Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Sherry93    14/06/2020    1 recensioni
Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inquisitore, Solas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche

CAPITOLO 44

-Merrill! Calmati!- le posai le mani sulle spalle tenendola ferma. Gli occhi verdi mi fissavano allarmati -Dove mi trovo? È elfico quella lingua vero? Lo ha parlato talmente veloce che…- negò con la testa e si allontanò da me -…non ho capito quasi nulla…- passò lo sguardo da me a Solas -Ma voi lo capite. Come è possibile? Chi siete? Gli elfi hanno perso tutto! Non…- disse triste e ci rivolse un’espressione abbattuta.

Mi avvicinai di nuovo a lei -Merrill, non tutto è perduto e gli elfi possono imparare di nuovo, ma devono essere disposti a farlo e ad accettare che quello che sanno è sbagliato- le rivolsi un sorriso dolce

-Da’len, abbiamo un amico in comune, Varric Thetras e ricordo che mi aveva accennato il tuo interesse per il passato e quello che hai sacrificato per scoprirlo- disse Solas serio, ancorando le braccia dietro la schiena e fissando l'elfa

-Conoscete Varric?- domandò sorpresa da quella rivelazione

-Anche Hawke, qualche anno fa ero l'Inquisitore e abbiamo collaborato per uccidere Corypheus-

Basita mi fissava e la bocca si mosse non producendo nessun suono, infine parlò -Tu… tu hai detto di chiamarti Yen Lavellan, ma… non sei Dalish?- chiese confusa

Abbozzai un sorriso -Lo ero, ma quello che ho imparato, mi ha cambiato-

-Se ci sono delle presentazioni, sono Solas- disse il mio lupo con un sorriso e l'accenno di un inchino, ricordandomi in nostro primo incontro

-Chuckles*?- esclamò di colpo Merrill. Solas alzò un sopracciglio e l'elfa si coprì la bocca con le mani -Scusa… sei l’esperto del Velo e della Dissolvenza, giusto?-

Ridacchiai -Quanto mi mancava sentire il tuo soprannome, vhenan-

L'elfa ripassò gli occhi su entrambi e arrossì leggermente -Io credevo che… bhe… ecco, Varric stava scrivendo un suo libro quando ci siamo visti l'ultima volta e ho potuto leggerlo per prima…-

Compresi dove stava andando a parare -Oh sì, è vero. Ci siamo lasciati, ma siamo ritornati insieme- spiegai

Merrill sorrise -Varric ne sarà felice, non gli piaceva vederti triste-

Notai Solas abbassare lo sguardo verso i propri piedi, studiandoli con interesse. Sorrisi a quella reazione -Lo sarà ancora di più quando ci rivedrà-

-Oh bene, per fortuna vi ho incontrato, se no non so cosa avrei fatto…- barcollò all'indietro e si sedette sul letto, di nuovo esausta stava abbassando le difese che aveva alzato. Rialzò le iridi su di me -Dove mi trovo?-

-Sei oltre il Mare Ghiacciato, da'len- rispose Solas

-Cosa!?- esclamò Merrill esterrefatta -Ma… non pensavo portassero così lontano! Per il Temibile Lupo!-

Mi misi una mano sulla bocca, trasformando delle risate in dei colpi di tosse e lanciai a Solas un’occhiata divertita. Lui mi guardò altrettanto ironico e si rischiarò la gola -Da’len hai tutto il tempo di riacquistare le forze, non partiremo ancora per qualche settimana-

-Per tutto questo periodo, questa sarà la tua stanza, non dovrai preoccuparti per il cibo e altri bisogni, ti basterà chiedere- sospirai, la nausea restava in agguato. Riconoscendo i miei sintomi, Solas continuò al mio posto -Non siamo in Thedas, molte cose ti sembreranno strane e tu sarai un’estranea per loro. Cercheremo di darti le risposte che cerchi, sperando che le accetterai anche se vanno contro a quello che ti hanno sempre insegnato-

