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Autore: Audrey Wilde    23/06/2020    1 recensioni
Ran Higurashi non ha legami, non ha affetti. Dopo la morte dell'unica persona che abbia mai amato, si è nascosta dietro un muro di ghiaccio. Come il colore dei suoi occhi. La sua ambizione ed il suo sogno di diventare medico sono l'unica cosa che la tiene lontana dal baratro della disperazione.
Kakashi Hatake aveva perso tutto, suo padre, il suo maestro, il suo migliore amico e la ragazza che amava, credeva che non ci fosse nulla per cui valesse la pena vivere. Ma aveva trovato la luce, grazie ai suoi allievi e agli amici che non l'avevano abbandonato, nonostante tutto.
Due dimensioni parallele, due mondi lontani, due vite così diverse stanno per incontrarsi e niente sarà più come prima. "Two worlds collide" è la storia di una giovane donna, di una profezia e di un amore che trascende il tempo e lo spazio. Perché quando due anime sono legate dal filo rosso del destino, esse apparterranno l'una all'altra fino alla fine dei tempi e niente e nessuno potrà mai separarle.
*Kakashi x Nuovo personaggio*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Nuovo Personaggio, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo IV




"L'anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna. L'anima si schiude, come un fiore di loto dagli innumerevoli petali."

Khalil Gibran





 

Villaggio della Foglia, Paese del Fuoco

 

Mentre scortava quella strana ragazza verso il villaggio, Kakashi non poté fare a meno di pensare che quella giornata era iniziata veramente male. Da quando un gruppo di banditi aveva minacciato i confini del villaggio, Tsunade costringeva tutti i jonin a continue ronde, e quel giorno a lui era capitata quella seccatura. Mentre varcavano l'ingresso del portone sud, l'argenteo alzò la mano destra in segno di saluto a Izumo e Kotetsu, che erano a guardia dell'ingresso.

<< Ehi Kakashi! >> ricambiarono in coro i due chunin, il cui sguardo fu poi attirato dalla giovane donna che affiancava il copy-ninja.

<< Chi è la bella ragazza che ti porti dietro? >> chiese Kotetsu, incapace di staccare gli occhi da Ran, che gli riservò un sorriso, ringraziandolo per il complimento.

<< Devo scortarla da Tsunade-sama. >> rispose lui con semplicità.

<< Bè tu sei un jonin molto impegnato, posso accompagnarla io dallo Hokage-sama! >> si offrì Izumo, che intanto, veloce come un lampo, aveva abbandonato la sua postazione e si era posizionato di fronte alla ragazza. << Come ti chiami, bellezza? >>

<< Sono Ran, piacere. >> rise divertita la corvina, ricordava bene che quei due erano un duo veramente comico.

<< Puoi andare Kakashi, ci pensiamo noi a lei! >> Kotetsu diede man forte all'amico, avvicinatosi anche lui alla giovane.

Mentre i due chunin parlavano animatamente con Ran, Kakashi ne approfittò per osservare minuziosamente la giovane. Fino a quel momento non aveva prestato molta attenzione al suo aspetto e al suo vestiario. Nel momento in cui aveva posato lo sguardo su di lei, tutta la sua attenzione era stata attirata dalle due pozze cristalline della giovane e, percorrendo la strada verso il villaggio in religioso silenzio, non aveva fatto altro che pensare a quelle due gemme azzurre e al suo sguardo deciso, quasi ferino.

Ran, così aveva detto di chiamarsi, aveva lunghi capelli neri come le piume di un corvo, lunghi fino a metà schiena. Nonostante la bassa statura, la sua figura era slanciata, era magra e con delle forme armoniose. Indossava un pantalone di uno strano materiale, che le fasciava le gambe magre, una giacca in pelle, anch'essa a parer suo strana ed una maglia che le lasciava una porzione di pancia scoperta. Ai piedi calzava quelli che sembravano stivali con un tacco spesso e non molto alto. Non poteva dissentire dal commento dei due shinobi, era una vera bellezza, a prescindere dallo strano vestiario.

<< Non ti preoccupare Ran-chan, ti accompagniamo noi! >>

La frase pronunciata da Kotetsu riscosse Kakashi dai suoi pensieri. Si rese conto che era arrivata l'ora di porre fine a quel quadretto e che doveva portare alla svelta quella strana giovane dallo Hokage, quella situazione lo stava tenendo fin troppo lontano dalla lettura del suo libro. Inoltre, non si fidava ancora di lei, per quanto ne sapeva poteva essere una spia. Tuttavia, non aveva il potere di rifiutare una diretta richiesta d'aiuto rivolta al villaggio. L'unico modo per scoprire la veridicità delle parole della giovane era presentarla dinnanzi allo Hokage.

<< Bene, noi dobbiamo andare. >> disse Kakashi, posando una mano alla base della schiena di Ran, invitandola a proseguire. << Vi lasciamo al vostro lavoro, buona giornata. >> sorrise cordiale, per poi imboccare la strada che conduceva al palazzo dello Hokage, ignorando le proteste e le imprecazioni dei due chunin.

