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Autore: EleAB98    04/06/2020    2 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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Non appena Thomas rientrò a casa sua, l'uomo inviò un messaggio a Jane via cellulare per avvisarla che ben presto sarebbe arrivato un taxi che da Saint Lake Street l’avrebbe condotta direttamente dinanzi alla sua abitazione. Questa volta, il professore era stato previdente e aveva chiamato Luke, il suo tassista di fiducia. Non poteva più permettersi di rischiare e mandare Jane da sola per le vie di Los Angeles, con "il pericolo" che incombeva nella sua zona. Conoscendo Beverly, sapeva che quella donna non si sarebbe arresa e che avrebbe sicuramente fatto di tutto per smascherarlo. Ma egli sapeva anche che, per la prima volta dopo tanto tempo, si sentiva vivo come non mai. Le settimane trascorse senza la sua Jane, in effetti, gli erano apparse insopportabili e solo al pensiero di rivivere nuovamente quell’esperienza, sentiva crescere dentro se stesso un malessere che gli avrebbe certamente impedito di svolgere al meglio il proprio lavoro o qualsiasi altra attività che richiedesse di fare appello alla sua creatività.

Non appena Jane suonò al campanello, egli andò di corsa ad aprire e rimase letteralmente senza fiato. Jane indossava un bellissimo vestito rosso e i suoi capelli erano nuovamente raccolti in quella treccia che egli aveva sempre e segretamente amato. In quell’istante, non ci fu affatto bisogno di scambiarsi delle parole. Con un grande sorriso, la ragazza si avvicinò a lui e, ben presto, quella profonda fusione di sguardi si trasformò in un bacio disperato e, allo stesso tempo, appassionato come mai lo era stato.

“Bentornata Jane” sentenziò lui, tornando poi a guardarla negli occhi.

“Grazie Thomas... Ancora non posso credere di essere qui.”

“Sei bellissima” rispose lui, squadrandola dalla testa ai piedi.

La ragazza sorrise. Era assai raro che Thomas le facesse dei complimenti sul suo aspetto esteriore, benché il suo sguardo le suggerisse quanto la trovasse affascinante.

“Beh, devo dire che nemmeno tu sei poi tanto male.”

Al professore sfuggì un’allegra risata e Jane si rese conto quanto gli fosse mancato il suono della sua voce e quel sorriso a trentadue denti che compariva solamente quando lui si trovava con lei.

“Allora? Hai festeggiato bene a casa dei tuoi?” domandò poi, sedendosi sul divano.

“Benissimo” rispose lei, facendo lo stesso.

“Ne sono contento.”

“Sai...” azzardo lei, guardandolo di sottecchi “sono sicuro che piaceresti ai miei genitori, se solo...”

“Se solo non fossi il tuo professore?” ribatté lui, con fare tranquillo. “Chissà... non dubito che la tua famiglia sarebbe entusiasta di vederti felice, magari accanto ad un ragazzo della tua età, però...” proseguì poi, scostando lo sguardo.

“Dai Thomas, non dire così... per me non conta questo particolare, inoltre... non sarà così per sempre” rispose lei, posando una mano sopra la sua spalla.

“Forse hai ragione tu. Ma fino ad allora...”

“Fino ad allora pensiamo soltanto a goderci il presente. Ma dimmi un po’... cosa mi dici della tua famiglia? Non so niente di loro e mi piacerebbe...”

“Preferirei non parlarne” ribatté Thomas, dispensandole un sorriso di circostanza. “Parliamo soltanto di te, oggi è il tuo compleanno e devi essere tu l’indiscussa protagonista.”

“D’accordo, come vuoi.”

“E a tal proposito...” riprese lui “Avrei un piccolo pensiero per te.”

“Davvero?”

“Beh, magari la sorpresa sarebbe stata anche più bella se non lo avessi saputo all’ultimo momento, ma spero ti piaccia. Chiudi gli occhi e non muoverti. Torno subito.”

Non appena Thomas tornò nel salone, ordinò a Jane di riaprire gli occhi. La ragazza rimase letteralmente folgorata da ciò che si trovò dinanzi. Un bellissimo poster di lei e Thomas negli studi ELiosAngeles.

“Thomas, ma... È stupendo!”

La studentessa si alzò immediatamente per ammirare ancora più da vicino quel bellissimo regalo.

“Ma come hai fatto?”

