Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: greenroom    17/06/2020    0 recensioni
Rose le fa l’occhiolino, “Tanto sappiamo tutti che è solo un Club per ritrovarvi a fumare erba in nome dei Grifoni.”
“Ma cosa dici!?” Lily è incredula.
“Fate anche delle orge in costume, per caso?” incalza Molly.
“E poi dicono che siamo noi Serpeverde a portare oscenità e degenero, e intanto i Grifondoro bevono e si drogano e chissà cos’altro-”
“Basta!” Lily scatta in piedi a braccia incrociate, “Basta così, per oggi ho avuto la mia dose del magico duo Weasley. Spiegatemi perchè voi due rompete sempre le palle in modo tanto esponenziale?”
“È il sangue,” Molly fa spallucce, ancora stretta nell’abbraccio di Rose, “Cattivo, cattivo sangue Weasley.”
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2. Di cazzi e di mazzi

La Sala Comune del dormitorio Serpeverde è illuminata da una tenue luce azzurrina, che si muove sulle pareti e sul pavimento attraverso i mobili in legno scuro a ritmo delle onde del Lago Nero. Gli studenti del primo anno, ammaliati dalle meraviglie di Hogwarts, indicano le finestre eccitati ogni volta che passa un Avvicino, e gli studenti del secondo li prendono in giro dall’alto della loro lunga e vissuta esperienza nella scuola. Quelli del quinto, sesto e settimo anno, invece, nemmeno sanno che quei ragazzini esistono, tranne nei momenti in cui hanno bisogno di lavoretti noiosi e affaticanti come quello che Helena Zabini sta ordinando di fare al primino che ha osato sedersi alla poltrona preferita della capitana della squadra di Quidditch.

“Un vassoio di tortine alla zucca caramellata,” scandisce con le labbra torreggiando sul tremolante ragazzino undicenne, “Te lo ricordi o devo mandarti un gufo quando arrivi nelle cucine?”

Il piccoletto annuisce circondato da sguardi irrisori. 

Poco lontano, Molly sta guardando la scena con un sorriso entusiasta. “Ti ricordi quando eravamo noi nelle scarpe di quel primino? Una volta Brian Lockwood mi ha fatto lavare la sua biancheria sporca per un mese. E ora pensa, Lockwood è stato bocciato all’Accademia di Babbanologia due volte. Babbanologia, Merlino… è dove vanno tutti quelli che non passano i test di ammissione delle altre Accademie. Io avrò anche dovuto pulire le sue mutande al primo anno, ma sarà lui a lavare le mie quando lavorerà per me il resto dei suoi giorni.”

“Vuoi davvero che Lockwood lavori per te?” chiede Rose, “Io non lo farei nemmeno avvicinare, ha il cervello di una pluffa.”

Molly fa spallucce, indicando poi il pezzo di pergamena su cui sta scrivendo l’altra. “Che fai?”

“Sto calcolando quanti soldi mi restano per il vestito del ballo del Lumaclub. Non voglio mettere quello nero ancora una volta. Lo so che è una sciocchezza, ma è la prima festa dopo mesi e ho voglia di sfogarmi, di bere del whisky incendiario e limonare con qualcuno di carino. Tipo Matthew.”

“Il Caposcuola Corvonero?” Molly ci pensa su, “Non te lo consiglio, è un po’ sessista.”

“Mh, ok. Comunque per ora ho 250 galeoni, che non basteranno, perchè tra Hogsmeade e il completo carino che ho visto da Magic Klein-”

“E il taglio di capelli,” aggiunge Molly.

“E il taglio di capelli, giusto, in totale mi restano… 70 galeoni circa! Sono troppo pochi, me ne servono almeno il doppio!” Rose finisce con un grugnito.

“Te li presterei io se non avessi due genitori dalle braccia più corte di una Mandragola.”

Rose si abbandona sulla poltrona, mordicchiando la penna babbana tra i denti. “Potrei chiedere a papà… potrei promettergli che farò una prova per entrare nella squadra di Quidditch...” 

Molly ride a bocca spalancata e Rose le lancia la penna mancando la gola per un pelo.

“Lo so che faccio pena, grazie tante. Ma papà sarebbe felice e mi darebbe almeno… 100 galeoni. Certo, se prima non ne parla con la mamma.”