-Ti verrà portata la colazione, se hai bisogno c’è fuori dalla porta una Sentinella. Puoi uscire quando vuoi, ma anche per la tua sicurezza ti seguirà negli spostamenti- conclusi, pensando già a ributtarmi sul letto e placare il lieve mal di testa che mi tormentava

Annuì con un cenno del viso -Va bene, ma serennas… dove vi posso trovare?-

-Ci faremo vivi noi- disse Solas e con un movimento del braccio mi invitò ad uscire -Ci vediamo più tardi Merrill- la salutai. Una volta chiusa la porta sospirai e presi per mano il mio lupo. Avevo bisogno di dormire.

 

-Non è possibile!- esclamò divertito Narim.

Avevo fatto una lunga dormita fino a mezzogiorno e ora stavamo pranzando.

-Lo vedrai con i tuoi occhi, sua sorella se lo tiene stretto- spiegò Solas

-Se sapevo che creare il Velo avrebbe fatto tutti questi miracoli, ti avrei esortato a darti una mossa. Abelas con la ragazza…- e bevve un sorso di sidro -Lo devo vedere quell'elfo rigido come una statua-

-Parla quello che se non facevo la prima mossa io, era ancora solo come un cane cercando di trovare il suo coraggio finito chissà dove…- disse Mithra lapidaria e con sfida a dire il contrario -Senza offesa- aggiunge fissando Solas, lui ridacchiò

-Ehi! Anche tu non saresti mica in compagnia in tal caso!-

-Non ne sarei così sicura, non eri mica l'unico a venirmi dietro- replicò tranquilla. Narim rimase assorto -Stai parlando di quell’idiota?-

-Quello e altri. Succedono tante cose in duecento anni, vhenan. Mi hai decisamente dato tutto il tempo di scegliere, anche troppo visto che sono arrivata a perdere la pazienza per la tua indecisione-

Li fissai basita. Duecento anni? E io che pensavo che le cose tra me e Solas fossero andate piuttosto lentamente.

-E voi invece?- chiese Narim curioso

-Il solito ficcanaso…- borbottò il mio lupo

Ridacchiai -Noi…- e guardai Solas -Bhe, qualche mese… ma vorrei poter dire che sia andato tutto liscio come l’olio e invece tra casini vari, diciamo quattro anni-

Il mio mago mostrò un mezzo sorriso -In condizioni normali, sarebbe stato massimo un anno. Avremmo sconvolto la corte di Arlathan con il nostro matrimonio fulmineo-

Mithra rise -Con tutte quelle regole che avevate voi nobili? Quale era il solo periodo di corteggiamento? Un secolo? E di fidanzamento?- sbuffò -Lethallan sei stata fortunata-

-Non ricordo che venisse seguito il tutto così…- disse Solas

-Hahren per te che sei un Evanuris no, ma prima avresti dovuto seguire tutta la trafila-

-Una di quelle cose che vedrò allora felicemente morte e sepolte. Sarei impazzito a poterla solo corteggiare per cento anni- rispose Solas, alzando gli occhi verso di me con desiderio. Sorrisi e passai la mano sotto al tavolo, sulla sua gamba accarezzandolo con affetto a quella dedizione che mi mostrava ogni volta che ne aveva l'occasione -Non solo tu vhenan, era già stato lungo il mese che ti eri preso per pensare alla relazione che stava iniziando tra di noi-

-Pensare? Che cavolo avevi da pensare?-

Solas alzò gli occhi al cielo -Narim sei l'ultimo che puoi parlare. Duecento anni? Si vede che Mithra ti ama, avrebbe fatto prima a trovare qualcun’altro per quanto ci hai messo-

-Va bene, va bene, vi fate una bella concorrenza. Cambiando argomento, la nuova arrivata? Merrill, giusto?- domandò l'elfa

-Sta bene, e avremmo un po’ di cose da spiegarle, non vanno per nulla bene le cose in Thedas per la nostra razza- risposi

