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Autore: MusicAddicted    29/06/2020    9 recensioni
Adam ha un problema e chiede aiuto agli unici due che forse sono in grado di aiutarlo.
E se il favore venisse loro ricambiato?
Da prompt di Chappy Efp nel gruppo FB Good Omens- fan Group, che potete leggere nel prologo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Young, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Warlock Dowling
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehm lo so, ci ho messo ere geologiche ad aggiornare… ma spero che mi perdonerete! ^^’
grazie mille per il vostro supporto meraviglioso! <3


fcs-cover




Capitolo III: Returning the favor
 

Adam comincia a pensare che forse sia sceso dalla macchina del padre con un po’ troppa fretta, sia inciampato in un sasso e sia caduto a terra, battendo fortissimo la testa contro il marciapiede, passando a miglior vita.

Non sa molto dell'Inferno, pur provenendo da lì, tutto sommato, ma evidentemente il Paradiso deve avere i corridoi simili  alla Kensington Park School, con il più bello dei suoi angeli che gli sta sorridendo.

“Hey, tutto bene?” gli domanda Warlock, preoccupato dal suo silenzio, toccandogli una spalla.

 

“Sono vivo?” si chiede Adam. “Sei reale? Non sto sognando?”
 

Il sorriso di Warlock si allarga, impreziosito da un sentimento di lusinga.

“Tu sogni di me, splendore?” si lascia andare un po’ di più, spinto da quell’interesse che a quanto pare forse è ricambiato.

 

“Okay, è ufficiale, allora sono morto per davvero!” borbotta Adam, prima di sentirsi prendere le mani dal moro.
 

“Sei vivo più che mai e conto che tu continui ad esserlo, poi come farei senza il mio cameriere preferito?”

Adam spalanca la bocca in una perfetta ‘O’ che ritrae la sua sorpresa.

“Mi hai notato!”

 

“Se ti ho notato? Sei la mia ossessione da quel giorno!”
 

“E tu la mia, da un po’ di più…Warlock.” si decide a confessare il biondo, tanto le sue reazioni lo hanno già tradito da un pezzo.
 

“Oh, ottimo a sapersi.” sfodera un sorrisone compiaciuto il moro.”E così come tu conosci il mio, me lo vuoi dire il tuo, falso John Smith?” lo stupisce con la sua perspicacia.

“Ma come? Si stranisce l’altro.

“Quae parte di ‘sei la mia ossessione’ non era chiara? Ho fatto carte false per trovarti ma sono giunto solo a un’identità fasulla.” sbuffa Warlock.

“Ho dovuto farlo… sia per questioni legali, dato che come avrai capito, sono minorenne… sia perché mio padre mi avrebbe ucciso se fosse venuto a saperlo!” spiega il biondo. “E comunque sono Adam.” gli si presenta.

“Piacere di conoscerti, Adam, considerando che mancano più di dieci minuti all'inizio delle lezioni e in questo corridoio c’è troppa gente, che ne dici se andassimo in un'aula vuota per parlare meglio?” ammicca Warlock.


- Ehmm, parlare, sì… - pensa malizioso.
 

Non è l'unico, perché, non solo il ragazzo di famiglia modesta accetta volentieri, ma appena il giovane rampollo diplomatico lo fa entrare in quello spazio appartato, lo spinge contro un banco, dandogli quel bacio che sogna da settimane.

E la realtà va ben oltre le aspettative.

Warlock risponde al suo bacio con la stessa impetuosità, affondando le dita nei suoi soffici ricci e ribaltando le posizioni.
Adam preferisce avvolgergli le braccia attorno al collo, abbandonandosi completamente a quella sensazione di… trovarsi a casa, come se il suo posto fosse sempre stato quello.

Il bacio è azzardato, spavaldo, deciso, da nessuno dei due sembra esserci l’intenzione di far smettere alle loro lingue di accarezzarsi fra loro.

 

Ci pensa la campanella a separarli.

“Storia!” sussulta Warlock, interrompendo il bacio.

“Sì, ormai credo anch'io che sia l'inizio della nostra storia,” mugugna frastornato Adam, con la bocca un po’ intorpidita.

Warlock gli accarezza il volto ridacchiando.

