la posizione da combattimento, tenendo fede a ciò che gli aveva insegnato Harry durante le lezioni dell'E.S.

Presto, affianco al mangiamorte, spuntarono anche Fenrir Greyback, Macnair, un uomo, bassoccio e alquanto tarchiatello, e una donna; sembravano fratelli.

"Rimani dietro di me."- disse George, coprendo Helen con la sua altezza sovrastante. La bacchetta puntata contro Greyback, il quale, a differenza degli altri, aveva iniziato ad avanzare senza problemi verso di loro. La sua mano era ferma, ma quella che stringeva il polso di Helen tremava impercettibilmente.

"George, dobbiamo spegnere l'incendio prima che si propaghi in tutta la scuola."- disse il fratello che, assieme a lui, difendeva il resto del gruppo.

"Possiamo farlo noi, non c'è problema."- affermò Luna, prendendo Neville sottobraccio.

"Va bene, ma fate attenzione, non so se riusciremo a tenerli a bada tutti."- disse Ron, affiancandosi lentamente ai fratelli. Ognuno di loro parlava continuando a tenere lo sguardo fisso verso i nemici, e nessuno di loro osava fare movimenti bruschi; aspettavano solo il colpo d'inizio, poi si sarebbero separati, rompendo la formazione di difesa. Nessuno aveva parlato della strategia, ma ognuno di loro sapeva esattamente come muoversi grazie, non solo alle lezioni di Harry, ma anche a quelle di Remus fatte al terzo anno di Ron, e ai suoi continui consigli ricevuti durante le vacanze all'Ordine.

"Hermione, tu, Helen e Arwen dovete rimanere dietro di noi, chiaro?"

"Non fare il bambino Ronald..."- sussurrò tra i denti la ragazza -"..sai benissimo che sono molto più brava di te con gli incantesimi."

"E non credete che io e mia sorella ce ne staremo a guardare."- mormorò Arwen, la mano aggrappata alla manica di Fred.

"So che non lo farete, ma non azzardarti a lasciarmi il braccio, stammi vicina."

La mano di George si strinse ancora di più attorno a quella di Helen.

"Stupeficium!"

Come le parole del mangiamorte attraversarono il corridoio, le loro mani si separarono, George si gettò di lato, spingendo dall'altro la ragazza, evitarono il colpo per un soffio.

"Impedimenta!"- rispose Ron a piena voce, e lo scontro ebbe inizio.

"Avada Kedavra!"- la voce profonda di Greyback fece tremare Arwen, che evitò appena il lampo verdognolo, riparandosi dietro a una statua. Fred e George si erano messi in piedi davanti al gruppo, e cercavano di offrire più protezione possibile a Neville e Luna che, partendo dal fondo del corridoio, utilizzavano Aguamenti per spegnere quanti più quadri possibile.

Hermione si affiancò a Ron e, assieme, accorsero ad aiutare i gemelli. Arwen aveva gli occhi che bruciavano per il fumo, cercò la sorella tra la polvere e i calcinacci che già ricoprivano il pavimento. Poi, vide un lampo di luce violetta attraversare la stanza e andare a colpire proprio la donna di prima, che era riuscita a farsi strada schiantando Fred, il quale, appoggiato al muro, si teneva la spalla sanguinante.

"Petrificus Totalus!"

"No, Alecto! Maledetti bastardi! Crucio!"- gridò l'uomo tarchiato. La sua bacchetta tremò, e ne uscì un guizzo rossiccio, diretto prorprio verso Helen, che si era appena alzata dal suo nascondiglio, sembrava paralizzata.

"Helen, a terra!"- gli gridò Neville da lontano, ma Arwen si era già tuffata verso di lei. Fece appena in tempo a spingerla via che un dolore acuto le bloccò le gambe. La schiena si inarcò violentemente all'indietro, e Arwen cadde a terra, continuando a contorcersi selvaggiamente. Dalle labbra spalancate non usciva alcun suono, solo versi soffocati e gemiti gutturali. Le pupille erano dilatate e le vene frontali iniziavano a solcarle la pelle, divenuta rossa dallo sforzo nel resistere al dolore che le scorreva nel corpo come metallo liquido.