Narim sbuffò -Solas ce ne ha parlato. Shemlen…- pronunciò l’ultima parola con disgusto -Quindi questi Dalish cosa fanno? Si limitano a sopravvivere? A parte credere che gli Evanuris fossero Dei misericordiosi e tu un lupo malvagio che non aveva niente di meglio da fare che ridere delle sue malefatte?-

-In poche parole… sì- disse piatto -Gli elfi che non hanno avuto una guida delle Sentinelle, come è avvenuto qui, hanno perso buona parte dell'essenza che ci distingueva dagli umani-

-Non abbiamo perso tutto, possiamo imparare- replicai

-Se disposti a farlo e sappiamo entrambi che molti non lo sono. Stanno volgendo il proprio orgoglio su eventi per lo più inventati- disse il mio mago

-Quindi hanno mantenuto le orecchie a punta e quell'orgoglio nell'essere elfi. È già qualcosa, dopotutto potevamo dire di camminare davvero come Dei sul Thedas, rispetto alle altre razze- disse Mithra

-Non sempre in positivo purtroppo. Ti ho parlato della rivoluzione che sto mettendo in piedi. E i fanatici non mancano-

-Ottimi per trovare falle e come carne da macello- concluse Narim. Il mio lupo acconsentì con un cenno del viso.

Sapevo che la cosa non sarebbe stata rose e fiori. Alternative non ce n'erano e se non guidati nella direzione giusta i fanatici potevano mettere in pericolo l'obiettivo principale.

-Leliana mi informava che sei a buon punto- dissi

-Avere Dorian come alleato velocizza e semplifica le cose. E un colpo di Stato da parte dei Lucerni, durante i disordini che si creeranno inevitabilmente con la rivolta, gli spianeranno la strada per il cambiamento-

-Dorian è d'accordo in tutto questo?- domandai sorpresa

-No, ma ha ammesso che se vuole dei risultati in tempi brevi, sarà l'unica occasione che gli capiterà-

Non mi quadrava -Tutto qui?- chiesi fissandolo scettica

Sospirò e mi sorrise -No, ho promesso che i danni saranno il più possibile limitati. Le Sentinelle guideranno e gestiranno i disordini. Anche se difficile, non ci dovrà sfuggire di mano-

-Mmm…- presi il bicchiere e bevvi l'acqua. Fissandola. Mesi a bere solo acqua… che gioia.

-E ho dovuto anche promettere che ti terrò al sicuro, qualunque cosa faremo alla fine-

Naturalmente -Io verrò soffocata di attenzioni e tu sarai minacciato di morte ogni volta. Ottimo. Quanti amici ci mancano?- dissi ironica. Ridacchiò -Mi preoccupa più tua sorella e i tuoi genitori…- lanciò la bomba -Sì… ecco… Pure loro-

-Tuo padre promette bene- rincarò la dose

-Bisognerà vedere se sarà più preso da me o da Elen e Abelas-

-Ci divertiremo-

-Tantissimo…-

-Bhe… buona fortuna, mi sembra ne avrete bisogno- disse Mithra

 

Ritrovai Merrill a saltare letteralmente da una parte all'altra del piccolo villaggio, con la Sentinella che la tallonava paziente. Tra il timore che le incuteva quel luogo nuovo, rafforzato dalle statue piccole o grandi di Fen'harel, si era fatta strada quella curiosità che le dava un’evidente linfa di entusiasmo e vitalità. Che questo villaggio avesse potuto aiutare gli elfi del Thedas, a credere a una storia diversa da quella tramandata da delle vecchie rovine? Ci speravo.

I Vallaslin ormai identificavano i Dalish, ma credevo che tutti avrebbero dovuto avere la possibilità di sapere per cosa erano stati creati in origine e poter scegliere, come mi era stato concesso.

-Aneth ara Yen- mi disse Merrill con un leggero sorriso che contraccambiai -Aneth ara-

Mi rivolsi alla Sentinella congedandola che mi ringraziò con un cenno del capo.