“Ma no, intendevo che comincia Storia, la prima lezione che abbiamo oggi, vieni, sbrighiamoci!” lo prende per mano per correre con lui nella loro classe.

 

Adam sa già che il suo angelo e demone custodi hanno fatto carte false per metterli in classe assieme.

“Oh, sì che stupido.” mugugna l’ex Anticristo, arrossendo come un pomodoro.

 

“Perché stupido? Hai detto una cosa più che intelligente, Adam. Questo è decisamente l’inizio della nostra storia.” ammicca verso di lui, facendolo sorridere rincuorato.

Dopo le dovute presentazioni di Adam a tutta la classe - guarda caso, la stessa di Warlock - da parte della professoressa, la lezione di Storia può cominciare.

Non c’è da stupirsi nemmeno che i due siano seduti vicini di banco, approfittando dei momenti favorevoli per continuare a parlare, bisbigliando tra loro.

“Non sei l’unico ad avere un padre che non vuole che il figlio faccia determinata cose,” lo informa Warlock. “Se il mio sapesse che mi piacciono i maschi… oh beh, ormai direi solo uno.” ammicca suadente.
“Oh. Sappi che è reciproco. E nemmeno mio padre farebbe salti di gioia se sapesse di noi.”

Adam ci pensa un po’, poi decide di metterlo al corrente di un altro fatto importante.

 

“Sai Warlock, non finisce qui la lista delle cose che abbiamo in comune...” lancia il suo sassolino, mentre prende distrattamente qualche appunto.

“Che vuoi dire?” si incuriosisce il moro, che ormai la lezione la sta ignorando completamente.

“Se ti dicessi che siamo nati nello stesso giorno, nello stesso identico ospedale.. che poi non era nemmeno un vero ospedale?” sgancia la bomba il biondino.

 

E pensare che non è nemmeno quella la rivelazione più scioccante che potrebbe fargli.

“COSA?!” finisce per urlare il finto Anticristo, non riuscendo a controllare bene le proprie emozioni.

Ci pensa un sonoro richiamo da parte della professoressa spazientita a far capire loro che è meglio rimandare le chiacchiere a un altro momento.

 

************************* (Contemporaneamente)

“Ma povera bimba, è così adorabile, buona, gentile con tutti, perché il nonno è così duro con lei?” si dispera Aziraphale, consolandosi con un cupcake che fa apparire dal nulla.

 

Si trovano a casa di Crowley, che però ha pensato solo di preparare del caffè.

Entrambi sono seduti su un divano che il demone ha fatto comparire per l’occasione, rinunciando alla sua adorata poltrona che ricorda un trono, qualsiasi cosa pur di stare più vicino al suo adorato angelo.

 

Sono davanti al suo grande televisore a schermo piatto a cristalli liquidi  ultramoderno con 4K e dolby surround.
 

Aziraphale non avrebbe mai permesso a una tale amenità di deturpare lo stile e l’arredo così perfettamente vintage della sua libreria, nemmeno per il tempo di un’apparizione miracolosa.

E poi non gli dispiace stare nell’appartamento di Crowley.

“Non è il caso che ti struggi in questo modo, angelo, devi aver un po’ di pazienza,” lo avvisa facendo partire un nuovo episodio di ‘Heidi’.

 

Hanno tenuto davvero fede alla parola data: la mattina fanno una maratona di puntate di quel cartone, il pomeriggio si spostano da Azi, dove leggono insieme ‘I Promessi Sposi’.

“Lo spero davvero, caro, quella bambina merita solo tanto amore.” sospira lui, finendo il cupcake e appoggiando il mento sulla spalla del rosso.

Crowley dovrebbe solo assicurarsi che non ci siano residui di crema e che non gli macchino la T-shirt, ma la verità è che è troppo felice di quel contatto così ravvicinato.

“Ti dirò, un po’ mi ricordi quel pastorello.” mormora il biondo.

 

“Cosa?! Peter? Perché?”
“Sarà quell’aria da scavezzacollo combina guai!” ridacchia lui.

“Allora, gentile e sorridente come sei, tu mi ricordi decisamente Heidi. Le capre no, ma qualche volta ti ho visto salutare le anatre!” ribatte il demone.

Verso il finale della sigla, vengono interrotti dall’arrivo di più WhatsApp, sul cellulare di Aziraphale

Crowley stoppa la riproduzione, per permettere all’angelo di leggerlo.