“In effetti, zio Ron ti darebbe anche 500 galeoni se entrassi nella squadra.”

Rose la guarda storto. “Di entrare ne dubito. So a malapena coordinare gambe e braccia, figurati se riesco a parare gli anelli. Anzi, vedrai che cadrò anch’io culo all’aria come hai fatto tu.”

“Non ricordarmelo,” Molly sprofonda ancora di più della cugina nella poltrona, “Non posso più uscire da qui perchè ogni Corvonero e Grifondoro che incontro mi chiede se ho cambiato le mutande. E adesso c’è Dominique che vuole parlarmi a tutti i costi, dice di andare a trovarla a Tassorosso per avere un super scoop.”

“Super Scoop?” Rose sbuffa, “Dominique non può parlare come una persona normale e, magari, farsi i fatti suoi per una volta?”

“Sei matta? Senza di lei dovrei andare ad origliare di persona, o fare amicizia con le oche giulive della scuola e faccio volentieri a meno di sporcarmi le mani. Come farei a sapere i cazzi e mazzi di tutti? ”

“Potresti non sapere i cazzi e mazzi di tutti, per esempio.”

Molly spalanca gli occhi, “Dici assurdità, follie! Cos’è una vita senza i super scoop?”

Le due ridono. “Con tutti i segreti che conosce, Dominique potrebbe ricattare mezza scuola,” commenta Rose.

“Sì, peccato che vada a scovare i fatti altrui solo per avere un modo di aiutarli e non per interesse personale…”

“Ecco, questa è follia, aiutare invece che approfittare…”

Molly alza un sopracciglio con un sorriso storto, “Ma se sei buona come il pane? In vacanza sei andata due settimane ad aiutare lo zio Charlie con i Draghi in estinzione, peggio di una nerd, settimana scorsa hai fatto i compiti di mezza Serpeverde per lasciarci esercitare a Quidditch e oggi non hai fatto altro che consolarmi. Sei la versione umana di un Paffutolo.”

“Ok, ok,” Rose abbassa la voce, “Ma tu non dirlo troppo in giro.”

“Ovvio che no, non sono mica Dominique.”

Dall’altra parte della Sala Comune, Helena continua a tormentare il ragazzino del primo anno che, sul punto di piangere, è tornato dalle cucine senza vassoio di tartine al caramello. 

“Forse dovremmo intervenire,” dice Rose.

“No, mio caro Paffutolo,” decreta Molly, “Tu devi fare le selezioni per spillare soldi a zio Ron e io, se voglio diventare Cercatore e avere i crediti sufficienti per essere ammessa all’Accademia di Medicina, devo tenermi buona Helena come mai prima. Andrei anche a prenderle quelle benedette tartine se me lo chiedesse. Cibo dalla cucina? Sarò la sua cameriera. Portare i suoi libri? Chiamatemi serva. Pulirle il culo? Ho già la lingua pronta.”

Rose, che si è piegata per raccogliere la penna, scoppia a ridere così forte che cade per terra, atterrando con le chiappe in su. Fortunatamente, indossa i pantaloni. 
 

***
 

Albus e Dominique sono seduti ad uno dei tavoli più nascosti della Biblioteca di Hogwards, lui legge il libro di Erbologia per copiare alcune frasi riguardanti il Bubotubero sulla pergamena, lei si sta addormentando sulla sedia.

“Ma dov’è?” bofonchia Dominique, “Doveva arrivare mezz’ora fa.”

“Forse ti aspetta a Tassorosso.”

“No, le ho mandato un gufo per incontrarci qui, così è più sicuro che nessuno ci ascolti.”

Albus ghigna, “Così è più sicuro che non ti Schianti come ha provato a Schiantare Lily questa mattina.”

“Sì, beh, anche quello. Molly è simpatica, ma mi fa un po’ paura… ehi! Tu che ci fai qui?”

Rose spunta dal corridoio e si siede a capotavola, fra i due. “Shh, non alzare la voce. Madama Pince mi ha già coperta di domande sul perchè fossi in Biblioteca, come se fossi una criminale.”

“In effetti, non ti ho mai vista qui dentro,” spara Albus, sorridendo di sbieco.

“E io non ti ho mai visto prendere bei voti quindi perchè fingi di fare i compiti di Erbologia?” 

“Perchè al contrario di qualcuno, io non prendo tutti Eccezionale solo grazie a mia madre.”

