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Autore: il dolce bacio di Harry    24/06/2020    1 recensioni
'Un odio chiamato amore'.
Caroline Smith e Harry Styles.
Lei odia lui, lui odia lei; ma alla fine siamo sicuri che sia realmente così?
Possono paure, debolezze e fragilità ostacolare quello che in realtà sembra essere un vero amore?
Tanti dubbi, troppe domande ma un'unica certezza: entrambi non riescono a fare a meno dell'altro...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tre mesi.

Sono passati velocemente.
Che non ci si crede, si fatica a farlo.
Tra una settimana esatta Gemma e Niall si sposano.
Ed io non vedo l'ora.
Sul serio.
Sono... pronta.
Sì, non scherzo.
In questo mese mi sono dedicata a me stessa.
Mi sono ripresa.
Non ho pianto, non mi sono disperata.
Ho solo pensato a stare bene.
E così è stato.
Guardo le macchine sfrecciare.
Proprio adesso sto tornando a casa.
Sono stata a Redditch per fare le prove.
Io e Liam.
Alla fine sarà lui a fare il testimone.
E a me non poteva andarmi meglio.
Il mese scorso Gemma e Niall mi hanno annunciato che avevano intenzione di chiedere a Liam di fargli da testimone ed io sono saltata dalla gioia.
Andiamo, chi non vorrebbe avere come testimone Liam?
È un ragazzo d'oro... che sicuramente saprà aiutarmi e spalleggiarmi in un giorno così importante.
E in effetti quando sto con lui mi sento proprio al sicuro.
Pronta come non mai.
< A che pensi? > mi chiede lui vedendomi pensierosa.
< Bhe al fatto che senza di te forse non ci sarei mai riuscita >.
< A fare da testimone? >.
Annuisco.
È vero.
Non mento.
< Non devi ringraziarmi >.
< Payne sì... sei il testimone migliore che potesse capitarmi >.
< Sei troppo gentile > mi sorride prima di prendere la strada per Londra.
Manca poco e sarò a casa.
A casa mia.
Gemma e Niall mi stanno aspettando.
Impazienti di sentire come sono andate le prove.
Agitati, nervosi come non mai.
Mi fanno morire dal ridere.
Se la stanno facendo letteralmente sotto.
Entrambi.
Forse di più Niall.
Non l'ho mai visto così preoccupato, in realtà.
Basta pensare che è la terza volta che cambia, modifica le promesse.
Ogni giorno mi chiede consigli su cosa dovrebbe cambiare e su cosa invece dovrebbe lasciare.
È disperato.
Pensa che non siano le promesse che Gemma vorrebbe.
E invece si sbaglia.
Avoglia, se si sbaglia.
Sono semplicemente... perfette.
E non so come farglielo capire.
L'altro ieri addirittura non ho potuto trattenere le lacrime.
È stato troppo commuovente.
Rileggere tutto il loro percorso... fino ad arrivare al matrimonio.
Cavolo Gemma è veramente fortunata.
Sul serio.
Niall è innamoratissimo.
Non la lascerebbe mai...

Come invece ha fatto un'altra persona.

'Non iniziare'.
Scuoto la testa.
In effetti, non dovrei.
E non lo farò.
Sono in pace con me stessa.
Sto vivendo una fase positiva, leggera... una fase di recupero.
In tutti i sensi.
Comunque dicevo... Gemma è davvero fortunata.
Ma anche Niall lo è.
Sono la coppia perfetta.
Ed io l'ho sempre saputo... fin dall'inizio.
Ed ecco perché ho creduto in loro, da sempre.
Il mio cellulare inizia a squillare ed io sono costretta ad interrompere il mio viaggio.
< Sì? >.
< Stai tornando? >.
< Sì Niall, perché? >.
< Niente, niente... andata bene? >.
Ridacchio.
È nervoso.
Anche adesso.
< Sì appena arrivo a casa vi spiego tutto >.
< Ok, baci >.
Riattacco prima di spiegare a Liam < non ce la fa proprio a stare tranquillo >.
< Horan è ansioso > ride < non dovrebbe... dovrebbe solo pensare a rilassarsi >.
< Esatto! > lo guardo e mi viene un'idea.
< Perché stasera non usciamo? >.
Lo so.
Devo sembrargli matta.
Ho appena detto che possiamo uscire.
Che io posso uscire.
< Dici sul serio? >.
Annuisco < perché no? >.
< Bhe... di solito non esci con noi >.
< Lo so ma forse è il momento di tornare ad essere la Caroline di una volta >.
< Non sai quanto abbia aspettato di sentire questa frase > afferma mentre si parcheggia davanti casa.
Sì, uscire mi farà bene.
Stare con i miei amici mi farà bene.
Sono sicura.
< Allora chiamo gli altri >.
< D'accordo... pensaci tu > scendo dalla macchina per poi lanciargli un bacio volante.
< Care? > mi richiama.
< Sono felice che tu sia di nuovo tra noi >.
< Anch'io Liam >.
Non faccio in tempo ad infilare la chiave che subito Niall apre la porta da impaziente qual è.
< Che succede? >.
< Ciao anche a te Horan >.
Tolgo le scarpe infilando le ciabatte.
< Gemma è in casa? >.
< È in sala > spiega mentre io vado in sala.
< Sei felice? > mi chiede vedendomi entrare trionfante.
Annuisco.
< Allora è andata bene l'ultima prova > dichiara Niall prima che io risponda che è andata meglio del previsto.
< Oh, che bello >.
Sorrido per poi indicarli.
< Preparatevi questa sera si esce >.
Anche loro non possono crederci.
Infatti mi guardano esterrefatti.
< Proprio così > mi indico < Caroline torna in pista >.
< Che bella notizia! > urla Gemma venendomi ad abbracciare più forte che può.
< Non sai quanto mi rende felice sapere che ci sarai anche tu >.
< Anche a me Horan > mi lascio baciare su una guancia.
< E... Luke ce lo inviterai? > chiede Gemma facendomi ridere.
Mi sta dando il tormento con la questione Luke.
Pensa che dovrei provarci, che staremmo bene insieme.
E via dicendo.
< Mi sono perso qualcosa? >.
Scuoto la testa < non ti sei perso un bel niente Horan >.
< Invece sì > si intromette Gemma < l'altro giorno Luke e la qui presente sono stati tutto il giorno insieme >.
Lo guarda < ti rendi conto? >.
Sbuffo.
< Non vuol dire niente >.
Gemma si alza < vuol dire eccome Caroline >.
< Ti piace? >.
Porto una mano sulla testa.
Mi stanno facendo l'interrogatorio.
O sbaglio?
< Niall siamo solo amici >.
Sorride < non è quello che ti ho chiesto però >.
< È un bel ragazzo >.
< E? > si intromette Gemma.
< E basta, siamo solo amici > affermo spazientita.
< Dai chiamalo >.
< Dopo >.
< No ora > mi punzecchia Gemm.
< Ti prometto che lo chiamo, cos'è non ti fidi? >.
< Mi fido ma voglio sentire che cosa ti dice >.
< Sta' zitta > le tiro un cuscino in faccia < piuttosto, voi due > li indico < vedete di prepararvi... >.
< A cosa? >.
< Stasera si beve >.
< Oddio, non sono pronta > sbuffa Gemma.
< Affari tuoi, preparati >.
Deve preparsi.
Ho già letto il messaggio di Louis e non fa presagire nulla di buono.
Se non tanti danni.
Bisogna festeggiare.
Tra sette giorni saranno marito e moglie cavolo.
Perché non fare festa?
Sento Gemma lamentarsi di sotto con Niall che invece le dice che sarà divertente.
Rido mentre salgo le scale, per poi chiudermi in camera.
Oh.