 

“È Adam, dice che deve stare attento a non farsi beccare dalla Professoressa, perché ce lo ha promesso che si impegnerà a fondo con gli studi. Però ci teneva a ringraziarci, entrambi, tantissimo, perché ha trovato Warlock, sono in classe insieme.. e c’è di più,” fa una pausa a effetto il biondo. “Si sono baciati!” lo informa tutto felice, mentre sopraggiungono altri messaggi.
 

Crowley finge di accogliere bene la notizia, con uno dei suoi falsissimi sorrisi, ma la verità è che gli ribolle il sangue nelle vene.

- Fammi capire… sono seimila anni che ti faccio una corte infinita e tutto quello che ottengo è il tuo mento sulla spalla o un contatto indiretto con le tue labbra quando beviamo dalla stessa bottiglia… e quel moccioso che non sono nemmeno sei settimane che ha i bollori per Warlock ha già ottenuto un bacio da lui? Un bacio di quelli veri, come quello che ti avrei dato se quella maledetta ex suora chiacchierona non ci avesse interrotto!- si perde nelle sue considerazioni.

“Caro, chiede se può passare a trovarci con lui qualche volta, sempre che reagisca bene quando gli dirà di noi.” lo distoglie Aziraphale.


“Warlock… qui con noi? Di nuovo?” si addolcisce all’istante Crowley.

Forse il suo cuore di tata non ha mai smesso di battere.

 

“Esatto, caro, io ci spero tanto.” fa un sorrisone Aziraphale. “Ora andiamo avanti con Heidi, ma oggi pomeriggio non vedo l’ora di portarti a ‘Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno..’ “

“Dove?!” lo guarda stralunato Crowley, spalancando i suoi grandi occhi d’ambra.

“Vedrai, caro, vedrai.”

 

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Adam deve attendere non solo la fine della lezione, ma proprio quella di tutta la giornata scolastica, prima di poter parlare di nuovo con Warlock. Le lezioni si sono susseguite a un ritmo così intenso e frenetico e le nozioni da apprendere sono state talmente tante che l’ex-Anticristo non ha avuto tempo per altro.

 

“Non ci credo, il mio ex Giardiniere ora ha una libreria tutta sua ed è lì che lo hai incontrato e siete finiti a parlare di me!” riassume quello che gli ha raccontato Adam il moro, mentre percorrono insieme la strada del ritorno, fino alla casa studenti dove è stato sistemato Adam.

“Eh già, piccolo davvero il mondo!” resta sul vago Adam, di certo non gli può dire la verità.

 

Non che non mediti di farlo, ma prima serve spianare il terreno.

“Eh dimmi, si è sposato con la mia ex Tata, vero? Magari hanno anche un marmocchietto…” domanda.

 

“Ehmm no, non proprio…” farfuglia Adam. “Però anche la tua… tata…  è nella sua stessa città. Ti andrebbe di rivederli?’”
 

“E me lo chiedi pure? Andremo a trovarli questo weekend allora,” decide per entrambi Warlock abituato a dare ordini fin da quando era piccolo. “Quanto a noi,” ammorbidisce il tono, guardandosi attorno per assicurarsi soddisfatto che la via sia isolata. “Avremmo un certo discorso da riprendere,” sorride, avvicinandosi a un Adam altrettanto sorridente, prima di baciarlo un’altra volta.

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“Hai capito questo Fra Cristoforo? All'apparenza tanto santarellino e poi … guarda che passato burrascoso!” si esalta Crowley, andando avanti nella lettura de ‘I Promessi Sposi’ assieme a Aziraphale.
Letteralmente insieme, perché per quanto sia ampio il divanetto che hanno a disposizione, Crowley se ne sta seduto in grembo ad un composto Aziraphale che regge il libro al centro per entrambi, con una gamba sul bracciolo e l’altra che oltrepassa la spalliera.

Lui non è mai stato famoso per la sua postura decorosa.

“E ancora ne riserva di sorprese questo romanzo, caro!” gli sorride Aziraphale, contento per il suo entusiasmo.

È sabato pomeriggio e Adam li ha già avvisati che sarebbe andato a trovarli.