“Se credi che Hermione Granger mi aiuti ad alzare i voti allora sei davvero stupido come dimostrano le tue pagelle.”

“Ok, ragazzi,” Dominique si schiarisce la voce, prima che i cugini si mangino la faccia a vicenda, “So che state ancora litigando per Ferragosto, quando Al ha tirato giù la gonna a Molly-”

“Molly non si è nemmeno arrabbiata,” la interrompe Albus, “Tu invece hai fatto scoppiare Caccabombe in camera mia tutto agosto! Solo per uno scherzo!”

“Scherzo?” ribatte Rose, bisbigliando gutturalmente al limite del ringhio animale, “A casa mia si chiama molestia!” 

“Basta!” Dominique si alza in piedi, “Altrimenti tolgo venti punti a Serpeverde e  Grifondoro!”

“Tu non sei Caposcuola,” sussurra il cugino.

“Ok, però…” lei si risiede, “Smettetela lo stesso, non voglio vedere i miei familiari litigare. A proposito, volevo dire a Molly cos’è successo davvero il giorno delle selezioni, così da farla ragionare e non arrabbiarsi con Hugo e fare pazzie, tipo vendicarsi con le Caccabombe, o peggio.”

“Molly non vuole uscire da Serpeverde, così sono venuta io,” Rose si ferma, poi aggrotta le sopracciglia, “Cosa c’entra mio fratello? Perchè Molly dovrebbe vendicarsi?”

Albus sorride angelicamente. “Oh, ma non lo sai? Hugo, innamorato della Krum, ha Confuso Molly per toglierla di mezzo.”

Dominique spalanca la bocca. “Albus!” 

“Cosa?” lui sbatte le ciglia, “Pensavo ti interessasse solo di Malfoy che entra al posto di Molly…”

“Sai che la cosa più importante per me è che andiamo tutti d’accordo!”

Albus sta per aprire bocca, ma Rose si alza spostando rumorosamente la sedia, ormai incurante delle regole della Biblioteca. 

“Se sei davvero una santarellina come dici, Dominique, perchè insulti mio fratello? Hugo non ha fatto niente. Il tuo super scoop è una cazzata, perciò tieni la bocca chiusa o giuro che-”

“Rose...” la cugina cerca di avvicinarsi per abbracciarla, ma viene allontanata, “Rose, mi dispiace, lo sa già tutta la scuola, io volevo solo calmare le acque…”

“Tutta la scuola? Helena lo sa?” Rose alza la voce, “Sai cosa gli fanno quei palloni gonfiati della squadra di Serpeverde!?”

“Un’altra parola, Weasley, e sarai scortata fuori con trenta punti in meno alla tua Casa,” spuntata all’improvviso, Madama Pince la fissa con occhi fuori dalle orbite, postura rigida e bacchetta in mano, “Mi sono spiegata?” 

Rose si morde il labbro, uscendo a passo svelto, i capelli ricci che svolazzano ferocemente.

“E tu Potter,” continua la bibliotecaria,  “se credi che il libro “Bubotubero e altri tuberi affini” sia un cuscino per i gomiti ti consiglio di ripensarci, togliere il tuo sporco braccio dalle pagine e leggere con il naso ad almeno un metro di distanza.”

I due studenti si ammutoliscono, abbassano lo sguardo sul tavolo e Albus giocherella con la piuma immersa nell’inchiostro. Madama Pince torna all’ingresso della Biblioteca, i passi silenziosi come quelli di un gatto. 

Alla luce calda delle candele che fluttuano qua e là tra i libri impilati nelle librerie, il silenzio si fa totale. Albus ricomincia a scrivere sulla pergamena sfogliando il libro con estrema cautela, mentre la cugina prende il quaderno di Divinazione dalla cartella e lo legge distrattamente. 

“Scusami,” mormora il ragazzo. Dominique non gli risponde, così lui si piega leggermente in avanti sfiorandole la mano con la piuma. 

“Domi, se è andata male è colpa mia.”

“Fa niente, parlerò più tardi con Rose e Molly, beh, se Molly esce da Serpeverde. O manderò un gufo per scusarmi.”