Finalmente sola.

Almeno per un momento.
Mi svesto e infilo il pigiama per poi buttarmi sul letto.
Ah, che bello.
Silenzio.
Finalmente direi.

È strano vero?

Un mese fa avrei avuto paura del silenzio... e invece ora non posso che gioirne.
Non posso farne a meno.
Non appena Gemma e Niall escono io mi butto sul letto e mi godo il silenzio.
La solitudine.
Lo so che è difficile da pensare.
È difficile capire questo cambiamento repentino.
Ma è anche vero che dovevo cambiare.
Fare qualcosa.
Svoltare la mia vita in un modo o nell'altro.
Non potevo rimanere ancorata al mio passato.
Al mio dolore.
Dovevo andare avanti.
E ci sono riuscita.
Grazie anche al mio psicologo a cui devo tanto.
Mi ha svegliata.
Nel vero senso della parola.
Mi ha fatto capire che dovevo darmi una mossa se non volevo finire a passare il resto dei miei giorni depressa e sola.
Mi ha fatto capire e ricordare cosa c'è di bello nella mia vita.

La mia famiglia.
I miei amici.
Il mio lavoro.

Me stessa.

Mi ha aiutata a prendermi cura di me.
Delle mie paure.
Paure e debolezze che ha trasformato in punti di forza.
Perché è vero.
Ha ragione.
Avrò avuto una batosta.
Enorme.
Immensa.
Non prevista.

Ma è pur vero che dalle batoste ci si rialza.
Sempre e comunque.

Magari lentamente ma ci si rialza.
Sempre e comunque.

Col sorriso sulla faccia.
Con la voglia di lottare.
Con la grinta.
Con la tenacia.
Con l'amore della propria famiglia e dei propri amici.

Perché... sì
Ho subito una perdita.
Ed è vero.

Ho perso la persona più importante della mia vita.
Ed è vero.

Ho perso l'amore della mia vita.
E anche questo è vero.
Sono stata ferita ed è vero.

Ma è anche dannatamente vero che la vita dà sempre delle seconde occasioni.
Delle seconde possibilità.
Ci aiuta a farci capire che possiamo riscattarci.
Sempre e comunque.

Che io posso riscattarmi.

Soprattutto. 
Ed è quello che ho fatto io.
Mi sono presa la mia seconda occasione.
Il mio riscatto.
Con tanti dubbi, con tanta sofferenza ma con la consapevolezza di averci perlomeno provato.
In un modo o nell'altro.
Se ci avessi pensato prima...
Se solo avessi creduto ai miei amici prima...
Se solo mi fossi affidata nelle mani del mio santo psicologo prima...
Sarebbe cambiato tutto.
Sarei cambiata prima.
Avrei lottato prima.
E avrei capito molto prima di dover rimettermi in carreggiata.
Avrei capito di dovermi voler bene.
Una volta per tutte.
Ogni giorno, ogni secondo.
Chiudo gli occhi.
Dovrei chiamare Luke.
Ha ragione Gemma.
Sarà felice di passare del tempo con noi.
E io sarò felice di passare del tempo con lui.
Sì, dovrei chiamarlo.
Perché no?
Non faccio nulla di male.
Afferro il cellulare e digito velocemente un breve messaggio.

'Ti va di stare con me e gli altri stasera? Non accetto rifiuti'.

E non passano nemmeno due minuti che subito arriva la risposta.
Verrà.
Cavolo... verrà.
Sbuffo.
Ed io ora cosa mi metto?
Mi tiro su e vado verso lo specchio.
Devo convincermi che quello di ieri non è stato un appuntamento.
No.
Non è stato un appuntamento ma solo una giornata passata in amicizia.
Noi siamo amici.
Giusto?
Annuisco allo specchio che riflette la mia figura.
Sì, siamo solo amici.
Basta, niente di più e niente di meno.
Ed è vero.
Siamo solo amici.
Ma sentire tutti nominare Luke mi sta facendo sorgere dei dubbi.
Dei dubbi amletici.
Perché sì siamo amici ma è anche vero che passiamo tanto, troppo tempo insieme.
È vero anche che a volte ho l'impressione che mi guardi da ebete, come se gli piacessi.
Ed è anche vero che...
'Non dirlo'.
Sbuffo.
Ma che mi frega?
Sono solo dei pensieri, quindi perché non dirli?
Dicevo...
Dicevo che a volte vorrei saltargli addosso.
Ecco l'ho detto.
L'altro giorno mi sono dovuta trattenere.
Era veramente bello, no ma che dico, è sempre bello.
Solo che l'altro giorno lo era ancora di più.
Sarà stato lo sguardo diverso.
Sarà stato che sono stata bene con lui.
Troppo bene.
Ma fatto sta che avrei tanto voluto buttarmi tra le sue braccia.
Fortunatamente mi sono trattenuta.
Siamo amici.
E gli amici non si saltano mica addosso.
No?
Quindi ecco, devo rispettare la mia posizione e la sua posizione.
Amici.
Però se ci ripenso...
'Basta Caroline' mi rimprovero da sola.
Come sempre.
Mi siedo per poi sdraiarmi.
Devo smetterla di correre con la testa.
Devo farlo per il mio bene.
Però...
Uffa.
Vorrei solo sentirmi ancora una volta desiderata.
Bramata.
Toccata, baciata e perché no... amata.
Vorrei solo godermi ogni singolo momento d'intimità con qualcuno.
Sbaglio?
Non credo.
È da tre mesi che non ho rapporti con qualcuno.
È da tre mesi che nessuno mi sfiora.
E mi sono stufata.
Voglio svagarmi.
Ora che sto bene con me stessa.
Voglio divertirmi... urlare, ridere, ballare.
Voglio essere di nuovo me stessa.
Al 100%.
Mi tiro su.
Basta con questi pensieri.
Luke è un amico.
Stop.
Ed io posso resistere al non fare sesso.