“Ricordi la circostanza nella quale io e te avevamo litigato a causa di Beverly? Io ti ho rincorso quasi per tutto l’edificio e alla fine sono finito nel tuo camerino per spiegarti che tra me e lei non c’era assolutamente niente.”

“E così ti sei avvicinato a me e mi hai costretta a guardarti negli occhi posandomi la mano sul mento in modo che io potessi affrontare a viso aperto la questione. Certo che me lo ricordo. Ma non mi spiego come tu abbia fatto a farne un poster basandoti su quel fermo immagine.”

“A dire il vero, il caso ha voluto che nel tuo camerino ci fosse una telecamera accesa e ben posizionata sull’obiettivo, ovvero noi due. Per tutto il tempo che siamo rimasti lì dentro, siamo stati ripresi da quell’aggeggio e fortunatamente me ne sono accorto prima che qualcuno potesse mettervi mano. Ho visionato il filmato e con l’ausilio di qualche tecnica e applicazione ho selezionato quest’immagine. E come puoi vedere, ne ho fatto un poster.”

“È semplicemente meraviglioso! Ma a proposito della telecamera... temi sia stata Beverly?”

“Credo di sì... Ma per fortuna il suo piano è miseramente fallito e mi ha concesso di produrre questa meraviglia” sorrise lui, assai compiaciuto.

“Hai ragione e io non so come ringraziarti, davvero.”

“Beh, io un’idea ce l’avrei” rispose lui, avvicinandosi di nuovo a lei riavvolgendo il poster, dandole un dolce bacio. “Ma non è ancora finita.”

“Cosa? C’è un’altra sorpresa?” domandò lei, incredula.

“Esatto. Tieni.”

La studentessa prese tra le mani la busta e l'aprì. Al suo interno c’era un bellissimo raccoglitore ad anelli personalizzato con il suo nome.

“Così non sarai più costretta a rassettare dei fogli volanti sul tuo quaderno ogni qualvolta ti viene assegnata una verifica” disse lui, cercando di trattenere una risata divertita.

“Professore, non si smentisce mai, eh!” scherzò Jane, scuotendo la testa. “A ogni modo, ti ringrazio... anche questo regalo è davvero bellissimo, nonché molto utile!”

“Davvero ti è piaciuto?”

Jane gli si avvicinò e gli diede un bellissimo bacio, dal quale trasparì tutta la sua felicità.

“Certamente. Ma il fatto che tu sia qui con me mi piace ancora di più.”

“Anche a me. Sai, quelle cose che ti ho scritto nella lettera erano e sono vere. Quando sono con te mi sento libero... felice... spensierato. Insomma, mi sento me stesso. Ma dobbiamo fare attenzione. La nostra situazione non è cambiata.”

“So che non sarà facile” rispose lei. “Ma ti prometto che farò del mio meglio.”

Thomas scosse la testa.

“No, non è esatto” le disse poi, sollevando un sopracciglio.

“Come dici?” ribatté Jane, visibilmente confusa da quello sguardo enigmatico.

Hunt sorrise.

“Non farai del tuo meglio. Da te esigo il massimo. Ormai lo sai.”

Per tutta risposta, Jane si lasciò scappare una risata e si rifugiò nuovamente tra le braccia di Hunt.

“Non ti deluderò” gli sussurrò poi, ispirando a fondo il profumo della sua acqua di colonia. “Ma ci terrei a farti una richiesta.”

“Di cosa si tratta?” 

Jane estrasse quel DVD dalla sua borsa.

“Si tratta di questo”  gli rispose, scrutando con attenzione la sua espressione. “Saresti pronto a guardarlo questa sera con me?” 

 
Thomas le accarezzò dolcemente la guancia e non riuscì a non perdersi nei suoi meravigliosi occhi azzurri, impazienti di ricevere da lui una qualsiasi risposta. In parte, trovò davvero incredibile che Jane volesse visionare assieme a lui il suo primo film in cui, tra l'altro, figurava Yvonne Bloom tra gli attori protagonisti; eppure, tutt'a un tratto, si accorse che non gli importava, perché per quella ragazza avrebbe fatto davvero qualsiasi cosa al fine di diramare tutti quei dubbi che concernevano il suo burrascoso passato.

“Mia piccola Jane, non mi dispiace affatto confessarti non soltanto di essere pronto, ma super pronto” le disse poi, cingendole la vita baciandola con grande trasporto, poco prima di inserire quel DVD nell'apposito videoregistratore in procinto di trascorrere con lei una serata speciale.
   
 
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