Quello che non possono ancora sapere è che lui e Warlock sono già lì, sono entrati dalla porta principale ma non trovando nessuno, Adam ha ben pensato che fossero sul retro, facendo strada al suo ormai ragazzo nel modo più silenzioso possibile.

Questo dà loro modo di osservarli indisturbati.

“A quanto pare il mio giardiniere è andato da un’estetista e la mia Tata… a Casablanca!” commenta stupefatto Warlock, sottovoce, per non farsi sentire.

“Credo che non abbia mai smesso di essere maschio, sai?” lo informa Adam, allo stesso modo.

“Comincio a crederlo anch’io… eppure in quegli anni è stato così dannatamente convincente. credo di aver visto mio padre lanciargli qualche occhiata di apprezzamento un paio di volte!” gli rivela l’Anticristo fasullo.

“Vieni, prima che ci vedano…” lo riporta verso la porta principale Adam.

 

“E comunque, dico, ma li hai visti? E vuoi dirmi che quei due ancora non stanno insieme?” sbuffò Warlock, soffiandosi momentaneamente dall’occhio il ciuffo corvino, prima che gli ricadesse perfettamente sulla palpebra. “Io ero convinto facessero già coppia fissa quando prestavano servizio da me… spesso la tata si dimenticava totalmente di me, quando passeggiavamo nei giardini, persa com’era a chiacchierare con lui.” gli racconta, prima di soffermarsi su un dettaglio non irrilevante. “Certo che però.. sono pur sempre passati nove anni dall’ultima volta che li ho visti… e quei due non sono invecchiati nemmeno un po’? Non è strano?” si insospettisce

“No, non è strano.” gli assicura Adam, prima di prenderlo per mano e fingere di essere appena entrati in biblioteca.

 

“Azi, Crowley, siamo qui!” li chiama.
 

“Non sono nemmeno questi  i loro nomi!” lo guarda sempre più perplesso Warlock, ma non dice più niente quando i due gli si palesano davanti.


“Oh, caro, non trovi siano una coppietta deliziosa?”  si intenerisce Aziraphale, guardandoli.

“Fratello Francis…” mugugna Warlock, guardando Aziraphale.

“Beh, sì… con qualche piccolo cambiamento!” ridacchia Aziraphale. “Mai quanti i suoi suppongo, vero.. Tata Ashtoreth?” prosegue l’angelo, indicando il rosso.

Crowley e Warlock si guardano in silenzio per qualche istante, prima che il teenager si decida a muovere un passo verso di lui e il demone ad aprire le braccia in segno di invito.

 

“Ma guardati, chissà quanti cuori devi aver infranto.” commenta Crowley, abbracciandolo 

“Beh, ora che hai trovato lui non più.” aggiunge, facendolo sorridere, mentre il moro ritorna dal proprio ragazzo.

Ci sarebbero tante cose da dirsi, ma Adam ha una certa impazienza e ha già messo al corrente i suoi due amici soprannaturali di quali siano le sue intenzioni, che i due approvano.

 

“Warlock… se ti dicessi che io sono l’Anticristo, tu che faresti?” lo sorprende il ricciolino con quella bizzarra domanda.
 

“E ti dirò di più, per qualche anno sei stato l’Anticristo anche tu, almeno per me, Aziraphale e i nostri capi.” lo informa Crowley.
 

“Ma… di che cosa state parlando? Voi siete tutti suonati…” borbotta Warlock, lasciando andare la mano di Adam e indietreggiando.

“Ah sì, tu credi? Perché non siamo invecchiati secondo te, tanto per cominciare?” lo sfida Crowley.

 

“Una buona cura di cosmetici anti-età…” farfuglia Warlock, sempre più timoroso.
 

“Mio caro, non ti spaventare,” gli sorride rincuorante il proprietario della libreria. “Ma stiamo per fare una serie di cose che ti renderanno più facile poter credere a quanto stiamo per affermare.”

Dicendolo, schiocca le dita, facendo chiudere la porte della libreria, questo per impedire a qualcuno di disturbarli e a ottenere maggiore riservatezza.
Dopodiché si scambia uno sguardo di intesa con Crowley, che annuisce, e insieme i due fanno comparire le loro ali.

“Porco cazzo!” esclama Warlock, tra lo spaventato, lo stupito, il confuso e il nervoso. “Chi siete voi? Cosa volete farmi? E chi sei davvero tu?” prende le distanze da Adam.