<< È stato un piacere conoscervi ragazzi! >> Ran li salutò con un caloroso sorriso, per poi affiancare il jonin mascherato.

Mentre si dirigevano verso il palazzo dello Hokage, Ran non riuscì a trattenersi dal guardare con stupore e meraviglia tutto ciò che vedeva, impossibile da credere, ma si trovava veramente a Konoha. Ormai, l'idea che fosse tutto un sogno l'aveva del tutto abbandonata. Quello che provava, le sensazioni che stava vivendo, erano troppo vere per trattarsi del frutto di uno strano sogno.

Kakashi si ritrovò ad osservare di sottecchi la giovane, che con stupore si guardava intorno. Ripensò al suo comportamento di poco prima, sorprendendosi di quel gesto dettato dall'istinto, innaturale per un tipo come lui. Eppure, qualcosa che non sapeva definire, lo aveva spinto a cercare di nuovo un contatto con la giovane, come era accaduto nella radura.

<< Comunque io sono Kakashi Hatake, non mi sono presentato prima. >> ruppe il silenzio l'uomo.

<< No infatti, mi hai solo puntato un'arma contro. >> non riuscì a trattenersi, ripensando con fastidio a quell'arma puntata all'altezza del suo viso.

<< Non sei un abitante di Konoha ed eri ai confini del villaggio, ciò faceva di te una minaccia. Ritieniti fortunata che non ti abbia attaccato prima di chiederti spiegazioni. >> Kakashi era sinceramente divertito dal caratterino di quella ragazza e non riuscì a mantenere un cipiglio severo mentre pronunciava quella frase.

Ran non rispose, non trovando un appiglio con cui controbattere, l'aveva incontrato poco più di dieci minuti fa e Kakashi Hatake era già riuscito a zittirla, lei, che aveva sempre l'ultima parola, che non si faceva zittire da nessuno, nemmeno dai suoi genitori. Sbuffò contrariata, mentre Kakashi sorrideva, lieto di aver vinto quel piccolo scambio verbale.

<< Ti chiedo scusa da parte di quei due, di solito non sono così idioti, o meglio... solo quando vedono una bella ragazza. >> Kakashi non capiva cosa lo spingesse a voler riempire il silenzio che aleggiava tra di loro, non era una persona logorroica, affatto. Eppure quella giovane lo incuriosiva, e parecchio anche.

Ran, d'altro canto, non poté fare a meno di rispondere al sorriso gentile che il jonin dai capelli d'argento le aveva rivolto, non riuscendo a controllare il leggero rossore che le aveva imporporato le guance, poiché implicitamente le aveva detto che era bella. E si maledisse, poiché tali commenti non avevano mai suscitato in lei sensazioni del genere, le facevano piacere certo, come ad ogni donna, ma aveva sempre preferito i complimenti riguardo la sua intelligenza e le sue capacità.

<< Oh non preoccuparti, in realtà li ho trovati divertenti. >> ed era vero, quasi quasi avrebbe preferito che fossero stati loro ad accompagnarla, si sarebbe sentita molto più a suo agio.

Il silenzio la fece di nuovo da padrone, ma questa volta nessuno dei due si premurò di romperlo. Ran era troppo impegnata a metabolizzare tutto quello che stava vivendo. Stava camminando al fianco del suo personaggio preferito per le strade di Konoha, e di lì a poco avrebbe incontrato lo Hokage. Se gliel'avessero raccontato qualche ora prima, si sarebbe fatta delle sane risate, per poi preoccuparsi seriamente della sanità mentale di chi aveva partorito quell'assurdità, consigliandogli un immediato ricovero in ospedale.

Kakashi, invece, si sentiva strano in presenza di quella ragazza, incuriosito fin troppo, per un tipo apatico come lui. Era bellissima e non poteva negarlo, aveva un caratterino niente male, e sembrava tutt'altro che una sciocca, ma c'era qualcosa in lei, come un alone di mistero, che lo attirava come mai nessuna donna prima di lei. Queste sensazioni lo mettevano a disagio, era un ninja geniale certo, ma quando si trattava di sentimenti o cose del genere, non sapeva proprio che pesci pigliare.

Con grande sollievo per entrambi, finalmente giunsero al palazzo dello Hokage, dove il simbolo del Paese del Fuoco torreggiava, imponente. Kakashi scortò Ran all'interno dell'edificio, fino a che non si fermò dinanzi ad una porta.

<< Ora ti annuncerò a Tsunade-sama, entra solo quando te lo dirò io, intesi? >>

Ran annuì, e l'uomo scomparve dietro la porta. Ora iniziava ad avvertire una leggera ansia pervaderla. E se Tsunade non l'avesse creduta? Cosa avrebbe fatto?

Poco dopo la porta si aprì di nuovo e la testa di Kakashi fece capolino da essa.

<< Vieni, Tsuande-sama è pronta a riceverti. >> le disse, mentre le teneva aperta la porta e le sorrideva incoraggiante.

Prese un profondo respiro e, armata di tutto il suo coraggio, varcò la soglia. Si ritrovò subito davanti ad una dei Sannin, Tsunade Senju, in tutta la sua bellezza, al suo fianco la fedele Shizune teneva in braccio Ton Ton.

