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Autore: AleOliv    28/06/2020    0 recensioni
"La vita è fatta di attimi. Tutto può cambiare in pochi secondi, senza neanche rendersene conto. Mi chiamo Alexandra Uley e non avrei mai potuto immaginare che la mia vita potesse essere stravolta in così poco tempo."
Questa storia è ambientata a La Push e ha come protagonisti i Quileute, perciò solo poche vicende della saga saranno presenti. La protagonista principale è la cugina di Sam che si trasferisce a La Push, portandosi dietro un passato pieno di dolore, sperando di riuscire a trovare la felicità una volta per tutte.
Genere: Fantasy, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Paul Lahote, Quileute | Coppie: Bella/Edward, Emily/Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 3 - Passato e Presente

 

Dopo aver sistemato i miei vestiti, mi feci una doccia, che era davvero davvero necessaria, visto il mio stato.
Mi misi dei pantaloncini di jeans, un top nero molto semplice e scarpe da ginnastica nere, poi uscii di casa andando verso casa di Billy.
Era una bella giornata, non c’era il sole ma almeno non pioveva più. Sapevo che mi sarebbe mancato il sole intenso e caldo che era presente quasi tutti i giorni in Italia.
Oh la mia amata Italia…con il suo mare spettacolare, l’atmosfera così accogliente e il cibo.
Il cibo era la cosa che mi mancava più di tutte.
Chissà quando sarei riuscita a mangiare di nuovo una pizza del genere, per non parlare della pasta…avrei tanto voluto mangiare una bella carbonara.
Camminavo immersa nei miei pensieri quando, all’improvviso, mi ritrovai con il culo per terra.
«Oddio scusami, mi dispiace tanto»
Due mani grandi e forti mi tirarono su, mi ripulii velocemente i pantaloni e mi girai pronta a dirne quattro a quell’imbecille che non guardava neanche dove metteva i piedi, ma appena lo vidi mi bloccai.
Sentii una specie di scossa elettrica attraversarmi tutta la spina dorsale.
Fui risucchiata da due occhi neri e profondi e mi persi in quei grandi buchi neri che mi attiravano sempre di più.
Ero talmente imbambolata dal suo sorriso che mi resi conto solo dopo qualche minuto che mi stava ancora tenendo la mano.
«Ah…non ti preoccupare, non fa niente» sentivo che la mia faccia stava andando a fuoco, probabilmente mi sarei incendiata a questione di minuti.
Quel ragazzo era praticamente perfetto, folti capelli corvini tirati su, naso dritto, labbra carnose, mandibola definita e quel sorriso…
Mi chiesi come avessi fatto a non notarlo prima.
«No davvero mi dispiace, stavamo giocando a pallone e non ti ho vista»
«Non fa niente, alla fine non mi sono neanche sporcata. Sei Paul giusto?»
«Sì sono io e in realtà sei sporca qui» non ebbi nemmeno il tempo di girarmi a vedere il punto di cui parlava che sentii la sua mano sulla mia coscia, mi vennero i brividi.
«Ecco fatto…ma hai la pelle d’oca» disse corrucciando la fronte.
«Ehm si, fa un po’ freddo» questa è stata la scusa più stupida e inverosimile del mondo, dato che sono un lupo e la mia temperatura corporea è di 42 gradi, perciò non ho mai freddo e questo lo sapeva benissimo anche lui.
«Ah sì?» sorrise beffardo.
«Sì, ora devo andare» dissi avviandomi verso casa di Billy.
Dopo questa fantastica figuraccia sentivo che a momenti sarei esplosa. Anche se quel Paul era l’imbecille più bello che avessi mai visto.

Bussai alla porta e mi aprì Billy.
«Vieni entra pure»
Appena entrai il profumo dell’infanzia invase le mie narici e con lui riaffiorarono un sacco di ricordi.
Impressionante, quella casa non era cambiata di un millimetro. L’unica cosa nuova erano le foto di Jake e delle sue sorelle da grandi su un mobile, di fianco ad esse c’erano altre foto sempre con gli stessi soggetti ma di almeno dieci o dodici anni prima.
Ne presi una in mano e i miei occhi diventarono lucidi.
Quella foto ritraeva me e Jake da piccoli, seduti in spiaggia a giocare con le formine, tutti sporchi di sabbia da capo a piedi.
«Bei tempi vero?» la voce di Billy è sempre stata calda e rassicurante.
«Già» dissi con un velo di malinconia, rimettendo la foto a posto.
«Posso offrirti qualcosa? The? Caffè?»
«Una tazzina di caffè va benissmo»
Mi sedetti in cucina, sperando che Billy dicesse qualcosa, perché io non sapevo proprio come iniziare quella conversazione.
«Ecco, tieni anche dei biscotti, li ha fatti Emily questa mattina»
«Grazie Billy…sono davvero buoni» dissi sorridendogli, forse sarei riuscita a smorzare la tensione che si era creata.
«Sì, Emily è molto brava a cucinare. Comunque non siamo qui per parlare di questo» disse tornando serio.
«Lo so, cosa vuoi sapere?» tra minuti di silenzio e frasi dette a metà la situazione stava diventando sempre più tesa.
«In realtà sono io che devo dirti una cosa…io so tutto di quello che è successo a te e al tuo branco e so anche il motivo, l’ho sempre saputo»


Spazio Autrice
Ciao a tutti! Dato che il secondo capitolo è abbastanza corto, ho deciso di pubblicare prima il terzo. Spero che vi piaccia! Ringrazio ancora tutte le persone che hanno messo questa storia tra le preferite e le seguite.
In questo capitolo si capisce che Alex e Jacob erano molto amici da piccoli, ritornerà l'amicizia di prima o ci sarà anche qualcosa di più? Paul avrà un ruolo importante nella vita di Alex? Alex riuscirà a scoprire perchè Billy si è comportato in questo modo? Fatemi sapere quali sono le vostre ipotesi e cosa ne pensate. 
A presto,
Ale
   
 
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