“È  più un discorso di chi ero…” cerca di spiegargli Adam. “Devi credermi, ormai è tutta storia passata Quanto a loro, non ti faranno del male, non lo permetterei mai, ma nemmeno lo vorrebbero loro stessi.”

 

“È  anche vero che poco prima del tuo undicesimo compleanno, Crowley voleva che ti uccidessi!” lo mette al corrente Aziraphale.

“COSA?!” urla spaventato il teenager.

“Solo perché credevamo fossi l’Anticristo!” precisa Crowley, tirando un’occhiataccia al biondo millenario.

“COSA?! Volevate uccidere me?” stride Adam, sconvolto.

 

“Direi che a uscite infelici siamo pari…” gli bisbiglia Aziraphale, mentre entrambi fanno scomparire le ali.


“Basta far le donnicciole spaventate, voi due, mi sembra che alla fine non sia morto nessuno, no?” taglia corto Crowley, coi suoi modi poco garbati che però sembrano funzionare. “E poi stavamo spiegando una cosa importante a Warlock.”


“Io sono un demone, Azi è un angelo, esistiamo dall’inizio del mondo e insieme ne abbiamo impedito la fine, qualche anno fa… che dipendeva da questo Signorino qui, sai?” gli svela Crowley, indicandogli Adam, che fa un timido sorriso imbarazzato.

 

“Fine del mondo? Ma cosa…” borbotta Warlock, anche se un po’ meno teso di prima.
 

Crowley gli  si avvicina cauto, dosando ogni passo e azione, riuscendo a posargli, lentamente, una mano sulla sua spalla “Ti fidi della tua tata, piccolo caro?” gli domanda, con lo stesso modo di parlare che usava allora.
 

Questo fa sorridere il ragazzo, che annuisce.
 

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“Wow!” è tutto quello che riesce a dire a fine racconto Warlock.

“Almeno ora sai tutto.” commenta Aziraphale.

 

Ma l’attenzione del moro è tutta verso il ricciolino.

“Sarai anche stato l’Anticristo, piccolo mio, ma fra noi due il più diabolico resterò sempre io!” sogghigna, avvolgendogli un braccio attorno al collo.

“Tu sì che mi dai soddisfazioni, lo hai sempre fatto!” sorride orgoglioso il demone.

Adam sorride fra le sue braccia, poi si acciglia.

“Un momento. Perché piccolo? Ti ricordo che siamo nati lo stesso giorno dello stesso anno!”

“Oh, andiamo, ti dà proprio così fastidio che io ti chiami piccolo?” mormora baciandolo.

Aziraphale e Crowley li osservano felici, anche se avvertono come una sensazione di vuoto, un qualcosa che a loro manca e anche una sottile punta di invidia.

 

Forse per interrompere quel momento che fra i due ragazzi si sta surriscaldando un po’, Aziraphale decide di interromperli con una domanda.
 

“Warlock, tu cosa avresti fatto al suo posto se il più potente fra gli arcangeli e il braccio destro di Satana ti avessero offerto di poter dominare il mondo?”

“Ovvio che avrei accettato. A parte lui, che evidentemente si accontenta di poco,” risponde entusiasta il moro, voltandosi a guardare un attimo il biondo, prima di tornare a rivolgere l’attenzione a quegli esseri soprannaturali. “Chi non vorrebbe dominare il mondo intero?”

 

 “Vieni, mondo intero, andiamocene, o facciamo tardi per l’autobus!” lo trascina via Adam.
 

Aziraphale e Crowley li osservano andare via divertiti.
 

“Sono sempre più convinto che il mio ex Capo Supremo avrebbe dovuto scegliere lui come figlio legittimo,” commenta Crowley.

“Anch’io. E questo significa che a quei tempi ho fatto un pessimo lavoro.” sospira infelice Aziraphale.

 

“Oh no, angelo, non è che tu non abbia fatto un buon lavoro,” lo rincuora il rosso. “Semplicemente eri contro il migliore!” si pavoneggia subito dopo, ghignante.
 

Ma del resto al biondo lui piace così, coi suoi pregi e ancor di più coi suoi difetti.
 

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Il lunedì successivo, appena varcano il corridoio Adam e Warlock si imbattono in una presenza assai famigliare per il secondo.