“Tu non hai fatto niente, volevi aiutare…”

“Mi sembra che ci facciamo la guerra ad ogni occasione…” Dominique sistema la cartella e si alza, infilandosi il mantello, “Non importa, ora vado da Hugo a parlargli, sarà preoccupato. Non avevo pensato alle cattiverie che può subire dalla squadra di Helena.”

“Helena non è così cattiva come dite… vuoi che ci parli io?” 

“È meglio di no,” Dominique scuote il capo, andando via. 

Il Grifondoro resta lì, piuma in mano e libro di Erbologia a un metro di distanza, solo. 
 

***
 

Nell’aula da poco restaurata per ospitare i vari Club e riunioni studentesche, al quarto piano, Lily Potter sta per aprire una nuova sessione dei R.O.V.E.R. Al centro della classe c’è un grande tavolo rotondo circondato da sgabelli volanti, che si adattano alla statura e posizione di chi vi si siede, ultima innovazione donata da ricchi genitori alla scuola; le pareti sono riempite da lavagne mnemoniche, che permettono di riprendere quello che è stato scritto in un particolare giorno passato, e Lily infatti sta cercando quello di cui avevano discusso la settimana precedente, quando Connor aveva avanzato l’idea di una competizione interna a Grifondoro per alzare i voti e ottenere più punti. 

“Il problema è che agli ultimi anni non importa niente di vincere la Coppa delle Case,” dice Connor ancora prima che Lily apra bocca. 

Lei sospira e si siede con i compagni. Sono in sette, tutti del quinto anno, Potter compresa.

“Gli interessa solo del Quidditch, di Hogsmeade e delle feste. La prossima sarà quella del Lumaclub e non si parla d’altro.”

“Ti scoccia solo perchè tu non sei stato invitato, Connor?” ride Susy, lanciando un’occhiata complice a Lily, che nasconde un sorriso dietro il palmo della mano.

“Non cominciamo a discutere delle feste del Lumaclub,” dice lei, “Abbiamo già deciso che non è un problema di Grifondoro, in più la McGranitt non è d’accordo con noi nel ritenere inopportune queste feste per… privilegiati.”

“Per privilegiati, appunto,” annuisce Connor, “Privilegiati e scansafatiche e, infatti, anche se mi è stato chiesto numerose volte, io non ci vado. Consiglio anche a te, Susy, di non partecipare.”

“Ma si mangia e si balla fino a tardi!”

“Ci distraggono dal vero obiettivo,” insiste lui, parlando con passione,“Cioè quello di portare Grifondoro in cima alla classifica. Se riuscissimo a mantenere un alto livello scolastico di tutta la Casa saremo ben accetti in qualsiasi Accademia. O vogliamo finire a Babbanologia, o peggio, in un Istituto di Divinazione?”

Susy appoggia la fronte sul tavolo, “E va bene,” brontola, “Dirò ad Hannah che non le farò da accompagnatrice. Che noia, sarebbe stato il nostro primo appuntamento.”

“Non potete vedervi domani ad Hogsmeade?” Lily le accarezza i capelli. 

“No, ci sono le nuove selezioni di Serpeverde. Vuole provare ad entrare in squadra come Portiere.”

“A proposito!” prorompe di nuovo Connor, “Anche il Quidditch dovrebbe essere meno sponsorizzato, meno… idolatrato. Gli allenamenti tolgono tempo di studio, le partite e le feste dopo le partite durano tutta una giornata, i giocatori più bravi non vengono penalizzati anche davanti a scene a dir poco criminose.”

Susy alza un sopracciglio, “Non stai un po’ esagerando?”

“E cosa mi dici allora delle chiacchiere?” Connor gonfia ancora di più il petto, “Delle litigate inutili? Questa mattina Lily stava per fare a cazzotti con una Serpeverde come fossero finite in un film babbano da quattro soldi!”

“Innanzitutto era mia cugina e posso fare a cazzotti con lei quanto mi pare,” ribatte Lily, “E poi mi sono scusata sufficientemente, sia con lei che con voi, perciò non vedo il problema. E il Quidditch non viene idolatrato, non essere sempre così drammatico.”

“C’è da dire che la tua famiglia non è mai tranquilla…” ridacchia Susy, innocentemente, “Perfino Hugo, che io non mi ricordavo nemmeno esistesse, si è messo a combinare guai.”

Lily smette si accarezzarla e le da una sberla alla nuca. “Ma tu da che parte stai?”