<< Chi sei e cosa vuoi da Konoha? >> fu la brusca domanda postale dal Quinto Hokage. 

Tsunade non aveva nemmeno alzato lo sguardo dalla pergamena sulla quale stava scrivendo. Avrebbe volentieri cacciato in malo modo la ragazza, ma se Konoha riceveva richieste d'aiuto, era dovere dello Hokage ascoltarle. Tuttavia, non aveva tempo da perdere con una ragazzina, con tutti i grattacapi a cui pensare ed un villaggio da gestire.

<< Mi chiamo Ran Higurashi, Hokage-sama, sono venuta a Konoha per parlare con lei. >> Ran aveva raccolto tutto il suo coraggio per far uscire ferma e sicura la sua voce. Conosceva il carattere di Tsunade e sapeva che farla arrabbiare aveva delle conseguenze tutt'altro che piacevoli.

Il Quinto, sentendo il particolare nome della giovane, alzò lo sguardo dal documento al quale stava lavorando. Prestò quindi attenzione al suo aspetto, ed uno strano presentimento si fece strada in lei.

<< Ran...? >>

La giovane annuì e con un gesto deciso si tolse la giacca di pelle e mostrò alla donna il tatuaggio che aveva sulla spalla sinistra, come Minato le aveva suggerito di fare.

Tsunade sgranò gli occhi dalla sorpresa alla vista di quel tatuaggio, mentre nella sua testa ricomponeva tutti i pezzi del puzzle. Kakashi le aveva detto di aver trovato una giovane donna abbigliata in modo strano risvegliarsi da uno stato di incoscienza nella foresta sud e che questa ragazza chiedeva di parlare con lei.

I capelli neri come l'inchiostro, il particolare colore degli occhi, il nome e quel tatuaggio non potevano essere una coincidenza. La prescelta era finalmente arrivata a Konoha. Shizune sembrò giungere alla stessa conclusione della sua maestra, poiché strinse forte al petto il povero Ton Ton, che emise un lamento di dolore.

Kakashi, intanto, poggiato con le spalle alla parete vicino alla porta, osservava con le mani immerse nelle tasche dei pantaloni la scena, con sguardo apparentemente annoiato, ma in realtà concentrato a capire cosa diavolo stava succedendo in quella stanza. Perché Ran si era tolta la giacca e aveva mostrato il braccio allo Hokage? Che significava quel fiore di loto azzurro tatuato sulla spalla della giovane e che aveva sconvolto a tal punto le due donne?

<< Kakashi, puoi andare. >> lo congedò Tsunade, con un tono che non ammetteva repliche.

Erano ordini dello Hokage e non poteva disobbedire, ma solo i kami sapevano quanto avrebbe voluto restare in quella stanza e conoscere il segreto di quella ragazza. Tuttavia, non poté fare altro che annuire e sparire in una nuvoletta di fumo bianco, non prima di aver incrociato per un'ultima volta quelle iridi del colore del ghiaccio. 








 




 

Author's corner

Salve cari lettori! Come al solito pubblico ad orari illegali, ma spero mi perdonerete. La storia sta piano piano ricevendo feedback e anche le visualizzazioni sono aumentate, ciò mi rende felicissima! Vi ringrazio tanto!

Bene, ora parliamo del capitolo! In realtà non ho molto da dire, vorrei solo fare alcune precisazioni sui personaggi della storia. A differenza di altre fanfiction, incentrate sui protagonisti del manga, nelle quali quindi compaiono soprattutto i personaggi giovani della storia, nel mio caso, essendo i protagonisti adulti, è stato necessario farli muovere in un contesto differente. In poche parole, i personaggi principali della storia come Naruto, Sakura e gli altri della loro generazione ci saranno ovviamente, ma darò maggiore spazio a personaggi più adulti e, quindi, nel caso del manga e dell'anime, secondari. In questo capitolo fanno la loro comparsa Izumo e Kotetsu, personalmente mi fanno troppo ridere e quindi ho deciso di inserirli tra i personaggi principali. Spero di essere riuscita a non renderli troppo OC, lo stesso vale per Kakashi e Tsunade, fatemi sapere cosa ne pensate!

Note:
-"Densetsu no Sannin": i Tre ninja leggendari, appellativo che, come ben sappiamo, identifica Tsunade, Jiraiya e Orochimaru.

Bene, questo noioso angolo dell'autrice è finalmente finito. Come sempre, vi invito ad esprimervi riguardo la storia, se vi piace, se vi annoia, se ci sono refusi, mi fa sempre piacere leggervi. Vi lascio, come sempre, un estratto del prossimo capitolo, il Capitolo V.

Audrey🌹

 

"Ancora non riusciva a credere a tutto quello che le era successo. Subito le venne in mente l'incontro con Kakashi, ritrovandosi ad arrossire spudoratamente come una quindicenne. Lui, tra tutti, era il suo personaggio preferito e da bambina sognava di sposare un uomo come lui. Chi l'avrebbe mai detto che, un giorno, avrebbe conosciuto il vero Kakashi? "

   
 
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