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Autore: paige95    01/06/2020    13 recensioni
Durante l'assenza di Ron, nel bel mezzo della ricerca degli Horcrux, Hermione affida i suoi pensieri alla carta dei numerosi e amati libri che conserva nella sua borsetta di perline. Custodisce le sue emozioni lontano da occhi indiscreti, persino da quelli del suo migliore amico che ogni notte la sente piangere e supplicare Ron di tornare da lei.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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In viaggio senza di te



 


 
Novembre 1997
 
Sei sparito davanti ai miei occhi nonostante le mie suppliche. Non mi hai dato modo di spiegarti che la tua rabbia è infondata, non sei tu a provarla. Se solo mi avessi concesso una manciata di secondi in più, giusto il tempo della Materializzazione, te lo avrei spiegato. Peccato che il Medaglione sia stato più potente, è sempre stato più forte di noi, di tre adolescenti gettati nell’ignoto, e la tua impulsività ha fatto il resto, ha assecondato il frammento di malvagità insito in Lui. È colpa mia, solo mia, non sono stata in grado di fermarti, stavolta ho fallito miseramente. Sei là fuori in balìa del Mondo, da solo e armato di una bacchetta, un Mondo che noi abbiamo sempre affrontato insieme. Non credo tu sia pronto e non credo di essere pronta a pensare che tu sia in pericolo lontano da me, non dopo sei anni in cui sono stata la tua ombra.
Quella sera avrei dovuto capirlo, avrei dovuto intuire che non fossi in te, prima che la situazione degenerasse.
In questa benedetta borsetta di perline vorrei avere una sfera magica per vederti e sapere dove sei. Attendo e prolungo il nostro soggiorno in questi boschi. Non voglio abbandonarti, non riesco a convincermi che porremo fine a questa guerra senza di te e così fermo il tempo insieme alla nostra ricerca, finché mi sarà possibile, finché Harry non capirà le mie intenzioni, finché nella nostra mente non si accenderà una magra intuizione sul prossimo passo da muovere. Sei stato la mia migliore speranza e attimi che siamo riusciti a strappare alle tenebre. Sei un amore che non ti ho mai confessato e che non so se ti confesserò mai.
Mi hai tolto il respiro da quando te ne sei andato. Il tuo ricordo si unisce a quello della Spada di Grifondoro e di quello stramaledetto Simbolo nascosto tra le Fiabe di Beda il Bardo che mi sta togliendo il sonno. Oh Ron, ti prego, torna da me, non riesco a concentrarmi. Harry pretende, senza dirmelo, ma esige una soluzione. Ha solo me, solo noi, da sola non riesco a portare avanti la sua missione. Senza te mi sento debole nel corpo e nella mente.
Voglio poterti sfiorare, avere la certezza che tu sia vivo.
Harry brancola nel buio, io brancolo nel buio, se fossi qui saresti quello più confuso di tutti. Ma saresti al nostro fianco. Magari mi sfioreresti la mano per farmi addormentare, è questo il tuo modo silenzioso per trasmettermi affetto.  
Non tira un filo d’aria senza di te, il gelo si sta prendendo tutto, la natura, il nostro buonumore, il mio cuore. In alcuni momenti sto talmente male da non riuscire a parlare, Harry lo capisce e mi lascia spazio. Affogo la mente nelle fiabe che tua madre ti raccontava quando eri un bambino, è l’unico modo per sentirmi vicino a te.
Sai, mi sto rendendo tristemente conto che vederti e saperti tra le braccia di Lavanda non fosse l’alternativa peggiore. E se non dovessi più rivederti? Cosa mi racconterò, Ronald? Di non essere stata abbastanza forte e persuasiva per fermarti? Sai che mi punterei il dito contro senza remore. Sei sparito come se non fossi mai esistito lasciandomi con il fiato sospeso, ma non hai cancellato nulla del nostro passato, nel bene e nel male.
Ovunque tu sia, pensi ogni tanto a noi? Ma senti come parlo? Come una sciocca ragazzina innamorata. Non c’è mai stato alcun noi. Ci siamo solo tu ed io, soprattutto io in un vortice di sentimenti che credevo tu fossi pronto ad accogliere. Con te accanto non mi sentivo sciocca e preda dell’amore, come qualunque coetanea che brami un filtro d’amore da rifilare all’amato, mi sentivo solo giusta. Avevamo coltivato un affetto tra alti e bassi, ma, prova a negarlo, un affetto profondo.
Nulla a che vedere con l’affetto che provo per Harry. Non voglio il Prescelto – anche perché la Maledizione Cruciatus partirebbe dalla bacchetta di Ginny da Hogwarts per punirmi –, per quanto tu ti sforzi di sentirti a lui inferiore. Voglio te con tutte le tue insicurezze, la svogliatezza, la tua fame infinita. Voglio te che critichi la mia spiccata diligenza tra i banchi di scuola – della nostra Scuola che mi manca così tanto e che è morta insieme al suo Preside –, ma poi alla prima occasione mi supplichi di aiutarti. Mi supplicavi tu fino a ieri, Ron. Ora sono io a supplicare te, a supplicarti di stringermi come hai fatto qualche mese fa al funerale di Silente. Cosa ti fa credere che ora io stia meglio, tanto da sopravvivere senza la tua spalla su cui piangere?