Connor apre le mani teatralmente. “Ecco, questa è la conferma che il Quidditch è una peste. E anche voi Weasley e Potter ci siete vicini, dato che non vi interessa del caos che create tutt’intorno quando vi fate i dispetti...” 

Lily rimane un attimo senza parole. I compagni la fissano in attesa della risposta.

“Ma come ti permetti? Una peste? Io tengo molto ad Hogwarts, al rendimento dei miei compagni-”

“Allora dimostralo! Dopotutto sei tu il Prefetto, non io. Dimostra che sei stata la scelta giusta.” la voce di Connor si fa sottile, “Crea un comitato di controllo dei voti, anche solo per gli studenti dei primi quattro anni, così da premiare i più bravi e incitare gli altri a fare del loro meglio.”

Lily sospira, guarda gli altri compagni uno ad uno. “Va bene, mettiamolo ai voti.”

Connor vince cinque a due.
 

***
 

Rose entra nella camera da letto che condivide con Molly, Joanna e Rachel, sigilla la porta con un Colloportus e, vedendo la cugina stesa sul letto a pancia in su, immobile a fissare il soffitto, va a sedersi delicatamente accanto a lei.

“Vuoi del cioccolato frizzante? Mando un primino a rubarlo dalle cucine.”

Molly accenna un sorriso. 

“Che succede? Chi devo Cruciare?”

“Nessuno. O meglio, ancora non lo so.”

Rose si sdraia al suo fianco poggiando la testa sulla sua spalla. “Sono andata da Dominique. C’era anche Albus e ci siamo insultati per dieci minuti buoni.”

“Ancora per Ferragosto?”

“Certo che sì, ti ha denudata contro la tua volontà!”

Molly le stringe la mano. “Non devi difendermi, ma grazie.”

C’è un breve silenzio, attraverso le finestrelle si vede il sole che tramonta veloce nel Lago Nero. 

“Dominique ha detto delle cose…” cerca di dire la Serpeverde.

“Che è stato Hugo a Confondermi?”

Rose la guarda, controlla le sue espressioni. “Tu come lo sai?”

“Helena me l’ha detto.”

“Ah, merda, quindi lo sa anche lei.”

“Già,” annuisce Molly, “Ma le ho detto che non è possibile, che la storia di Hugo innamorato della Krum non sta in piedi. Lui è troppo concentrato sui libri, non sa nemmeno dell’esistenza del sesso opposto, non guarda il Quidditch e non mi farebbe mai un torto simile. Sa che lo ucciderei soffocandolo con il volume di Trasfigurazione.”

“E tu sai che se toccassi mio fratello io ti trasfigurerei in un dildo da vendere a Notturn Alley.”

Molly scoppia a ridere, alzandosi a sedere e schiaffeggiando l’altra con il cuscino. Rose divincolandosi finisce per terra, imprecando un paio di insulti a Merlino.

“C’è un’altra cosa,” dice dopo Molly, facendo un lungo sospiro.

“Hai saputo chi ti ha Confuso davvero?”

“No, Helena mi ha buttato fuori dalla squadra.”

Rose spalanca gli occhi, “Cosa!? Perchè!?”

“Perchè sostiene che non ci sarebbe una partita senza un coro del pubblico sulle mie mutande, perchè toglierei credibilità alla squadra…”

“Un mucchio di cazzate!”

“È stata categorica, non sarò Cercatrice. E non avrò i crediti sportivi per l’Accademia. Non so cosa fare, mi sembra di non avere più sotto i piedi quella strada sicura verso l’Accademia di Medicina, sarà più difficile essere ammessa e non riesco a smettere di pensare che sia tutta colpa delle mie maledette mutande!”

Rose scuote il capo, fa avanti e indietro per la stanza, “Sono allibita, incredula… tu presa in giro, Hugo tirato in mezzo chissà da chi… non so cosa pensare… cosa…” si lascia cadere pesantemente sul letto, la bocca aperta ma silenziosa.

“Sì, nemmeno io,” le fa eco Molly.

Restano così, vicine una accanto all’altra, a fissare le finestrelle della camera, ormai scure, che riflettono i loro volti immobili. 

Mentre a Molly brontola la pancia per la fame, Rose alza improvvisamente lo sguardo, ora acceso da una luce nuova, viva. 

“Ho un’idea.”

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: greenroom