-Ho così tante domande… non so da dove iniziare…-

Ridacchiai -Immagino, ma lascia che ti aiuti con le prime: perché ci sono così tante statue di Fen’harel? Venerano il Temibile Lupo?-

Gli occhi dell'elfa vagarono sulla statua più grande e centrale preoccupata -Sì, penso che sia la risposta che mi preme di più-

-Seguimi, camminiamo. Ho trovato un posto tranquillo, appena fuori, verso il mare- il suono delle onde mi rilassava e speravo avesse fatto lo stesso effetto alla mia compagna.

Raccontai poco alla volta l'unica verità: dai marchi, ai falsi Dei, a questa battaglia per la libertà dai tiranni che avevano schiavizzato il loro stesso popolo, che ormai durava da millenni.

Merrill passò da diversi gradi di sorpresa e incredulità, finché sembrò che qualcuno l'avesse presa a pugni. Un velo di lacrime le solcava gli occhi verdi -Ci siamo sempre sbagliati? Tutto quello che sappiamo è basato su menzogne?- le lacrime scesero sulle guance -Anche intrappolati oltre il Velo gli Evanuris sono riusciti a distruggere il proprio popolo. Trasformando in nemico e dimenticando chi ci ha aiutato…- si passò la mano sul viso asciugandolo  e negò con la testa, lo sguardo era diventato più deciso e determinato -I clan…- ridacchiò -I clan non lo accetteranno mai. Io solo per aver cercato di recuperare un frammento della nostra vera storia, sono stata costretta ad andarmene…- concluse abbattuta.

Degli schiamazzi attirarono l'attenzione di entrambe. Vidi trotterellare il mio lupo, in tutti sensi, era mutato, in modo giocoso verso di noi e subito dopo braccato da una decina di bambini più o meno grandi e letteralmente abbattuto a terra. Riempito di carezze e abbracci.

Trovai i suoi occhi grigi che mi supplicavano un aiuto silenzioso. Risi di gusto non potendo trattenermi e mi alzai andando in suo soccorso -Da'len piano, Fen'harel non andrà da nessuna parte, ma così lo spaventate-

-Lui non ha paura di nulla! Ha sconfitto gli Evanuris!- esclamò una bambina

-È il più forte di tutti!- disse entusiasta uno dei ragazzini più grandi

Sorrisi -Da'len è quasi ora di cena e penso che i vostri genitori vi stiano cercando e Fen'harel ha bisogno di riposare-

Si levò un coro di dissenso -Quando potrà, verrà ancora a trovarvi, vero?- dissi guardando Solas che mugolò in un assenso convinto. Mi trattenni dallo scoppiare ancora a ridere.

-Promesso?- disse un'altra bambina fissando il mio lupo supplicante. Lui strofinò il muso contro il suo petto e la piccola elfa si agitò contenta ridendo.

Li fissai amorevole, la scena mi scaldava il cuore immaginandolo con il nostro bambino. I da'len lo salutarono e si allontanarono correndo verso le case. Mi lasciai cadere in ginocchio di fronte a lui e lo abbracciai -Sarai proprio un papà meraviglioso, vhenan- sussurrai al suo orecchio.

-Davvero? Fen’harel?- esclamò incerta la voce di Merrill alle mie spalle. Forse non aveva capito tutto, ma il suono delle parole continuava a vivere nella nostra razza. Sciolsi l'abbraccio, e ora veniva un’altra parte difficile

-Gli elfi erano immortali- mi alzai rivolgendomi a lei -E alcuni camminano ancora tra di noi. Mi hai parlato di Asha’bellanar, lei era quello che rimaneva di Mythal-

Scioccata ci fissava -Lei è… la Madre? Ma è umana! Aspetta, perché era?-

Solas mutò e mi posò una mano sulla spalla -Hai detto che i clan non ascolteranno. Neanche se sarà lo stesso Fen'harel- e indicai il mio mago -E Mythal- mi misi la mano sul petto -A chiedere aiuto al popolo di riprendersi ciò che era loro?-