La sorella, rialzatosi, si voltò contro Amycus Carrow e gridò con quanta voce aveva in corpo.

"Sectumsempra!"

L'avversario lo parò facilmente, ma almeno Helen vide che la gemella aveva smesso di contorcersi. Ora giaceva a terra, il volto bianco, gli occhi ancora aperti e iniettati di sangue. Sembrava morta.

Helen sentì la rabbia percorrerle la schiena e raggiungere il braccio che stava alzando e, quasi senza accorgersene, scagliò un altro incantesimo.

"Stupeficium!"- un'altro gesto inutile.

"Stupeficium! Impedimenta! CRUCIO!"- Helen continuò a scagliare incantesimi a raffica. La faccia dell'uomo dapprima tranquilla si piegò in un'espressione preoccupata, dovette aumentare la velocità dei suoi movimenti per riuscire a ripararsi da tutti quegli incantesimi, e la ragazza sembrava non voler cedere. Le lacrime le rigavano il volto, ma i suoi movimenti erano fermi, le pronunce precise.

"Expulso!"- l'incantesimo uscì con una forza tale da scagliare il mangiamorte e il lupo mannaro dietro di lui contro un busto che si ruppe in mille pezzi, ferendo Amycus in pieno volto. Anche Ron e George vennero investiti dall'incantesimo di Helen e, per un attimo, tutto si fermò.

Macnair, che si stava scontrando con Hermione, si prese d'improvviso il braccio marchiato.

"È fatta, è morto! Andiamocene via!"- puntò la bacchetta su George e Fred che, colti alla sprovvista, rimasero immobilizzati. Hermione venne spinta di lato e cadde a terra. Dolhov schiantò Ron, che stava cercando di colpirlo alle spalle, e iniziarono e correrre verso le scale, seguiti da Greyback. Amycus si affiancò alla sorella ancora svenuta e, con un incantesimo di disillusione, sparì nel nulla insieme a lei.

 

Fred si era gettato su Arwen non appena possibile, e ora era lì che le reggeva la testa sulle ginocchia, Helen vide che aveva gli occhi chiusi. Iniziò immediatamente a correre verso di loro.

"Cos-.."

"Tranquilla Helen, respira! Ha solo perso i sensi.."

"Deve aver provato un dolore lancinante.."- sussurrò la voce cristallina di Luna, la quale aveva rimedito una grossa scottatura sul fianco, dove i vestiti erano anneriti. Neville, affianco a lei, non sembrava essersi ferito, era solo nero di cenere. Hermione intanto, tenendosi il fianco sul quale aveva battuto, stava liberando i due ragazzi immobilizzati.

Accertatosi che la sorella stesse bene, Helen cercò George con lo sguardo, e lo vide che le si avvicinava, leggermente zoppicante.

"George! Stai bene?"- lui la circondò con le braccia, aveva il maglione pieno di fuliggine, e qualche livido sul viso.

"Sto bene piccola, sei stata assurda con quell'incantesimo! Questo lo devo a te."- disse lui, indicandosi il livido più grosso a lato della fronte.

"Tesoro..mi dispiace! Non sono riuscita a controllarmi, pensavo che Arwen fosse.."

"Va tutto bene. Non preoccuparti."- George la strinse, e insieme raggiunsero il fratello Ron, e lo aiutarono a rialzarsi.

"Ho sentito solo io Macnair gridare che è morto qualcuno?"- disse, piegandosi a raccogliere la bacchetta, volatagli via dalla mano.

"No, l'ho sentito anche io."- affermò Hermione, un rivolo di sangue le colava dal labbro rotto.

"Non lasciamoli sfuggire quei bastardi!"- urlò Ron e, assieme ai fratelli, si lanciò all'inseguimento giù dalla torre.

"Ehi, guardate fuori!"- gridò Neville d'improvviso. Tutti accorsero alla piccola feritoia che, dalle scale della torre, dava sull'esterno del castello.

La notte era buia, si, ma ora sembrava illuminata da una luce grigia, quasi eterea, attraversata a tratti da riflessi verdi. Sembrava che la fonte provenisse proprio da sopra la Torre d'Astronomia, il punto più alto del castello.

