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Autore: The Bride of Habaek    30/05/2020    1 recensioni
"In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte."
- Nicolai Lilin -
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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One step closer

"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo."
- Lao Tzu -

Se esiste un modo per avvicinarmi fisicamente a lui è proprio quello di entrare a far parte del suo mondo. Ho chiesto alla mia nuova famiglia di appoggiare questa mia scelta, per quanto essa possa sembrare pericolosa, e loro hanno acconsentito senza interferire. Desiderano vedermi felice e realizzata:
 "Insegui sempre i tuoi sogni Kim."
Le loro parole mi hanno spinta a fare un passo in avanti. Il mio cuore mi ha portata fin qui per diventare una recluta ed il fatto di essere una donna, in quella che generalmente è una tana per maschi, rende ancora più arduo il mio percorso verso Aaron. Superare le visite mediche è stato semplice possedendo un corpo atletico e flessibile, basti pensare che sono scampata alla guerra del Vietnam senza riportare ferite in superficie, ma nell'animo sono ancora scossa e non credo che potrò mai dimenticare. La venuta di Aaron nella mia vita è stata una benedizione, molti di voi si staranno domandando per quale motivo sto facendo tutto questo. Perché inseguire l'ombra di un uomo arruolandosi nella sua divisione dopo aver visto la morte con gli occhi? Perché arruolarsi con chi consideravo il nemico fino a qualche anno fa? La risposta è semplice. Penso che il soldato sia prima di tutto un uomo, con i suoi punti di forza e le sue debolezze, ma soprattutto credo che egli sia in qualche modo condizionato da chi risiede una carica più alta, un potere decisionale che supera il suo stesso volere. Il Governo è a capo di tutto, Aaron si è arruolato per fare del bene, per difendere la sua Patria ma spesso si finisce col cedere a compromessi di cui avrebbe sicuramente fatto a meno. Non sempre un conflitto nasce su solide basi, alcune volte basta una semplice miccia gettata a terra per appiccare un incendio. Da quando sono emigrata in America ho vissuto un mondo completamente diverso in confronto alla mia amata Indocina. Qui ci sono negozi di ogni genere, le donne svolgono gli stessi lavori degli uomini ed indossano anch'esse i pantaloni. A Saigon era un po' differente, usavamo gli abiti tradizionali, c'erano i campi da lavoro, i mercanti di seta. Mi manca la mia città natale, la natura incontaminata, i dialetti locali, gli sterminati campi in cui passeggiavo indisturbata insieme ai miei fratelli. In futuro vorrei tornare lì, magari sposarmi e avere molti figli che ereditino i suoi occhi: quelli dell'uomo di cui sono innamorata. Oggi sarà la giornata decisiva in cui le nuove reclute incontrano i capi dell'esercito statunitense, finalmente potrò riabbracciarlo dopo molto tempo. Aaron è stato denominato Maggiore a soli 28 anni, mi sorprende il fatto che un ragazzo in gamba come lui non abbia ancora preso moglie, o una fidanzata, molti credono che ci sia già una donna nel suo cuore ma non vuole farne parola con nessuno. Nelle sue missive non ha mai menzionato nessun'altra donna all'infuori di me o di sua madre, perciò dubito che possa avere qualche relazione che vada oltre un sincero affetto. Mi sono allenata duramente in questi ultimi anni prima di gettarmi a capofitto nella carriera militare. Ho frequentato diverse lezioni private per accrescere la mia tecnica di combattimento a mani nude o armata, ho partecipato persino ad un corso di sopravvivenza per rafforzare il mio fisico e renderlo abbastanza resistente da riuscire a sopravvivere anche in condizioni estreme. Tutto questo mi servirà, soprattutto per stare con Aaron, non voglio essere un peso ma un elemento di supporto. Lui è uno sportivo, si allena molto ed è determinato come nessun altro, ma in compenso io potrei colmare le sue lacune con la mia agilità e precisione. Una volta entrata nel campo militare chiedo alle nuove reclute dove posso trovare il Maggiore Blair, in seguito mi dirigo verso il suo ufficio e busso con insistenza.
"Avanti!"
Entro in tuta mimetica indossando un berretto che nasconde solo in parte i miei lunghi capelli corvini. Una volta chiusa la porta alle mie spalle lo metto via, permettendo ai suoi occhi di riconoscermi.
"Tu saresti... Kim??"
Aaron abbandona la sua postazione dietro la scrivania per venirmi incontro.
"Si sono proprio io, in carne ed ossa."
Rispondo stringendolo fra le braccia a mia volta, trattenendo a stento le lacrime.
"Scusami se non sono più venuto a trovarti, ma la guerra in Vietnam ha stravolto i miei piani. Sembrava interminabile."
Si giustifica lui felice di rivedermi dopo 5 anni.
"Sei così cresciuta... eri solo un adolescente l'ultima volta che ci siamo visti."
"Sono venuta qui per restare, mi sono arruolata."
Affermo andando dritta al punto, prima che lui possa chiedermi perché indosso la divisa.
"Kim mi piacerebbe molto che rimanessi davvero, ma questo lavoro è troppo rischioso. Verrò a trovarti più spesso, ma ti prego... ripensaci."
Conclude lui guardandomi con i suoi occhi azzurri.
"Ho già deciso, non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro proprio adesso. Sono pronta, mi sono allenata duramente in attesa di questo giorno."
"Perché vuoi farlo? Ti ho preso sotto la mia ala affinché tu potessi vivere una vita serena con una buona famiglia, ti sei salvata per miracolo quel giorno a Saigon e adesso? Vuoi vanificare tutti i miei sforzi? Sei ancora in tempo per tornare indietro, per laurearti o magari per crearti una famiglia."
Le sue parole risuonano dure e accorate, ma qualsiasi cosa lui mi suggerirà di fare io non cambierò idea.
"Aaron non lo capisci? Io ti devo la vita. Permettimi di ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me, voglio diventare il tuo braccio destro e non la tua spina nel fianco. Sarò pronta a combattere una guerra qualora esplodesse."
"Tu non mi devi niente, questo mondo è infame. Il mio gesto è stato un modo per riscattarmi dopo aver generato così tanto dolore, dopo aver vissuto una violenza ingiustificabile."
"Invece il tuo è stato un grande gesto, non lo dimenticherò mai."
"Desideri veramente intraprendere la carriera militare?"
Ora il suo tono ha mutato forma. Non è più quello di un ragazzo in balia dei ricordi, ma piuttosto quello di un Ufficiale.
"Si."
"Bene. In questo caso ti mostrerò i tuoi alloggi, seguimi."
Non so con certezza dove mi porterà questo nuovo percorso, ma il solo fatto di seguire i suoi passi mi rende felice.





   
 
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