No?

Posso resistere, vero?
Vero che posso resistere?

Apro l'armadio e inizio ad abbinare maglie con gonne, pantaloni per capire cosa poter mettere oggi.
Perché è quello che voglio fare.
Distrarmi e non pensare a quanto sarebbe bello poter infilare le mie unghie nella schiena di Luke.
O come sarebbe bello toccare i suoi magnifici pettorali.
E via dicendo.
'Concentrati sui vestiti'.
Annuisco.
Basta, ho procrastinato fin troppo.
Che la ricerca dell'outfit perfetto inizi allora...
Almeno così mi distraggo in primis.
E non penso a cose che non devo pensare.


 

———


Sono un tantino ubriaca.
Forse togliamo il tantino.
Sono ubriaca.
Come tutti.
Niall è messo peggio di tutti, ma se la batte con Louis.
Al solito, direi.
Appoggio il bicchiere sul bancone.
Tra poco dovrò tornare a casa.
Il locale sta per chiudere.
Ma io sinceramente non ho voglia di andare a dormire.
Per niente.
< Io non ho voglia di andare a casa > mi lamento dondolando avanti e dietro.
< Nemmeno io Smith > mi dà manforte Liam sorridendo come un ebete.
< Io invece non vedo l'ora di buttarmi sul letto > dichiara Gemma per poi indicare Niall < appena lui non finirà di vomitare >.
Rido.
Cavolo se ha ragione.
Oggi Horan caro vomiterà.
Sono super sicura.
E Gemma dovrà stargli dietro come un cagnolino.
< Io Styles sto bene > si difende Niall facendo un giretto per provare la sua teoria.
Solo che invece che provare la sua teoria rischia solo di cadere senza l'aiuto di Liam che lo afferra per il bavero della camicia.
< Se non ti reggi in piedi > afferma Gemma portandosi una mano tra i capelli.
< Ragazzi è ora di andare a casa, stiamo chiudendo >.
Annuiamo al buttafuori per poi dirigerci verso il parcheggio.
< Quindi? > chiedo < dove si va? >.
< A fare colazione? > propone Liam mentre io annuisco.
Colazione sia.
< Voi che fate? > domando a Gemma e Niall.
< Andiamo a casa >.
< Vi accompagno >.
< No Care, rimani > mi tranquillizza Gemma < è un mio problema portarlo a casa >.
Ridiami tutti.
Io annuisco.
< Ci vediamo domani >.
Li vedo sparire mezzi barcollanti.
Fortunatamente casa nostra è a due passi da qui.
Quindi possono evitare di prendere la macchina... fortuna.
< Andiamo? > chiedo prima di mettermi in marcia.
< Ehi >.
Mi volto verso Luke che mi ha raggiunta.
< Dimmi >.
< Volevo ringraziarti... mi sono divertito >.
< Di nulla >.
< Sul serio, sei stata carina a invitarmi >.
Faccio un cenno con la mano < tranquillo, l'ho fatto con piacere >.
< Piccioncini, fermatevi >.
Mi volto verso Louis.
< Che c'è Tommo? >.
< Entriamo qui >.
Mi indica una pasticceria che già ha aperto i battenti.
E a me manca il respiro.
Per un solo secondo.

È la pasticceria preferita di Harry.