-Io…- barcollò e cadde su stessa. Scattai in avanti preoccupata da quel crollo. Mi guardava basita -Siete Dei?-

-No da'len, non esistono Dei, solo maghi estremamente potenti, più di quanto questo nuovo mondo abbia mai conosciuto. E vorrei ridare agli elfi quello che per cercare di salvarli ho distrutto- rispose Solas serio

-Io… non lo so… questo è fuori dalla mia portata- rispose Merrill incerta

Sorrisi -Più difficile che nel rimanere saldi nelle proprie convinzioni? Andando contro il proprio clan?- le strinsi le spalle rassicurante rialzandola in piedi -Vieni, risponderemo a tutti i tuoi dubbi lethallan- e ci avviammo verso il villaggio

A quel modo di chiamarla le si scaldò lo sguardo e arrossì leggermente -Mi chiedevo se…- disse titubante. La incoraggiai a continuare -Se quando puoi, mi insegni l'Antica Lingua?- domandò speranzosa

Sorrisi ancora di più -Certamente, sarebbe un peccato poi parlare solo con noi. E se ti fa piacere vorrei insegnarti anche a gestire meglio la magia del sangue- la sicurezza prima di tutto, andare alla cieca con tale magia non era raccomandabile

-Anche tu la pratichi?! Volentieri, grazie-

 

I giorni passavano e si era rivelato divertente insegnare a Merrill, ancora di più quando si erano uniti Narim e Mithra volendo imparare invece la lingua comune. Insomma, io e Solas ci ritrovammo impegnati, e in alcune occasioni a farci delle grandi risate a spese dell'amico del mio lupo che stava trovando non poche difficoltà.

-È esasperante!- borbottò l'elfo incrociando le braccia al petto. Gli arrivò una spallata affettuosa da Mithra che sorrideva anche lei a quelle lamentele.

Merrill stava seguendo le parole con un’espressione concentrata, erano passati solo pochi giorni, ma faceva passi da gigante.

Solas poi aveva avuto la bella idea di continuare queste lezioni anche nella Dissolvenza. Aveva ricreato la rotonda di Skyhold con estrema cura: la scrivania, la fiaccola di velfuoco, il divano, l'impalcatura, gli affreschi e i suoni quotidiani. La piccola riunione di quattro maghi in un unico punto, aveva attirato l'attenzione di molti spiriti della Conoscenza che, all'inizio solo curiosi, si erano messi poi volentieri ad aiutare i nostri amici.

-Questo è straordinario! Non ero mai riuscita ad interagire così con gli spiriti… bhe… solo qualche discutibile esperienza con dei demoni…- disse Merrill emozionata

-Demoni e spiriti non sono così diversi, dipende tutto da cosa ti aspetti di vedere, da'len- replicò Solas con un sorriso.

Intanto mi sedetti sul divano e osservai i nostri amici e gli affreschi che trovavo sempre magnifici

-Cosa raccontano?- chiese Mithra indicandoli

-La sua storia- rispose Solas indicandomi

-Non la mia, la nostra. In ognuno c’è un po’ di entrambi, vhenan- lo corressi

L'elfa si fermò da parte a me a fissarne uno e l'espressione si fece seria -Hai bevuto da un Pozzo del Dolore?- mi chiese fissandomi attenta

-Ho bevuto-

-Cosa ti ha chiesto in cambio?-

Di punto in bianco era nata della tensione e anche gli altri stavano seguendo -Vendetta- replicai

Rimaneva a guardare l'affresco -Solo?-

Mi stava rendendo nervosa -Sì lethallan, dove vuoi arrivare?-

-Ir abelas, Mythal era la Protettrice, ma il suo aiuto ha sempre avuto un prezzo, che fosse ritenuto consono o meno a seconda della gravità della situazione, nessuno non ha mai pagato- girò il viso verso il mio con un mezzo sorriso -Forse sono solo sorpresa, devo… tenere conto però che la tua situazione è particolare. Potrei dire che sei a tutti gli effetti sua figlia, questo ti mette su un piano differente- riprese a passeggiare per la rotonda, lasciandomi un po’ stranita dai punti che aveva sollevato.