 
 
Dicembre 1997
 
È quasi Natale, Ron. La mia mente ripropone il profumo dei prelibati pranzi di tua madre. Mi piace pensare che tu sia alla Tana con la tua famiglia al completo, o quasi al completo, vero? Dimmi che sei con loro, dimmi che state tutti bene, altrimenti divento pazza e insieme a me lo diventa anche Harry. Lo sguardo di quel ragazzo si spegne lontano da tua sorella.
Stiamo pensando di partire per Godric’s Hollow. È rischioso, ma se non osiamo non ci muoveremo mai dalla pedina su cui ci siamo fermati dalla tua partenza. Hai fermato il tempo ed ora dimmi tu, che sei così bravo agli Scacchi dei Maghi, è la mossa giusta o rischiamo di farci fare Scacco Matto da Colui Che Non Deve Essere Nominato?
Ti sto lasciando parti di me ovunque con la speranza che possano ricondurti presto da noi. Ci stai cercando, vero? Io invoco il tuo nome ogni notte e ogni giorno, ma tu non mi rispondi mai. Hai lasciato un vuoto grande, in qualunque luogo io mi trovi senza te è sterile. Non avrei scommesso un solo pollice della mia bacchetta sul fatto che mi sarebbero mancati persino i tuoi spropositi.
Mi manchi, ma io non sono più sicura che sia reciproco. In questa nostra grande guerra sono piena di incertezze. Dubito persino della tua esistenza, non mi hai lasciato alcun segno sulla pelle, solo nell’anima ed è a quello che mi affido. Mi lascio cullare dal calore che mi infondevi con i tuoi rari tocchi.
Ho paura di non rivederti più, temo che Godric’s Hollow diventi la nostra tomba. Non voglio morire senza prima aver incrociato un’ultima volta le tue iridi celesti, le stesse che mi accarezzavano senza saperlo, non gli occhi di ghiaccio con i quali mi hai lasciata, accusando me ed Harry del più infimo dei tradimenti.
Rivoglio il ragazzo che mi infondeva certezze in mezzo a questa guerra. Non mi piace questa nuova versione di te, mi spaventa leggere rancore nei tuoi occhi, sei meglio di così, sei più tenace di uno stupido Horcrux.
 
(…)
 
Sto perdendo le speranze. Tu non mi senti, forse non vuoi nemmeno tornare.
Domani partiamo. Ti importa? Non lo so e forse non lo saprò mai, ma Godric’s Hollow ci attende comunque. Ho un pessimo presagio, non mi servono le stupide palle di cristallo o le carte della Cooman per sapere che ci attende una trappola. Io però, a differenza tua, non mollo Harry ad affrontare da solo il suo destino. Ho pronunciato una promessa che per me vale più di qualunque Voto Infrangibile. Rammento fossimo insieme in quel momento, i miei ricordi non sono ancora sbiaditi.
Sei per caso diventato uno di Loro? Ho fiducia che non sia così. Prego Merlino tutti i giorni, affinché tu non perda la tua integrità, mi rifiuto di credere che possa accadere.
Riguardati se non dovessimo più rivederci.

 
 
Gennaio 1998
 
Ho iniziato il nuovo anno con te al mio fianco, eppure avrei preferito che quel Serpente mi avesse inghiottita. Invece no, sono qui nel cuore della Foresta di Dean, uno dei pochi ricordi che mi rimane dei miei genitori, ad ascoltare il mucchio di menzogne di cui mi stai riempiendo per non ammettere di essere un grandissimo stronzo.
Sei uno stronzo, Ron, hai capito bene. È inutile che mi fissi con i tuoi occhioni da cucciolo di Demiguise bastonato, senza capire per quale ragione io, una ragazza, non sia ancora caduta ai tuoi piedi dopo aver ascoltato il commovente racconto di una pallina di luce che ti è entrata nel petto fino a toccarti il cuore. Lavanda ti sarebbe volata tra le braccia, non io. Mi sono illusa che avessi imparato a conoscermi almeno un po’, quanto bastava per distinguermi da molte delle studentesse che frequentano Hogwarts.
Sostieni di aver incontrato ostacoli che ti hanno impedito di tornare subito da noi. Pensi che per noi sia stato facile? Senza te ci arrovellava il doppio della preoccupazione. Hai salvato Harry da un lago ghiacciato e sei tornato da me fradicio con la Spada di Grifondoro sguainata tra le mani. E quindi? Ti dovrei ringraziare? Dirti quanto tu sia stato bravo? Mi dispiace, sono sempre orgogliosa di tutti i tuoi successi, ma stavolta proprio non riesco. Se avessi avuto la soluzione in tasca, non te ne saresti mai andato, vero? Se avessi saputo come vincere, non saresti corso dai tuoi cari per avere loro notizie. È tipico di te scappare da tutto ciò che è più grande, ma, notizia dell’ultima ora, la guerra è più grande di ognuno di noi e non tutti hanno la fortuna di poter correre dalla propria famiglia.
Quindi ora finiscimi con quella Spada, Ronald, soffrirei meno, sanguinerei meno. Con un colpo netto cesseresti l’agonia del mio povero cuore. Mi farebbe meno male di affrontarti dopo che hai lasciato ad un Horcrux la possibilità di vincere sulla tua volontà. Dopo che ho lasciato io per prima che lo facesse. Dopo essermi resa conto che tornare non basta, tu avresti dovuto lottare contro l’Oscurità che ti porti dentro per non andartene.
 
 
 
Salve a tutti, cari lettori e care lettrici!
L’idea di scrivere questa OS mi è stata ispirata dalla lettura di un’altra OS intitolata
No more being left behind di _Il colore del vento_, se amate Harry e Ginny vi consiglio di leggerla, l’autrice è sublime.
La prima persona non è mai semplice, implica una conoscenza profonda del personaggio e un grande coinvolgimento emotivo, spero di essere stata all’altezza, almeno un po’.
Ringrazio tutti coloro che sono giunti fino a qui! <3.
Un grande abbraccio
-Vale

 
   
 
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