E infatti non appena entro il signore al bancone mi saluta.
< Caroline, da quanto tempo >.
Annuisco salutandolo < hai ragione Joe >.
Poi presento i miei amici uno ad uno < loro sono Louis, Liam, Zayn, Lerya e Luke >.
< Piacere di conoscervi ragazzi > gli sorride Joe prima di guardarmi e domandare < sbaglio o manca quel disgraziato del tuo ragazzo? >.
Mi schiarisco la voce.
< Dove l'hai lasciato? >.
Guardo Joe, gli sorrido < in realtà non lo so >.
< Come non lo sai? > domanda ridendo a crepapelle < ormai siete marito e moglie >.
< Ci siamo lasciati Joe o meglio mi ha lasciata lui il giorno del nostro matrimonio > spiego senza troppi giri di parole.
< Oddio Care, non lo sapevo... scusami >.
Lo tranquillizzo.
Poi gli chiedo < ti va di farcirci qualche brioches? >.
Meglio cambiare argomento.
Mi sto divertendo.
E voglio continuare a farlo.
Annuisce e ascolta le nostre richieste prima di farcirci le brioches e passarcele.
< Mhh, che buona > commentano tutti una volta usciti.
< Vado a prendere un fazzoletto > dico ritornando dentro.
< Care > mi si avvicina Joe < come stai? >.
< Meglio, ora che sono passati tre mesi sto meglio >.
< Io ti giuro che non lo sapevo >.
Gli sorrido.
Lo so.
< Lo so tranquillo >.
< E? >.
< E? >.
Poi capisco cosa vuole sapere.
< È sparito... nessuno sa niente >.
< Cavolo > sbuffa < bella merda >.
< Sì bella merda > dichiaro prima di parlare di tutt'altro fino a che gli altri non mi chiamano.
< Ci vediamo presto Joe >.
< Ciao Care > mi saluta prima che io esca.
< Stai bene? > mi domanda Lerya avvicinandosi.
Annuisco.
Sì sto bene.
Meravigliosamente bene.
< Sicura? >.
< Sì Lé, sto alla grande >.
< Domani stiamo insieme, ti va? > domanda prima di proporre < potremmo andare a fare shopping >.
Ridacchio.
Sì lo shopping è sempre una buona idea.
< Direi che è fantastico >.
Camminiamo con gli altri fino a dividerci.
< Ci sentiamo >.
Saluto tutti vedendoli prendere direzioni diverse.
Liam e Lerya da una parte.
Zayn e Louis dall'altra.
Guardo Luke < non c'era bisogno di accompagnarmi a casa >.
< Sì invece... > afferma mettendo le mani in tasca < è tardi e non è bene girare da sole >.
Che caro.
Si preoccupa per me.
< Sono contenta che tu l'abbia fatto > spiego guardando davanti.
< È un mio dovere di cavaliere > mi tira leggera spallata.
< Sei un galantuomo Luke >.
Ridacchia < dici? >.
Bhe, direi di sì.
Lo è anche se forse non se ne rende conto.
< Dico, dico >.
< Comunque sei proprio bella stasera >.
Oddio.
Non vorrà mica farmi arrossire, vero?
< A vuoi dire che di solito non lo sono? > lo provoco un po'.
Voglio vedere come reagisce.
Voglio vedere come risponde.
< Non ho detto questo >.
Tira un sasso col piede.
Mi guarda < anche perché sei bella ma questo già lo sai credo >.
È da tanto che qualcuno non mi dice più che sono bella.
Prima c'eri tu a dirmi che ero bella.
Ma poi sei sparito ed io non ho più sentito la tua voce dirmi 'Care sei fottutamente bella'.
Guardo Luke.
Lo ringrazio per poi camminare in silenzio.
Spero non si veda che sono arrossita.
Lo spero tanto.
< Cos'è sei arrossita? >.
Ecco.
Sgamata in pieno.
Perché diavolo non riesco a nascondere quando mi imbarazzo?
Devo lavorare su questo aspetto.
Devo imparare a nascondere di più.
A bluffare come una vera giocatrice di poker.
Per forza di cose.
Sennò poi mi ritrovo a dovermi nascondere dietro maschere che non so indossare.
< Bingo >.
Ridacchia.
Ed io faccio lo stesso.
< Non sai proprio bluffare eh? >.
Scuoto la testa.
No, direi di no..
Non l'ho mai saputo fare e mai lo saprò fare.
È più forte di me.
< Madame, è arrivata > si ferma davanti casa.
< Sì > mi fermo davanti la porta.
< Allora ci vediamo >.
< Sì >.
Lo saluto con la mano prima di infilare le chiavi nella toppa di casa.
Faccio per entrare dentro ma poi mi ricordo.
Ha lasciato i suoi vestiti del lavoro a casa mia.
Deve riprenderseli.
< Luke! >.
Si volta non capendo.
< Devi riprendere i tuoi vestiti >.
< Grazie Care, fortuna che me l'hai ricordato >.
Lo faccio entrare dentro casa per poi arrivare in sala.
Nessuna traccia di Gemma e Niall.
Forse dormono.
Chissà se Niall alla fine ha vomitato.
Quel piccolo bambino dagli occhi blu.
< Grazie allora >.
< Di nulla >.
Lo osservo dalla testa ai piedi.
È veramente la perfezione.
Cavolo.
Con quei capelli mossi leggermente lunghi, il sorriso smagliante.
L'outfit elegante ma non troppo.
È un dio greco.
E non capisco perché mai sia ancora single.
Deglutisco.
Adesso dovrebbe andare via, ma perché non lo fa?
Perché non va via?
Si morde le labbra.
< Che succede? > chiedo vedendolo inebetito.
< Succede che forse sto per fare una cosa che non dovrei fare > afferma avvicinandosi.
< Ma è da prima che volevo farlo >.
Sbatto le palpebre non appena mi posa un bacio.

Mi... mi ha baciata.

Mi ha baciata.
Luke mi ha baciata.

< Scusa > si stacca grattandosi la testa < non dovevo >.
Mi mordo le labbra.
Forse ha ragione.
Non avrebbe dovuto.
Ma ormai... è fatta.
Senza dire nulla mi avvicino posandogli un bacio.
Mi lascio stringere dalla sua presa ferrea mentre iniziamo a baciarci sul serio.
La mia bocca cerca la sua senza esitazione così come la sua.
E per la prima volta in tre mesi mi sento... bene.
Viva.
Come non mai.
Nella stanza si sentono solo gli schiocchi dei nostri baci.
E i nostri respiri, più affannati.
Senza nemmeno rendermene conto iniziamo a salire le scale per poi ritrovarci in camera da letto.
Inizio a sbottonargli la camicia.
Tra un bacio e un altro riesco a dirgli che dovremmo far silenzio < ci sono Gemma e Niall >.
< Saremo muti come i pesci >.
Ridacchio per poi sussultare non appena scende a baciarmi il collo, la clavicola.
< Sei sicura? >.
< Di cosa? >.
< Di volere che succeda > sussurra guardandomi negli occhi.
Sono sicura.
Sicurissima.
Mi sento viva.
Finalmente in grado di prendere tra le mani le redini della mia vita.
Finalmente in grado di lasciarmi andare, di nuovo.
< Sicurissima > lo rassicuro.
Riprendo a baciarlo mentre mi sposto verso il letto.
La sua lingua afferra la mia.
Come in un vortice passionale.
Travolgente.
Lo faccio sedere sul letto per poi togliergli la camicia e lanciarla a terra.
Mi siedo a cavalcioni su di lui mentre lo aiuto a sfilarmi il top rimanendo col reggiseno.
< Sei bellissima Care >.
< Shh, dici così solo perché sta per succedere quello che sta per succedere >.
< Dico così perché lo sei > mi bacia < sul serio >.
Mi stendo portando Luke con me riprendendo a baciarlo mentre lui riesce a togliermi i pantaloncini lanciandoli via.
Chiudo gli occhi quando Luke scende a baciarmi il ventre per poi arrivare alle mutandine di pizzo nero.
Gli prendo la faccia per poi baciarlo < voglio che mi baci Luke > gli sussurro ansimante.
Nel mentre gli slaccio i pantaloni che poi toglie rimanendo solo coi boxer.
Gli afferro il viso riprendendo a baciarlo, intanto lui si struscia su di me sensuale.
Bramoso di farmi sua una volta per tutte.
Chiudo gli occhi e quando li riapro per poco non mi spavento.

Al suo posto c'è... Harry.

'So cosa sta facendo' mi ripeto cercando di calmarmi.
Continuo a baciarlo, toccando il torace scolpito.
Ma poi di nuovo.
Luke si trasforma in Harry.
Dannazione.

Perché adesso devo pensare proprio a lui?

Vedo Luke scendere a baciarmi il collo per poi arrivare fino al ventre.
E una serie di immagini mi colpiscono.
Le sue mani sul mio corpo.
I suoi baci sul mio corpo.
Il suo corpo sul mio.
I suoi respiri, gemiti.
I suoi occhi a dirmi 'ti amo'.
La sua bocca a baciare la mia.
La sua anima ad incontrare la mia.
E capisco.
Sì che capisco.
No... non posso farlo.
No.
È più forte di me.
Guardo Luke tornare su per poi baciarmi.
Chiudo gli occhi cercando di non pensarci.
Sono con Luke.
Devo pensare solo a lui.
Solo a noi due.
Ma non appena mi bacia capisco che non posso farcela.