 

Mi svegliai, tenni gli occhi chiusi ascoltando il respiro di Solas al mio fianco. Cosa voleva dire Mithra? Che era stato tutto troppo semplice? Mi rigirai su un fianco nervosa e sospirai profondamente. Un peso mi si aggrappò alla vita e venni tirata indietro contro il petto di Solas. Le sue labbra si posarono sul collo lasciando teneri baci. Mi voltai verso di lui infilando la testa sotto il suo mento e abbracciandolo, mi piacevano queste coccole mattutine, anche fare l'amore.

-Vhenan…- mormorai

-Mmm…?-

Sorrisi a quella risposta assonnata -Non mi hai ancora spiegato come ti sei ritrovato con alle calcagna tutti quei bambini- lasciai un bacio sulla sua gola

Udii uno sbadiglio -Colpa di Narim…- ridacchiai -Avrei dovuto immaginarlo-

Una sua mano passò tra noi posandosi sul cucciolo -La nausea come va?-

-Meglio, ho ancora qualche attacco, ma non è detto che vomito- in compenso avevo quasi sempre una fame da lupi da qualche giorno. Accarezzò il mio ventre -Inizia ad esserci un rigonfiamento- e ricevetti un bacio sulla fronte. Sorrisi -Non ti aspetterai che rimanga piccolo?-

Ridacchiò -Con la fame che ti è venuta, dubito fortemente ma'arlath-

-Oh…- borbottai -Sì, mi sono mangiata una doppia porzione di quello straordinario spezzatino che fa Mithra- ridacchiò di nuovo e prese possesso della mia bocca, leccandomi il labbro inferiore -…devo…- tentai, ma venni ancora interrotta da quel bacio famelico che ricambiai con la stessa passione. La sua mano dal ventre si spostò afferrandomi il sedere e tirandomi ancora più contro di lui. Riprendemmo fiato -Devi?- domandò con uno sguardo giocoso

-Devo farmi insegnare come si fa, ma prima…- gli misi la mano sulla spalla e lo spinsi con forza facendolo girare e sovrastandolo, mettendo il suo desiderio pulsante contro al mio.

Sorrideva in modo divertito e arrogante -Ma prima?- incalzò

Sorrisi -Bhe… ho anche altri tipi di fame e ti conviene approfittarne finché il cucciolo non ci complicherà le cose-

I suoi occhi scivolarono lungo la mia figura e si tirò su a sedere infilando le mani sotto la mia veste, una raggiungense il seno. L'altra scivolò sulla schiena, la sua bocca iniziò a mordicchiarmi il collo -Allora vedrò di impegnarmi a soddisfarti, vhenan- disse contro la mia pelle. Mi spinsi contro di lui e arrivai a toccare il muro di fronte a me, lanciai un incantesimo -Non voglio far sentire quanto mi fai gemere e sanno già come ti chiami-

Rise e affondò di nuovo nella mia bocca.

 

 

 

*per comodità manterrò i soprannomi in inglese

Asha’bellanar: "La donna di molti anni". Come i Dalish si riferiscono a Flemeth

Aneth ara: un saluto socievole o amichevole, più comunemente usato tra gli stessi Dalish piuttosto che con gli estranei

Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto il capitolo! E che stiate passando bene questo periodo di ripresa alla normalità. Ho messo altre basi per i casini futuri e direi che ce ne sono parecchi all'orizzonte XD Come sempre mi spiace pubblicare ogni volta con un distacco di tempo così lungo, so quanto possa essere fastidioso. Al prossimo capitolo!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Sherry93