"C'è qualcosa per terra laggiù..sembra un corpo.."- Neville divenne bianco come un cencio, e si accasciò a terra -"..è morto davvero qualcuno..sarà-sarà caduto giù.."

"Neville ora calmati, dobbiamo raggiungere gli altri e inseguire quei mangiamorte."- lo incitò Helen. Lei e Arwen lo rimisero in piedi e, assieme alle altre due ragazze, corsero giù per le scale.

 

Arrivati al corridoio del settimo piano, incrociarono Fred e gli altri.

"È inutile, sono spariti!"

"E come hanno fatto!?"

"Hermione non ne ho idea! Quando io, George e Ron siamo arrivati si erano volatilizzati! Non possono certo essere arrivati più lontano, erano tutti feriti, uno trasportava pure il corpo della donna!"

"E non ci si può smaterializzare entro i confini di Hogwarts, o sbaglio?"- osservò Ron.

"Oh.."- Hermione era stupita -"..allora ogni tanto mi ascolti davvero."

"Dove sei!? Dove sei? VIGLIACCO!"- la voce di Harry li fece immobilizzare sul posto. Si fece sempre più vicina, finché Harry spuntò dalla fine del corridoio che portava alla Torre, sembrava sconvolto.

"Voi che ci fate qui? Lui dov'è?!"- Harry era furioso, fuori di sè.

"Harry, calmati! Che cosa è successo?"- chiese il suo migliore amico.

"Lo ha ucciso! Lo ha ucciso! Devo trovarlo!"- e senza dire nient'altro, si precipitò al piano inferiore.

"Cosa diavolo sta succedendo?"- chiese Helen.

"Non pensate che parlasse di..Silente..vero?"- Ron sembrava senza parole.

"Ron non dire idiozie! Forza, raggiungiamo Harry!"- disse Hermione, e tutti la seguirono.

 

Anche Harry sembrava essersi volatilizzato. Il gruppo riuscì a raggiungere finalemente il piano terra, e Hermione suggerì di seguire la folla che si stava creando tra i padiglioni del giardino. Centinaia di studenti e insegnanti, molti ancora in camicia da notte, ignari di quello che era appena successo, si accalcavano con i volti preoccupati verso il parco appena sotto la Torre, dove Neville diceva di aver visto un corpo.

I ragazzi cercarono di farsi strada, quando riuscirono finalmente ad uscire dalla calca, la scena che gli si parò davanti gli gelò il sangue nelle vene.

 

Albus Silente giaceva disteso per terra, con gli occhi chiusi. Le gambe e le braccia erano piegate in una forma innaturale, ma se non fosse stato per quello, sembrava che il loro preside stesse solo dormendo profondamente.

La McGranitt e la professoressa Sprite erano le più vicine al corpo, ma non osavano toccarlo, nè avvicinarsi ulteriormente. La professoressa più alta indossava una vestaglia scozzese che formava delle pieghe attorno alla vita, per via delle braccia che stringevano e stringevano, in un tentativo disperato di fermare il tremito del suo corpo. La Sprite tentava di circondarla con le sue braccia corte e tozze, e il suo viso, sempre arrossato e paffuto, ora era paonazzo rigato da lacrimoni, che sembravano non voler cessare.

Harry spuntò improvvisamente dalla folla, dal lato che conduceva alla capanna di Hagrid. Si avvicinò al corpo e vi si accovacciò accanto. Le gemelle videro che raccolse qualcosa da terra, vicino al braccio del vecchio preside, e lo osservò con attenzione. Nel mentre, ognuno degli studenti e professori presenti aveva alzato la bacchetta al cielo, illuminando di nuovo di luce bianca le nuvole scure che accerchiavano il Marchio Nero.

I ragazzi si unirono a quella preghiera silenziosa, Harry intanto abbassava lo sguardo, gli occhiali si erano crepati e, tramite il loro riflesso, Helen vide che stava piangendo. Ginny gli si avvicinò, e lo cinse con un braccio. Arwen e sua sorella si strinsero forte la mano mentre, dietro di loro, Thor cominciava a ululare.

  
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