Non sono le tue labbra Harry.
Non sei tu Harry.

< Mhh Luke > lo chiamo.
Mi stampa un bacio più profondo.
< Che succede? >.
< Non... >.
< Non? > domanda guardandomi.
Non sono i tuoi occhi a guardarmi, ma i suoi.

Io... voglio i tuoi Harry.
Sì, li voglio.

< Non posso > ammetto sentendomi male.
Non posso è vero.
Ci ho provato ma non ci sono riuscita.

Questo perché mi sono resa conto di una cosa.

Più grande di me.

Sono innamorata di Harry.
Sono ancora innamorata di Harry.

Cazzo se sono innamorata...

< Posso aspettare > mi tranquillizza lui.
Che caro.
Il problema è che finché non mi libero di Harry non potrà mai succedere nulla tra di noi.
Ed è la verità.
La fottuta verità.
Che devo dirgli in un modo o nell'altro.
< No Luke > mi schiarisco la voce < è sbagliato, tutto questo è sbagliato > ci indico.
< Sei spaventata >.
Scuoto la testa e poi decido che forse è il momento di dirgli la verità.
< Il problema è che ho capito di essere ancora innamorata di Harry >.
Annuisce dopo degli istanti di puro silenzio.
< Lo sapevo, ma pensavo l'avresti superata >.
< Anch'io... ma in questo momento non posso > gli accarezzo la testa < dovrei fingere con te e non ci riesco, non sono quel tipo di persona >.
Ci riprovo < scusami sul serio >.

Maledetto Harry.

Perché mi hai dovuto far questo?
Perché?

Stavo per dimenticarti.
Farmi una vita.
Riprendermi.
E invece no...
Ecco spuntarti fuori.
Come un dannato fungo.
Una lacrima bagna la mia guancia.
Sto di merda.

Cavolo, ti amo.

Ancora.

Ti rendi conto?
Tu mi hai fatto del male ed io ti amo ancora.

Dovrei odiarti.
Altroché.

< Ehi Care > Luke mi abbraccia < non è successo nulla >.
< Sì invece... ti ho rifiutato >.
< Non puoi farci nulla se sei ancora innamorata di Harry >.
< Mi sento una merda > piango tra le sue braccia nude < mi sento veramente una merda per come ti ho trattato >.
< Tranquilla > mi consola < voglio solo che tu stia bene >.
< Ti prego non odiarmi >.
< Non ti odio scema > ridacchia < mi hai lasciato a bocca asciutta ma me ne farò una ragione >.
Rido anch'io per poi tirare su col naso.
Povero.
Non si merita questo trattamento.
Non se lo merita.
Da me e da nessun'altra.
< Ti prego rimani qui > mi aggrappo al suo collo.
Ho solo bisogno di essere abbracciata.
< Certamente >.
Mi sento uno schifo.
Una merda.

Perché devi farmi questo?
Me lo spieghi?
Mi dici perché devi essere così stronzo da entrare nella mia vita e non farmi vivere qualcosa che sicuramente mi renderebbe felice?

Hai perso ogni diritto da quando sei andato via.

Eppure. 
Ancora ci metti del tuo.
Quanto ti odio.
E quanto mi odio.
Sono disperata.
Sul serio, non scherzo.
Oltre a rifiutare Luke... ho capito di amarti ancora.

Ci rendiamo conto?

Non voglio amarti ancora Harry.
No.

No, no, no e ancora no.

Non te lo meriti.

Non ti meriti nulla.

Nemmeno che io ti pensi.
Nemmeno che io ti nomini.
Ma...
Ma e c'è sempre un ma.

Ma purtroppo devo seguire il mio cuore.

E il mio cuore grida il tuo nome.
Ancora una volta.

Dannazione.


 
———


 
Sto tornando a casa.
Sono stata dal mio psicologo.
Avevo tanto di cui parlare.
Di cui discutere.

Di me.
Di Luke.

Di Harry...

E per fortuna l'ho fatto.
Perché...
Ora mi sento meglio.
Svuotata perlomeno.
Ho raccontato per filo e per segno quello che è successo ieri mattina con Luke.
Ho anche detto quello che mai avrei voluto dire.

Ossia che sono ancora innamorata di quel pezzo di merda.

Eh sì.
Lo sei.

Sei uno stronzo Harry.

Ancora una volta mi stai rovinando la vita.

Ti odio.

Ed è vero, non scherzo.
Ma c'è anche da dire che non posso andare contro qualcosa più forte di me.
A qualcosa più grande di me.
Se l'amore è presente io non posso evitarlo.
Anche se in questo caso presume l'essere innamorata di te.
Cosa che non vorrei per nessuna ragione al mondo.
D'altronde mi hai lasciata.
Sei sparito.
Non si sa nemmeno se tornerai...
Dovrei odiarti.
E farei bene.
Sarebbe comprensibile.

Invece... ti amo.

Ti amo.

Tu mi ami invece?

Io dico di no.
E continuerò a dirlo.
A sostenerlo.
Ora.
Come sempre.
Cammino a passo spedito.
Finalmente tra poco sarò a casa.
Voglio solo gettarmi alle spalle questo episodio.
Questo senso di malessere.
Non voglio pensarci.
Lui non tornerà ed io riuscirò a farmi passare questo sentimento.
Che poi come farmi passare il fatto di essere innamorata non so nemmeno come si faccia.
Ad essere sinceri ed onesti.
Ma questo lo scoprirò solo vivendo.
Prima devo sistemare il gran casino che ho combinato.
Primo con Luke.
Ok, che ieri mattina mi ha detto di capirmi e tutto ma comunque io devo parlargli.
Scusarmi, ancora e ancora.
Non mi sento bene se penso a come mi sono comportata.
Mi sono lasciata baciare, toccare, scoprire per poi fermarlo.
No, non si fa così.
Ed io voglio rimediare.
Voglio veramente scusarmi.
Perché Luke non se lo merita.
Non ne ha bisogno.
Scuoto la testa eliminando ogni pensiero mentre apro la porta di casa.
< Care? >.
Finalmente a casa dicevo vero?
Sbuffo.
Pensavo e speravo di essere sola.
E invece sia Gemma che Niall sono in casa.
Che bello.
< Arrivo > dico togliendo le scarpe e infilando le ciabatte per poi andare in sala dove li trovo seduti su divani diversi coi Pc sulle gambe.
< Dove sei stata? >.
< In giro > mento.
O meglio cerco di fare la vaga.
< Dove? >.
Ridacchio.
Cos'è un interrogatorio?
< Cos'è un interrogatorio Niall? >.
Scuote la testa.
< Ero solo curioso >.
Vedo Gemma sorridere prima di chiedere maliziosa < sei stata con Luke? >.
< No, avrei dovuto? > mi avvicino a lei.
< Bhe... ieri mattina abbiamo sentito che è entrato in casa >.
Bingo.
Ovviamente pensano che ci abbiamo dato dentro.
Ma ovviamente si sbagliano.
E di grosso anche.
Non sanno come stanno le cose ma a breve lo sapranno.
< Ha recuperato i suoi vestiti >.
Annuisce < e poi è andato via? >.
< È stato bello almeno? > domanda Niall mentre io mi siedo.
Ok.
Mettiamoli al corrente che le cose non sono andate come loro sperano.
< In realtà le cose non sono andate come voi pensate > affermo vedendo la confusione nella loro testa.
< Ma se vi abbiamo sentito salire le scale >.
Annuisco e mi mordo le labbra.
< Ok, sarò breve > inizio a spiegare velocemente dal bacio fino in camera per poi dichiarare < poi l'ho fermato >.
< Non te la sentivi? > domanda Gemma prendendo la mia mano.
< No è che... > tento di dire.
Vedo Niall confuso < cosa? >.
< È che ho capito di amare ancora tuo fratello >.
< Harry? > chiede scettica Gemma mentre io annuisco.

