Mai nessuno s’è smarrito
James non lo conosce, ma non ha importanza.
Sulla curva della strada, i tratti di un viso sono soltanto ricordi sbiaditi e abitudini tenui.
Lui ha l’infanzia ancora impigliata nell’ombra della sua ultima risata, e nemmeno l’esplosione che gli ha donato la luce è riuscita a offuscare il rosso infuocato dei suoi capelli.
Non ci fa caso, James.
Sulla curva della strada, l’attenzione si addensa tutta sulle ombre che scuriscono i polsi.
Ha le mani nere, il ragazzo che aspetta.
Ha le mani nere, serrate in pugni nervosi, e gli occhi persi sui binari che indietro non possono più portarlo – non ci sarebbe tornato, non ci sarebbe comunque mai tornato.
“Non c’è bisogno che tu stia qui ad aspettare”.
Il ragazzo con le mani nere non si volta verso James.
Forse non ha sentito, o forse non ha voluto ascoltare. Non importa: oltre la curva della strada ogni persona ha i propri silenzi con cui fare i conti.
James si affianca al ragazzo con le mani nere, lasciando scivolare gli occhi sui binari lucidi: non ha mai conosciuto quel ragazzo con l’attesa incisa nei polsi, ma sa fin troppo bene che cosa si prova ad aspettare oltre quella curva, dividendosi tra il terrore di vedere qualcuno arrivare e l’angoscia nel pensare a quanto sia facile perdersi, quando tutto è luce e c’è spazio solo per le stelle cadenti.
“Non c’è bisogno che tu stia qui ad aspettare”, ripete James, “potrebbe volerci una vita intera”.
“Spero che ci voglia una vita intera. Ma io devo aspettarlo comunque… devo indicargli la strada”.
James rivede il velo d’ombra che Sirius ha squarciato.
“I fratelli trovano sempre la strada”.
James non lo sa se il ragazzo con le mani nere stia davvero aspettando un fratello, ma pronuncia comunque le sue parole. Nella luce, contano molto di più le intenzioni.
“Non capisci. Lui non è solo un fratello”.
James si guarda le mani: da quando ha camminato accanto a Sirius, l’ombra pesa un po’ meno.
“Forse non capisco. Ma i fratelli trovano sempre la strada”.
Si allontana in silenzio, senza voltarsi: probabilmente, il ragazzo con le mani nere resterà ancora per un po’ ad aspettare sulla curva della strada. E poi chiuderà gli occhi, senza nemmeno accorgersene, e scoprirà che, nella luce, i fratelli non si smarriscono mai.
Note:
Ecco, avete presente quell'headcanon in cui Fred viene accolto da Remus, Sirius e James, in cerca di un quarto uomo per tornare a essere i Malandrini? Io sì, e ogni volta che lo leggo da qualche parte piango moltissimo. Quando Romsary mi ha proposto questo prompt, non ho proprio potuto fare a meno di pensare anche a quello. E di trovare un posto per Fred, che indietro non sarebbe mai restato, ma che credo abbia aspettato George appena oltre la curva per una vita intera, sperando di vederlo arrivare il più tardi possibile. E forse avrebbe avuto più senso che a parlare con lui ci fosse Remus, che era pur sempre stato un suo insegnante, o almeno Sirius che lo ha conosciuto, ma ormai James si trova troppo a suo agio nel suo ruolo di guida per lasciare posto ai suoi amici.
colgo l'occasione per ringraziarvi ancora una volta per il calore con cui avete accolto questo progetto: non so proprio dirvelo quanto in questo caso particolare siano stati importanti i vostri apprezzamenti.
Il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo, e un po' mi tremano i polsi: una prima versione di questo capitolo è già pronta, dovrebbe solo essere revisionata, ma temo di non esserne affatto convinta, e di avere bisogno di riscriverlo da zero. Spero quindi di arrivare presto, ma non posso prometterlo, e nemmeno voglio mettermi troppa fretta: tengo troppo a questo progetto per svalutarlo solo per l'ansia di spuntare la casellina delle storie complete. Arriverò, però: abbiate fede.
colgo l'occasione per ringraziarvi ancora una volta per il calore con cui avete accolto questo progetto: non so proprio dirvelo quanto in questo caso particolare siano stati importanti i vostri apprezzamenti.
Il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo, e un po' mi tremano i polsi: una prima versione di questo capitolo è già pronta, dovrebbe solo essere revisionata, ma temo di non esserne affatto convinta, e di avere bisogno di riscriverlo da zero. Spero quindi di arrivare presto, ma non posso prometterlo, e nemmeno voglio mettermi troppa fretta: tengo troppo a questo progetto per svalutarlo solo per l'ansia di spuntare la casellina delle storie complete. Arriverò, però: abbiate fede.