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Autore: Marc25    28/05/2020    3 recensioni
Bologna-26 marzo 2020, Luca e Anna sono da anni coinquilini e sono anche buoni amici, ciascuno era confidente dell'altro soprattutto per quanto riguardava le rispettive sfortunate storie d'amore, ma lo scatenarsi del Coronavirus e il loro sottovalutarlo li ha costretti chiusi in casa e insieme, proprio in quel momento, in quella situazione capiranno di provare qualcosa di diverso rispetto all'amicizia, qualcosa che per anni non avevano nemmeno sospettato.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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~~Cap 3 – 30 anni dopo

Roma – 26 marzo 2050
Anna era fuori al balcone di quella casa che ormai da 15 anni era sua, abitava in un residence col giardino grande condiviso con qualche altra famiglia appena fuori Roma, pensava che erano già passati 30 anni da quando era scattata quella scintilla con Luca e aveva pensato a tutti quei momenti mentre beveva del tè da una tazza da colazione di porcellana alle 8 di mattina, ormai il coronavirus era soltanto un ricordo e per loro non era stato neanche negativo, anche se sapeva che lo era stato purtroppo per tante famiglie.
Il problema era che in quei 30 anni c’erano state 3 pandemie, ciascuna più forte delle precedenti, tutte diverse dalle altre, ogni volta era un nemico sconosciuto e pauroso, lei non ne capiva granché ma era abbastanza certa che c’erano anche le colpe dell’uomo e purtroppo ogni volta venivano fatti gli stessi errori e chissà se si sarebbe potuti tornare indietro, tornare ad un Mondo in cui i disastri naturali e le pandemie non fossero cosi frequenti come stavano diventando.
Si chiedeva perché si fosse salvata, si insomma, erano morte milioni di persone, è vero tantissime fortunatamente erano salve, quindi probabilmente era un fatto statistico, ma se fosse stato l’amore ad averla salvata?
Sapeva che era una cosa abbastanza stupida da pensare, eppure era come se l’avesse salvata per tutta la vita ma se fosse stato veramente così allora perché…

Ma improvvisamente due braccia la cinsero da dietro e la accolsero, lei girò la testa verso l’uomo che la abbracciava e che lei amava e gli sorrise, lui incominciò a parlare: << Non mi svegli mai, lo sai che odio non trovarti nel letto >>
<< Se sei un pigrone non è colpa mia >>
<< Si, ma oggi è domenica >>
<< Già, e se fosse stato per te saremmo stati a letto fino a mezzogiorno >>
<< Ti ricordo che chi fa sempre esercizio fisico per mantenersi in forma sono io e lo faccio da sempre >>
<< Stai velatamente insinuando che io non sia in forma? >>
<< Nah, sai che io non mento, penso che tu abbia 20 anni in meno di quelli che dici di avere >>
<< Vuol dire che a Bologna ti sei innamorato di una bambina >>
<< Si, ma una bellissima bambina >> e la baciò dietro al collo.
<< Ahahah, il solito adulatore >>
<< Ora però mi devi spiegare perché ogni giorno quando ti svegli e ogni notte prima di andare a dormire bevi dalla mia tazza, non leggi che c’è scritto Luca? >>
<< Dici sempre le stesse cose tu?! >>
<< Già, come fai a sopportarmi da 30 anni? >>
Anna rise ancora una volta ma poi si scurì in volto. Luca si accorse che si era irrigidita e le disse: << A cosa stai pensando? >>
<< Pensavo a quanto siamo stati fortunati, a quante persone si potevano salvare e soprattutto alla nostra fortuna, e poi pensavo una cosa stupida… >>
<<  È la stessa che penso io >>
<< Ma se non sai a cosa sto pensando! >>
<< Stai pensando che è stato il nostro amore a salvarci in tutti questi anni, non è così forse? >>
Anna era colpita e disse: <<  È anche per questo che mi sono innamorata di te, riesci sempre a capirmi , anche meglio di quanto faccia io stessa >> poi però continuò: << Ma non siamo ingiusti a pensarla così? Davvero Amelia non provava abbastanza amore Luca? Io darei via la mia vita pur di riaverla tra noi, forse lei non provava abbastanza amore da meritare di vivere? >>
Luca smise di cingere Anna e disse: << Io non so se pensare che il nostro amore ci abbia preservato dalle malattie e salvato dalla morte sia coretto, probabilmente è solo un fatto statistico ma di una cosa sono certo , che Amelia non sarebbe stata contraria a questo pensiero, anzi probabilmente lo avrebbe pensato lei ben prima di noi >>
Anna sorrise, era incredibile quanto fosse saggio Luca a volte. Ma Luca dopo qualche secondo riprese a parlare visibilmente commosso: << Nostra figlia ha amato, ha amato cosi tanto che dal suo grembo è uscita la bambina più dolce del Mondo, la nostra Maria, è come se mediante lei Amelia fosse ancora con noi, il suo amore è con noi, il suo amore ha vinto sulla morte >>
Anche Anna aveva le lacrime agli occhi, appoggiò la tazza sul tavolino che era fuori al balcone e baciò delicatamente Luca che accolse con altrettanta delicatezza il bacio della amata, poi d’improvviso sentì una chiave girare nella toppa, era loro figlio Giacomo con Giovanni, suo figlio e il loro nipotino e Maria, la loro adorata nipotina.

Maria e Giovanni erano cugini ma era come se fossero fratelli, stavano sempre insieme, subito corsero dal nonno e dalla nonna.
<< Nonno, nonno, scendiamo a giocare insieme? >> disse tutta fremente Maria
<< Si, dai nonno! >> le fece eco Giovanni
Intervenne Giacomo: << Li lascio a voi, io devo accompagnare Roberta dalla ginecologa e vediamo come sta il vostro prossimo nipotino >>
<< Io non sto più nella pelle >> disse Anna
<< Speriamo assomigli al nonno paterno >> aggiunse ironicamente Luca
<< O al padre >> disse Giacomo
<< Siete proprio modesti voi due! >> intervenne sarcasticamente Anna
<< Io lo sono sempre stato >> rincarò Luca
<< Sei tremendo! >> disse ridendo Anna e risero anche Luca e Giacomo ma Maria e Giovanni erano impazienti  di giocare nel giardino col nonno con cui si divertivano sempre e Giovanni tirava il pantalone del nonno. Luca guardò i nipoti sorridendo.
<< Allora io vado! >>
<< Ciao >> disse Luca
<< Ciao tesoro! Facci sapere >> disse Anna
E Giacomo uscì dalla porta, Luca e i nipoti si diressero verso la medesima porta per uscire anche loro e divertirsi sotto casa ma Luca improvvisamente si fermò, si girò verso Anna, sorrise e disse: << Bambini, volete sapere come ci divertiremmo dieci volte di più del solito? >>
<< Si!  Si! >> risposero quasi all’unisono i bambini curiosi
<< Con nonna Anna! >>
I bambini subito corsero verso nonna Anna che era ancora fuori al balcone e la tirarono verso Luca e verso la porta.
Una volta che ebbero portato “a forza” Anna da Luca, i 2 bambini aprirono con difficoltà la porta di casa.
<< Piano bambini  >> disse Luca che si girò verso Anna sorridendole e tendendole la mano proprio come 30 anni prima.
Anna non sapeva se era stato l’amore a farli sopravvivere, ma sapeva che in quei 30 anni lei aveva vissuto l’Amore. E tese la mano entrando in contatto con quella di Luca.

                                                              FINE
          Ringrazio semplicemente chi ha avuto e avrà il piacere di leggere questa storia.

   
 
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