Chi altri?
Chi altri se non lui?

< Già >.
< E ti sei bloccata immagino >.
< Immagini bene > sospiro.
< Care > mi accarezza la spalla.
< Lo amo, che posso farci > sussurro.
< Che hai intenzione di fare? >.
Guardo Niall.
< Con Luke? >.
< A parte... >.
< Con chi? > domando prima che il biondo spieghi < soprattutto con Harry >.
Rido.
< Per me è morto >.
< Ma lo ami >.
< Lo si ma non andrò a cercarlo per dirgli che lo amo > dico sprezzante.

No.
Se lo scorda il bello.

Manco morta.

< E se torna? >.

Se torna è un bel problema.
Ecco cosa vorrei rispondergli.
Ma evito.

< Se torna ciaone >.
< Non glielo diresti? >.
< Cosa? >.
Mi indica < che lo ami Care, che lo ami ancora >.
Scuoto la testa energica.

No.
Non glielo direi.

Assolutamente.

< No... per me è morto >.
< Per me sbagli >.

Ah sì?
Io sono la vittima.
Ce lo siamo dimenticati?

Io sono stata lasciata sull'altare.

Non lui.

Io.
Io ho sofferto.

Non lui.

Io lo amo ancora.

Non lui.

Quindi no.
Se Niall pensa che una volta tornato ritornerò tra le sue braccia, si sbaglia di grosso.
Perché non lo farò.
Costi quel che costi.
< Sbaglio? >.
Annuisce.
Mi alzo in piedi < mi ha lasciata >.
< Lo so c'ero anch'io >.
Lo guardo.
Appunto.
Appunto perché c'era che dovrebbe capirmi e non farmi la predica.
Dovrebbe starmi vicino.
Aiutarmi.
Sostenermi.
Non criticare una mia scelta più che onesta.
< Appunto dovresti stare dalla mia parte Horan > sbotto facendo per andarmene.
Basta così.
Vado via.
< Dove vai? >.
< Su > detto ciò faccio come ho detto buttandomi a peso morto sul letto che mi ingloba dolcemente.
E pensare che ieri ero su questo letto con Luke...
Se ci ripenso ho una fitta allo stomaco.
Che aiuto.
Mi sento male, sul serio.
Ma è anche vero che su questo letto ci sono stata con te cazzone dei miei stivali.

Ci ho dormito.
Ci ho fatto l'amore.

Con te.

Mamma mia se potessi vederti ti saccherei la faccia, sai?

Mi stai rovinando la vita.
Ancora ed ancora.
Quando invece dopo avermi mollato avresti solo dovuto sparire.
Non venirmi a trovare nei sogni.
Non intromettendoti nella mia vita privata.
O nella mia vita in generale.
Saresti dovuto sparire e basta.
E invece ancora una volta sai come tirare l'acqua al tuo mulino.
Sai come farmi ritornare sui miei passi.
Sai come ricordarmi della tua esistenza.
Della tua presenza.

E tu invece?

Io rifiuto Luke... ma a me chi garantisce che non stai con qualcun'altra?
Chi mi dice che non sei a letto con qualche ragazza a me sconosciuta?
A me chi me lo dice?
Me lo dici tu?

Perché non so se ti crederei, sai?
Non dopo come ti sei comportato.

Mi hai riempito il cuore d'amore per poi romperlo.
In mille pezzi.

Mi hai riempito la testa di sogni per poi rubarmeli.

No, non posso crederti.
Non posso.


Andrei contro la mia persona.
E sai che non posso farlo.
Ho sempre rispettato la mia volontà.
Mi sono sempre rispettata.
Quindi sai già che se non voglio perdonarti non ti perdonerò.

Eh?
Cosa farai?
Cosa penserai?
Cosa penserai quando ti sbatterò la realtà davanti la faccia?

Perché non so se lo sai ma ormai non c'è più possibilità per un 'Harry e Caroline'.

No.
Mi dispiace, ma è così.
Sbuffo.

Ma perché dev'essere così difficile?

Quando ormai pensavo di avercela fatta, di essermi rialzata ecco che sono ricaduta.
Per colpa tua tra le altre cose.
Chiudo gli occhi.
L'immagine di Luke su di me.
Le sue mani così belle sul mio corpo.
La sua bocca perfetta sulla mia.

Perché?
Perché Harry, perché?

Sarebbe stato meno difficile se solo non amassi la tua bocca.

I tuoi occhi.
Le tue mani.
Tutto.
A proposito di mani.

Hai ancora tatuato il mio nome?
O l'hai cancellato?

Io ho ancora la croce.
Sì, anche se ho passato un periodo nel quale stavo pensando di cancellarla.
Ma poi sono tornata in me.
Quella croce è importante.
Troppo.
E merita di vivere.

Di vivere per me, non per te.
Ma per me e solo per me.

Hai fatto altri tatuaggi?
E per chi?
Per quale motivo?