“Samson, ma che…”

“Te l’ho lasciato godere per un’intera settimana, ma ora che hai trovato il tuo John Smith fasullo, le vuoi fare le presentazioni come si deve?” lo esorta il ragazzo.

Ha i capelli meno lunghi, più chiari e con un taglio diverso, è un po’ meno pallido, un filo più robusto e forse anche un po’ più altro, ma per il resto Adam potrebbe faticare a distinguerlo da Warlock, nonostante abbiano stili completamente diversi e Samson appaia più solare del tenebroso amico.

 

“Hai ragione,” si arrende Warlock. “Samson, ti presento Adam; Adam, lui è Samson, il mio migliore amico, anche se non siamo nella stessa classe.” fa le presentazioni il moro.
 

“Molto piacere,” gli stringe la mano affabile Adam.
 

“Adam, lui è il mio amico più sincero e affezionato, sa ogni cosa di me e io credo che dovrebbe continuare ad essere così,” lo guarda serio Warlock e l’ex Anticristo capisce subito a cosa si riferisca, dando il suo pieno consenso con un cenno del capo.

“Si può sapere di cosa state parlando voi due?” si insospettisce Samson, con gli occhi verdi ridotti a due fessure.

“Stasera, a fine lezioni, all’uscita della scuola, ti racconteremo tutto.” gli promette il suo miglior amico.

 

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Non solo Samson ha reagito sorprendentemente bene alle rivelazioni di Adam, sarà che essere un nerd dalla mentalità notevolmente aperta lo aiuta a comprendere facilmente anche  i fatti più inspiegabili; ma si è davvero appassionato alla storia di quell’angelo e quel demone.
 

“Accidenti, bisogna fare qualcosa, da come me ne parlate, questi due sembrano praticamente già sposati.” commenta infervorato.
 

“Eh sì, e anche se non li ho visti prima, sono certo che vadano avanti così da seimila anni.” dice la sua in merito Adam.
 

“Peccato che il tuo potere ormai lo hai perso…” mugugna Samson.

“Beh, forse non del tutto, è quello che ho provato a dire anche a loro.” borbotta Adam.

 

“Oh, ma noi potremmo farglielo credere!” si illumina Warlock.
 

“Tu hai un piano, vero?” si accende di entusiasmo il biondo.


“Non proprio, solo una vaga idea, ma non so ancora bene come metterla in atto e poi serviranno dei volontari..”
 

“Ci sono i Quelli, i miei amici, sai quante cose ho escogitato con loro?” ridacchia Adam. “Te li presenterò questo fine settimana e insieme ideeremo il più geniale dei piani!”
 

“Verrò anch’io!” si autoinvita Samson, senza incontrare alcuna resistenza.

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I Quelli accolgono sia la conquista di Adam sia il suo amico con gran solarità, calore ed entusiasmo.
Anche Pepper ormai ha accettato la situazione di buon grado e la presenza del nuovo arrivato è sicuramente un toccasana, i due sembrano scambiarsi parecchi sguardi interessati.
E sempre lì, in quel rifugio che ha visto la nascita di mille giochi e piccole bravate, tutte inventate da Adam, l’intero gruppetto mette a segno un piano perfetto, che però necessita di un’importante confessione da parte di Brian e Wensleydale, per non scioccare troppo la loro amica nel momento della loro performance.

 

“Mio padre ha un negozio di ventilatori, ce ne può prestare qualcuno, per creare un o’ di atmosfera.” propone Samson.
“E mio zio un negozio di luci.” interviene Brian.

“Ottimo. Questa è tutta roba che ci può aiutare” approva con un sorriso Adam.
“E io so anche dove farlo succedere. Da me, agiremo la prossima settimana.” propone Warlock.

“Sì, mi sembra il luogo più adatto. A questo punto agirei il prossimo weekend, se sei d’accordo.” suggerisce Adam, sciogliendo così la loro riunione.

Samson nota che Pepper è rimasta piuttosto sconvolta dall’ultima notizia appresa.

“Tutto bene?” le chiede.
“Sì, solo che sai… sono i miei amici da una vita e non mi sono mai accorta di niente, possibile?” borbotta lei.
“Sono stati molto bravi a nasconderlo. E quindi, vuoi essere l’unica dei Quelli ancora single?” ammicca suadente lui.