Sospiro.
Devo finirmela.
Sto entrando in paranoia totale. 
Non voglio.
E non posso.
Faccio in tempo a tirarmi su che bussano alla porta.
È Niall.
Lo so.
Sicuramente si scuserà.
Ma l'unica che deve scusarsi sono io.
Mi sono comportata da stronza.
Da egoista.
So che lui voleva e vuole aiutarmi.
E so che devo scusarmi.
< Avanti >.
< Posso? >.
Annuisco.
Mi siedo meglio facendolo sedere.
< Scusami Care >.
Cosa avevo detto che si sarebbe scusato?
E infatti... l'ha fatto.
Quando invece devo farlo io.
< Scusa tu > mi mordo il labbro inferiore < ti ho risposto di merda >.
< Ci stava... sei arrabbiata >.
Annuisco.
Sono arrabbiata.
Sì, tanto, tantissimo.
Ma non posso prendermela coi miei amici.
O con Niall come in questo caso.
< Ma non avrei dovuto prendermela con te >.
< Tranquilla > mi prende una mano.
< Comunque non parliamone più > mi suggerisce < sappi solo che rispetterò qualsiasi tua decisione >.
È importante per me averlo sentito.
Troppo.
Ma sì, cerchiamo di non pensarci.
Basta, quando si presenterà il problema vedremo come risolverò.
Vedrò come risolverlo.
Vedrò come andare avanti senza cadere.
< Grazie... è importante per me sapere di averti al mio fianco >.
< Io ci sono e ci sarò sempre >.
Annuisco.
< Che tu decida di tornare con Harry sia che tu decida di lasciartelo alle spalle >.
< Lo so grazie... posso contare su di te >.
< Anch'io su di te >.
Lo so.
Possiamo contare l'uno sull'altro.
Sempre e per sempre.
< Ti voglio bene Care >.
< Anche io Niall > lo abbraccio lasciando che mi accarezzi la schiena.
< Ora dobbiamo solo pensare al fatto che tra esattamente sei giorni sarai sposato >.
< Non mi ci far pensare > ridacchia nervoso.
Lo guardo < non dirmi che hai paura >.
< Sono solo agitato >.
< È normale, capita a tutti > poi gli tiro un buffetto < pensa solo a divertirti quel giorno >.
< Berremo come le spugne >.
< Immaginavo avresti risposto così >.
Ridiamo insieme.
Forte.
< Tu come testimone dovrai accompagnarmi >.
< Mi stai dicendo che dovrò ubriacarmi? >.
Annuisce.
< Farò questo sacrificio, solo per te >.
Ride < già vi vedo te e Payne a fare gli scemi >.
Già.
Anch'io mi ci vedo.
< Solo siate clementi quando farete il vostro discorso >.
Annuisco.
Sì, come no.
< Non ti garantisco nulla >.
Mi guarda e mi sorride.
E poi ci abbracciamo.
Non sono sola.
Devo ricordarmelo.
Sempre.
Sono circondata dall'amore.
A cui devo abbandonarmi.
Senza remore.


 
———

 
Mancano pochi giorni, veramente pochi.
Quattro.
E poi Niall e Gemma si sposano.
Mamma mia.
Siamo in fibrillazione.
Qui a casa non si fa altro che discutere di quel giorno.
Non si fa altro che fantasticare su come sarà etc.
Io sono emozionata.
Devo ammetterlo.
Sul serio.
Sarà che per questo matrimonio mi sono preparata tanto.
E bene.

Sarà che rappresenta il riscatto più grande dell'ultimo periodo della mia vita.

Sarà che farò vedere la mia forza.... fatto sta che sono pronta e non vedo l'ora.
Oggi io e Liam ci siamo visti per provare un'ultima volta.
E devo dire che ci siamo.
Anche con i discorsi da fare in Chiesa e al ristorante.
Tutto è perfetto.
Il mio abito mi entra a pennello.
Il trucco è già stato deciso, stessa cosa per i capelli.
Quindi attendiamo con ansia.
L'unica cosa che un po' mi spaventa sono i giorni dopo il matrimonio.
Niall e Gemma partiranno per la loro luna di miele ed io sarò sola, di nuovo.
Ma di questo non devo minimamente preoccuparmi perché ho già pensato a come ovviare al problema.
Chiederò a Tyler di stare un paio di giorni qui, con me.
Ha delle ferie accumulate, quindi non avrà problemi ad esaudire la mia richiesta.
Starò bene.
Starò con mio fratello e nel frattempo Niall e Gemma penseranno solo a divertirsi e a staccare la spina.
Vanno alle Maldive.
Meta consigliata dalla sottoscritta.
Modestamente.
E per fortuna visto che non avevano idee su dove andare.
Recupereranno il tempo perso.
Si distrarranno.
Ed io nel mentre continuerò a volermi bene.
Continuerò a camminare a testa alta.
E a riprendere in mano la mia vita.
Sì, ce la farò.
Probabilmente sarà dura il giorno del matrimonio.

Perché comunque sia inevitabilmente penserò all'assenza di una persona.

Lo so, so che non dovrei pensarci per niente.
Ma è anche vero che io e Harry siamo stati i primi ad essere informati di questo matrimonio.
Siamo stati i primi a gioire con loro.
E siamo stati chiamati a fare da testimoni.
Perciò sì, starò bene ma ci penserò.

Penserò al fatto che su quell'altare non ci sarai.
Al fatto che al posto di Liam dovresti esserci tu.
E via via.
Mi farà brutto percorrere la navata con la damigella, una cuginetta di Niall e non vederti sorridermi sull'altare.
Mi farà brutto non vederti abbracciare Niall e Gemma.
Non vederti brindare con noi.
Vederti fare foto con noi.
Vederti divertire con noi.
Ballare con noi.
Piangere e ridere con noi.
Mi farà brutto sapere che non vivrai un'altra giornata bella da ricordare per tutta la tua vita.

Ma... son dettagli.