Lei sorride imbarazzata.

“Che ne dici se ci andiamo a prendere qualcosa da bere?” le propone. “E non offrirò io, faremo a metà, questo non perché io non abbia i soldi, ma perché la trovo una cosa così sessista! Un po’ come aprirti la portiera o sistemarti la sedia… come se tu non fossi già perfettamente in grado di farlo da sola!”

Pepper lo guarda sgranando gli occhi, sfoderando un sorriso abbagliante.

 

“Io… io credo di essermi appena innamorata!”
 

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“Sì, pronto?” risponde al telefono Aziraphale il tranquillo sabato pomeriggio successivo.

Non si lascia insospettire dal fatto che il numero che gli è apparso sul display sia sconosciuto.
Lui è abituato a disfarsi di venditori o, peggio, guardie di finanza.

“Voi non mi conoscete, sono un amico di Warlock.” parla Samson, tutto concitato, interpretando il suo ruolo in modo magistrale.

“Che è successo?” si allarma Aziraphale, attirando così anche l’attenzione di Crowley che è lì con lui.

 

“Adam.. è come impazzito, Warlock sta cercando di calmarlo, ma serve il vostro aiuto, siamo alla tenuta dei Dowling, nei giardini, fate presto!” finisce il suo appello disperato, riattaccando.

“Crowley, è successo qualcosa a Adam e non sembra essere niente di rassicurante…”  mugugna l’angelo.

“Temi che Satana se lo sia ripreso?” sgrana gli occhi il demone, preoccupato.

 

“È quello che ho intenzione di scoprire, andiamo!” lo esorta il biondo, svanendo con lui.

 


Fa uno strano effetto ai due ripercorrere quei  giardini che sembrano immutati nel tempo.

È Pepper a venire incontro all’angelo e al demone.

“Finalmente siete qui, venite, da questa parte,” fa loro strada.

Quando arrivano ai roseti  vedono uno strano vento che circonda Adam e gli solleva i ricci indomiti, ma almeno per fortuna stavolta non sta levitando e non ha nemmeno gli occhi rossi.

 

Tuttavia, intorno a lui c'è una luce innaturale.

“Adam, ti senti bene?” domanda cauto Aziraphale.

“Io ho il potere, io posso tutto, ognuno si piegherà al mio volere!” esclama Adam, in una perfetta interpretazione di un delirio da onnipotenza.

“Crowley, ti prego, fa’ qualcosa!” gli si getta fra le braccia, Warlock, spaventato.

Un altro attore perfetto.

“Ci penso io,” rincuora il suo pupillo il rosso, allontandandolo gentilmente da sè. “Hey tu, datti una calmata, ex Anticristo o Anticristo 2.0 da strapazzo!” sbotta in direzione del riccioluto.

 

“Non puoi fermarmi, Crowley, nessuno può, questo è il ritorno dei miei poteri e chiunque farà quello che dico, sta’ a vedere!” gli spiega Adam, prima di designare le sue prime due vittime.


“Tu,” indica Samson, “Bacia la mia amica Pepper come in quei film sdolcinati!”

Sotto gli occhi esterrefatti di Crowley e Aziraphale i due adolescenti non se lo fanno ripetere e cominciano a baciarsi con trasporto.

“Visto? Ma voi direte.. oh è facile.. un bel ragazzo , una bella ragazza… ma se facessi baciare due ragazzi?” continua Adam, con tono di sfida.

 

“Ma cos...?” farfuglia Crowley, che almeno si rincuora che Adam non stia usando i suoi a quanto pare ritrovati poteri in modo violento.

“Brian, Wensleydale, baciatevi anche voi!” comanda loro e angelo e demone osservano i due ragazzi baciarsi come se nulla fosse.

Il vento su di Adam aumenta la luce si intensifica e il ragazzo si rivolge ad Aziraphale e Crowley. “Baciatevi, anche voi due, subito!”

Prima che se ne possano rendere conto, sono già uno fra le braccia dell’altro, coinvolti in un bacio appassionato, che sembra non voler smettere più.

 

Adam e la sua gang hanno tutto il tempo di spegnere i ventilatori nascosti e l'impianto delle luci regolato a dovere dal padre di Brian, per poi avvicinarsi all’angelo e al demone.