Probabilmente sono solo miei pensieri e quel giorno nemmeno ci penserò.
Probabilmente sarò presa dal momento, occupata a fare del mio meglio piuttosto che pensare a te.
E al fatto che non sarai lì con noi.
Lì con me.
Sarò semplicemente felice.
Entusiasta.
Ed emozionata come non mai.
Sorrido.
Sì, sarà così.
E sarà bellissimo.
Senza piagnistei inutili.
Senza pensieri ad assillarmi la testa bacata che mi ritrovo.
Ma tanto...
Andrà tutto per il meglio.
Sarò coi miei amici, le mie famiglie.
E gli affetti più sinceri.
E starò alla grande.
Perché ormai sto bene, con me stessa e con gli altri.
Finalmente ho raggiunto il mio equilibrio.
Il mio benessere interiore ed esteriore.
E dovrò solo rilassarmi e divertirmi.
Senza pensare a nulla.
E a... nessuno.
Sobbalzo non appena vengo interrotta dai miei pensieri non appena il mio cellulare inizia a squillare.
Chi sarà che mi cerca?
< Pronto? >.
< Ehi >.
È Luke.
< Ehi, come stai? >.
Mi mordo il labbro inferiore.
Sarà ancora arrabbiato?
< Tranquilla, non sono arrabbiato >.
Ecco, mi legge nel pensiero.
Benedetto ragazzo.
< Mi leggi nella mente Luke? >.
< Può darsi > ridacchia forte facendomi ridere.
Dovrebbe essere arrabbiato.
E invece non lo è...
È veramente speciale.
Ha ragione Gemma.
Ha ragione Lerya.
Hanno ragione tutti.
< Anzi, stavo pensando >.
< A cosa? >.
< Ti va se ti rapisco per due orette? >.
< Per fare? > domando curiosa.
< Possibile mai che tu debba sempre conoscere tutti i dettagli? >.
< Sì > urlo.
< Non ti dirò nulla, dimmi solo di sì >.
Ci penso un attimo.
O faccio finta di pensarci.
Perché in realtà la decisione l'ho presa nell'esatto momento in cui ho visto il suo nome comparire sul display.
Sto bene con lui.
Le ore passano subito.
Non mi stanco mai di parlare e di raccontare aneddoti.
Ma soprattutto non mi stanco mai di ridere visto che con Luke si ride sempre.
< Care? >.
< Ah sì eccomi >.
Mannaggia a me e al mio sconnettermi dalla realtà.
< Allora? >.
< Allora ti do il permesso di rapirmi >.
< Lo sapevo >.
Rido < tu sai troppe cose di me Luke >.
Sospira < sarà perché ti voglio bene >.
< Sì sarà per quello >.
< Allora tra mezz'ora sono da te ok? >.
< Ok capo a dopo >.
Chiudo e appoggio il cellulare sul comodino.
Sono già pronta, quindi posso fare altro.
Tipo finire di vedere l'ultimo episodio che stavo vedendo prima.
O sistemare la mia camera.
O starmene in silenzio.
A godermi la solitudine.
A godermi il silenzio.
A godermi me stessa.
Ci penso un attimo ma poi decido che è il momento di vedere l'episodio.
Sì, Netflix sia.
Afferro il portatile e mi sistemo sul letto bella rilasciata.
Ma non faccio in tempo a cliccare su play che il mio cellulare squilla.

Chi diavolo osa disturbare la mia quiete?
Il mio momento di relax?
Sarà di nuovo Luke?
Mia madre?
Lerya?

Sorrido afferrando il cellulare.
Non ho il numero di chi mi sta chiamando.
Sconosciuto.
No, non rispondo.
È una mia abitudine.
Non rispondere a chiamate sconosciute.
Ma...

C'è qualcosa mi dice di farlo.

Mi dice di cliccare sul verde e non sul rosso.

'Non farlo' mi dico mentre aspetto che la chiamata finisca.
E che il telefono smetta di squillare.
E finalmente smette.
Clicco su play e mi metto a vedere la mia serie preferita.
Senza alcun pensiero.
Fino a che il cellulare non torna a squillare.
Ma cos'è oggi?
Basta.
Ora rispondo e ciaone.
Sarà qualche pubblicità.
Qualche compagnia telefonica e così via.
Ci fanno sempre, anche se ultimamente non mi è capitato.
Per fortuna, direi.
Afferro il cellulare e senza aspettare altro tempo rispondo con un secco 'chi è?'.

Niente.
Non risponde nessuno.

< Chi è? >.
Ci riprovo aspettando di sentire la solita voce dirmi 'ciao siamo delle compagnia telefonica x, stiamo informando i nostri clienti di una modifica e bla bla bla'.
Ma nulla.

Silenzio.

Un silenzio assordante.

Spaventoso.

Fino a che decido di riprovarci.
< Chi è? Sto per chiudere se nessuno risponde >.
Sospiro.
Basta.
Tolgo il cellulare dall'orecchio per chiudere quand'ecco una voce.
< Chi è? > domando un'ultima volta.
< Care? >.
< Sì > sbotto.
< Sono Harry > risponde la persona dall'altra parte.

Non è possibile.

Diamine, non è possibile vero?

È uno scherzo...

Di cattivo gusto ma pur sempre uno scherzo.

No?

< Harry? > chiedo < Harry chi? >.
Aspetto pochi secondi prima di sentire la voce ripetere < Care, sono Harry >.
Diversi brividi lungo la mia schiena non appena realizzo che sì ahimè si tratta proprio di lui.

Proprio... di te Harry.

Appoggio il cellulare sul letto mentre Harry domanda se sia in linea.

No.

Non posso.
Non posso farlo.

Chiudo la chiamata.

Non può essere vero.
Non può essere vero, giusto?

Mi do un pizzicotto per svegliarmi dall'incubo che sto vivendo ma niente.

È tutto vero.

Hai chiamato.

Mi hai chiamata.

Ed io dovrei essere felice.
Al settimo cielo.

Ma invece sono solo spaventata e confusa.

Perché hai chiamato?
Perché ti sei fatto vivo?
Perché?

Devi startene dove stai.
Non farti più sentire.

Perché io mi sto facendo una vita, capito?
Una vita senza di te, ma una vita felice.
Senza pensieri sicuramente.

Respiro lentamente.

Perché?
Perché hai chiamato?

Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.
'Andrà tutto bene'.
'Andrà tutto bene, ripeti con me' mi ripeto più volte, troppe volte.
Cercando di calmarmi.
Senza pensarci due secondi di più mi dirigo di sotto velocemente.
Entro in sala.
Sembro una pazza.
< Che succede? >.

Che succede?

Succede che sono in pieno panico.

< Mi ha chiamata Harry >.
< Sei seria? > domanda Niall.
Sì.
Sono seria, certo.
< Sì > mi siedo dando il cellulare a Gemma.
< E tu che hai fatto? >.
< Ho chiuso immediatamente > spiego.
< Che ti ha detto? >.
Guardo Niall e scuoto la testa < non lo so, appena ho realizzato che era lui sul serio ho chiuso >.
Inizio a tremare.
Così Gemma mi stringe a sé.
Dicendo che andrà tutto bene.
Che ho preso la decisione migliore.
E tante altre cose.
Ma io mi focalizzo su una cosa principalmente.
< Gemm, andrà tutto bene? >.
Annuisce.
Ed io chiudo gli occhi cercando di calmarmi, ancora... nuovamente.


Perché... andrà tutto bene, vero? 
   
   
   
   
   
  
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