 

“Ditevi che vi amate.” li esorta Adam, stavolta in tono più dolce.
 

“Ti amo, angelo, da più di seimila anni!” si dichiara Cro, contro le sue labbra.
“Anch’io, caro, ti amo da quando mi hai chiesto delle mia spada infuocata, più o meno!” ricambia Aziraphale, stringendolo a sé.

 

“Questo è quello che avrebbero dovuto fare la mia ex tata e il mio ex giardiniere!” ridacchia Warlock.

Sentendolo, i due sembrano accorgersi del cessato allarme e si guardano attorno, senza capire che cos’hanno tutti da sorridere in quel modo, Adam e Warlock per primi

“Non ci credo, ci siete cascati sul serio!” ridacchia il biondino. “Non ho mai riavuto indietro i poteri, era tutta una recita, eravamo tutti d’accordo e siamo stati tutti attori fantastici!” rivela loro ogni cosa.

 

“Già, quel bacio ve lo siete dato di vostra spontanea volontà, così come il fatto di dichiararvi, avete solo creduto di essere sotto l'influsso di Adam!” spiega loro Warlock.


“Ma…” farfuglia frastornato Aziraphale.
 

“Azi, non ci arrivi? È tutto vero, vi amate entrambi da un’eternità ed era ora che qualcuno ve lo facesse scoprire!” continua Adam.

“Quindi non vuoi più fare l’Anticristo ma ti candidi per essere il figlio di Cupido?” lo prende in giro Crowley, ma poi si addolcisce. “Grazie… a te, a Warlock, a tutti gli altri.” mormora, stringendo la mano di Aziraphale e sorridendogli estasiato, come fa il suo angelo, prima che anche lui ringrazi tutti quanti.

 

“Premesso che questo non è affatto un comando,” spiega Adam. “Potete andare, anche perché ho come l’idea che vogliate appartarvi molto lontano da qui per recuperare il tempo perso!” ridacchia Adam e i due annuiscono, salutando tutti, prima di svanire.
 

“Ė vero che mi è rimasto un debole residuo di potere e che lo sanno anche loro, ma se un giorno mi dovessero tornare sul serio… tu avresti paura di me?” domanda timoroso Adam.

“Paura di te? Mai, piccolo mio,” lo rincuora Warlock, abbracciandolo stretto. “A patto che poi mi regali un pezzo di mondo da governare!” lo fa ridere, baciandolo.

******* (Contemporaneamente)

Crowley e Aziraphale sono di ritorno nella libreria di Aziraphale, sul suo divano, ma stavolta i libro dei Promessi Sposi giace chiuso, riposto con cura sulla poltrona adiacente.

“Fregati come fessacchiotti da un branco di ragazzini!” borbotta Crowley, sovrastando Aziraphale, mentre lo riempie di baci.

“Non sono mai stato così felice di… essere preso per il naso!” ridacchia l’angelo, accarezzandogli il viso. “Caro, ma ci pensi… ci amavamo da tutto questo tempo e non ce lo siamo mai detti!”

 

“I Promessi Sposi confronto a noi sono dei dilettanti!” ride con lui Crowley, prima di baciarlo ancora, ancora e ancora.
 

“Sai, caro,” mormora Aziraphale, piacevolmente intorpidito da tutti quei baci, mentre lo stringe a sé.  “Se il buon Alessandro Manzoni fosse ancora in vita, dopo la sua ‘I Promessi Sposi’ gli commissionerei un’altra opera: ‘Gli Ineffabili Mariti’!”

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THE END


Amate Samson come l’ho amato io ^^ che poi, nel caso ve lo chiedeste , è il nome dell’attore che interpreta Warlock, chissà mai il perché di quella somiglianza lol lol… se non altro ho reso felice anche Pepper, mi dovevo far perdonare da lei, povera cara ^^’

E amate anche lei, i Quelli, Adam, Warlock, amate tutti <3

Ho un kink (uno dei miei 2349 ..) , Aziraphale che legge cose a Cro <3

e comunque è Canon che Crowley conosca qualcosa di puccioso come Heidi XD
 

Spero che vi sia piaciuto, ma son aperta anche a qualsiasi critica


Ci si vede in giro , fra tutte le long che devo proseguire ^^’

   
 
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